Congresso Cdls: resoconto Agenzia Dire

Congresso Cdls: resoconto Agenzia Dire

GOVERNO. CSDL: “ESECUTIVO D’EMERGENZA CON FORZE SANE”

DA 18^ CONGRESSO, TAMAGNINI RILANCIA E BOCCIA LA FINANZIARIA

“Un governo di emergenza nazionale
formato da tutte le forze sane per affrontare le emergenze del
paese”. È la proposta del segretario generale uscente della Csdl,
Giuliano Tamagnini per uscire dall’empasse politico-giudiziaria,
lanciata dal palco del Kursaal di fronte ai 335 delegati, in
apertura del 18° Congresso del sindacato. Nella relazione del
segretario uscente, che si ricandida per essere confermato alla
guida della Csdl, Tamagnini ribadisce i concetti anticipati alla
stampa nel corso della conferenza stampa di presentazione
dell’appuntamento congressuale: abolizione del segreto bancario,
messa in sicurezza dei conti pubblici, rilancio e finanziamento
dell’economia, riforma del sistema previdenziale, le priorita’
indicate.

Molte le personalita’ presenti e le delegazioni ospiti, tra
cui quelle della Cgil sia nazionale che delle sedi regionali e
territoriali, della Cdls, delle forze politiche, delle
associazioni economiche e sociali. “Lavoro dignitoso, diritti
irrinunciabili, legalita’ imprescindibile” e’ il tema
dell’assise, iniziata con la relazione del segretario generale,
soffermato prima di tutto sulla situazione politico-giudiziaria:
“È emersa in tutta la sua evidenza- ha sottolineato- una delle
cause della crisi sammarinese; il forte grado di corruzione di
ambienti rilevanti del mondo politico ed economico, e perfino di
collusione con il malaffare e la malavita”. Per Tamagnini “la
magistratura sta facendo quello che la classe politica non ha
voluto fare autonomamente”, e cioe’ “un’operazione di pulizia e
di trasparenza”.
Il leader della Csdl invita quindi
le forze politiche a “ripulirsi profondamente, senza aspettare la
fine delle inchieste”. Il rischio da scongiurare, per il
sindacalista, e’ la paralisi politica. Per uscire dalla crisi,
“il paese ha bisogno di un governo nel pieno delle sue funzioni e
della sua legittimazione democratica- prosegue Tamagnini- non e’
possibile pensare che con il sacrificio di qualche membro di
governo e di qualche consigliere si possa riprendere la strada
come se nulla fosse”.
La ricetta non e’ quindi un mini-rimpasto, ne’ le elezioni
anticipate: “La parte sana di tutti i partiti e dei movimenti
rappresentati in Consiglio- propone- si assuma la responsabilita’
di dare vita immediatamente a un governo di emergenza nazionale,
composto da persone di alto valore morale, con la garanzia
suprema della Reggenza”. Quattro essenzialmente le “cose da fare”

per questo governo entro il 2015: in primis, abolizione del
segreto bancario interno per tutti coloro che hanno fatto
politica negli ultimi 20 anni o hanno ricoperto cariche
pubbliche, sindacati dei lavoratori e degli imprenditori
compresi. Quindi messa in sicurezza dei conti pubblici, rilancio
e finanziamento dell’economia per fare ripartire l’occupazione
anche attraverso l’investimento pubblico, ma principalmente
utilizzando risorse delle banche che lo stato ha giustamente
salvato. Infine, ultimo punto programmatico del governo
d’emergenza dovrebbe essere la riforma del sistema previdenziale
“prima che il sistema collassi”.
Tamagnini commenta poi l’esito
dell’incontro di ieri sulla Finanziaria 2015 con il governo,
puntando il dito contro “la totale irresponsabilita’ di questo
esecutivo che produrra’ per il futuro altri 15 milioni di
deficit, in aggiunta ai circa 300 milioni di debito consolidato e
ai circa 32 degli esercizi 2012 e 2013, per un totale di circa
350 milioni alla fine del 2015”.

Per il segretario della Csdl sara’ “solo una finanziaria di
tipo elettoralistico, che aumentera’ ancora il debito pubblico”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy