Consiglio 10-23 dicembre, giovedì 19 dicembre, pomeriggio

Consiglio 10-23 dicembre, giovedì 19 dicembre, pomeriggio

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-23 DICEMBRE

GIOVEDI’ 19 DICEMBRE – Pomeriggio

           

            Fondo di solidarietà, contributi per la disabilità,
gettoni di presenza sono alcuni dei temi affrontati nella seduta
pomeridiana.

Nel pomeriggio l’esame del Bilancio 2014 riprende dall‘emendamento
aggiuntivo Articolo 30 bis
“Fondo di solidarietà” di
Intesa per il Paese. L’emendamento chiede di “istituire un apposito fondo
per le categorie più deboli della società, giovani, donne, single, anziani e
tutti gli individui in difficoltà. Tale fondo sarà istituito con Decreto
Delegato, entro il 31 marzo 2014, attraverso il confronto con tutte le forze
politiche presenti in Consiglio Grande e Generale e con il coinvolgimento ed il
fattivo contributo delle Organizzazioni Sindacali, delle Imprese e del Fondo
Servizi Sociali”.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “Mantenendo fede agli impegni assunti dalla
maggioranza, dal governo e dalle forze politiche, si è elaborata un bozza di
progetto di legge.

A  novembre
abbiamo convocato i sindacati per presentarlo. Nel momento in cui si va a
toccare temi così delicati, quello di interventi solidali per chi vive
l’emergenza, credo sia che la norma debba essere condivisa per tutta la
collettività.

E’ intenzione del governo far partecipi tutti i
partiti politici in maniera partecipata e condivisa. Sarà cura del governo e
mia, dalla ripresa del nuovo anno saranno convocate le forze politiche attorno
a un tavolo per costruire uno strumento non della segreteria, non del governo,
ma di tutta la cittadinanza. E spero con il Ps possa recepire come in realtà
l’attenzione ci sia e che tante stimolazioni forse non erano necessarie”.

Appoggiano l’emendamento Su, Rete, C10. Dalla
maggioranza alcuni consiglieri,
Denise
Bronzetti, indipendente
e Marino Riccardi, Psd, intervengono per riconoscere come legittima la
richiesta di Cittadinanza attiva, ma anche a sostegno del percorso avviato dal
segretario di Stato per il Lavoro.  Più
critica
Antonella Mularoni, Ap: “Questo emendamento non mi sembra una cosa molto
seria, bisogna intervenire in modo diverso. Non si può dire poi che tutti i
single siano disagiati”.
Paride
Andreoli, Ps
replica duramente
alla collega di maggioranza: “
Ringrazio
tutti tranne la collega Mularoni e le dico che ha urtato molto la mia
sensibilità. Non ho mai scherzato sulla pelle degli altri. Lei arriva a dire
che non si è seri e che questo è un emendamento demagogico, ma vorrei
ricordarle che in prossimità del natale 1500 persone non hanno lavoro. Se non le
è piaciuta la formulazione mi spiace, se l’ha irritata le chiedo venia, ognuno
ha il suo italiano.  Do atto al
segretario Belluzzi di aver dato la sua disponibilità al dialogo e al confronto
con tutte le forze politiche. Sarei portato a non ritirarlo, dopo l’intervento
di Mularoni ma, nello stesso tempo, la mia esperienza mi porta a riflettere
diversamente, visto che il tema proposto sta a cuore non solo al sottoscritto
ma a tanti, ai consiglieri che sono intervenuti, e non voglio deludere tutti
quei cittadini che sono in difficoltà e vanno aiutati”. L’emendamento
viene ritirato.

 

            All’Articolo 31  “Interventi a sostegno della disabilità”, respinti
i quattro emendamenti presentati dalla minoranza, uno per Cittadinanza
attiva
, uno per Intesa Paese e due per Rete. In sostanza,
tutti propongono l’aumento del contributo per il “Fondo per interventi sulla
disabilità”, sottolineando al contrario come sia stato ridotto nell’ultimo
anno, passando da 100 mila euro a 98.500 euro. In più, il secondo emendamento
di Rete indica che possono attingervi famiglie con disabili per spese per
ristrutturazioni e lavori edili realizzati per rendere l’abitazione più idonea
alle disabilità familiari.

Nel corso del dibattito,
interviene anche il consigliere di maggioranza, del Psd, Mirko Tomassoni,
per avanzare critiche al governo: “
Piuttosto
che intervenire sul contributo, servirebbe chiarire meglio le modalità
attraverso le quali le somme sono erogate. Devo essere critico con il governo.
L’articolo è in bilancio dal 2007, l’anno delle pari opportunità e in cui San
Marino ha firmato la relativa convenzione Onu. La ragione di questo articolo
sta nell’implementare quanto previsto dalla convenzione. Ma questi soldi non
sono mai stati utilizzati. Eppure con delibera, qualche tempo fa, il governo ha
finalmente liberato queste somme per distribuirle ad associazioni, ma crea un
problema di non poco conto. Lo spirito di beneficenza in sé è positivo, ma se
lo si applica in questo contesto si va fuori strada. Per questo sulle modalità
di assegnazione delle risorse esprimo perplessità. L’articolo demanda a un
piano redatto dalla segreteria competente. Oggi, anche se non esiste alcun
piano, si liberano questi fondi. Prendo atto si siano liberate risorse, ma il
modo di assegnazione mi pare più legato ai rapporti tra beneficiari ed
esecutivo. La beneficenza poi, seppur apprezzabile, non risolve i problemi
legati alla disabilità”.

Il segretario di Stato
per la Sanità replica: 
Riconosco che c’è una mancanza di sensibilità è vero,
la riduzione anche di 1.500 euro in un fondo da 100 mila si nota. Ma quest’anno
non abbiamo ritenuto necessario implementare il fondo, alla luce delle
richieste ricevute. Questo non significa che di fronte a chi matura esigenze e
richieste particolari non possa essere rivisto. E’ un articolato ragionevole
rispetto alle richieste formulate negli anni, perciò si ritiene che gli
emendamenti non siano accoglibili. Sicuramente va colto l’invito, da parte di
chi l’ha formulato, di seguire con maggiore attenzione le attività sul territorio”.

 

            Articolo 32Fondo di solidarietà per
prestazioni socio assistenziali e finanziamento disavanzo gestione
ammortizzatori sociali”.
E’ stato presentato un emendamento da Rete
soppressivo del comma 1 dell’articolo 32.
Roberto Ciavatta, Rete:
“Si vanno a prelevare dei soldi alla Cassa di compensazione per finanziare
attività socio-assistenziale. Questa cassa è un fondo dei lavoratori alimentato
dai contributi dei lavoratori ed utilizzarlo per attività socio-assistenziali
non è coerente. Ecco perché proponiamo l’abrogazione del comma 1”. Andrea
Zafferani, C10
: “La Cassa compensazione guadagni serve ad altro. Un modo di
fare il bilancio che non condividiamo anche se è molto semplice farlo così” . L’emendamento
è respinto.

 

Articolo 34 “Modifica ed integrazione alla Legge 20 maggio 1985
n.63 “Riforma del processo in materia di lavoro subordinato privato”. E’ stato
presentato un emendamento aggiuntivo dell’articolo 34 bis da Cittadinanza
Attiva
.
A partire dal 1°
febbraio 2014, dovrà essere reso concreto il principio, già sancito dalla
normativa vigente, per il quale la documentazione già in possesso della
Pubblica Amministrazione non potrà essere nuovamente richiesta al cittadino per
l’effettuazione di atti, pratiche o altri documenti. Il cittadino inoltre avrà
la possibilità di autocertificare, in ogni documento o atto amministrativo che
lo riguardi, che la Pubblica Amministrazione già possiede la documentazione
necessaria. In caso di falsa dichiarazione, sarà punito con una sanzione
amministrativa. Le forme e le modalità applicative di tale articolo saranno
disciplinate con circolare della Direzione Generale della Funzione Pubblica
entro il termine di cui al 1° comma”.
Luca Santolini, C10:
“Chiediamo che venga reso operativo a partire dal primo febbraio il principio
per il quale la documentazione già in possesso della P.A. non potrà essere
richiesta ai cittadini per l’effettuazione di atti, pratiche o altri
documenti”. Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari
interni:
“La legge n.159 del 2011 è già in essere e la stiamo attuando e la
commissione per l’innovazione nel maggio scorso ha approvato un protocollo
informatico per dare piena attuazione”. L’emendamento è ritirato.

 

 

Si passa al Titolo II,
“Disposizioni sul contenimento della spesa
” con l’articolo 35,
“Disposizioni relative alle indennità, compensi, gettoni e rimborsi”. Nove gli
emendamenti presentati dalla minoranza: 
uno parzialmente soppressivo del comma 4 di
Intesa per il Paese, quattro di Cittadinanza
attiva
e altrettanti di Rete.

Michelotti Francesca, Su: “I nostri emendamenti hanno l’obiettivo di collegare
effettivamente le indennità all’incarico di una determinate funzione, quindi se
dal lavoro sulla strada, un dipendente della Pa è spostato in ufficio,
l’indennità non è più dovuta. Chiediamo di indicare nel comma che quando si è
in ferie, in malattia, in riposo compensativo la funzione non si eserciti”.

Franco Santi, C10: “Gli altri emendamento sono proposti per decurtare
l’indennità di funzione dei dipendenti Iss che scelgono di esercitare le attività libero professionali
effettuate in strutture esterne del 30% o per un massimo del 30%”.,

Quattro emendamenti anche
per Rete
. Matteo Zeppa, Rete:
“Avanziamo questi emendamenti perché non si è voluto affrontare fino in fondo
problema indennità di funzione”. In sostanza, si propone di estendere la
riduzione straordinaria del 20% a ogni voce aggiuntiva rispetto al piede
retributivo e agli scatti di anzianità del personale dirigente del settore
pubblico allargato, di corrispondere le indennità di funzione solo nei periodi
di svolgimento del lavoro, quindi non durante l’assenza. Il terzo emendamento
prevede la soppressione di ogni indennità aggiuntiva per il personale Iss
autorizzato all’attività libero professionale intramuraria, in subordine,

che “siano ridotte del 50%”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Era indubbio l’articolo 35 fosse uno di quelli più
di interesse. Quando a luglio ci siamo impegnati sulla spending review ci siamo
impegnati a dare risposte che non possono essere soddisfatte tutte in questo
articolo. Che le indennità di funzione siano limitati all’esercizio della
funzione è un principio su cui ci troviamo d’accordo, ci siamo presi l’impegno
di rivedere tutto l’impianto retributivo. Sulle indennità dei medici ricordo
che dobbiamo assicurare certe professionalità sanitarie e ciò va a vantaggio
dei pazienti stessi. Bisogna stare dentro certe logiche”.

Vladimiro Selva, Psd: “E’ interesse Iss che medici vadano ad operare in
strutture esterne, per conseguire una maggiore professionalità. Vorrei leggere,
nella formulazione Cittadinanza attiva in subordine, una vicinanza, proporremmo
di estrarre ultimo periodo emendamento al comma 6 in subordine e aggiungerlo a
quello del governo. Per aggiungere elemento di trasparenza, per verificare corretta
applicazione di certe logiche con pubblicazione su sito Iss di rapporti
consulenza esterna dei medici”. Pasquale Valentini, segreteria di Stato per
gli Affari esteri
: “Andando
nel particolare stiamo perdendo il senso degli interventi. Nel contenimento spesa,
si è fatto scelta anche difficile di dire non si può dare per scontato che
retribuzione nel pubblico non può essere discussa. Tassare le indennità è stata
scelta perché si riconosceva quel tipo di intervento era più
sopportabile”.  Roberto Venturini
(Pdcs Ns):
“Prendo atto della forte ostilità dell’opposizione contro i
medici e contro chi, tra di loro, esercita la libera professione. Gli
emendamenti di Rete hanno dunque valenza esclusivamente punitiva. La libera
professione medica invece è una risorsa per il paese perché aumenta la
professionalità e l’esperienza dei nostri medici. Altrimenti come faremmo ad
avere professionalità d’eccellenza? Applicare le trattenute più punitive
previste negli emendamenti di Rete la libera professione non la farà più nessuno”.
Tony Margiotta (Sinistra Unita): “Certe categorie devono avere la loro
responsabilità e devono essere riconosciute per queste responsabilità. Però
certi privilegi devono finire perché non è più tempo”. Giuseppe Maria
Morganti (Segretario di Stato alla Cultura):
“Articolo che affronta la
questione delle indennità estive per gli insegnati e quelle dei medici che
affrontano la libera professione: situazioni mai affrontate prima. Articolo
coraggioso che determina interessanti risparmi. Polemiche inopportune”: Guerrino
Zanotti (Psd):
“Richiedo correzione tecnica su comma 8 dell’articolo in
discussione: si modifichi la parola “compenso” con “gettone””. Giancarlo
Venturini (Segretario di Stato Affari Interni):
“Non si può parlare di atti
clientelari perché andiamo a togliere a certe categorie e non ad aggiungere:
questo intervento non evidenzia elementi di particolare novità. Taglio del 10%
sulle indennità”. Francesco Mussoni (Segretario di Stato alla Sanità):
Al di là delle polemiche e di alcune parole inqualificabili mi si permetta di
dire che inqualificabili sono altri. Qui l’anello al naso non ce l’ha nessuno.
Il consigliere Selva ha presentato un emendamento della maggioranza con
l’appoggio di Civico 10 e credo sia un momento positivo: da gennaio/febbraio
partiremo con libera professione e questo è provvedimento che eleva qualità
sanità, mantenendola gratuita e portando professionisti a San Marino. Creerà
risorse per l’istituto e questi sono i valori positivi di questa legge. Noi
porteremo i medici che vorranno venire a San Marino a esercitare la libera
professione nella massima trasparenza tanto che sarà messo tutto su internet.
Non facciamo demagogia e la vergogna se la tenga l’opposizione. Emendamento
di Intesa per il Paese è respinto. Emendamento Cittadinanza Attiva soppressivo
comma 2 è respinto. Emendamento di Cittadinanza Attiva modificativo del comma è
respinto. L’emendamento in subordine modificativo del comma 6 è stato ritirato.
L’emendamento concordato tra maggioranza e Cittadinanza Attiva è approvato a
maggioranza. I 4 emendamenti di Rete sono respinti.

 

 

San Marino, 19 dicembre 2013/02

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