Consiglio di Amministrazione della Giochi del Titano

Consiglio di Amministrazione della Giochi del Titano

I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione della Giochi del Titano non piacciono ai Democratici di Centro che hanno accusato la maggioranza di spartizione secondo la tecnica del “manuale Cancelli”. A parte il fatto che uno di essi è stato indicato da Camera di Commercio, c’è da rilevare che quando il Governo si occupa di nomine, l’opposizione grida sempre alla lottizzazione chiunque siano gli individui chiamati a ricoprire certi ruoli.

In questo caso, ma anche nel caso del precedente Consiglio di Amministrazione nominato per i tre quarti dal governo della passata legislatura (ma quella non era una lottizzazione…), noi pensiamo che le persone scelte a rappresentare l’Ecc.ma Camera diano le più ampie garanzie per gestire una società che opera in un settore fra i più delicati e che qualche problema lo ha dato, anche recentemente. I Democratici di Centro lo sanno bene perché erano intervenuti responsabilmente in Consiglio per chiedere chiarezza in merito ad alcuni comportamenti all’interno della Giochi del Titano. E chiarezza hanno avuto se è vero che sono state individuate responsabilità e che qualcuno ci ha rimesso il posto.

Il presidente del CdA non è stato nominato – come sostengono i DdC – dal Governo ma dall’assemblea degli azionisti su proposta di Camera di Commercio e, per quanto riguarda la presunta liquidazione all’ex direttore, nulla si sa perché sarà il nuovo CdA ad occuparsene dopo l’insediamento.

Infine, la rescissione del contratto con Novomatic che fornisce a noleggio le macchinette per il gioco, è atto doveroso dal momento che il costo del noleggio è altissimo essendo legato all’incasso delle stesse macchine. Da quando la società di gestione è in mani pubbliche, sono stati spesi alcuni milioni di euro (sarebbe meglio dire che sono stati buttati via alcuni milioni di euro) per l’affitto di macchine che potevano essere acquistate presso altri produttori a un prezzo nettamente inferiore a ciò che Giochi del Titano spende in un solo anno per il noleggio, a causa di un contratto fino ad oggi mai disdettato. In virtù di questo, i DdC si chiedono “quali linee di gestione politica il Governo andrà ad adottare nel settore”.
Fa testo ciò che è scritto nel programma di Governo: no all’apertura di nuove sale e revisione della legge 67/2000. E’ scontato che saranno il CdA e il nuovo direttore a ricercare altri partner fra i produttori di macchine per il gioco. Novomatic (fra l’altro socio della Giochi San Marino) uscirà di scena e non terrà più conferenze stampa a Palazzo Begni come nell’aprile del 2005, evento di cui i DdC si sono dimenticati.

San Marino, 24 giugno 2009

Alleanza Popolare

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