Collettivo Sottomarino, risposta ad articoli su rilancio del settore edile

Collettivo Sottomarino, risposta ad articoli su rilancio del settore edile

61kmq tra cemento e speculazione.
Risolleverà l’economia?

In risposta agli articoli relativi ad un rilancio del settore edile, il Collettivo Sottomarino si chiede come, in un Paese di 61 km quadrati, non si riesca o meglio non si voglia controllare lo sviluppo di edifici che non rispettino il PRG (Piano Regolatore Generale): a quali condoni si fa riferimento in suddetti articoli?
Si deve spiegare ai cittadini le basi sulle quali certe affermazioni vengano ritenute reali e valide.
Nell’ultimo censimento eseguito risultano più di 8000 immobili sfitti ed è sotto gli occhi di tutti, dato il loro “ammassamento” a ridosso di strade principali, che molti di questi edifici sono o in fase di completamento o fermi per le più svariate motivazioni.
Si continuerà a costruire per fare “girare” l’economia e non più per esigenza? Chi sono gli attori in causa oltre ai costruttori e a chi concede loro la possibilità di costruire?
La signora Ottaviani, che sostiene il “rilancio” del settore edile, quale membro della Commissione per le Politiche Territoriali è in “conflitto di interessi” dato che risulta essere, come riportato dal sito del Consiglio Grande e Generale, “agente immobiliare”: non è dunque retorico aspettarsi spiegazioni da lei e da chi la sostiene riguardo alla domanda “se esistano interessi privati in gioco”!
Il nostro benessere diminuisce, non quello esclusivamente economico ma quello che concerne la soddisfazione di vivere in un determinato ambiente socio-culturale ove godere di servizi all’avanguardia e dove la persona è al centro di ogni azione politica.
Noi proponiamo di permettere la costruzione di nuovi edifici solo a chi possiede terreni edificabili e solo per costruzioni mono-familiari per parenti di primo grado (i figli, ad esempio) e che rispettino criteri di risparmio energetico e integrazione ambientale. Gli edifici già costruiti con criteri errati potrebbero essere “rottamati” o, in alternativa, “riqualificati” vincolandone le ristrutturazioni ai criteri di efficienza energetica definiti nella legislazione Europea.
Vanno rispettate le leggi esistenti ed introdotte nuove e severe normative poiché il testo unico in materia urbanistica attualmente in vigore prevede abusi edilizi ma attribuisce ad una commissione politica la facoltà di accettare o meno un qualsiasi progetto, lasciando, come spesso accade a San Marino, spazi alla corruzione.
Il benessere del cittadino non si misura solo dal suo conto corrente, ma anche dalla bontà dell’ambiente che lo circonda!!!

Collettivo Sottomarino

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