Comitato Promotore Referendum precisa: Referendum per domanda di adesione all’Ue

Comitato Promotore Referendum precisa: Referendum per domanda di adesione all’Ue

COMUNICATO
Il Comitato Promotore del referendum per la richiesta di adesione all’Unione Europea sottolinea che con il voto del 20 ottobre prossimo si deciderà non l’ingresso nell’Unione Europea, ma l’invio della domanda di adesione, cui conseguirà l’avvio di una trattativa bilaterale con l’Unione al fine di definire le condizioni alle quali San Marino potrà aderire, che, si stabilisce fin da ora, dovranno essere approvate dai cittadini tramite un nuovo referendum.
Quindi sono fuorvianti e del tutto strumentali le affermazioni di chi dice che con il SI sia già tutto deciso, perché la procedura per l’adesione non è né automatica né irreversibile. Emblematico è il caso dell’Islanda che, dopo aver avviato la procedura di adesione nel 2009, ha reso nota proprio in questi giorni  la decisione del Governo islandese di voler interrompere la trattativa per valutazioni interne al sistema paese.
E’ vero invece che il referendum consente di verificare in modo altamente democratico che vi sia da parte dei sammarinesi un’autorizzazione preventiva, che non costa nulla e non pregiudica nulla, ad intraprendere la strada maestra verso l’integrazione nell’Unione Europea che è per l’appunto quella dell’adesione, che ci permette di capire quali possano essere le condizioni necessarie, i costi e i benefici, di cui tanto si è parlato in questi anni, e quindi prendere una decisione a ragion veduta. E questa decisione finale resta saldamente in mano ai sammarinesi.
Non è vero, inoltre che un eventuale adesione all’Unione Europea comporterebbe un ingresso incontrollato di stranieri, né la perdita del controllo sulle decisioni che riguardino il nostro Paese perché la trattativa con gli Stati che si candidano all’adesione si sviluppa proprio per conciliare le esigenze degli Stati nazionali, a maggior ragione se si tratta di un piccolo Stato, con le esigenze dettate dalla condivisione delle regole comuni, utilizzando meccanismi già ampiamente collaudati, quali le deroghe, le clausole di salvaguardia, i periodi transitori, le gradualità.
E’ vero, invece, che la Repubblica non può fare a meno dell’Europa e non vi è una strada che ragionevolmente possa essere considerata più breve o meno complicata dell’adesione fra quelle indicate come possibili per l’integrazione: non è più breve la strada dell’accordo quadro insieme a Monaco e Andorra, che appare – a detta di molti – la più carica di incognite; non è più breve la strada dell’adesione allo Spazio Economico Europeo che è una forma di integrazione parziale nell’ambito della quale San Marino dovrebbe esclusivamente recepire ed applicare la gran parte delle direttive europee, senza poter dire la sua.
Per discutere di questi argomenti e per illustrare le ragioni del SI al referendum del 20 ottobre il Comitato Promotore organizza per domani sera, 9 ottobre, alle ore 21.00 presso la sala ex cinema di Montegiardino un incontro dibattito con i cittadini che vorranno partecipare per informarsi e porre domande.
San Marino, 8 ottobre 2013
                                IL COMITATO PROMOTORE

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