Civico10 interviene sull’Operazione Torre d’Avorio

Civico10 interviene sull’Operazione Torre d’Avorio

 

Operazione Torre d’Avorio: diamo soluzioni pratiche ai residenti e ai cittadini

Finalmente nei giorni scorsi è stata fatta un po’ di informazione per i residenti a San Marino che hanno ricevuto, nelle settimane scorse, la ormai famosa richiesta di informazioni da parte della Guardia di Finanza di Forlì nell’ambito dell’operazione “Torre d’Avorio”. Un comunicato dello IUS, nei giorni scorsi, ha chiarito come dovrebbe bastare l’esibizione dei semplici certificati di stato di famiglia e di residenza a San Marino per chiudere la pratica aperta dalle Fiamme Gialle.

Nel ringraziare le Associazioni di Categoria che si sono mosse il più rapidamente possibile per raccogliere queste informazioni utilissime per tanti nostri concittadini e residenti, non possiamo non notare che la celerità dimostrata dallo IUS rende ancora più evidente i ritardi ingiustificabili da parte del Governo, perlomeno sul versante informativo interno.

Ci sembra di assistere nuovamente all’iter che ha portato centinaia e centinaia di nostri concittadini a trovarsi di fronte il problema del FATCA senza alcun supporto preventivo da parte dello Stato. Anche in questo caso, infatti, i destinatari dell’informativa della GdF di Forlì si sono trovati davanti ad una richiesta da parte di uno Stato estero senza che nessun ufficio sammarinese li avesse preavvertiti, e sono stati costretti ad affidarsi a costosi professionisti privati. Neanche dopo alcune settimane dall’invio dei primi questionari, la Segreteria alle Finanze è stata in grado di approntare uno sportello informativo dedicato a questo problema presso il Centro Uffici dei Tavolucci.

Questi non sono aspetti secondari, si tratta di mancanze gravissime che fanno sentire il cittadino lasciato solo da parte del suo Paese. Un Paese che, per dimensioni, dovrebbe invece riuscire a reagire prima di altri di fronte a simili situazioni. Dato che è stato approvato all’unanimità, recentemente, un Ordine del Giorno in Commissione esteri, che chiede – fra le altre cose – proprio l’apertura di uno sportello informativo pubblico relativamente al problema delle richieste della GdF, rimaniamo in attesa di capire quanto tempo serva per farlo.

Civico10

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