Commiato Reggenti Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini

Commiato Reggenti Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini

INDIRIZZO DI SALUTO DEI CAPITANI REGGENTI
MARIA LUISA BERTI – FILIPPO TAMAGNINI
AI MEMBRI DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE ED AI MEMBRI DEL CONGRESSO DI STATO IN OCCASIONE DELL’ULTIMA SESSIONE CONSILIARE DEL LORO MANDATO
Onorevoli Membri del Consiglio Grande e Generale,
Signori Segretari di Stato,
a conclusione del nostro mandato reggenziale intendiamo innanzitutto ringraziare l’Ufficio di Presidenza, l’Ufficio di Segreteria, la Segreteria Istituzionale, l’Ufficio Donzelli, il Cerimoniale dello Stato, il Dipartimento per gli Affari Esteri, la Guardia del Consiglio Grande e Generale, i Corpi Militari tutti e, più in generale, tutti coloro che hanno collaborato e condiviso con noi l’impegno istituzionale.
Abbiamo avuto l’onore di rappresentare il nostro Paese in diversi impegni istituzionali di grande valore, fra i quali ricordiamo, primi fra tutti, la visita del Santo Padre a San Marino, la partecipazione alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e, recentemente, l’incontro al Quirinale con il Presidente Giorgio Napolitano.
In ogni contesto abbiamo cercato di espletare un’attività di promozione del nostro Paese e di affermazione del valore della sua identità statuale e del patrimonio di valori che esso richiama, riscontrando sempre nei vari interlocutori grande ammirazione per l’ordinamento, la storia e la tradizione di democrazia e di libertà del nostro Stato.
Abbiamo affrontato il nostro mandato nella consapevolezza della particolare importanza del rapporto di amicizia e di buon vicinato con la Repubblica Italiana e ci siamo attivati con i vari interlocutori per la risoluzione delle criticità in essere nel rapporto bilaterale. Siamo certi che solo evitando una politica di chiusura ed isolamento del nostro Stato e creando rapporti validi a tutti i livelli, con interlocutori autorevoli, si possano risolvere le problematiche in essere.
Siamo convinti che per il nostro Paese sia necessario e non più rinviabile un cambiamento di sistema e di metodo: una svolta autentica che non può limitarsi ad un adeguamento della produzione legislativa agli standard internazionali della trasparenza e della legalità, che, tra l’altro, è già stata efficacemente adottata, ma che deve anche accompagnare ed ispirare ogni ambito concreto dell’impegno lavorativo, politico e civile di ognuno di noi, da svolgersi sempre al servizio esclusivo della collettività e non di interessi personali.
Siamo altresì convinti che se ogni cittadino recupera appieno il sentimento di rispetto, di appartenenza e di controllo del nostro territorio, riusciremo a proteggere molto più efficacemente il  nostro piccolo Stato da fenomeni distorsivi e malavitosi. I cittadini esigono chiarezza sui recenti, inquietanti fatti e risposte ferme ed intransigenti dalla classe politica, ancor più se da tali fenomeni dovesse emergere un qualche suo coinvolgimento.
L’espletamento del nostro mandato è stato altresì occasione di riflessione sul ruolo delle istituzioni della nostra Repubblica, e su come esse possano più efficacemente espletare le proprie funzioni; oltre a constatare la necessità di riforma del regolamento consigliare, avvertiamo l’opportunità di un approfondimento sul coordinamento e sulla responsabilità dell’attività collegiale del Congresso di Stato, nonché sul ruolo della Reggenza in tale contesto istituzionale.
Esprimiamo inoltre il nostro rammarico per la mancata adozione, nel nostro semestre reggenziale, della legge sulle Giunte di Castello; auspichiamo che i nostri successori, unitamente alla Segreteria di Stato competente, possano compiere finalmente questo importante e necessario atto normativo.
Considerata la situazione di crisi economica che il nostro Paese sta attraversando, come alcuni nostri predecessori, abbiamo ritenuto porre particolare attenzione all’uso del fondo autonomo reggenziale, già decurtato del 10%, attraverso il quale, abbiamo, fra l’altro, avuto l’onore di sostenere le spese per il restauro del busto contenente le reliquie del Santo Fondatore. Il rimanente attivo, su nostra disposizione, sarà restituito alle casse dello Stato, mediante versamento in apposito capitolo di entrata.
Abbiamo cercato di svolgere il nostro incarico con senso dello Stato e rispetto di tutte le forze politiche, anche in contesti non certamente facili. Speriamo di essere riusciti a dare una dimostrazione concreta di questa nostra volontà e di avere dignitosamente rappresentato lo Stato che abbiamo avuto il grande onore di servire.
A Voi tutti, onorevoli Consiglieri e Segretari di Stato, un ringraziamento particolare; ai Capitani Reggenti eletti Gabriele Gatti e Matteo Fiorini, l’augurio di un proficuo mandato.
Confidiamo che la classe politica, ispirata da senso dello Stato, possa svincolarsi da logiche di partito e trovare, sempre, quando occorra, la necessaria  unità per superare le difficoltà in cui il Paese versa.
I Capitani Reggenti
Maria Luisa Berti – Filippo Tamagnini

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