L’altro Tartufo a San Marino
Se ci si aspettava una rivalutazione del tartufo nero, l’incontro organizzato dall’Associazione dei Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi (ATTS), ha superato ogni aspettativa. Mario Palenzona, un’esperienza storica di tutto rispetto nel campo della tartuficoltura, dice: “Il tartufo nero è una grande opportunità per l’arte della cucina, si trova tutto l’anno, è molto più diffuso del bianco, si può coltivare. A differenza del bianco, il nero esalta la creatività degli chef”. L’affermazione, fatta da un piemontese che vive vicino ad Alba, ha dell’incredibile. Non si tratta di una dichiarazione estemporanea e casuale. Mario Palenzona ha pubblicato un libro (assieme ad altri autori) “L’altro tartufo del Piemonte” rivolto alla valorizzazione del tartufo nero. Il messaggio è chiaro, se anche noi di Alba abbiamo pensato alla rivalutazione del tartufo nero, le qualità che vi abbiamo riscontrato sono evidenti.
Non da meno le considerazioni di Augusto Verando Tocci, altro massimo esperto di tartufi e cucina con prodotti della natura. “San Marino è inserito in un contesto ambientale favorevole, ha la stessa vocazione del Montefeltro e della Valmarecchia, per la ricerca e la coltivazione del tartufo nero”, dice nel suo intervento. L’esigenza è che si crei una conoscenza delle potenzialità di questo tartufo, che per esprimere le sue ottime qualità in cucina, va trattato in maniera diversa dal tartufo bianco pregiato.
Questi gli spunti più interessanti del convegno organizzato sabato scorso, all’Arboreto didattico di Ca’Vagnetto, sul tema “Valorizzazione e utilizzo del Tartufo nero estivo” dall’ Associazione Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi. L’ATTS è stata costituita di recente dal gruppo storico dei tartufai di San Marino, allo scopo di diffondere la conoscenza, la cultura, la ricerca, la coltivazione e la salvaguardia del tartufo. Tra i compiti della neonata associazione ci sono iniziative didattiche, culturali per la valorizzazione del tartufo e della tartuficoltura. Possono far parte dell’ATTS tutti i sammarinesi cercatori di tartufi in possesso di apposita licenza e i conduttori di tartufaie coltivate e controllate. La gara dimostrativa, prevista per il pomeriggio, di ricerca con cani da tartufo è stata annullata. Il senso di responsabilità del direttivo dei tartufai ha suggerito di non far correre nessun rischio agli animali, visti i recenti casi di avvelenamento di cani.
Al termine dell’incontro Il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Giancarlo Venturini, il Capitano di Castello di Domagnano, Daniele Gasperoni, il Direttore dell’Ufficio Gestione Ambientali ed Agricole, Leonardo Lonfernini e i tartufai sammarinesi si sono trovati d’accordo sull’attenzione da dedicare allo sviluppo della tartuficoltura e della nascita di iniziative ad essa collegate sul nostro territorio. Per informazioni sulle iniziative dell’associazione, anche senza farne parte, potete iscrivervi al gruppo Facebook Associazione Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi o scrivere all’indirizzo atts.rsm@gmail.com. Un arrivederci alle prossime iniziative.
Se ci si aspettava una rivalutazione del tartufo nero, l’incontro organizzato dall’Associazione dei Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi (ATTS), ha superato ogni aspettativa. Mario Palenzona, un’esperienza storica di tutto rispetto nel campo della tartuficoltura, dice: “Il tartufo nero è una grande opportunità per l’arte della cucina, si trova tutto l’anno, è molto più diffuso del bianco, si può coltivare. A differenza del bianco, il nero esalta la creatività degli chef”. L’affermazione, fatta da un piemontese che vive vicino ad Alba, ha dell’incredibile. Non si tratta di una dichiarazione estemporanea e casuale. Mario Palenzona ha pubblicato un libro (assieme ad altri autori) “L’altro tartufo del Piemonte” rivolto alla valorizzazione del tartufo nero. Il messaggio è chiaro, se anche noi di Alba abbiamo pensato alla rivalutazione del tartufo nero, le qualità che vi abbiamo riscontrato sono evidenti.
Non da meno le considerazioni di Augusto Verando Tocci, altro massimo esperto di tartufi e cucina con prodotti della natura. “San Marino è inserito in un contesto ambientale favorevole, ha la stessa vocazione del Montefeltro e della Valmarecchia, per la ricerca e la coltivazione del tartufo nero”, dice nel suo intervento. L’esigenza è che si crei una conoscenza delle potenzialità di questo tartufo, che per esprimere le sue ottime qualità in cucina, va trattato in maniera diversa dal tartufo bianco pregiato.
Questi gli spunti più interessanti del convegno organizzato sabato scorso, all’Arboreto didattico di Ca’Vagnetto, sul tema “Valorizzazione e utilizzo del Tartufo nero estivo” dall’ Associazione Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi. L’ATTS è stata costituita di recente dal gruppo storico dei tartufai di San Marino, allo scopo di diffondere la conoscenza, la cultura, la ricerca, la coltivazione e la salvaguardia del tartufo. Tra i compiti della neonata associazione ci sono iniziative didattiche, culturali per la valorizzazione del tartufo e della tartuficoltura. Possono far parte dell’ATTS tutti i sammarinesi cercatori di tartufi in possesso di apposita licenza e i conduttori di tartufaie coltivate e controllate. La gara dimostrativa, prevista per il pomeriggio, di ricerca con cani da tartufo è stata annullata. Il senso di responsabilità del direttivo dei tartufai ha suggerito di non far correre nessun rischio agli animali, visti i recenti casi di avvelenamento di cani.
Al termine dell’incontro Il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Giancarlo Venturini, il Capitano di Castello di Domagnano, Daniele Gasperoni, il Direttore dell’Ufficio Gestione Ambientali ed Agricole, Leonardo Lonfernini e i tartufai sammarinesi si sono trovati d’accordo sull’attenzione da dedicare allo sviluppo della tartuficoltura e della nascita di iniziative ad essa collegate sul nostro territorio. Per informazioni sulle iniziative dell’associazione, anche senza farne parte, potete iscrivervi al gruppo Facebook Associazione Tartufai e Tartuficoltori Sammarinesi o scrivere all’indirizzo atts.rsm@gmail.com. Un arrivederci alle prossime iniziative.