Commissione consiliare permanente, lunedi’ 14 marzo, seduta del pomeriggio. SMNA

Commissione consiliare permanente, lunedi’ 14 marzo, seduta del pomeriggio. SMNA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’, PREVIDENZA E SICUREZZA
SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

LUNEDI’
14 MARZO – Pomeriggio

I lavori della
Commissione consiliare nel pomeriggio sono interamente dedicati al
riferimento del segretario di Stato con delega ai Rapporti con
l’Aass,
Teodoro Lonfernini, sullo stato della
rete fognaria e ai successivi interventi dei commissari.
In
dettaglio, spiega il Segretario, la mappatura della rete sarà
completata entro il 2016, quale presupposto per “l’ammodernamento”
dell’infrastruttura e del Paese, e per una “pura logica di spending
review”. Infatti, “
Perché
pagare realtà che depurano le nostre acque?- chiede il segretario di
Stato- Depuriamole noi ed evitiamo di pagare tariffe determinate da
altri”.
In previsione quindi la realizzazione di
impianti di depurazione a San Marino “su tutti e due i versanti
principali, Acquaviva e Rovereta”. Lonfernini annuncia poi a breve
la presentazione di
un Piano
triennale di investimenti in territorio “relativamente ai reflui,
alla rete fognaria, alla stazione elettrica, a tutti i servizi
erogati dall’Aass in esecuzione per i prossimi 3 anni”. Il piano
sarà presentato “prima o subito dopo Pasqua” e rientra sempre,
puntualizza, “nella logica di ammodernamento del Paese”.

Per
Augusto
Michelotti
, Su, è
“una buona notizia” che la mappatura finisca entro l’anno, ma lo
stesso sottolinea l’importanza della riduzione
dell’inquinamento:“Dobbiamo pensare alla questione ambientale-
manda a dire- chi inquina deve fare in modo di non inquinare più”.
Elena Tonnini,
Rete, solleva i casi del mancato rispetto della legge da parte di
diverse imprese che hanno attinto alla risorsa idrica: “Politica e
amministrazione hanno chiuso per anni gli occhi sulla mancata
depurazione di note aziende- denuncia Tonnini- e si è scelto di fare
tabula rasa del passato” .
Franco
Santi
, C10,
lamenta invece la mancanza di dati e informazioni precise nel
riferimento del segretario di Stato. “Si è approntato uno studio
di fattibilità per la creazione in territorio di un impianto di
depurazione- chiede tra le altre cose- e su quanto spediamo per
l’invio di acque reflue fuori territorio?”. Lo studio è in corso,
assicura infine il segretario di Stato, e “sarà corredato anche di
tutti gli aspetti economici”.

Terminato
il dibattito, assolti tutti i punti all’ordine del giorno, si
concludono i lavori della Commissione consiliare.

Di seguito un estratto degli interventi del
pomeriggio.

Comma 4.
Riferimento in merito allo stato della rete fognaria da parte del
segretario di Stato con delega per i Rapporti con l’Aass, a seguito
di quanto concordato nella precedente seduta

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai Rapporti
con l’Aass
: “Ho preparato una
relazione sintetica ed esplicativa con un grafico relativo all’iter
della mappatura fognaria in corso sul territorio che è in via di
completamento. In particolare, la mappatura fognaria del bacino San
Marino è completata al 100%, per il 70% quella del bacino fognario
dell’Ausa- versante Rovereta che sarà concluso entro luglio 2016,
anche la mappatura del bacino del Marano che include due mila che
incluse 2 mila punti di monitoraggio deve essere completato entro
l’anno corrente, ci vorranno 8 mesi.
La rete fognaria è oggetto
di lavoro costante da qualche tempo a questa parte, dobbiamo
continuare quel tipo di attività per due ragioni: la prima, per
avere un’ammodernamento delle reti di proprietà del nostro Paese che
possa dare un servizio moderno e compatibile con le esigenze di tutti
i cittadini e delle imprese. 

Quindi la prima ragione è sicuramente
l’ammodernamento che passa attraverso l’attività in corso di
completamento della mappatura di tutti i versanti. Quindi laddove
sarà necessario, si interverrà con una ristrutturazione della rete
o in alcuni casi con la sua realizzazione. Fatto questo potremo avere
un Paese moderno sotto l’aspetto della rete fognaria, le condizioni
ci sono tutte per giungervi in tempi ragionevoli. Altro aspetto che
ci fa continuare è una pura logica di spending review. Quella che
fino ad oggi è stata una logica più comoda- ovvero pagare qualcuno
di fuori per avere un servizio adeguato- è una logica da invertire.
Perché pagare realtà che depurano le nostre acque? Depuriamole noi
ed evitiamo di pagare tariffe determinate da altri. La logica di
investire oggi per essere più moderni ci porta quindi non solo ad
essere al passo con i tempi, ma anche a risparmiare soldi.
Inizialmente andranno spesi, ma in quel caso non saranno solo costi,
ma un ottimo investimento per il futuro.
Noi abbiamo quindi
l’obiettivo di completamento della mappatura nei tempi indicati e
monitoriamo costantemente questo obiettivo. 

Non solo, abbiamo
predisposto un Piano triennale di investimenti in territorio
interessante per tanti aspetti, che sarà presentato all’opinione
pubblica e prevederà interventi da parte di imprese edili che
potranno accedere a bandi pubblici per lavori che dovranno essere
realizzati unitamente con l’Aass. Il piano sarà presentato prima o
subito dopo Pasqua, riguarda quindi investimenti che faremo sul
territorio relativamente ai reflui, alla rete fognaria, alla stazione
elettrica, a tutti i servizi erogati dall’Aass in esecuzione per i
prossimi 3 anni.
Ammodernare il Paese equivale a rendere i
rapporti civili con le realtà vicine e al confine, rapporti di
pacifica convivenza in cui aspetti di grande sensibilità, come
l’attenzione ai temi ambientali, non possono essere messi in un piano
al condizionale ma in un piano triennale di grande
importanza”.

Augusto Michelotti, Su: “Finalmente si
parla di fogne, un argomento indispensabile. Sono un problema annoso
per il Paese a causa di una protratta mala-gestione. Le acque bianche
e nere non vanno insieme, serve un depuratore e dalla relazione
appena sentita è emersa l’intenzione è di metterne in piedi
qualcuno. La mappatura è un elemento base e conoscitivo per fare un
progetto totale. Bene la considerazione 100% del bacino idrografico
San Marino, gli altri sono in ritardo ma meglio che niente, tenendo
conto che fino a poco fa non era stato fatto nulla. E’ una buona
notizia che la mappatura finisca entro l’anno. Quindi è importante
fare in modo tutte le fognature esistenti siano sdoppiate. Poi c’è
il problema ‘industria. Noi paghiamo molto i depuratori per quanto
arriva di inquinante dalle industrie. E’ interessante avere una mappa
sull’inquinamento per capire chi inquina di più e dove mettere il
depuratore. Se il principio è ‘chi più inquina più paga’ mi può
andare bene, ma dobbiamo pensare alla questione ambientale. Chi
inquina deve fare in modo di non inquinare più, questa è la
soluzione”.

Elena Tonnini, Rete: “Il Segretario ha
fatto un riferimento sulla tariffa ambientale in progressione per le
aziende che consumano molta acqua. Nella distinzione tra utenze
domestiche e non occorre valutare casi ulteriori, quelle delle
aziende che, oltre ad usare l’acqua dell’acquedotto, possono captare
acqua altrove, ad esempio, dal Marecchia, come fa la Cartiera. Per
quest’acqua rimessa in rete, una volta che raggiunge i depuratori di
Hera, San Marino deve pagare tariffe per la sua depurazione. La
nostra legge dal 2007- ma anche prima- credo preveda per queste
aziende obbligo di avere un misuratore che, prima di immettere acqua
in rete, possa misurarne la quantità e qualità. 

Nell’ultima
Finanziaria è stato inserito un emendamento che abbiamo sostenuto
perché finalmente si va ad imporre a queste aziende di inserire
questo tipo di misuratore, ma si è fatta tabula rasa sul passato,
per quelle ditte che hanno scelto di evitare di mettere il depuratore
perché hanno preferito pagare una sanzione e pagare tariffe per la
depurazione di acque in Italia. Il problema è che non si sa di che
cifre parliamo. Se la sanzione era di mille o due mila euro,
chiaramente si è preferito così. La politica e l’amministrazione
hanno chiuso per anni gli occhi sulla mancata depurazione, si è
scelto di fare tabula rasa sul passato facendo finta che cifre del
passato non siano mai state date. Si tratta di centinaia di migliaia
di euro l’anno”.

Franco Santi, C10: “Nella relazione
sintetica rilevo diverse mancanze. La cultura del dato a San Marino è
una perfetta sconosciuta. Dopo sei anni stiamo ancora parlando di
un’ultima ricognizione per la mappatura, in cui manca completamente
uno dei bacini di riferimento, a me pare allarmante. Non sapere
quanto è costato e non poter fare un riferimento oggettivo con
altre realtà diverse dalla nostra mi sembrano mancanze che, se
vogliamo diventare un Paese moderno, non possiamo permetterci di
ritardare. 

Siamo un Paese che deve fare molta strada. Nell’ultima
finanziaria qualcuno in maggioranza ha dovuto forzare la mano per
fare un articolo apposito che sanasse la situazione di una realtà
economica che non era a posto con le regole. Ci vorrà molto tempo
per arrivare alla normalità. Chiedo poi l’impegno che, come
azienda, si intende affrontare a livello economico per le fognature e
se si è fatto uno studio di fattibilità per la creazione in
territorio di un impianto di depurazione, su quanto spediamo per
l’invio di acque reflue fuori territorio. Mi sarei augurato di avere
sotto mano una documentazione per poter fare osservazioni più
puntuali”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato,
replica: “Per anni non si è pensato di fare grandi cose di
carattere organico per i nostri servizi, oggi consideriamo un altro
metodo di lavoro. Quello che si fa oggi è sicuramente quello che si
doveva fare in anni diversi, ma lo andiamo a mettere in pratica oggi,
se questo urta qualcuno se ne dovrà fare una ragione.
Alcune
risposte a Santi: lo sdoppiamento delle linee è nella logica degli
interventi su cui stiamo già intervenendo. 

C’è una forte
consapevolezza delle situazioni attuali che non sono risolvibili
mettendoci una pezza, ma intervenendo in modo organico, distinguendo
acque bianche e nere anche che escono da proprietà private. Quindi
l’impianto di depurazione si deve fare su tutti e due i versanti
principali, Acquaviva e Rovereta. Ognuno dei due presenta circostanze
diverse, ma il fattore comune è che riescano a pulire le nostre
acque in modo preventivo, nel momento in cui, una volta ripulite, se
ne andranno fuori dai nostri confini. E’ un obiettivo sancito dalla
delibera su microfiltrazione e sulla mappatura della rete fognaria.
E’ in corso uno studio specifico, siamo un po’ più indietro rispetto
agli altri progetti inclusi nel piano triennale, ma è in corso su
entrambi i versanti l’oggetto di intervento per applicare la logica
di ammodernamento e revisione della spesa pubblica. Lo studio della
fattibilità progettuale sarà corredato anche di tutti gli aspetti
economici.

Al consigliere Tonnini: allegherò la relazione domani
stesso. E’ invece già a vostra disposizione è la mappa. Quanto è
stato speso da 2010 ad oggi per la mappatura? Siamo partiti e abbiamo
continuato quell’attività generata con delibera. Ho il dato del
2014 quando il Cda dell’Azienda ha deliberato una spesa di massima di
200 mila euro complessivi per completare i versanti, affidati ad un
team di 5 professionisti. La guida è di Michele Taddei, uno
sammarinese laureato in ingegneria dinamica che poteva consentirci di
far questo servizio con ple rofessionalità richieste.

Michelotti
ha messo in dubbio il concetto ‘chi inquina di più, paga di più’.
Per come lo concepisco io è un concetto transitorio, deve rispondere
al binario che mettiamo in atto, da una parte far sentire
corresponsabili tutti, Stato, imprese e cittadini, dall’altro su quel
binario deve stare l’ammodernamento. Quindi é un concetto che deve
sussistere per il tempo necessario perché la logica deve essere che
noi non vogliamo inquinare. Depurazione e misurazione dell’utilizzo
delle nostre acque sono principi da mettere in campo e da far
applicare a tutti gli operatori che sono utilizzatori della risorsa
idrica. Non è qui tanto il concetto di tariffa e sanzione, ma la
volontà di dialogare con questi operatori per essere tutti
all’interno di un sistema compatibile. 

Non è solo Cartiera Ciacci o
Lavanderia sammarinese, tanti altri sono attivi nella produzione di
un prodotto che porta acqua fuori dai confini. A volte poi fuori
dalle tabelle c’è il mattatoio, la Centrale del latte, anche aziende
che hanno responsabilità pubblica. La Lavanderia si è dotata di un
suo depuratore, altre aziende lo vorranno fare, per rispondere a una
logica di tabelle in cui dobbiamo stare dentro. La parte del
depuratore su Gualdicciolo potrà quindi riguardare sia un intervento
pubblico su proprietà pubblica, sia privato su proprietà
privata.

Quindi rispetto la costruzione di nuove rete fognarie sul
territorio, stiamo parlando di costruzione di nuovi collettori, ci
sono investimenti che ho piacere di presentare nel dettaglio
pubblicamente. E’ tutto parte di questo programma su investimenti
ordinari e straordinari in settori strategici per il triennio
2016-2018 su cui farò una delibera in congresso di Stato,
relativamente alla parte legata alla rete fognaria, ai reflui, a
elettricità e fibra. Non rientra in una logica elettorale, ma nella
logica di ammodernamento del Paese”.

San Marino, 14 Marzo 2015

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