Commercialisti sulla crisi attuale con l’Italia

Commercialisti sulla crisi attuale con l’Italia

I Dottori ed i Ragionieri Commercialisti sammarinesi esprimono la massima preoccupazione per il repentino e grave deterioramento dei rapporti bancari e finanziari tra Italia e San Marino, dopo l’emanazione della Circolare di Banca d’Italia del 2 gennaio scorso. Circolare che, ricordiamo, pone a breve scadenza le banche sammarinesi fuori dai circuiti finanziari italiani e comunitari.

A distanza di ormai un mese da tale data, nonostante gli incessanti e ripetuti interventi del Governo e dei suoi tecnici a Roma, cresce la preoccupazione, la confusione e l’incertezza negli operatori economici sammarinesi circa il futuro della loro operatività. Nella giornata di ieri si è tenuto un vertice tra l’Associazione Bancaria Sammarinese, l’ANIS ed i nostri Ordini professionali, per cercare di delineare le possibili soluzioni del problema contingente. Purtroppo sono ancora in corso consultazioni tecniche e politiche a Roma e le informazioni in nostro possesso non forniscono elementi definitivi o comunque sufficienti allo scopo. Le banche hanno ribadito chiaramente il loro giudizio di eccessiva “severità” da parte di Bankitalia verso il sistema bancario sammarinese, senza nascondersi che la situazione è veramente grave. In questo momento di grande pericolo per l’economia sammarinese, i commercialisti sammarinesi sono concordi con l’ANIS nel fare appello al Governo, alle banche e a tutti gli operatori economici, a restare uniti ed a lavorare insieme a salvaguardia dell’intero sistema economico sammarinese.
I commercialisti sammarinesi non possono però non rimarcare le scelte mancate o sbagliate della politica nell’ultimo decennio, nonché i ritardi nell’adempimento degli impegni sottoscritti a suo tempo da più Governi con le autorità dell’Unione Europea. Fattori questi che sicuramente stanno alla base dell’attuale e progressiva degenerazione dei rapporti bancari con l’Italia e con l’Europa, che potrebbe a sua volta provocare una inopinata regressione dell’economia sammarinese. Non osiamo pensare al peggio e comunque vogliamo porci in maniera costruttiva, con l’obiettivo di meritarci al più presto quella white-list che ci ponga come Paese equivalente e quindi garante verso l’Italia e l’Europa della validità del nostro sistema di vigilanza antiriciclaggio, riguadagnando perciò a pieno titolo l’accesso al circuito bancario italiano, così come è stato finora. I commercialisti sammarinesi, che vivono sulla loro pelle ed in prima linea i problemi e le difficoltà delle imprese loro clienti, invitano tutti i soggetti in causa, dal Governo alle banche, dagli industriali ai colleghi professionisti, a restare uniti, a rafforzare i collegamenti, a migliorare il coordinamento, ma soprattutto a continuare a fare la loro parte fino in fondo e senza riserve. Al Governo chiediamo di non lasciare nulla di intentato a livello politico e tecnico con le autorità italiane, ivi compreso l’ottenimento di una moratoria. A tutti gli operatori di assumere decisioni responsabili e meditate sul futuro delle loro attività, nell’interesse generale del Paese e del suo sistema economico. Alle banche chiediamo di fare quindi il possibile per dare ai propri clienti, prima ancora che dei moduli da sottoscrivere a loro tutela, un’informazione responsabile, adeguata, univoca e coerente. Ma anche di predisporre, come già stanno facendo, soluzioni alternative ottimali da attivare anche nella peggiore delle ipotesi, per salvaguardare l’operatività delle aziende sammarinesi. La recentissima sentenza della Corte di Cassazione che riconosce alla Cassa di Risparmio lo status di banca a tutti gli effetti equiparata alle banche italiane, rappresenta un primo elemento basilare a favore del nostro sistema bancario, privato di fatto da Bankitalia dell’Accordo valutario e finanziario con l’Italia risalente al 1991. E comunque tutti noi insieme dobbiamo continuare ad affrontare in maniera coordinata, cosciente e razionale le spinose questioni sul tavolo, a salvaguardia esclusiva della parte sana della nostra economia, eliminando con decisione, se necessario, corpi estranei e dannosi.

La scelta peggiore, ora, sarebbe subire rassegnati gli eventi.

COLLEGIO DEI RAGIONIERI

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

COMUNICATO STAMPA

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