Conrad Mularoni. Invaso Torrente San Marino

Conrad Mularoni. Invaso Torrente San Marino

Gentile Direttore,
ho letto con interesse la lettera – articolo del Sig. Gabriele Nicolini dal titolo “Invaso si, invaso no… quante parole” pubblicata su Tribuna di lunedì 24 giugno u.s. In qualità di Coordinatore del “Pool Geologi Sammarinesi”  mi sono sentito chiamato in causa, non tanto per rettificare le affermazioni riportate, ma per completarle per dovere di cronaca. E’ vero, infatti, che il Prof. Tino Lipparini nel 1972 portò a termine uno studio intitolato “Studi, elaborati, proposte tecniche e provvedimenti legislativi volti alla realizzazione di un invaso per la raccolta di acqua ad uso potabile ed industriale nella Repubblica di San Marino e di un parco faunistico – botanico”. Tuttavia, mi corre l’obbligo di precisare che nell’autunno – inverno del 2011, su incarico dell’A.A.S.S. (Azienda Autonoma di Stato per i Servizi) il “Pool Geologi Sammarinesi” composto, oltre che dal sottoscritto, dai geologi Dott. Cristiano Guerra, Dott. Marco Genghini, Dott. Fabio Pedini e Dott. Sara Rossini ha intrapreso una accurata e dettagliata campagna di indagini geognostiche e geofisiche di approfondimento, che si sono articolate nelle seguenti fasi: 1) rilievo geologico e geomorfologico di superficie; 2) rilievo geo – strutturale  di dettaglio; 3) prove in sito; 4) prove di laboratorio; 5) prospezione sismica tomografica.
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici si può sintetizzare che, dopo aver eseguito il rilevamento geologico e geomorfologico, il rilievo geo – strutturale è stato eseguito secondo 2 tipologie distinte: a) rilievo delle fratture, dei piani di stratificazione e dei lineamenti tettonici; b) rilievo delle pareti rocciose attraverso laser – scanner. Le prove in sito sono consistite nell’esecuzione di N. 11 Sondaggi Stratigrafici a carotaggio continuo (spinti anche sino a – 120 m. dal piano campagna) per verificare la successione litologico – stratigrafica delle rocce presenti nel sottosuolo. Su ogni campione indisturbato, prelevato con i sondaggi, si sono determinate in laboratorio le caratteristiche fisico – meccaniche. Infine, oltre alle sopra riportate indagini dirette, sono state espletate anche indagini indirette di tipo geofisico mediante l’esecuzione di una prospezione sismica a rifrazione con elaborazione tomografica di dettaglio. Le risultanze della campagna di indagini sono state riportate su una relazione finale consegnata nella primavera del 2012: “Studio geologico relativo all’indagine geognostica e geofisica per la fattibilità di un invaso idrico a Gorgascura, Repubblica di San Marino”.
Per maggior completezza è necessario riferire che in precedenza, lo stesso “Pool Geologi Sammarinesi” aveva presentato, nell’ottobre del 2011, una “Relazione geologica relativa alla valutazione di impatto ambientale dello studio di fattibilità di un invaso a scopo acquedottistico in località Gorgascura – Torrente San Marino”. Quest’ultima relazione era stata redatta in seguito allo studio dei seguenti punti: analisi geologica e geomorfologica del bacino; individuazione dei fenomeni franosi, descrizione delle formazioni geologiche, analisi preliminare delle problematiche sismiche, elaborazione della carta geologica, della carta geomorfologica e della carta idrogeologica. Inoltre, era stata eseguita la  caratterizzazione del trasporto solido del corso d’acqua. Mentre, nella seconda fase, è stato preso in esame anche il fenomeno della caduta massi, con relative conseguenze di impatto e la stabilità dei versanti, con verifiche e prima valutazione delle opere di mitigazione da mettere eventualmente in opera.
Infine, sulla base del nostro “Studio Idrogeologico, Geologico e Geotecnico” e sullo “Studio Paesaggistico, Ambientale e Socio – Economico” realizzato dallo Studio Antao Progetti di San Marino, lo Studio Beta di Padova, sempre per conto dell’A.A.S.S., ha redatto e presentato nella primavera 2013, la relazione di sintesi dello “Studio di fattibilità per la realizzazione di un invaso sul Rio San Marino” che trae le necessarie conclusioni circa la fattibilità dell’intervento, le caratteristiche dimensionali e le tecnologie realizzative.
Quanto sopra riportato per dire che l’opera di Lipparini è stata ulteriormente ampliata, senza per questo togliere validità al suo studio, che però risale ad oltre 40 anni fa. L’area  è stata indagata con supporto di una approfondita ed estesa documentazione scientifica più puntuale, secondo le tecniche geognostiche e geofisiche di ultima generazione. In conclusione, devo precisare che il “Pool Geologi Sammarinesi” non è una società, ma un gruppo di professionisti che si sono uniti appositamente per espletare l’incarico sopra specificato.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza e per una informazione più completa.
                                                                                             Dott. Geol. Conrad Mularoni
                                                                                                       COORDINATORE
                                                                                             “Pool Geologi Sammarinesi”
P.s.: A titolo personale, posso comunque dire che le conclusioni del Sig. Gabriele Nicolini mi trovano pienamente d’accordo. Anche io penso che sia giunto il momento di dare il via alla realizzazione dell’invaso sul Torrente San Marino. I tempi sono maturi, i periodi siccitosi che si sono susseguiti a partire dall’estate del 2003, hanno dimostrato quanto sia importante l’approvvigionamento idrico per il nostro Paese. La realizzazione del bacino sarebbe un primo grande passo verso la parziale autonomia. Né bisogna dimenticare l’importanza di nuove prospezioni per la ricerca idrogeologica di nuove fonti interne. Tuttavia, penso che sia altrettanto determinante una forte campagna di sensibilizzazione della cittadinanza per il risparmio e il corretto uso della risorsa idrica che dovrebbe partire, in primis, dalle scuole di ogni ordine e grado. Occorre una drastica diminuzione dei consumi d’acqua, non è più possibile, infatti, tollerare a San Marino punte di consumi giornalieri sino e oltre 15.000 mc. e con un consumo idrico annuale pari a 3.500.000 mc. con circa 31 mila abitanti.

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