Comunicato stampa in risposta all’articolo di Rete ‘Privatizzazione cosa succede alle Poste?’

Comunicato stampa in risposta all’articolo di Rete ‘Privatizzazione cosa succede alle Poste?’

Comunicato
stampa in risposta all’articolo di Rete “Privatizzazione cosa succede alle
Poste?”pubblicato venerdì 9 gennaio 2015 alle ore 14.12.

Nel
mese di luglio 2014 era in scadenza il contratto di locazione dell’immobile
sito in Rovereta sede della Sezione Arrivi e Partenze sottoscritto nel 2004.
Poiché detta sede risultava inadeguata, anche per dimensioni, al rispetto delle
norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, Ente Poste ha provveduto per
tempo alla disdetta del contratto, al fine di avviarne una rinegoziazione con
la proprietà. Si era infatti chiesto un ampliamento dell’immobile alle parti
adiacenti,  con lavori di
ristrutturazione degli uffici e dei 
servizi igienici nella porzione da acquisire a carico della proprietà,
ed un adeguamento del canone alle attuali condizioni di mercato. Il canone di
locazione, infatti, anche a seguito delle rivalutazioni di legge, era di €
2.633,60 al mese per un locale di circa 500mq e dunque di € 63,20 al mq.

Ricevuto
il rifiuto della proprietà ad alcuna forma di negoziazione e intervento, il
Consiglio di Amministrazione dell’Ente, di fronte alla necessità di trovare una
nuova sede, ha deliberato di procedere con un Avviso Pubblico, avente carattere
di ricerca di mercato, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità
di trattamento, proporzionalità e trasparenza nell’attività amministrativa
dell’Ente. In data 1 settembre 2014, dunque, è stato reso noto l’“Avviso
Pubblico per la ricerca di immobile da destinare alla sede della Sezione Arrivi
e Partenze in locazione e/o da acquistare” – Prot. n.0539/PT/14h, nel quale
sono state rese pubbliche le caratteristiche sia generali sia delle singole
aree funzionali dell’immobile di interesse.

E’
bene precisare che già da molto tempo, tra gli obiettivi principali della
Direzione Poste vi era anche quello di riunire in un’unica sede la Sezione
Arrivi e Partenze, la Direzione Generale e l’Ufficio Centralizzato del
Recapito, tanto che, in quest’ottica di gestione globale, quando fu richiesto
all’Ente (con delibera del Congresso di Stato) di trasferire la propria sede
dall’ “immobile di pregio” di Contrada Omerelli a Rovereta, la Direzione
Generale  espresse parere negativo sulla
sottoscrizione di nuovo contratto di locazione proprio  in vista della scadenza di quello relativo
alla Sezione Arrivi e Partenze

L’obiettivo di un’unica sede
avrebbe, infatti, soddisfatto una serie di esigenze e priorità, tra cui:

      
la necessaria
razionalizzazione degli immobili in locazione all’Ente Poste con conseguente
monitoraggio e riduzione dei costi;

      
la necessaria
modifica dell’obsoleta logistica di distribuzione della corrispondenza dalla
sede di Arrivi e Partenze agli uffici postali nel territorio;

      
il necessario
adeguamento degli immobili in utilizzo all’Ente per uso destinato all’attività
di ufficio.

In
merito all’ultimo punto, infatti, molti uffici utilizzati promiscuamente dagli
operatori postali e dagli operatori di sportello, risultano inadeguati e non
idonei alle varie e diverse attività (rif. documento di valutazione dei rischi
del 7 settembre 2009 elaborato dal Servizio di Prevenzione e Protezione per gli
immobili in uso al Settore Postale).

Nell’Avviso
Pubblico, dunque, nell’ottica anche futura del citato obiettivo, nel layout
dimensionale e distributivo dell’immobile d’interesse, sono state indicate aree
e metrature specifiche destinate ad uso uffici, ad uso produttivo – carico e
scarico, per lo smistamento, per i servizi, nonché la suscettività dell’area
produttiva e uffici di ampliamento e flessibilità negli spazi.

Nonostante
la forma di Avviso Pubblico e il noto sovrabbondare di immobili liberi nelle
località di Rovereta, Galazzano e Ciarulla (la zona di “confine” era un
requisito irrinunciabile per ragioni di facile accesso e minimi costi per la
ricezione della corrispondenza proveniente dall’estero e destinata al
territorio), in risposta all’Avviso sono pervenute solo un’offerta da un
istituto bancario ed un’altra da una società di leasing/immobiliare, entrambe
oggetto di esame da parte di una Commissione Tecnica nominata dal Consiglio di
Amministrazione dell’Ente.

Detta
Commissione, a cui è stata riservata l’apertura dei plichi in seduta pubblica,
e la valutazione tecnico-economica degli immobili offerti, era composta da un
Presidente (Marco Beccari), due dipendenti dell’Ente Poste (Paola Belluzzi,
Massimo Valentini), un esperto dell’Ufficio Progettazione ed un rappresentante
della Direzione della Funzione Pubblica.

A
seguito di valutazione comparativa delle proposte ricevute, il Consiglio di
Amministrazione in data 17/11/2014  ha
deliberato l’aggiudicazione dell’immobile di proprietà dell’istituto bancario
sito in zona Ciarulla, alla Strada Borrana 32/A.

L’offerta
è infatti risultata assolutamente più vantaggiosa dell’altra presentata ed in
più ha permesso all’Ente di estendere la propria valutazione ad un’ottica più
allargata e mirata all’obiettivo di un’unica sede.

Il
capannone prescelto è di mq. 2.608,00 con un canone annuo di € 52.000,00 per il
primo anno e di € 91.000,00 per gli anni successivi e dunque di € 34,89 al mq.
(contro i € 63,20 al mq su totali 500 mq dell’allora sede di Arrivi e
Partenze).

Attesa
la dimensione e l’idoneità dei locali, la Direzione Generale ha poi proceduto a
recedere dal contratto di locazione (trattativa originaria non gestita dalla
stessa) con scadenza 2016 della propria sede in Strada degli Angariari n.3, di
totali 310 mq, che impone un canone annuo di €37.200,00 e dunque di € 120,00 al
mq, con l’obiettivo di trasferirsi nella nuova sede locata a fine
organizzazione trasloco della Sezione Arrivi e Partenze e comunque al massimo
entro giugno del corrente anno.

Ed
ancora ha provveduto alla disdetta del contratto di locazione (anch’esso non
trattato in origine dall’attuale Direzione Generale) dell’immobile utilizzato
dall’ufficio postale di Città di totali 225mq 
(dei quali circa 112 mq utilizzata dagli addetti postali –
portalettere), con canone annuo di € 28.570,00 e dunque di € 127 al mq.,
nell’ottica di ricercare un nuovo locale, a mezzo sempre di Avviso Pubblico,
solo ad uso ufficio e quindi di dimensioni inferiori .

E’,
infine, in corso di organizzazione, lo sgombero di un certo numero di locali di
proprietà dello Stato che Ente Poste sta utilizzando come locali di archivio e
per i quali è tenuto, in quanto Ente autonomo, al pagamento della relativa
locazione. (rif. delibera del Congresso di Stato  n. 64 del 7.08.2014)

Entro
pochi mesi, nella nuova sede di Ciarulla, oltre 
alla Direzione Generale, verranno dunque trasferiti e organizzati gli
addetti postali dei principali uffici del territorio (Dogana, San Marino, Borgo
Maggiore, Serravalle).

Al
momento, invece, nessuna decisione è stata assunta in merito agli addetti
postali (n.4) degli uffici periferici di 
Montegiardino, Faetano e Chiesanuova.

Con
la nascita della nuova sede unica, da un punto di vista economico viene
raggiunto un ragguardevole risultato di contrazione del costo medio al metro
quadro, come evidenziato nello schema sottostante.

 

IMMOBILI 2014

MQ

 CANONE ANNUO €

COSTO MEDIO MQ €

Arrivi e Partenze*

500

31.603,20

63,21

Direzione Generale

310

37.200,00

120,00

UP Città (area postale)

112

14.285,25

127,55

Locali ad uso Archivio

n.q.

n.q.

n.q.

Totale

922

83.088,45

90,12

 

 

 

 

IMMOBILE di CIARULLA

 

 

 

Primo anno

2.608

                52.000,00

19,94

Secondo anno

2.608

                91.000,00

34,89

* dimensioni insufficienti oggetto di richiesta
ampliamento e dunque di conseguente aumento canone annuo.

 

A
ciò va ad aggiungersi:

   
la riduzione del
costo relativo al nuovo ufficio postale di Città per metrature inferiori e per
adeguamento del costo al mq alle attuali e mutate condizioni di mercato;

   
l’eliminazione
del costo dei parcheggi per le auto di servizio degli uffici postali di Borgo
Maggiore e di Città; (rif. Delibera del CdS n. 19 del 25.02.2014)

   
l’eliminazione
del costo legato alla corsa dei furgoni per la 
consegna della corrispondenza agli uffici convogliati nella sede unica.

E’,
ancora, importante precisare che l’immobile di Ciarulla prescelto è dotato di
rifiniture di pregio e, proprio in quanto rispondente ai requisiti richiesti
nell’Avviso Pubblico, non necessita di 
interventi strutturali. Gli spazi sono stati consegnati puliti,
imbiancati e pronti per essere utilizzati, con impianti elettrici e idraulici
funzionanti. Gli unici lavori che verranno eseguiti per ragioni organizzative,
saranno effettuati in economia e con utilizzo di materiale già in dotazione
dell’Ente.

Alla
luce di quanto esposto, non solo la scelta del nuovo immobile locato, ma anche
la nuova organizzazione e logistica del settore postale non potrà non
contribuire ad una razionalizzazione delle spese dell’Ente,  con una diretta positiva ricaduta sulle casse
dello Stato.

E’
bene infatti ribadire che l’Ente Poste, rappresentato da un proprio Consiglio
di Amministrazione, è dotato di autonomia amministrativa e contabile e che sul
proprio bilancio gravano, cosa non chiaramente percepita nel territorio, tutti
i costi operativi e di gestione, compresi quelli relativi agli immobili e al
personale.

La
Stato interviene unicamente per il ripianamento delle perdite di esercizio che
per l’anno 2015 l’Ente ha stimato in € 1,2/mln, in fase di predisposizione del
suo primo bilancio al 31/12/2014.

Anche
con la trasformazione dell’Ente Poste in Società per Azioni a totale
partecipazione pubblica, infatti, lo Stato interverrà in tal senso nella sua
qualità di socio unico (al riguardo sembra decisamente poco aderente al futuro
dell’Ente il continuo uso del termine “privatizzazione”).

La
possibilità di eseguire per la prima volta un’analisi di dettaglio di tutte le
singole voci del conto economico, offre opportunità di studio e di
realizzazione di spazi di miglioramento, margini di contrazione e necessaria
ottimizzazione.

Il
percorso di trasformazione in Ente autonomo prima ed in Società per Azioni poi,
si pone come primario e assoluto obiettivo la riduzione dei costi e il
potenziamento dei servizi con relativo aumento dei ricavi, al fine di un
graduale ripianamento delle perdite di esercizio che gravano sullo Stato.

Tutto
l’operato degli organi istituzionali dell’Ente è rivolto a tale scopo
prioritario.

 

Per
concludere, per fugare ogni polemica, riportata anche sui media, in merito al
recente aumento, si ritiene dover chiarire che:

         
per gli invii
diretti fuori territorio ogni amministrazione postale mittente deve pagare, a
titolo di compenso, parte delle spese sostenute dall’amministrazione postale di
destinazione per il servizio di consegna svolto;

         
i citati compensi
sono definiti secondo regole universali aventi come riferimento base unicamente
le tariffe interne.

 

Vista
la recente variazione di tariffe applicata dall’Italia, nostro partner
principale, nel rispetto e nei limiti delle prescrizioni contenute nella
Delibera 728/13/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,
l’adeguamento delle tariffe postali nel Territorio, si è reso necessario e
urgente.

 

                                                                                  Il
Consiglio di Amministrazione dell’Ente Poste

 

 

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