Conferenza stampa Congresso 22/11

Conferenza stampa Congresso 22/11

Repubblica di San Marino
UFFICIO STAMPA DEL CONGRESSO DI STATO
Comunicato stampa
 
Nella consueta conferenza stampa del Congresso di Stato il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha fatto il punto sulle relazioni fra Italia e San Marino, alla luce dell’incontro tecnico avvenuto il 14 novembre a Roma. Sul positivo esito dell’incontro sono già stati informati, mercoledì scorso,  i Capi Gruppo di tutte le forze politiche, ed è in previsione una comunicazione nell’imminente seduta del Consiglio Grande e Generale. Sono già stati presi gli opportuni contatti, ha informato la Mularoni, con il nuovo Governo italiano per finalizzare in tempi brevi le intese raggiunte a livello tecnico e far uscire San Marino dalla black list italiana. Anche l’Accordo di collaborazione fra le forze di polizia per la prevenzione e la repressione dei fenomeni criminali e malavitosi potrà essere firmato in tempi brevi e, pur nella comprensione delle priorità italiane e della fase particolarmente delicata che sta vivendo il nostro grande vicino, la Mularoni ha espresso l’auspicio che entro l’anno in corso si possa giungere alla positiva risoluzione di tutte le criticità residue, essendosi riscontrata da parte italiana analoga volontà di chiudere positivamente la trattativa.
Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini ha proseguito, nella odierna seduta del Congresso di Stato, la disamina del tema del bilancio, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, in seconda lettura per  l’assestamento 2011 ed in prima lettura per il consuntivo 2010 e la legge di bilancio previsionale 2012. L’uscita dalla crisi è una priorità, ha affermato Valentini, esprimendo un giudizio positivo sull’evoluzione dei rapporti con l’Italia e sulla promozione sammarinese nel contesto internazionale. La legge di bilancio deve ottenere due risultati fondamentali: non indebitare ulteriormente lo Stato, attraverso provvedimenti fiscali e tagli mirati sulla spesa pubblica e rilanciare l’economia completandone il percorso di trasformazione attraverso le Riforme. A questo proposito Valentini prevede il completamento della Riforma fiscale entro i primi mesi del prossimo anno ed illustra in particolare un capitolo della legge di bilancio che prevede la cifra di trenta milioni di euro in due anni per uno specifico piano strategico per lo sviluppo dell’economia. Il piano conterrà impegni precisi sul piano degli investimenti, come ad esempio quello relativo alla realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico, ma anche una riprogettazione di alcuni servizi che consenta di evitare tagli indiscriminati. Questo piano e gli interventi normativi per nuove traiettorie di sviluppo dovranno essere, conclude Valentini, oggetto di ampio confronto con le forze politiche e con le categorie sociali ed economiche.
Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, ha segnalato, in particolare l’esigenza che i tagli alla spesa pubblica interessino tutti i settori. Inoltre è intervenuta per chiarire la posizione del Governo sul nuovo regime normativo e retributivo  che sarà introdotto nella PA  dopo la stabilizzazione. Ha  ricordato che da più parti e da tempo le varie rappresentanze della società chiedono un avvicinamento del rapporto di lavoro nel settore pubblico a quello nel settore privato. In questa direzione va l’emendamento alla legge finanziaria di anno scorso, presentato ed approvato dai gruppi di maggioranza e di opposizione, che impegna il Governo a prevedere questo avvicinamento normativo e retributivo, nella salvaguardia dei diritti acquisiti.  L’emendamento approvato è diventato legge e va tradotto in concreto.
Per cui si è proposto per le nuove future assunzioni: 1) il superamento dello status d’organico con l’introduzione del rapporto a tempo indeterminato (peraltro già presente nel settore pubblico); 2) una nuova retribuzione legata al profilo di ruolo , che tenga conto delle retribuzioni e del mercato delle professionalità nel settore privato.
Al fine di salvaguardare i diritti acquisiti, chi è già in organico o vi entrerà in virtù della stabilizzazione, resterà in organico e potrà contare sull’attuale regime retributivo.
Dunque, se si devono salvaguardare i diritti acquisiti e nel contempo realizzare l’avvicinamento pubblico/privato tanto propagandato, non si vedono altre vie d’uscita. L’abbinamento di questi due obiettivi porta infatti inevitabilmente a due diversi sistemi. In caso contrario, e cioè con un sistema unico valido per tutti, o si lasciano le cose così come sono anche per chi entrerà ex novo (e quindi non si realizza questo avvicinamento per nessuno) oppure si abbassano le condizioni di tutti e dunque anche di coloro che hanno basato le loro scelte professionali e di vita, su norme che adesso qualcuno vorrebbe cancellare magari dopo venti, trenta anni e passa di servizio.
Questo è il succo della questione – conclude la Ciavatta -, senza demagogie: o si cambia per tutti o si cambia solo per chi ancora non ha instaurato (o instaurerà presto) un rapporto stabile di lungo periodo. Infatti, anche i precari che avranno i requisiti per la stabilizzazione rientreranno nel precedente regime, perché non siano lese le legittime aspettative di questi lavoratori che operano nel settore pubblico da molto tempo così come non siano lese quelle di chi è in organico.
Questa soluzione appare sostenibile ed equa, mentre nessuno ha formulato proposte alternative e tanto meno il Sindacato che più di altri dovrebbe porsi un problema del genere ed esporsi con soluzioni anche diverse, le quali sarebbero prese in debita considerazione. Ma le OO.SS. raramente fanno proposte – conclude il Segretario agli Interni.
San Marino, 22 novembre 2011/1711 d.F.R.
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE

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