Commissione Carisp – Sopaf. Le Commssioni d’Inchiesta non servono a niente. F. P. Amati

Commissione Carisp – Sopaf. Le Commssioni d’Inchiesta non servono a niente. F. P. Amati

Considerazioni sulla Commissione Carisp – Sopaf. Le Commssioni d’Inchiesta non servono a niente

Siamo alle solite, dopo le Commissioni d’Inchiesta i commenti si sprecano. Poche semplici considerazioni. La prima considerazione è che le Commissioni d’Inchiesta non servono a niente, costano soldi e basta. Nel senso che a mio avviso non può essere la Politica a giudicare se stessa. Invece si dirà, ma il giudizio è sul piano Politico e non su quello Giudiziario e quindi è la Politica che deve esprimerlo. Bene, e allora mi chiedo, ma quali sono le regole certe o il metro di giudizio delle responsabilità Politiche all’interno delle Commissioni d’Inchiesta ? La risposta che io mi sono dato è che sono regole dettate al momento e molto molto interpretative, quindi, in ogni caso, non ci sono regole e metri di giudizio validi che giustificano talune prese di posizione. E’ il cane che si morde la coda.  Ricordo poi a tutti gli attori politici, che ci sono già svariate regole nel mondo politico, queste scritte invece, infatti in tutti i partiti o movimenti che oggi sono presenti in Consiglio, esistono ad esempio i vari “ Codici Etici ”, che però puntualmente non vengono rispettati, e in questo caso però la Politica non prende alcun provvedimento, neppure all’interno degli stessi partiti. Come mai ? Da tutto questo si deduce, e nessuno me lo cava dalla testa, che le Commissioni d’Inchiesta servono solo a qualche Politico/Partito per provare a “ far fuori o a screditare “ qualche avversario Politico/Partito. Le Commissioni d’Inchiesta in questo paese, per come sono state utilizzate e per come sono strutturate, fanno ormai Giurisprudenza/Politica, quindi basta guardare i vari precedenti per capire che non servono a niente.   

Nel merito della Commissione Carisp – Sopaf:

    Si è capito molto bene che l’investimento di Cassa di Risparmio su Delta, se pure pareva essere un buon investimento in quel momento riferito al credito al consumo, fu un investimento sproporzionato e improprio, infatti investire tutta la liquidità di Cassa di Risparmio, qualcosa come 2,7 miliardi di €uro in un unico investimento è un’operazione ad alto rischio e francamente non c’è bisogno di essere dei luminari per capire che investendo in un unico strumento il rischio è troppo alto e non si deve fare.

    Il secondo punto che mi preme sottolineare e che nessuno però vuole ammettere, è che il mondo politico Sammarinese di allora, era per forza informato su quel tipo di investimento ad altissimo rischio e quindi visto che poi si è compiuto, per forza la Politica di allora era d’accordo e responsabile. ( e su questo punto mi piacerebbe sapere chi ha preso delle tangenti, se ci sono state – il dubbio rimane, oppure si era dei folli).

    Il terzo punto è quello riferito ai richiami fatti dalla Commissione all’Ex Segretario Gabriele Gatti e ai non richiami fatti all’allora Segretario agli Affari Esteri Antonella Mularoni. Il primo, definito “Mediatore Privato“ dalla Commissione e richiamato con l’epiteto di “Inopportuno” nella trattativa Carisp – Sopaf, la seconda, la Mularoni, definita con un ruolo passivo ( era Segretario degli Esteri ) e non richiamata, definendola “Neutra”. In questa vicenda, sebbene il mezzo della Commissione d’Inchiesta è improprio, vengono alla luce diversi piani di responsabilità Politica a mio avviso, e non è vero che ci sono solo per qualcuno, di sicuro a leggere le carte della Commissione, Gatti Gabriele si è mosso in maniera “ Impropria e Inopportuna “ e anche peggio se vogliamo per il ruolo che ricopriva, ma anche il Segretario di allora agli Affari Esteri Antonella Mularoni, nel momento in cui ha partecipato alle varie discussioni sulla trattativa Carisp – Sopaf, avvenute poi in quella maniera, ha assecondato tali trattative, quindi anch’essa, da li a dopo, si è assunta delle responsabilità, una su tutte quella di avere partecipato, quindi non può essere definita “ neutra “.  E su questo punto si potrebbe parlare per giorni.

    Ma quello che da subito balza agli occhi, e che forse era l’unica cosa che volevano sapere i cittadini, è che la Commissione, proprio perché c’è un’indagine parallela del Tribunale della Repubblica di San Marino sul caso Carisp – Sopaf, non è riuscita a stabilire la cosa principale, e cioè se c’era o non c’era la famosa tangente di cui si parla tanto, che Cassa di Risparmio avrebbe pagato nella trattativa con Sopaf, ed eventualmente a chi l’avrebbe pagata. Quindi definirei la Commissione d’Inchiesta Carisp – Sopaf l’ennesima perdita di tempo. 

Quello che ha fatto e ha fatto bene la Commissione d’Inchiesta Carisp – Sopaf, è quello che tutti a vario titolo abbiamo riconosciuto in Consiglio, e cioè l’aver ricostruito, il più possibile in maniera veritiera e puntuale, una vicenda Finaziario -Politica molto ingarbugliata e francamente rivelatasi devastante per la Repubblica di San Marino.

Si potrebbero citare altri mille personaggi che a vario titolo hanno ruotato in questa annosa vicenda, ma questo dopo diventa il gioco contorto della Politica che serve sempre e solo a qualcuno per dire chi sono i migliori, chi sono i peggiori e perchè. 

Si dirà che il tutto si è fatto “ per il bene del paese “ ( in questo caso anche della Cassa di Risparmio ), non si dirà però, che tutta questa vicenda, di fatto, nel suo infausto epilogo, ha messo in ginocchio un intero paese. 

Lascio ai cittadini ogni altra considerazione in merito, ma ci tengo a precisare che bene ha fatto a mio avviso, il Consigliere Luca Lazzari ad astenersi dal votare un Ordine del Giorno Consigliare votato quasi all’unanimità, ma prodotto in sostanza per confermare una prassi consolidata della Politica, e cioè:  “ tutti colpevoli, nessun colpevole ”. 

Un inciso, la sera della votazione dell’Ordine del Giorno della Commissione d’Inchiesta Carisp – Sopaf non ero presente in Consiglio per un impegno Politico precedentemente assunto e concomitante, in ogni caso, all’atto della votazione finale sull’ordine del giorno, per tutti i motivi sopra esposti, anche io mi sarei astenuto.

Consigliere della Repubblica di San Marino 

Federico Pedini Amati  

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