Civico10: Un Paese che non ha i dati

Civico10: Un Paese che non ha i dati

La querelle sui dati degli occupati del settore pubblico allargato, che ha avuto luogo nei giorni scorsi, sta mostrando ancora di più una falla evidente del sistema sammarinese: l’indisponibilità di dati certi e incontrovertibili, forniti da un ente autorevole e centralizzato.
Non è possibile che ogni Segreteria di Stato fornisca i “suoi” dati, classificandoli a suo piacimento, divulgando quelli che preferisce e tacendo quelli scomodi. Non è possibile che possa esserci una tale discrepanza su un dato, come il numero degli occupati, che dovrebbe essere univoco e di facile rilevazione. Non è poi possibile, allargando il ragionamento, che non si abbiano dati certi, forniti a livello centralizzato e noti a tutti, sul debito pubblico e sul modo in cui viene finanziato (dato fondamentale in questo periodo), sul Pil, sull’andamento dei consumi, sulla liquidità dello Stato, sul livello del risparmio, e su tanti altri elementi necessari per fare qualunque genere di politica economica o sociale.
Non è possibile che questo genere di dati venga lasciato al “si dice”, al “sembra”, o al “secondo me”: serve un Istituto di Statistica forte, con personale preparato e formato, valutato in base ai risultati e all’efficacia, quantità, prontezza, dettaglio delle statistiche fornite, che dia le indicazioni agli altri Uffici per la raccolta dei dati e ne acquisisca gli esiti, pubblicando continuamente report su tutta una serie di indicatori utili a capire le varie realtà del paese.
Civico 10, più nello specifico, nel suo programma propone di “creare un nuovo Ufficio di Statistica, Studi e Analisi, con un apposito dirigente a capo; dargli grande centralità; consentirgli di fissare gli standard a cui tutti gli Uffici dovranno conformarsi nella raccolta dei dati di loro competenza che dovranno poi essere trasmessi all’USSA stesso; metterlo in comunicazione con gli Uffici deputati alla raccolta dei dati degli organismi internazionali di cui San Marino fa parte o da cui vorrebbe essere censito; dotarlo degli strumenti (personale adeguatamente preparato, possibilità di fare indagini e questionari, di raccogliere dati direttamente in loco in caso di statistiche economiche/finanziarie, di avere accesso ai dati degli altri uffici, ecc…) per elaborare studi e proiezioni per il futuro.”
L’Ufficio dovrebbe elaborare e pubblicare continuamente dati e statistiche, su una molteplicità di aspetti economici e sociali, e renderle pubbliche in modo che tutti conoscano la situazione.
Il Fondo Monetario, nella sua recente visita, ha certificato questo “dramma”, sottolineando la nostra incapacità di raccogliere correttamente i dati e di avere quindi delle statistiche aggiornate e corrette. E ci ha dato disponibilità ad “insegnarci” come svolgere correttamente questa attività, con opportuni corsi di formazione. Dobbiamo sfruttare l’occasione, muovendoci nel solco da noi tracciato, e creando quindi un vero Ufficio autonomo e indipendente che fornisca finalmente a tutta la popolazione le statistiche sul nostro Paese.

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