Commissione consiliare Affari esteri di San Marino, seduta pomeridiana di lunedì 28 aprile 2025

Commissione consiliare Affari esteri di San Marino, seduta pomeridiana di lunedì 28 aprile 2025

Al centro il tema delle residenze fiscali non domiciliate e l’attività della San Marino World s.r.l.

Nella seduta congiunta delle Commissioni Permanenti II e III, prosegue il dibattito – cominciato l’11 aprile scorso – sull’andamento delle residenze fiscali non domiciliate e sulle attività svolte dalla società San Marino World s.r.l., a seguito dell’approvazione di un Ordine del Giorno da parte del Consiglio Grande e Generale nella seduta del 19 febbraio 2025.

In apertura, il Segretario di Stato Luca Beccari chiarisce che “il Congresso di Stato ha adottato una apposita deliberazione con cui ha formalmente adottato la decisione di non approvare il progetto della San Marino World. Successivamente io ho provveduto a revocare l’autorizzazione della San Marino World ad agire nell’attività di gestione di residenze fiscali non domiciliate come struttura ricettiva. Cito anche il fatto che contestualmente la San Marino World ci ha inviato una missiva con la quale ci dice che, a seguito della seduta della Commissione congiunta, considerata l’attuale situazione, la società non ha alcun interesse a sviluppare il progetto di investimento sull’area di Cailungo pertanto neppure a mantenere l’atto di autorizzazione ed esprime formale rinuncia”. A partire dalla notizia si sviluppa il successivo dibattito, con le opposizioni che – pur accogliendo con favore la comunicazione del Segretario di Stato – ritengono non chiusa la vicenda e puntano il dito sulla necessità di procedere alla revoca dell’autorizzazione ad operare della San Marino World e delle circolari in materia di residenze fiscali domiciliate, per evitare che in futuro possa ripresentarsi una situazione analoga. “Al momento non ci sono altre istanze. Se verranno presentate altre istanze, sarà mia cura chiedere una convocazione congiunta segreta delle Commissioni Affari Esteri e Finanze” assicura il Segretario Beccari. L’Odg, sottoscritto dalle forze di opposizione, è respinto con 17 voti contrari e 8 a favore.

Di seguito una sintesi dei lavori

Comma 2

Nicola Renzi (RF): Vorrei chiedere al Segretario se intende utilizzare questa occasione per un piccolo riferimento in merito all’accordo di associazione.

Segretario di Stato Luca Beccari: Rispetto all’impegno preso nella scorsa seduta, il Congresso di Stato ha adottato una apposita deliberazione con cui ha formalmente adottato la decisione di non approvare il progetto della San Marino World. In ogni caso, il Congresso di Stato già nelle prime discussioni aveva sostanzialmente ritenuto non fattibile l’ipotesi di una progettualità che incidesse su un’area con esigenza di modifiche di requisiti di edificabilità. Era qualcosa su cui ci eravamo già orientati. Tenuto conto del fatto che il progetto verteva su questo tipo di progettualità, si è deliberato di non approvarlo sull’area interessata. Successivamente io ho provveduto a revocare l’autorizzazione della San Marino World ad agire nell’attività di gestione di residenze fiscali non domiciliate come struttura ricettiva. Cito anche il fatto che contestualmente la San Marino World ci ha inviato una missiva con la quale ci dice che, a seguito della seduta della Commissione congiunta, considerata l’attuale situazione, la società non ha alcun interesse a sviluppare il progetto di investimento sull’area di Cailungo pertanto neppure a mantenere l’atto di autorizzazione ed esprime formale rinuncia.

Emanuele Santi (Rete): Chiediamo copia della revoca dell’autorizzazione e dell’e-mail della San Marino World. Vorremmo fare una riflessione alla luce delle novità illustrate.

I lavori vengono brevemente sospesi per consentire ai Commissari di prendere visione della documentazione.

Fabio Righi (D-ML): Si faceva riferimento nella precedente seduta all’utilizzo di auto istituzionali. E’ stata una politica consapevole quella di muoversi con i crismi dell’istituzione quando si è stati chiamati come istituzione ad intervenire.  Questo è un comportamento che protegge l’istituzione e dà dignità al ruolo che si ricopre. Capisco le difficoltà del Segretario dell’altra volta. Devo dire che l’intervento del Segretario era forse, l’altra volta, per chiedere scusa. Per dire che effettivamente tutto bene non aveva fatto. Riconosco i fatti conseguenti a quell’intervento, con una delibera del 15 aprile a cui fa seguito la revoca dell’autorizzazione. Prendiamo atto dell’e-mail della San Marino World. Restano in piedi, ancorché ci sia un Odg approvato dall’aula, le circolari che hanno reso possibili questi passaggi, quando l’impegno di quell’Odg era di dare mandato di superare anche quelle circolari. Qui il problema non era il singolo progetto o l’area di Cailungo. Il problema era il sistema. Non vorrei che tra qualche mese ci troviamo una sorta di San Marino World, a cui comunque non è stata revocata l’autorizzazione ad operare in quanto società a lesione dell’immagine della Repubblica, che propone un altro progetto a cui segue un’autorizzazione. Il problema è il metodo. Non è questa una impostazione accettabile, in quanto lesiva del nostro ordinamento democratico. Chiedo se è in corso la revoca anche delle circolari, così come richiesto dall’Odg. Riportando l’attenzione non sul singolo progetto ma sul meccanismo. Qui ci stiamo confrontando su una modalità che coinvolge un soggetto specifico che ha dei profili dubbi. Se non si può più ripetere, bisogna eliminare le circolari, eventualmente riscriverle, impedire che riaccada ciò che non ha funzionato. Segretario chiuda il cerchio: ritiri le circolari Se vogliamo parlare di sviluppo e visione del Paese, le riconfermo la mia disponibilità e della mia forza politica, ma non con queste modalità.

Nicola Renzi (RF): Partiamo dai dati positivi. Il Segretario si era preso l’impegno di portare la delibera in Congresso di Stato e ritirare l’autorizzazione. Quello che era stato promesso, è stato fatto. Siamo contenti. Trovo elegante il fatto che sia arrivata poche ore prima la richiesta di disdetta da parte della San Marino World. Dall’altro lato però rimane un’altra questione. E io su questa credo sia necessario fare approfondimenti. Avremmo dovuto celebrare un anno dall’inizio della questione con il primo atto autorizzativo. Chiudo la questione Banuelos e San Marino World, e apro invece l’altro tema: progetto di legge ancora vigente, circolari ancora vigenti. San Marino potrebbe ripartire con nuovi investitori che vogliano portare avanti le residenze fiscali non domiciliate. Tema lecito per una maggioranza che crede in quel progetto. Noi non ci credevamo allora, e non ci crediamo oggi. Questa cosa è nata nel silenzio. Questo è il primo vulnus profondo. Oggi perdiamo tutti. Oggi mi sento che perde il Paese. Il progetto di sviluppo non si fa. Il Segretario Beccari in corner ha voluto agire prendendo impegni che appreziamo. Le circolari fanno sì che se uno vuole fare il gestore del sistema, lo fa sapendolo solamente lui e il Segretario agli esteri. Questa cosa non è possibile. Non va bene. Noi continuiamo a dire che vogliamo abrogare questo schema perché lo riteniamo negativo. Ma se lo volete tenere, almeno lo dovete cambiare. Grande domanda: ma se non fosse venuta fuori per lo zelo di un giornalista questa cosa, cosa sarebbe successo? Saremmo arrivati a giugno, quando scadeva il progetto. Uno che presenta il progetto per una San Marino Tower su un’area agricola, come ha fatto ad avere un’autorizzazione senza che lo sapesse la politica? Tutte cose che così non possono funzionare. Ho sempre presente quanto abbiamo fatto con l’unico investimento che si è realizzato a San Marino, il Polo della moda, dove tutta la partita è stata giocata davanti ai sammarinesi, era tutto pubblico, i consiglieri sapevano cosa stavano votando. Con il meccanismo messo in atto qui con le circolari, i sammarinesi neppure lo avrebbero saputo. Oggi però per ottemperare l’Odg votato da tutti, manca il ritiro delle circolari.

Emanuele Santi (Rete): Non possono non soffermarmi sugli aspetti negativi. L’Odg chiedeva il ritiro delle circolari, non ancora abrogate. Come forza, avevamo chiesto di abrogare tutto il progetto di legge, e anche questo è ancora in piedi. Se domani si presenta un altro Banuelos, vuol dire che il Governo ha intenzione di portarlo avanti. Noi siamo stati chiari sulle residenze fiscali non domiciliate: siamo contrari. Lei, Segretario, ha dato un’autorizzazione in ordinaria amministrazione, nel silenzio più totale. Lei ci dà l’impressione, Segretario, che ha fatto questa retromarcia perché è stato scoperto. Lei, Segretario, ad inizio legislatura, incalzato dall’opposizione, ci aveva detto che era tutto fermo. Non era tutto fermo, perché qualcuno voleva fare un progetto su un’area, c’era l’autorizzazione di poter fare le residenze fiscali. In questo anno, qualcuno all’oscuro delle persone voleva portare avanti il progetto in questa maniera qua. Questa retromarcia forse è frutto del fatto che si sono venute a sapere delle cose, altrimenti Banuelos sarebbe andato avanti. Bene l’atto di revoca, il ritiro dell’autorizzazione, ma manca un passaggio. Il progetto, sotto altre spoglie, c’è caso che vada avanti. Noi vigileremo. E’ un primo passo, ma rimane il giudizio negativo su come lei Segretario Beccari ha condotto la vicenda.

Antonella Mularoni (RF): Non c’è ancora attuazione del punto 2 dell’Odg, che prevedeva che con apposito mandato il Congresso di Stato provvedesse all’abrogazione delle circolari. Le circolari campeggiano sul sito del Dipartimento Affari Esteri. Appare evidente che il piano progettuale voi – non so chi – lo avevate già visto. Lei Segretario lo aveva visto. Qui si dice che era stato presentato un piano progettuale. Queste cose risultano già presentate. Qui c’erano una serie di impegni di cui lei Segretario era sicuramente a conoscenza. Di tutte le cose citate qui ben poco è stato realizzato, forse niente. Il 30 giugno l’autorizzazione sarebbe scaduta, è stata ammucchiata così. Rispetto a quanto successo, io sono nell’attesa di conoscere se il Congresso di Stato ha attivato delle azioni a tutela dell’onorabilità e del prestigio della Repubblica.

Gaetano Troina (D-ML): Vorrei soffermarmi su un altro aspetto legato al tema delle circolari. Dal mio punto di vista sono l’elemento più problematico di tutta la vicenda. L’articolo 12, comma 14 della legge 2023, precisa che con circolari del Dipartimento Affari Esteri possono essere disciplinate le procedure amministrative. La circolare applicativa invece disciplina i requisiti generali per le società di gestione, neppure vagamente menzionate nella legge del 2023. E’ qui il nodo. Il tema delle società di gestione era stato eliminato ed è rispuntato dalla finestra. Questa circolare si è inventata qualcosa che la legge non prevedeva. Un atto del Governo previsto da una circolare. Mi chiedo come possono essere ancora in piedi queste circolari, che sono illegittime. E’ stata messa una pezza, ma ne sono rimaste altre. Se si vuole chiudere la questione, restano dei passaggi. Se c’è veramente la buonafede in questo senso, ci chiediamo perché non sia stato ancora fatto.

Manuel Ciavatta (PDCS): Credo che come sempre accade, il Governo quando prende degli impegni li rispetta. Non può diventare ogni volta uno stillicidio in cui si arriva lì e si chiede ancora qualcos’altro, e poi ancora qualcos’altro. L’Odg lo avete depositato voi, il Governo si è preso un impegno e lo ha rispettato. Peraltro l’Odg non è stato ancora votato. C’è un disegno di legge che verte proprio sulle residenze fiscali non domiciliate. Lì si potrà ragionare su tutto. Che l’autorizzazione sia concessa dal Segretario agli Esteri, è vero. Però è anche vero che l’autorizzazione è stata sottoposta all’approvazione del progetto da parte del Governo. La conformità non è stata data dal Segretario a nome suo, ma con una responsabilità collegiale di tutto il Congresso qualora il progetto fosse stato approvato. Detto questo, credo ci possano essere gli estremi per rivedere tutto il sistema. Ad oggi, data la situazione, noi crediamo che a fronte di questi atti, il Governo abbia messo un punto zero su questa situazione, quello che succederà dopo lo valuteremo insieme. In questa maggioranza c’è una componente che prima non c’era, bisogna capire chi è d’accordo ad andare avanti e chi no. Ad oggi la nostra posizione è di confermare quella legge.

Sara Conti (RF): Deduco da quello che ha detto il commissario Ciavatta, che alla sua forza politica piace l’idea delle residenze fiscali non domiciliate. Probabilmente sarebbe andato bene anche questo progetto della San Marino World con tutte le incongruenze che lungo il percorso ci sono state. Percorso che è stato fatto tutto sottotraccia. Evidentemente per la maggioranza questo modello è giusto per il Paese. Vedremo quali saranno le nuove proposte e i nuovi investitori. Rimarremo vigili nel valutare tutti i passaggi. Apprezzamento per aver raggiunto in parte l’obiettivo. Ma resta un’analisi di come queste autorizzazioni sono state rilasciate. Ovvero nel silenzio e nella segretezza generale. Cosa che per un Pdl di questo genere, che investe tutto il Paese, non è accettabile. Ci chiediamo che cosa sarebbe successo se le opposizioni non avessero iniziato a fare domande, a chiedere spiegazioni. Le domande non solo continuano ad esserci da parte nostra, ma sono anche più di prima. Evidentemente questa persona sarebbe venuta qua a fare danni o a fare i propri interessi.

Matteo Zeppa (Rete): Resta il senso di sconfitta della politica. Una sconfitta sia di maggioranza, che di opposizione e Congresso di Stato. Evidentemente il progetto il 30 di aprile qualcuno lo aveva letto. Nella delibera di un anno dopo, del 15 aprile, si parla di 500 posti letto. Vorrei sapere a quanti mq corrispondono. Qualcuno il progetto lo aveva ben visto e aveva dato la disponibilità a fare l’upgrade. San Marino ha una storia molto importante. Ha sempre respinto gli Alberoni di turno. Anche questa volta ci è riuscita. Ma è una sconfitta per la politica: per la maggioranza, per l’opposizione e il Congresso di Stato, che sapeva esattamente di cosa stavamo parlando. Sul Polo della Moda, in Consiglio ci siamo scannati. Siamo andati al referendum e ha deciso la cittadinanza. Nel momento in cui la cittadinanza ha deciso, si è andati avanti con il progetto. Qui si vuole minimizzare una questione del genere. I dubbi aumentano, eccome. Non sapevate prima che bisognava fare una modifica di piano regolatore in quell’area? Non si può arrivare a giustificare una cosa del genere. Le bugie hanno le gambe corte e qui si vede. Siccome vogliamo concludere, presenteremo un altro Odg a nome delle opposizioni. I passi vanno fatti subito, non valutati.

Il Commissario Zeppa dà quindi lettura dell’Odg, sottoscritto dalle forze di opposizione, con cui impegnare il Congresso a revocare l’autorizzazione della San Marino World e contestualmente anche all’abrogazione delle circolari riferite al tema delle residenze fiscali non domiciliate (in particolare 1/24 e 2/24).

William Casali (PDCS): Mi sento di dire qualche parola. Si sta cercando di montare il caso. Nel momento in cui viene fatto un errore da parte di una società che non ha avviato nessun genere di attività. La società si stava preparando ad una attività. Sulla base di un errore commesso, si è deciso di comune accordo di adottare una serie di contromisure. Questo è stato fatto nella massima trasparenza. Mi sembra che tutti quanti lo abbiamo ammesso. Abbiamo dato prova al Segretario di essere stato conseguente alla volontà di tutelare l’immagine della Repubblica. Si è deciso di agire come si dovrebbe fare. Questo diventa un casus belli per montare qualcosa e cercare di trovare lo scontro. L’imprenditore si stava preparando ad avviare un’attività per la quale serviva un nulla osta finale dal Congresso di Stato. Questa è una legge introdotta da poco, servono atti conseguenti. Qua stiamo cercando di creare un caso su cui trovare elementi di scontro. Non mi sembra che questo vada a favore del sistema.

Matteo Rossi (PSD): Con le azioni messe in campo dal Governo, di cui ci ha parlato il Segretario, le perplessità e i timori sorti, credo siano stati chiariti. Ha fatto bene il Segretario. Se si dovesse ripresentare un altro investitore interessato a questo settore, facciamo fatica a prevedere il futuro. Mi sento di suggerire un approccio che coinvolga di più le parti e garantisca tutti i crismi della trasparenza e della buona economia. Questo è pleonastico da sottolineare. In questo caso, come gruppo siamo per respingere l’Odg. Il rischio è di creare un casus belli su un settore che ci auspichiamo venga trattato nella maniera dovuta da qui in avanti. Ci riteniamo soddisfatti di quello che è stato fatto.

Francesco Mussoni (PDCS): Il caso è già chiuso. Maggioranza e Governo non hanno apprezzato la modalità operativa della San Marino World, il Congresso ha preso una decisione, è stata chiusa questa situazione. Ci sta che questa questione noi la chiudiamo con la decisione del Congresso di Stato. E’ estremamente chiaro e forte l’atto politico della maggioranza e del Governo. Quanto al disposto legislativo, ci saranno altri dibattiti nelle sedi opportune, ci sono Pdl depositati. Mi sembra che stiamo enfatizzando il clima di caccia alle streghe, quando a voler andare in quella direzione è stato per primo il Governo. Oggi viene il Segretario in Aula e ci consegna un impegno che si era preso con la Commissione e con il Governo. Qualcuno però sta cercando di dare spazio ai microfoni.

Iro Belluzzi (Libera): Condivido quanto espresso dal collega Mussoni sul fatto che si comprende perfettamente la volontà delle opposizioni di cavalcare un tentativo non condiviso di quello che poteva essere un progetto imprenditoriale che secondo noi non si cala nella San Marino che dovremo governare. Con quello che è avvenuto, con il fatto che il progetto non può creare nessun tipo di sviluppo, sarebbe stato opportuno non voler concludere con un Odg. Perché è ribadire qualcosa su elementi che non esistono più. Libera sarà impegnata ad evitare che ci siano altri percorsi ritagliati su misura su un singolo investitore. Non è il modello a cui aspiriamo. Occorre tantissima attenzione ai soggetti che portiamo nel territorio, alle modalità di fare economia. E’ un tema che tocca l’intero Paese. Mi riferisco alla Banca di San Marino. Sono convinto che Banca Centrale opererà con scienza e grande attenzione. Al di là dei rumors e degli articoli sulla stampa, che vedrebbero come investitori soggetti non chiari al 100%, sono convinto che comunque Banca Centrale eviterà l’inserimento di condizioni non opportune nel contesto sammarinese da parte di soggetti che possono portare grande nocumento, facendo infrangere il percorso verso l’Unione europea.

Dalibor Riccardi (Libera): Noi come Libera siamo sempre aperti a prospettive di sviluppo e rilancio. Riteniamo che questa proposta debba assolutamente essere riconvertita in altra maniera. Questo deve avvenire in un percorso di trasparenza e chiarezza con un progetto organico che venga assimilato al meglio dalle nostre istituzioni. E’ stata tolta la possibilità ad operare rispetto a questa situazione, proprio perché avevamo tutti verificato e identificato un modo non corretto di operare da parte della San Marino World. Credo anche che alla luce di questo, non penso che sia da approvare l’Odg delle opposizioni. Si deve ripartire su un rilancio diverso. L’accordo di associazione è il faro del nostro Paese. Progetto che andrà incontro a prospettive di interscambio in altre modalità. Non dico che non si possa integrare il progetto di residenze fiscali non domiciliate, ma andrà fatto con regole certe e trasparenza. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, un upgrade del nostro Paese è stato fatto, non deve mai essere messo in discussione.

Gian Nicola Berti (AR): Forse ci sono stati toni troppo dispregiativi verso una persona che come tante altre si sta approcciando al Paese per fare investimenti. Un paese come il nostro che si è sempre dimostrato ospitale, forse avrebbe necessità di un maggiore rispetto verso tutte le persone in generale. Soprattutto di chi si approccia a San Marino per cercare di fare impresa. La nostra economia è legata principalmente alla possibilità di avere relazioni con l’esterno, non è in questo modo che ci facciamo una buona pubblicità.

Gerardo Giovagnoli (PSD): Questo imprenditore ha detto che non sarà più interessato a procedere. Allora si ribalta la critica sull’impianto in sé e non più su chi lo proponeva. Questo è abbastanza curioso. Rimane il fatto che dovremo avere una maggiore capacità nel definire le linee strategiche per far crescere alcuni comparti della nostra economia. Questa dovrebbe essere una nostra guida al di là del fatto che può rimanere questa come ipotesi. Già qualche collega ha detto che secondo lui, e anche secondo me, queste residenze non prenderanno il largo. A quel punto si pone il problema di come mettere rimedio a comparti su cui si è acceso un faro con questa discussione. Avvicinandoci all’epoca dell’entrata in vigore dell’accordo di associazione, la nostra mentalità dovrebbe ancora di più migliorare: non che in questi anni non sia stato fatto un forte percorso di avvicinamento rispetto a trasparenza e non discrezionalità, ma si può ancora migliorare. E che il processo per cui arriva un’autorizzazione sia meno rocambolesco. Direi che bene è stato fatto con queste due delibere. Però si è verificato quello che avevamo detto: il Segretario di Stato ha fatto quanto avevamo anticipato. Ci saranno altre occasioni per parlare di altri progetti e mi pare che su questo si possa anche concludere.

Segretario di Stato Luca Beccari: Registro una non voglia di volersi confrontare sul serio su questo tema alla luce degli elementi sul tavolo. Stiamo parlando di una vicenda che ruota attorno ad un progetto di investimento. Questa vicenda è stata trattata sulla scia di quella che era già una posizione ben chiara e legittima. Che giustamente le opposizioni attuali avevano rispetto alla progettualità del DES. Ci sta che ci sia un non apprezzamento di qualunque altro tipo di progetto che arriva dallo stesso imprenditore. L’autorizzazione, come avete visto, era subordinata. Sia ad operare sulla nuova struttura in progetto sia sulle strutture temporanee che dovevano raggiungere lo standard cinque stelle conformemente alla legge. Questo non viene sottolineato. Il Governo si è espresso adesso solo formalmente, ma di fatto si era già espresso prima ancora che uscisse il sito. C’è una posizione politica comprensibile, però stiamo parlando di un progetto di investimento all’interno del Paese, non del Cardinale Alberoni che vuole cambiare gli equilibri istituzionali. Zeppa ha ragione che sul Polo c’era stata una grande discussione. Ricordo cosa veniva detto dall’opposizione. Si può fare tutto bene e tutto male. Io ho ritirato l’autorizzazione, abbiamo detto no a quel progetto. Sono tre mesi che discutiamo di questa cosa. Secondo voi, domani, autorizziamo un progetto della stessa persona? Questo sicuramente non è. Aggiungo impegni ad impegni. Al momento non ci sono altre istanze. Se verranno presentate altre istanze, sarà mia cura chiedere una convocazione congiunta segreta delle Commissioni Affari Esteri e Finanze. Ho espresso anche io disappunto per quello che è stato pubblicato sul sito, ma non abbiamo ospitato terroristi, persone che hanno fatto danni all’economia, abbiamo preso in considerazione se un progetto può andare bene oppure no. Non possiamo continuare a prendere, nel bene o nel male, proposte imprenditoriali e frantumarle nel dibattito pubblico. Non escludo di modificare le circolari. Non sono ancora nelle condizioni di valutare come farlo. Prima di modificare le circolari, verrò in Commissione anche con quelle. Più di così non posso fare.

Votazione sull’Ordine del giorno delle opposizioni

Fabio Righi (D-ML): L’Odg ricalca quello presentato a suo tempo. La richiesta oggi è della revoca di un’autorizzazione ad operare in quanto San Marino World e la revoca delle circolari. Resta viva e vegeta l’impalcatura che è quella della concessione dell’autorizzazione da parte della Segreteria Esteri. Un’impalcatura che richiama quella del DES. Chiediamo che siano revocate immediatamente anche quelle circolari e si rimetta al centro la palla.

Dichiarazioni di voto

Nicola Renzi (RF): Il fatto che questo Odg fosse utile, ce lo ha detto il Segretario Beccari. Anche io mi sono interrogato. Forse era proprio il caso di farlo questo Odg. Quando è venuta fuori la questione, la prima reazione del Congresso è stata chiedere il parere degli uffici. Io avevo capito subito che quel sito era lesivo dell’onorabilità della Repubblica. Oggi dei pareri dell’avvocatura nessuno ha chiesto niente. Questa è una cosa che fa ridere. RF non è il partito del no agli investimenti, ve lo abbiamo dimostrato, quando ci abbiamo messo le mani anche noi gli investimenti si sono fatti. Noi siamo per il sì alle cose fatte bene. Rimane la legge del DES e rimangono le circolari. Siccome le circolari necessitano un cambiamento, ci sta che giustamente si dica di rivedere l’impianto e fare uno strumento che tuteli chi vuole investire ma informi politica e stakeholder del fatto che c’è un provvedimento che viene fatto. Rimango stupito del fatto che i parlamentari dicano che la questione è chiusa e che le circolari rimangano così. Siamo convinti che le residenze fiscali non domiciliate non vanno bene per il nostro Paese. Vogliamo fare un ragionamento serio? Cominciamo a farlo.

Matteo Zeppa (Rete): Apprezziamo le proposte conclusive del Segretario. Noi rimandiamo al mittente quello che i commissari di maggioranza hanno detto. Si tende a non leggere più la documentazione si va solo a braccio dovendo difendere l’indifendibile. Apprezziamo la disponibilità del Segretario. Tutta questa trafila è partita oltre un anno quando si era in amministrazione ordinaria. Su una cosa devo essere onesto. Non è vero che un progetto del genere non avrebbe cambiato gli equilibri. Sicuramente avrebbe cambiato gli equilibri economici da parte del richiedente. Siccome immagino sia sostanziale la questione. Eccome se cambiano gli equilibri. Prendiamo atto delle parole del Segretario e siamo disponibili a seguire un percorso nel caso in cui dovessero esserci nuove richieste. Siccome il percorso dovrà essere fatto in maniera apartitica, mi auguro Segretario che dica alla sua maggioranza di leggere i documenti, perché oggi non sono stati letti assolutamente. Basterebbe leggerli per capire come mai un soggetto ha passato il segno della normale comunicazione. Se questo non lo volete vedere, cari colleghi consiglieri, questo è un problema vostro. Quando ci sono questi imprenditori, bisogna essere apolitici e guardare se possono portare nocumento.

Iro Belluzzi (Libera): Come Libera la battaglia l’abbiamo fatta nel momento in cui eravamo opposizione contro un modello di sviluppo che ritenevamo non corretto. La norma è stata rivista. Si è arrivati all’attuale situazione. Il Segretario si è preso l’impegno di svolgere una serie di azioni nel momento in cui. Però io credo non ci siano nemmeno le condizioni per arrivare a nuovi progetti simili a quelli che si volevano inserire nella Repubblica. Noi come forze di maggioranza non li accetteremo, noi accetteremo la residenza fiscale sotto l’egida e il controllo dello Stato. Non abbiamo bisogno di garanti della legalità. Il confronto e il dialogo da parte chi dev’essere vigile al di fuori della maggioranza è utile. Ma state ben tranquilli che il Congresso si comporta secondo le norme. Se ci fosse qualche elemento che porta a debordare nell’interesse della Repubblica, stia tranquillo Renzi: ci sono le forze di maggioranza che controlleranno.

Gerardo Giovagnoli (PSD): C’è una completa sovrapposizione tra le volontà di maggioranza e Segretario di Stato. La conclusione è quella che ha detto il Segretario Beccari. A maggior ragione di questa sovrapposizione, avevo detto che nel caso in cui si fossero presentati nuovi imprenditori la procedura sarebbe stata diversa. Mi sembrano tempeste in un bicchier d’acqua. I fatti principali sono quelli che contano, sono scritti qui e sono nelle parole del Segretario che ha dato una linea a ciò che succederà da qui in avanti. Noi del Psd voteremo contro.

Fabio Righi (D-ML): Noi voteremo favorevolmente in ragione della necessità di chiudere questa vicenda nelle modalità che riteniamo. Anche gli interventi che hanno caratterizzato il dibattito rischiano di sminuire e creare confusione. E’ qualcosa che va chiuso senza se e senza ma. Dire che stiamo banalmente discutendo dell’approvazione o meno di un progetto imprenditoriale, diventa offensivo. Così come diventa offensivo dire: ci sta che la pensiate così. C’è un trascorso che ha sollevato molti dubbi. Quello che oggi ci viene detto in Aula e quanto ci venne detto a suo tempo quando eravamo in maggioranza e non eravamo d’accordo con il DES. DES che torna dalla finestra. Non ci si potrà dire che siamo quelli del no ai progetti imprenditoriali coraggiosi. Ripeto: non stiamo parlando oggi di un programma di attuazione di investimenti. Diventa determinante la votazione di questo Odg in funzione del fatto che nella scorsa legislatura era stato garantito che non sarebbe tornato ciò che invece è tornato surrettiziamente con le circolari. Non vogliamo fare passare il concetto che tutto è possibile.

Manuel Ciavatta (PDCS): Semplicemente per dire che come forza politica voteremo contro l’Odg. Anche però volendo chiarire una questione. Le cose che sono state fatte nessuno ha mai pensato di farle nascondendosi. O evitando di mettere questioni a conoscenza perché si volesse fare un progetto che dovesse essere un colpo di scena a danno del Paese. In passato ci sono state aggressioni al nostro Paese da parte di imprenditori e la politica non è sempre stata attenta. Nel 2019 se qualcuno ha interrotto quel rischio, quel qualcuno è stato Libera e non RF. Ciò che la DC ha fatto è stato portare il nostro Paese ad un livello di trasparenza come mai fino ad oggi. Si vuole andare avanti in questa direzione. Gli investitori che verranno saranno messi sotto la lente, senza avere il pregiudizio che chi viene ad investire a San Marino sia un criminale. Questo non è l’atteggiamento di un Paese che si apre all’Europa. Questo non significa che permetteremo che si manchi di rispetto al nostro Paese. Abbiamo rilevato tutti che San Marino World ha creato un danno. Riteniamo che questa vicenda debba avere uno stop perché altrimenti ci sarà davvero uno stillicidio. Quando si tornerà a parlare di residenze fiscali non domiciliate, ragioneremo su tutto. Si era detto già quella volta che non ci sarebbe stato il rilascio di alcuna residenza, e così è stato.

La Commissione II respinge l’Odg con 7 voti contrari e 4 favorevoli.

La Commissione III respinge l’Odg con 10 voti contrari e 4 favorevoli.

 

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