Civico10 sulla Riforma tributaria

Civico10 sulla Riforma tributaria

Il Governo e alcuni esponenti della maggioranza continuano a parlare della volontà di accertare i redditi e fare emergere il sommerso, ma purtroppo alle parole non seguono i fatti.

Anzi, la riforma fiscale, per come è studiata, colpisce pesantemente i redditi certi, specie quelli più bassi, e continua a permettere a chi evade le imposte di farlo senza problemi. Poteri di controllo per l’Ufficio Tributario? Pochi e limitati. Possibilità di fare ispezioni nelle sedi delle società? Solo se autorizzati da una Commissione Politica. Possibilità di accedere ai conti bancari? Solo se autorizzati dal giudice ed avvertendo “l’ispezionato”, due mesi prima, del controllo che arriverà (ognuno immagini dove finiranno eventuali soldi evasi in quei 2 mesi…). Possibilità per il Tributario di accedere ai dati di altri uffici? Solo se l’Ufficio che ha materialmente il dato lo vorrà. Obbligo di scontrino/fattura o Smac? Assente; ogni venditore potrà continuare a fare quel che vuole. Incentivi all’uso di pagamenti elettronici per tracciare i redditi? Non pervenuto.

Civico10 crede che le imposte per le attività economiche debbano essere basse, anzi che vadano abbassate ulteriormente. Ma che occorra che quelle poche tasse vadano pagate e che quindi l’evasione fiscale debba essere combattuta con tutti gli strumenti possibili. Per questo faremo proposte di emendamento per risolvere tutti i problemi sopra indicati, cercando di annullare l’esplicita volontà del governo di aiutare gli evasori ed arrivando invece a rendere concreti i principi di equità ed accertamento, finora solo enunciati.

Il primo emendamento andrà a modificare l’art.14, comma 1, lettera a, della legge.

E, ad oggi, in attesa di modifiche e proposte migliorative che speriamo ci giungano da parte di ogni cittadino, potrebbe avere più o meno questo tenore:

“Dal reddito complessivo [..] si deducono, se sostenute nel periodo di imposta di riferimento, tutte le spese effettuate nel territorio sammarinese per l’acquisto di beni e servizi, per un valore pari ad una percentuale della spesa se documentata da fattura o documento equivalente, per un valore pari ad una percentuale maggiore se effettuate mediante strumenti elettronici di pagamento definiti con circolare dell’Ufficio Tributario, e per un valore percentuale ancora maggiore se effettuate con Smac card, che dovrà essere resa obbligatoria per tutti coloro che vendano prodotti e servizi ad un consumatore finale.
Le spese per beni durevoli saranno annualmente deducibili in base alle quote stabilite da apposito Decreto Delegato, da emanarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”.

Le percentuali di deduzione della per l’acquisto di beni e servizi verranno definite con precisione in seguito, ma saranno sicuramente superiori al 50%.

Vogliamo dare la possibilità ai consumatori di scaricare una parte significativa di tutte le spese registrate a San Marino, purché documentate, facendo così emergere i ricavi di chi vende prodotti e servizi e riducendo l’evasione. È il famoso principio della “contrapposizione degli interessi”, applicato in misura massiccia. Con il piacevole effetto di aumentare anche i consumi in territorio, altro obiettivo importante che verrebbe raggiunto.
Il nostro compito sarà quello di provarci, provare dar voce ai cittadini che credono ancora nell’equità e nella giustizia sociale. Con questo e altri emendamenti che presenteremo.

Come anticipato, chiunque abbia una proposta di modifica o miglioramento dell’emendamento è sempre gradita scrivendoci a info@civico10.org.

 

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