Commissione consiliare permanente igiene e sanita’, previdenza, sport, ambiente. Seduta del pomeriggio, report SMNA

Commissione consiliare permanente igiene e sanita’, previdenza, sport, ambiente. Seduta del pomeriggio, report SMNA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’, PREVIDENZA E SICUREZZA
SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

GIOVEDI’
9 GIUGNO – POMERIGGIO

Nel
pomeriggio, i lavori riprendono dal comma 2, in particolare dalle
repliche del dibattito
sulle tematiche attinenti
l’ambito sanitario e della sicurezza sociale. Il dibattito si
conclude con l’a
pprovazione all’unanimità di un Ordine del
giorno sottoscritto a tutti i commissari
e presentato da
Stefano Canti, Pdcs, che impegna alla
convocazione di una
Commissione consiliare per i prossimo 1° luglio in cui si svolgerà
l’audizione dei membri della Consulta sociale sanitaria
e
il segretario di Stato per la Sanità dovrà riferire sulle criticità
emerse dalla lettera della Consulta e sugli interventi attuati per
superarle.

Si passa ad affrontare il secondo punto con l’audizione del
Consiglio di previdenza Iss.
David
Rosei
,
coordinatore riepiloga i dati contabili del fondo: “La consistenza
del fondo gestione pensione è 383 milioni di euro al 31 dicembre
2014, il medesimo valore dopo un anno è 393 milioni. C’è un
incremento di 10 milioni. La cifra corrisponde per la maggior parte a
liquidità. Poi ci sono obbligazioni con scadenza nel 2022. Solo il
2,5% del fondo è stato diversificato, attraverso un fondo
alternativo con caratteristiche superiori agli standard e con
possibilità mensile di disinvestimento”. 

Il problema è la ridotta
redditività del fondo che “ha un rendimento reale vicino allo
zero- spiega Rosei- secondo uno studio del 2016, mantenendo
inalterati i valori in entrata, il fondo pensione potrebbe iniziare a
essere rosso nel 2020 e non nel 2028, come era in un’analisi del
2013”. In questo senso Rosei indica più urgenti gli interventi
legislativi: “Il Consiglio per la previdenza- conclude- crede che
l’equilibrio dei fondi pensione debba essere una priorità per il
governo”. Al termine dell’audizione, viene quindi presentato e

approvato un Odg della maggioranza

che “
esprime
condivisione per la necessità di affrontare gli aspetti gestione di
rischio e di maggiore remunerazione del fondo
,
attraverso una diversificazione degli investimenti, utilizzando anche
soggetti esterni alla Repubblica
”.
I lavori della seduta pomeridiana si concludono con l’esame in corso
del progetto di legge al comma
Norme
a tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca” che proseguirà
in seduta notturna.

Di seguito un estratto
degli interventi del pomeriggio.

Comma 2. Riferimenti su tematiche attinenti
l’ambito sanitario e della sicurezza sociale:

a) Riferimento da parte del Segretario di Stato per la Sanità
e Sicurezza Sociale

Repliche.

Nicola Renzi, Ap:
“Stiamo valutando la possibilità di arrivare a un ordine del
giorno da presentare”.
Franco Santi, C10:
“Ribadisco la necessità di dare risposte celeri, la situazione
rischia di creare profondo disagio nel Paese. Ho visto la bozza
dell’ordine del giorno. E’ un buon compromesso rispetto alla
richiesta di un dibattito nel prossimo Consiglio. Si deve proporre
all’opinione pubblica una via risolutiva per sbloccare una
soluzione difficile. Forse uno spazio nel prossimo Consiglio andrebbe
ricavato per parlare dei problemi al più presto. Ma il segretario
sarà all’Onu. Deve stare 4 giorni per fare questa cosa. Forse
poteva diminuire i giorni della trasferta per ricavare un pezzettino
di tempo per questi problemi”.

Nicola Renzi, Ap: “Leggo
l’ordine del giorno. E’ stato firmato da tutte le rappresentanze
presenti in Commissione, ad eccezione di Rete, che è assente. In
merito alla nota della Consulta, si impegna il segretario di Stato
competente a riferire in un’apposita seduta della commissione in
merito alle criticità emerse e le urgenti azioni da intraprendere”.

Nicola Selva, Upr: “Anche noi ritenevamo questo
argomento molto urgente. Andava ripreso nel prossimo Consiglio. Mi
aspetto delle risposte concrete”.
Francesco Mussoni,
segretario di Stato alla Sanità: “
Secondo me l’ordine del
giorno va benissimo. Chiederei anche la presenza del delegato della
consulta. Così possiamo formulare delle domande e renderci conto
dalle loro posizioni sulle problematiche. Lo aggiungerei. Rispetto a
Santi io sono imbarazzato, ma avevo dato la mia disponibilità per
partecipare alle Nazioni Unite. Non c’è motivo di
sospettare”.
Oscar Mina, Pdcs, presidente: “Il primo
luglio si può già stabilire la data della commissione, c’è la
disponibilità della sala”.

Nicola Renzi, Upr: “Mi
rimetto alle valutazioni degli altri commissari, per me è
indifferente scrivere primo luglio o mantenere quanto previsto,
oppure dire che sarà ai primi di luglio. Nessun problema inoltre
rispetto alla proposta del segretario di Stato”.
Stefano
Canti, Pdcs
: “Lascerei la previsione entro il mese di giugno.
E’ importante l’appunto che il segretario ha chiesto di
aggiungere”.
Paolo Crescentini, Partito Socialista “Il
primo luglio è già deciso? Io non ci sarò. Ci sarà la collega
Giovanna Cecchetti”.
Massimo Cenci, Noi Sammarinesi:
“Siamo d’accordo nel convocare la consulta. Mi sembra assurdo
lasciare giugno se sappiamo che è luglio”.
Nicola Renzi,
Ap: “
Leggo la versione definitiva. ‘In merito alla nota
della Consulta sociale sanitaria e dei rilievi in essa contenuti,
sentito il riferimento del segretario di Stato competente, si impegna
il segretario di Stato a riferire in un’apposita seduta della
Commissione da convocarsi il primo luglio, in merito alle criticità
emerse dalla nota e alle urgenti azioni da intraprendere per la
risoluzione delle stesse, previa audizione, nella medesima seduta,
della Consulta sociale sanitaria’
.

Votazione: approvato all’unanimità.

b) Audizione del Consiglio di Previdenza dell’I.S.S.

David Rosei, coordinatore del Consiglio di previdenza: “Volendo
definire voci di costo e passività citiamo i prepensionamenti, la
flessione della raccolta contributiva derivante dalla discesa
occupazionale, la diminuzione dei rendimenti sulla gestione del
patrimonio, la scarsa esigibilità dei contributi. Il Consiglio per
la previdenza non ha profili vicini alla materia bancaria tali da
influenzare le scelte in tema di investimento. Ci si è dotati di un
professionista esterno. Riepilogo i dati contabili: il periodo di
riferimento è 2014 – 2015. La consistenza del fondo gestione
pensione è 383 milioni di euro al 31 dicembre 2014, il medesimo
valore dopo un anno è 393 milioni. C’è un incremento di 10 milioni.
La cifra corrisponde per la maggior parte a liquidità. Poi ci sono
obbligazioni con scadenza nel 2022. Solo il 2,5% del fondo è stato
diversificato, attraverso un fondo alternativo con caratteristiche
superiori agli standard e con possibilità mensile di
disinvestimento. Nell’ultimo anno il Consiglio di previdenza ha
fatto un esercizio di benchmarking internazionale. 

Lo studio ha
portato a dei dati piuttosto interessanti. E’ stato ritenuto
importante iniziare un percorso di allineamento agli standard
internazionali con la diversificazione dei rischi. Il fondo ha un
rendimento reale vicino allo zero. Il fondo danese, con masse di
oltre 140 miliardi di euro in gestione, con obiettivo di rendimento
netto al 7%, negli ultimi anno ha generato rendimenti del 9,7%. Il
Consiglio per la previdenza persegue obiettivi di rendimento
superiore attraverso asset allocation in fondi alternativi. Il fondo
pensioni ha una consistenza che ha una vita propria. Viene
evidenziata l’importanza dell’indice di garanzia. Secondo uno
studio del 2016, mantenendo inalterati i valori in entrata, il fondo
pensione potrebbe iniziare a essere rosso nel 2020 e non nel 2028,
come era in un’analisi del 2013. Gli interventi legislativi
diventerebbero più urgenti. Il Consiglio per la previdenza crede che
l’equilibrio dei fondi pensione debba essere una priorità per il
governo. Gli interventi richiedono un tempo tecnico lungo prima di
andare a regime”. 

Franco Santi, Civico 10: “Prendiamo
atto di una drammatica potenziale situazione rappresentata dalla
gestione dei fondi pensione. L’89% delle risorse accantonate del
primo pilastro sono nella pancia delle banche. Dobbiamo dirci che i
margini di manovra rispetto a un intervento di diversificazione del
rischio sono preclusi da considerazioni più sistemiche. Sappiamo che
la situazione patrimoniale e gestionale delle nostre banche è in
sofferenza. Se dovessimo seguire le indicazioni e portare le
percentuali di impiego ai benchmark rappresentati metteremmo a
rischio la sostenibilità del sistema bancario sammarinese.Manca un
organismo tecnico capace di supportare la governance dell’ISS nel
prendere le decisioni più opportune”. 

Enrico Carattoni,
Psd: “
L’unico dato che ha destato un po’ di perplessità è
che il 97% dei fondi è impiegato in istituti sammarinesi. Il
restante 3% è legato all’estero in strumenti che rendono più di
quanto viene dato dagli omologhi istituti sammarinesi. Su questo tema
vorrei chiedere se è negli intendimenti cercare una soluzione più
redditizia spostandosi di più all’estero. Vorrei anche chiedere
una valutazione sul rischio che c’è all’estero”. Stefano
Canti, Pdcs
: “Il provvedimento su Fondiss è stato abrogato
dalla popolazione. Oggi siamo incartati. Chiediamo che i fondi diano
più remunerazione, ma non possiamo darli in mani esperte perché ciò
è stato abrogato dal quesito referendario. Mi risulta che il
segretario abbia pronto un provvedimento per recepire queste
problematiche. Va portato in Aula per rispondere a questa emergenza.
Parliamo di fondi pensione, che daranno garanzia ai lavoratori quando
andranno in pensione”. 

Augusto Michelotti, Sinistra Unita:
“E’ un problematica talmente complessa, e allo stesso tempo
attorcigliata su se stessa, che vedo lontana una soluzione efficace.
E’ una questione matematica. Ci saranno anni in cui il sistema
andrà in sofferenza. A quel punto i sacrifici dovranno, e non
potranno, essere chiesti. Più si cerca di aumentare la redditività,
più aumenta il rischio. Rischiare è pericoloso. Le banche
sammarinesi danno poco o niente. Sembra che sia il sistema
previdenziale a mantenere in piedi quello delle banche. C’è
bisogno di interventi”. 

David Rosei, coordinatore del
Consiglio di previdenza: “
Nel 2014 abbiamo rivisto il
regolamento perché se si hanno gli strumenti tecnici si può
valutare il grado di affidabilità dell’interlocutore. Gli
indicatori che esaminiamo, tramite un advisor, sono i seguenti.
Capitale sociale, patrimonio netto, impieghi netti, impieghi lordi,
patrimonio di vigilanza, totale attività ponderate per rischio,
insofferenze lorde. Questi indicatori, per noi, rappresentano la
linea di demarcazione che ci permette di fare degli affidamenti.
Attraverso uno studio durato 15 mesi abbiamo fatto conoscenza di
quelli che sono strumenti alternativi, come gli investimenti
quantitativi. 

La concentrazione è stata il punto di partenza
dello studio. La concentrazione ha una logica accettata, perché così
era, perché il panorama bancario era di 12 licenze e non sei banche
come ora. C’erano più player che davano rendimenti migliori in
concorrenza fra loro”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato
alla Sanità: “
Il mio auspicio è che emerga un orientamento,
una posizione verso il Consiglio di previdenza, di apertura. Per
aprire gli investimenti sicuri al di fuori del sistema. Per anni
abbiamo difeso il sistema economico, bancario e finanziario,
chiudendoci. Ora non è più corretto. Se ci fosse un ordine del
giorno che dà un orientamento chiaro al Consiglio di previdenza,
penso sia intelligente”. Franco Santi, Civico 10: “Ripeto
la mia perplessità iniziale rispetto a questo comma in discussione.
La commissione aveva chiesto al segretario Mussoni di poter audire il
Consiglio di previdenza con la finalità di affrontare nel complesso
la previdenza sammarinese. Sono deluso dal governo, che non dà le
indicazioni che deve”. 

Francesco Mussoni, segretario di
Stato alla Sanità
: “Sulla riforma pensionistica ci sono
incontri da tempo. Penso possa essere di conforto, per il Consiglio
di previdenza, sapere che la classe politica ha una visione per
l’apertura a investimenti esterni sicuri”. 

David Rosei,
coordinatore del Consiglio di previdenza: “
Si cerca un percorso
per la sostenibilità del fondo, non in termini assoluti. Un
rendimento alto potrebbe portare a un’assunzione di rischio non
idonea. La strada è appena iniziata, l’orientamento è studiare
forme alternative”.
Franco Santi, Civico 10: “Ci sono 2
livelli. Il Consiglio per la previdenza attua una normativa. Parlavo
di riformare la normativa per permettervi di svolgere meglio il
vostro lavoro”.
Stefano
Canti, Pdcs
: “Do
lettura dlel’Odg presentato da maggioranza, ‘In merito alla
relazione del Consiglio di previdenza, la Commissione condivide la
necessità di affrontare gli aspetti gestione di rischio e di
maggiore remunerazione del fondo, attraverso una diversificazione
degli investimenti, utilizzando anche soggetti esterni alla
Repubblica’
”./approvato a
maggioranza.
Franco
Santi, C10
: “Capisco
perfettamente esigenza espressa in questo Odg. Ma cosa significa, che
il Consiglio di previdenza potrà affidare a un Sgr italiana,
irlandese etc la gestione dei nostri fondi? C’è stato anche un
referendum contrario. O che si potrà investire in bot italiani o nel
debito pubblico irlandese? Non si può risolvere tutto nella
definizione di questo Odg, serve un’analisi più approfondita. Penso
questo Odg sia pericoloso, non sono d’accordo assolutamente”

Comma 3.
Esame in sede referente del progetto di legge “Norme a tutela dei
soggetti affetti da malattia celiaca

Francesco Mussoni, segretario
di Stato per la Sanità:

“Il progetto pare assolvere ad un aspetto organizzativo per 200-250
assistiti Iss che hanno la celiachia- è un dato che cresce- e
riconosce il valore sociale della malattia. Deposito alcuni
emendamenti”.
Filippo
Tamagnini, Pdcs
: “Rimando
al vostro giudizio che possa partecipare alla votazione di questa
legge, avendo mia moglie fatto parte della commissione che ha
deliberato questo progetto di legge”.
Oscar
Mina, Pdcs:
“Come
presidente non rilevo contrarietà nel regolamento alla sua
partecipazione”

San
Marino, 9 giugno 2016/02

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