Commissione Finanze, Programma economico 2016, bilancio e interventi a sostegno dei giovani imprenditori. Agenzia Dire

Commissione Finanze, Programma economico 2016, bilancio e interventi a sostegno dei giovani imprenditori. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

 

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE  FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE;
ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E
TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE

 

LUNEDI’   7 SETTEMBRE

 

Programma economico 2016, bilancio e
interventi a sostegno dei giovani imprenditori sono i temi su cui si sono
concentrati i lavori odierni della Commissione consiliare Finanze e Bilancio.

In apertura del dibattito per la
presentazione del Programma economico 2016, il segretario di Stato per le
Finanze, Gian Carlo Capicchioni, coglie l’occasione per confermare ai
commissari che il bilancio 2014 chiuderà “con un leggero avanzo”. Infatti,
durante la presentazione del P.E. in Consiglio grande e generale, il segretario
Capicchioni aveva annunciato il possibile pareggio di bilancio stimato sul
consuntivo 2014. Oggi in Aula assicura che il disavanzo stimato di 15 mln di
euro “è stato coperto”, consentendo di chiudere in pareggio un anno prima di
quanto previsto e, come già anticipato, con un avanzo di circa un mln di euro.
Rispetto al programma economico, Capicchioni anticipa che “sarà impostato su un
risultato di bilancio che parta da un sostanziale equilibrio, ma con
l’obiettivo di ottenere un cospicuo avanzo di bilancio nel 2016”.

Terminato il
dibattito sul Programma economico, la Commissione esamina il progetto di legge
presentato dal consigliere Alessandro Cardelli (Pdcs) “Legge a sostegno dei
giovani imprenditori e delle nuove attività nei centri storici” che trova
parere favorevole trasversale della Commissione e viene infine approvato. Il
progetto di legge è licenziato dalla commissione con 10 voti favorevoli, 0
contrari  e 4 astenuti. Relatore di
maggioranza  sarà Gerardo Giovagnoli (Psd)
mentre la minoranza rinuncia al relatore

 

Concluso l’esame
del progetto di legge, terminano anche i lavori della Commissione consiliare.

 

Di seguito un
estratto degli interventi.

 

Comma 2. Dibattito in merito alla presentazione del Programma
Economico 2016 da parte del segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio.

Gian Carlo
Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze:
“Non aggiungo altro alla relazione presentata in
Consiglio grande e generale. Volevo solo riferire un dato che nell’intervento
sul programma economico, in Aula, era ancora solo stimato e ci portava a un
sostanziale pareggio di bilancio sul consuntivo 2014. Il dato sui 15 milioni
stimati è stato raggiunto. Il bilancio 2014 chiuderà con un leggero avanzo”.

Tony Margiotta, Su: “Ringrazio il segretario di Stato per questo dato
importante. Nella premessa della volta scorsa il segretario aveva detto che vi
era una prospettiva di un aumento del Pil dell’1%. Stiamo parlando da anni di
una caduta vertiginosa del Pil, di circa il 25%, una cifra importantissima che
fa veramente capire che tutto l’apparato produttivo economico ha avuto una
problematica e una crisi importante che ha portato quasi alla chiusura di
un’azienda al giorno e ad un numero enorme di disoccupati. Tante sono state le
scelte discutibili di questa segreteria, da ultimo la richiesta di un prestito
da 30 mln di euro per fare investimenti. Quindi questa sua comunicazione la
reputo importante, rispetto alla prospettiva data da lei, governo e maggioranza
sul bilancio 2015 di un disavanzo di 15 mln di euro, questo non è avvenuto. Ci auguriamo
si possa ripartire con una discussione costruttiva rivolta al bene del Paese.
Questo risultato che il segretario ha esposto in apertura del comma è
importante ma sottolineo che è andato a discapito dei servizi per la
cittadinanza e del loro sostentamento, ci auguriamo non avvenga più”.

Paolo Crescentini,
Ps
: “Quanto esposto dal programma
economico è una fotografia reale del Paese e delle sue difficoltà. In questo
momento è necessario fare quadrato e individuare soluzioni per rimpinguare
casse pubbliche e trovare investimenti che garantiscano la crescita del Paese.
Con l’ingresso in white list si annunciavano investitori in territorio, su
questo qualche difficoltà permane e l’auspicio si trovino investitori esteri
seri. E’ necessario al contempo dotare il Paese di infrastrutture, in
particolare di Tlc, perché per le aziende è essenziale dialogare
telematicamente, mentre da Città a Dogana è impossibile dialogare persino via
telefono. E’ bene potenziare le Tlc. Ho letto, tra i buoni propositi, lo spostamento
della San Marino Rtv E’ il momento di dare una sede più consona alla sede della
televisione di Stato e di darle una struttura adeguata in termini di sicurezza.
Chiedo al segretario come intende reperire risorse per realizzare nuove
infrastrutture in un bilancio in cui la spesa corrente la fa da padrona.

Altro argomento:
incentivare il binomio sport-scuola è tra gli obiettivi della legge sullo sport
avviata all’iter consiliare. Nel programma economico ci sono tanti buoni
propositi per la scuola, ma nessun accenno al rapporto con lo sport”.

Andrea Zafferani,
C10
: “I dati sul Pil 2014 in un
programma economico sono ancora di stima. Non è accettabile. E’ una questione
basilare, se si vuole fare un politica economica seria, molti dati nel
programma economico sono del 2013. L’economia mostra qualche segno di ripresa:
i consumi delle famiglie, la cassa integrazione che si riduce…vi segnalo il
problema sugli investimenti con cui il programma economico spiega un 60% del
crollo del Pil di questi anni. Ma va segnalato anche quanto si dice a pagina
23, ovvero la riduzione del 50% in 5 anni degli investimenti pubblici. A volte
è facile ridurre il deficit di bilancio, basta ridurre gli investimenti. E’ un
calo incredibile. Vorrei che nel bilancio dello Stato si riuscisse a ridurre la
spesa corrente, aumentando quella degli investimenti senza bisogno di fare
debiti. E’ una sfida che non si è riuscita a vincere.
Mi ha fatto specie vedere la tabella di pagina 31 che mostra come le politiche
di collocamento e ricollocamento dei giovani siano un altro fallimento. Cresce
l’occupazione sopra i 45 anni, certamente una cosa dovuta alle politiche di
incentivazione degli ultimi anni, ma se guardate bene, per la categoria ‘fino
39 anni’ si vedono dati da far mettere le mani nei capelli. In questo caso le
politiche non sono state fatte per i più giovani
Sarebbe ora di avere avanzi di bilancio con politiche strutturali e non con
politiche contingenti. Molti interventi sono stati o spostamenti di oneri in
altri capitoli o di carattere straordinario e non ripetuti. Chiedo se il
transitorio fiscale, chiamato condono, abbia avuto effetto e in quali cifre.
Vorrei la cifra. Poi tra il 2013 e il 2014 le entrate delle imposte dirette
crescono di un milione e mezzo, mi pare poco rispetto le stime. Infine, i fondi
pensioni sono sempre più in sofferenza, è ora di intervenire, serve una
riforma, ho visto le linee di intervento che sono tutto fuorché una riforma”.

Massimo Cenci, Ns: “Per avere quadro preciso servono dati il più
possibile puntuali. E’ un problema cronico, trasversale in tutti i settori. Non
mi soffermerò sui dati attuali, colgo quanto scritto in premessa nella
relazione, ovvero sulle indicazioni da perseguire. Il nostro sistema deve
puntare a un sistema fiscale favorevole e non troppo complesso. Su burocrazia e
sul piano tecnologico si possono fare passi in avanti in più. Bisogna
riprendere tutte le normative dal ’90 in poi e riscriverle in modo leggibile,
depurandole da tutte le burocrazie oggi non fondamentali. Abbiamo un quadro
della situazione attuale e delle strade su cui andare. Credo che alcuni asset
sono indicati, sono tre o quattro da perseguire, che danno il cambio di passo
al Paese. Il Turismo, Il Parco scientifico e tecnologico che è un programma
ambizioso e dispiace sia apprezzato più dall’opposizione e cje stenti a
prendere il via, tanto da far pensare che qualcuno guardi nello specchietto
retrovisore. Quindi lo sviluppo dell’università: da un po’ sembra che sia
passata in secondo piano, non vorrei si tornasse ad un Ateneo ristretto. Gli
stanziamenti per i grandi interventi collegati al turismo sono importanti, ma
non dimentichiamoci dei progetti più piccoli collegati al turismo. Un asset a
poco costo che servirebbe potrebbe essere quello di riappropriarsi in chiave turistica
dei sentieri che collegano i vari Castelli. Civico 10 questa sera organizza un
incontro su questo, è un percorso da seguire.

Concludo con un’altra
affermazione di Zafferani, lui dice che si sono ridotte le spese utili, vorrei
si continuasse a ridurre spese inutili su cui sicuramente è possibile ancora
intervenire”.

Luca Beccari, Pdcs:  “Non è per
mia formazione l’abitudine di fare proclami quando i numeri parlano da soli. Ma
ci sono riflessioni ragionevoli su quello che il programma economico ci permette
di vedere, non si può certo dire che il Paese sta passando una fase di sviluppo
sfrenato e che  siamo usciti da crisi. Il
Paese non è uscito dalla crisi economica, ma nell’affrontare la crisi ha posto
in essere una serie di provvedimenti che ci dimostrano una serie di risultati.
Rispetto agli anni di decrescita e cali su tutti i fattori, si sta passando ad
una fase di crescita. Sulla finanza pubblica c’è il dato di disavanzo nel 2014
di 14 mln e nel 2015 un avanzo di un milione. Non ci fa mettere una medaglia al
petto, ma possiamo essere contenti di aver azzerato un deficit programmatico ad
una anno di distanza dalla riforma fiscale, non è casuale. Zafferani prima si
riferiva all’effetto del transitorio fiscale in questo risultato, sicuramente
ne ha avuto ma è una differenza che da sola non regge un risultato più positivo
rispetto la previsione.

 Il
pareggio di bilancio 2015 era un obiettivo che è stato raggiunto con un anno di
anticipo. Nel 2015 credo che il trend possa continuare, i dati lo supportano.
Il primo anno di adozione della riforma coincide con il primo anno di pareggio
bilancio ed è il primo dato positivo. Nel guardare la gestione della cosa
pubblica le valutazioni possono essere diverse. In primis, lo sbilancio dei
residui, quindi la riduzione della spesa, sono tutti dati importanti. Nel 2015
torna l’impegno dello Stato nelle opere pubbliche. Ma la disoccupazione rimane
e resta una criticità, a San Marino un disoccupato non è un dato statistico o
un numero, ma una persona e una famiglia. Dato anche lo slittamento della
dichiarazioni dei redditi, non possiamo avere il dato del Pil, mi pare ovvio.
Mi pare comunque vi sia una visione più nitida sulla visione di San Marino, non
esiste infatti depositata la profezia di sviluppo, esistono scelte precise che
portano a tempi di ritorno più lunghi ma a uno sviluppo meno vulnerabile”.

Gerardo
Giovagnoli, Psd:
 “Da due anni abbiamo terminato la riforma
dell’Igr che sta dando i primi risultati concreti. Un ragionamento rispetto
all’Igc dovrà essere portato a termine entro il 2016. Credo sia stato un errore
non mettere in pratica quello che avevamo scritto nel programma rispetto
all’Istituto di finanza pubblica. Dobbiamo trovare una modalità attraverso la
quale lo Stato possa mettere in circolo risorse: questo deve essere un tema
centrale per l’economia sammarinese. Sulle infrastrutture pubbliche occorre
fare un ragionamento approfondito e scevro da ideologie. Vorrei infine anche io
sostenere la positività del Parco Scientifico e Tecnologico. La questione
fondamentale non è quella di dove farlo sorgere. La questione fondamentale è
quella di realizzarlo il prima possibile. Un progetto da sostenere che gode di
una condivisione unanime”.
Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Il
pareggio di bilancio 2014, chiuso anzi con un piccolo avanzo, è una notizia
positiva. Ma non pensiamo che la crisi sia finita. Segnali positivi però ci
sono: il Fmi ci vede in piccola crescita sia nel 2015 che nel 2016. Si
affacciano imprenditori perché il nostro sistema è comunque un sistema
attraente. La riduzione della spesa corrente è stata costante in questi anni,
ma ciò non consente di andare a finanziare grosse strutture. Occorre perciò
ricorrere a un finanziamento attraverso l’accensione di mutui, l’emissione di
titoli e obbligazioni per finanziare la Legge di spesa e le infrastrutture. La
disoccupazione è un punto dolente insieme a quello della previdenza. Credo si
debba intervenire ma non c’è una bacchetta magica. Posti di lavoro non si
creano solo adottando provvedimenti. Occorre dare impulso all’economia,
incentivare e fare investimenti. L’obiettivo del programma economico sarà
impostato su un risultato di bilancio che parta da un sostanziale equilibrio,
ma con l’obiettivo di ottenere un cospicuo avanzo di bilancio nel 2016”.

 

Comma 3. Esame in sede referente del progetto di legge “Legge
a sostegno dei giovani imprenditori e delle nuove attività nei centri
storici”. 

Alessandro
Cardelli, Pdcs:
“Presento il
progetto, in rappresentanza dei giovani della Dc, che ha l’obiettivo di aiutare
i giovani, che vogliono aprire un’attività economica e di agevolare l’apertura
delle attività nei centri storici. Abbiamo fatto alcune modifiche rispetto la
prima lettura di tipo tecnico. Abbiamo modificato la legge vecchia rispetto ad
alcuni aspetti critici, come la tempistica di riunione della commissione.
Abbiamo ridotto i termini, c’è un comitato valutatore che deve dare una
risposta entro un mese circa e abbiamo introdotto il prestito d’onore con cui
lo Stato si sostituisce alle banche, prestando una cifra per partire. Abbiamo
cercato di eliminare altri costi di apertura di attività, come la tassa di
licenza di apertura e per i primi due anni, sono previsti sgravi per sei anni,
possibilità di scaricare le perdite nei successivi tre anni. La seconda parte
della legge si rivolge ai centri storici periferici, nostro obiettivo è quello
di incentivare i centri storici di Borgo maggiore, Serravalle, Faetano,
Montegiardino, aree dove oggi ci sono poche realtà commerciali. Introduciamo
incentivi e sgravi e un contributo dello Stato a fondo perduto sull’affitto, il
20% per il primo anno e il 10% per il secondo anno. Ringrazio il segretario di
Stato Arzilli che per quasi un anno ci ha supportato, le associazioni
sindacali, di categoria, i gruppi di maggioranza e minoranza per i loro
contributi fattivi. Ci sono diversi emendamenti dell’opposizione che
accoglieremo perché migliorativi del progetto di legge”. 

Andrea Zafferani,
C10:
“Per noi è una legge importante,
era tempo di intervenire sulla legge per l’imprenditoria giovanile e femminile,
avevamo già presentato emendamenti in Consiglio senza successo. Oggi finalmente
arriva la legge dei giovani del Pdcs, sottolineiamo la bontà della finalità.
Tutto sommato questa proposta, come la nostra, si concentra su incentivazioni
di tipo fiscale e contributivo che sono solo una parte del problema. C’è da
intervenire a livello sistemico, ben vengano questi interventi, mentre però
cerchiamo di intervenire su leve che bloccano lo sviluppo, come il problema del
credito. Mi piace il posticipo del capitale sociale, quando lo abbiamo proposto
noi ci avete dato dei visionari, bene che si sia in questa legge perché aiuta
chi ha pochi capitali a disposizione a provare a fare impresa. Da parte nostra,
C10-Su, sul testo ci sono diverse proposte di aggiustamento sugli incentivi.
Altre cose: ci lascia perplessi l’emendamento sul comitato valutatore che dà
predominanza alla parte politica, meglio la versione originale dei promotori, o
ancora di più eliminare la parte politica. Valutate bene se devono essere
presenti dei segretari di Stato in una proposta di questo tipo. Poi nella legge
vi riferite a centri storici periferici e non della Capitale, ma non
dimentichiamo la necessità di far crescere nel centro storico di Città attività
di servizio e supporto all’Università e all’artigianato. Per questo facciamo
una proposta anche in questa direzione”.

Guerrino Zanotti,
Psd:
“Come Psd abbiamo apprezzato la
proposta dei giovani della Democrazia cristiana. Va a mettere mano ad un ambito
in cui la legge era piuttosto datata e rende più accessibile a chi ha
intenzione di intraprendere un’attività economica l’accesso ai benefici che la
legge prevede e che erano previsti nella legge del ’97. E’ un’ulteriore risposta
agli interventi per incentivare i giovani ad intraprendere un’attività
lavorativa. Ci sono elementi di preoccupazione per le fasce giovanili. Perché
solo interventi per i centri storici periferici? Noi riteniamo che interventi
per il centro della Capitale come suggeriti da Zafferani vadano fatti, ma
all’interno di un quadro generale che sia più strutturato. L’ambito di
intervento deve essere un altro. C’è possibilità di discutere e condividere le
proposte di C10-Su, aspettiamo di parlarne nell’articolato”.

 

San Marino, 7
SETTEMBRE 2015/01

 

 

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