Comitato Paralimpico e Neuronika-Lab: accorso su mental training e coaching sportivo

Comitato Paralimpico e Neuronika-Lab: accorso su mental training e coaching sportivo

FIRMATO ACCORDO FRA IL COMITATO PARALIMPICO SAMMARINESE 

E I TECNICI DI NEURONIKA-LAB PER L’IMPIEGO DI MENTAL TRAINNG 

E COACHING SPORTIVO A SUPPORTO DI ATLETI E ALLENATORI 

Una firma su un accordo di collaborazione che può veramente aprire una nuova frontiera nell’antica Repubblica. E’ quella che hanno ufficialmente apposto giovedì 9 aprile al Multieventi Sport Domus i vertici del Comitato Paralimpico Sammarinese e i tecnici di Neuronika-Lab, Marco Rangoni e Massimiliano Vandi, sotto gli occhi di Simone Baldini, atleta specialista dell’handbike e del triahthlon paralimpico, e dei giornalisti intervenuti alla presentazione del progetto.

Grazie a tale intesa, nell’ambito delle sue iniziative di promozione dello sport paralimpico, il Comitato Paralimpico Sammarinese, coadiuvato dalla Federazione Medico Sportiva Sammarinese, potrà dunque avvalersi delle competenze nell’ambito di mental training e coaching sportivo dei due esperti del settore, applicabili agli atleti ma non solo.

“Da parte nostra è doveroso ringraziare il dottor Claudio Muccioli che ha fatto da tramite con Marco Rangoni e Massimiliano Vandi per poter allacciare questa nuova collaborazione – ha sottolineato Daniela Del Din, presidente del CPS, aprendo la conferenza stampa nella sala riunioni nell’ex ambulatorio di medicina dello sport -. Una collaborazione molto importante perché consentirà un prezioso supporto tecnico in questo ambito sia agli atleti che agli allenatori e istruttori”.

Proprio Muccioli ha poi spiegato come abbia preso forma questa iniziativa, facendo ricorso pure a un aneddoto. “Pochi lo sanno, ma durante la preparazione per le Paralimpiadi di Londra 2012, che hanno segnato la storica prima volta di San Marino, il nostro portacolori Christian Bernardi, pur potendo contare su due bravi allenatori, ha avuto diverse crisi e si è rivolto a me – ha ricordato il medico sportivo – perché voleva abbandonare. E questa è un’ulteriore conferma di quanto sia importante il supporto mentale per chi pratica attività sportiva, chiarendo che non siamo assolutamente in presenza di patologie, di qualcosa da curare, di competenza invece dello psicologo. Così insieme a Massimiliano e Marco, che da anni si muovono con la loro esperienza nel coaching sportivo, abbiamo tenuto il 2 marzo una conferenza proprio qui nella sede del Cons, e in quell’occasione è nata l’idea di una partnership con il Comitato Paralimpico, settore che più di ogni altro ha bisogno di un mental training essendo caratterizzato da una continua sfida con se stessi. E ora sottoscrivendo questo accordo andiamo a formalizzare tale collaborazione, così da poter seguire gli atleti a 360 gradi”.

“A noi piace definirle tecniche di relazione efficace – ha affermato Marco Rangoni – perché spesso è la comunicazione con noi stessi quella che può potenziarci o toglierci forze. Attraverso un percorso puntiamo a far diventare gli individui, nella fattispecie gli sportivi, maggiormente consapevoli delle proprie risorse, comprendendo come corpo e mente possano interagire permettendo l’espressione delle proprie potenzialità”.

“Marco è un esperto di linguistica, io lavoro più sull’emotività e in questo modo ci completiamo – ha aggiunto Massimiliano Vandi – Con tale metodologia riusciamo ad andare a toccare la gestione degli stati d’animo, in questo caso in relazione a una prestazione. Il coaching non è altro che affiancarsi a una persona aiutandola a tirare fuori il meglio di sé, lasciando che sia lei a farlo, da protagonista. Personalmente sono dell’idea che accontentarsi è il primo dei passi indietro”.

Compiacimento per tale intesa ha espresso Maria Rita Morganti, segretario generale del Comitato Paralimpico Sammarinese. “La considero un’iniziativa bellissima e che può avere un notevole impatto – il suo giudizio – Lo sport può infatti cambiare la vita delle persone con disabilità e non dobbiamo mai dimenticarci che si può cominciare in qualsiasi momento. Proprio mossi dal desiderio di dare opportunità di rinascita a queste persone, andremo avanti a tutta forza nella nostra attività nonostante i problemi che ogni giorno incontriamo. E il poter contare su esperienze e saperi come quelli di voi coach e mental trainer ci aiuterà a fornire risposte significative a coloro che si mettono in gioco nel campo delle diverse abilità”.

Uno dei primi a poter usufruire dell’apporto del duo Rangoni-Vandi e delle loro tecniche sarà probabilmente Simone Baldini, magari proprio nel focalizzare le energie verso un obiettivo come le Paralimpiadi di Rio 2016. “Fin qui non ho avuto mai un mental coach personale, ma ritengo che possa essere un aiuto prezioso – ha dichiarato l’atleta, in partenza per Massa dove nel fine settimana disputerà una gara di Coppa Europa di handbike – Sono un assertore del ‘mai arrendersi’, le motivazioni interiori non mi mancano e non a caso mi alleno 12 volte a settimana, 2 al giorno per sei giorni su sette, fra handbike, triathlon e carrozzina olimpica, non dimenticando che lavoro e ho un figlio. Tuttavia a volte basta una piccola cosa per farti cadere o mettere in discussione tutto il piano che avevi predisposto”. 

Uno dei primi passi in concreto previsti dall’accordo sarà la possibilità data ai tecnici del settore paralimpico di partecipare al corso per allenatori che partirà in maggio, caratterizzato dal motto ‘Accetta la sfida e mettiti in gioco’. 

“Prima ancora degli atleti sono proprio i tecnici a dover capire quale sia la valenza di questo tipo di supporto a livello mentale. Da parte nostra c’è piena disponibilità ad accogliere gli allenatori – ha concluso Claudio Muccioli – come pure ad attivare eventualmente una start up innovativa con gli atleti che possano essere interessati”.

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