Consiglio Grande e Generale (11-19 settembre). Seduta pomeridiana 17 settembre. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale (11-19 settembre). Seduta pomeridiana 17 settembre. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 11-19 SETTEMBRE

MERCOLEDI’ 17
SETTEMBRE – Pomeriggio

I lavori
consiliari riprendono dall’Articolo 16, “Transitorio fiscale per gli
anni 2011-2012-2013”
con il dibattito sugli emendamenti presentati da Cittadinanza
Attiva, Rete, Upr e Partito socialista. Il segretario di Stato per le Finanze,
Claudio Felici, in replica, apre alla proposta del Partito socialista,
sostenendo di non avere pregiudizi nell’accoglierla. Così l’emendamento
abrogativo del comma 6, che avrebbe fatto rientrare nel transitorio coloro che
non hanno presentato dichiarazione fiscale, viene accolto. Respinti invece gli
emendamenti di Rete, Upr e Cittadinanza attiva. L’articolo 16 viene quindi
approvato con 28 voti a favore, 21 contrari, un astenuto e 2 non votanti. Di
seguito il dibattito:

Roberto Ciavatta, Rete: “Tutti gli emendamenti mi
vedono concorde, è un intervento fuori luogo e anti-educativo in questo
momento. Lo si può chiamare come si vuole, il dato di fatto è che con una cifra
irrisoria anche coloro che hanno evaso vedono risolte le loro questioni.

La nostra posizione non è contraria tout court a questo
provvedimento, cerchiamo di comprendere la necessità di passare a un nuovo
modello di accertamento, il problema è l’entità richiesta a chi aderisce al
condono che è irrisoria. Poi c’è un altro elemento, chi fa questi interventi? Chi
lo propone fa parte di un partito in cui la persona più di spicco è in carcere
e l’imprinting da cui proviene questo intervento, che sarebbe accettabile in un
contesto normale, è problematico. Chi può beneficiare di questo intervento? Ha
un peso sostanziale chi fa il provvedimento e non ci lascia tranquilli”.

Tony Margiotta, Su: “E’ una mostruosità quello che
governo e maggioranza propongono, senza tenere conto di lavoratori e
imprenditori che onestamente contribuiscono a sostenere con le tasse lo Stato.
Questo è un condono fiscale. Non solo, è un articolo incostituzionale, basti
pensare le somme richieste individuate per persone che hanno evaso centinaia di
migliaia di euro. Di questi interventi non ne usufruiranno i sammarinesi
onesti, ma coloro che hanno rubato quanto dovevano allo Stato”.

Ivan Foschi, Su: “E’ una norma oltraggiosa per il bene
pubblico, si chiede 250 euro per sanare persone che, come sta emergendo in
questi giorni dalle inchieste, hanno milioni di euro su libretti e conti
correnti non dichiarati. Non so se ci rendiamo conto dove andiamo a parare. Poi
le aliquote: più aumenta l’importo più diminuisce quanto da versare”.

Mimma Zavoli, Su: “Chi è stato più furbo verrà
legittimato da un governo sulla cui legittimità ci dobbiamo interrogare e
vengono assolutamente lasciati indietro tutti quegli intenti che abbiamo
sentito”.

Matteo Zeppa, Rete: “Sapete benissimo che ci sono casi di
persone che non hanno presentato dichiarazione dei redditi, e chi l’ha sempre
presentata cosa è? Questa è una bella cloaca, un favore fatto a pochi. Volete
che ci si toglie il pensiero di quello che è stato. Vi dovete vergognare,
questa è diseducazione sociale”.

Marino Riccardi, Psd: “Personalmente sono contrario in
senso lato a sanatorie e condoni, ma in un momento di passaggio ci deve essere
una fase transitoria. Ho sentito parlare in modo molto feroce nei confronti di
chi non ha portato la dichiarazione dei redditi, ma posso dire che  chi non l’ha fatta sono più che altro imprese
arrivate in un punto tale di difficoltà e disorganizzazione e operatori
economici arrivati alla fine che non hanno possibilità di ripresa. Non vedo
quindi tutto questo regalo. Tra sei mesi saranno pochissimo coloro che
aderiscono al provvedimento tra coloro che non hanno mai fatto dichiarazione”.

Francesca Michelotti, Su: “Prendo atto delle
dichiarazioni di Riccardi e delle difficoltà degli operatori economici, così
come della necessità di gestire un periodo transitorio. Tuttavia si parla di
ricavi già avuti e penso che un’aliquota che diminuisce all’aumentare dei
ricavi sia difficile spiegarla. Da un punto di visto pedagogico è devastante,
le persone che hanno assolto ai loro doveri saranno disincentivati a farlo per
il futuro. E’ un incentivo all’evasione, almeno mantenete la stessa aliquota”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “In realtà era il sistema
precedente quello pieno di falle e che consentiva vie di fuga, con un apparato
di controllo che faceva acqua da tutte le parti. Ci ritroviamo a voltare pagina
in modo epocale andando in un sistema in cui quello che deve essere dichiarato
è più di prima e senza vie di fuga. Se non venisse fatto questo provvedimento
non è che qualcuno rischierebbe di più. Cerchiamo di mettere in
contrapposizione gli interessi dell’utente che nell’aprire un’indagine vedrebbe
un rapporto lungo da chiarire e quelli dello Stato che cerca di aumentare le
entrate senza però fare regali”.

Marco Gatti, Pdcs: “Condivido il fatto che sanatoria e
condono non siano educativi, ma questa è la prima riforma fiscale dopo 30 anni
e in altri Paesi sono previste transizioni dal vecchio al nuovo sistema. Qual’è
l’obiettivo della norma? Liberare risorse per far sì che il nuovo sistema possa
portare gli effetti rispetto controlli e accertamenti che nel passato hanno
deluso.

Secondo i
dati, a fronte di quasi 2 mila dichiarazioni dei redditi presentate ogni anno
da professionisti e impresi individuali, il numero di accertamenti richiesti
dalla Commissione per gli accertamenti delle persone fisiche sono state 0 nel
2011 e 40 in fase di istruttoria nel 2012, a cui si sommano gli accertamenti
dell’ufficio tributario, 240 nel 2011, 178 nel 2012. Rispetto alle persone
giuridiche i controlli dell’ufficio tributario sono stati 589 nel 2011, 677 nel
2012, a fronte di 4101 dichiarazioni presentate dalle società nel 2011 e 3700
nel 2012.

I dati degli accertamenti dell’ufficio tributario evidenziano
che i controlli possibili sono un determinato numero e hanno portato credo
molto meno di quello che porterà questo provvedimento. Obiettivo è che lo Stato
abbia un vantaggio”.

Fabio Berardi, Pdcs: “La severità con cui in futuro sono
stati caricati gli accertamenti dei redditi è stato l’elemento che ha sbloccato
la trattativa con il sindacato e noi pensiamo sia questa la strada. Esorto il
segretario ad utilizzare tutte le risorse possibili, incluse quelle del
provvedimento, per fornire l’ufficio tributario di tutte gli strumenti
necessari. Sbaglia chi dice di rallentare l’operatività di una nuova riforma e
preferisce perdere risorse per compiere accertamenti con risultati non
incoraggianti, lasciamoci alle spalle questa situazione”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Il punto
centrale della riforma dell’Igr è proprio il nuovo sistema di accertamento tra
reddito dichiarato ed effettivo. Siccome non è possibile per ragioni giuridiche
andare ad accertare con un nuovo regime il sistema precedente, abbiamo raccolto
i dati dello storico precedente dove si verifica il punto di equilibrio. Qual’è
l’aspettativa dell’amministrazione? Prelevare maggiori risorse. Abbiamo preso i
riferimenti medi per categoria e ci siamo tarati su quel tipo di dimensione. Rispetto
agli emendamenti, sulle questione delle omesse, da un’analisi risultano noti i soggetti
interessati ed emerge che la stragrande parte sono aziende sospese o non
operative. E’ tanto residuale questa parte che non abbiamo pregiudizi sulla
valutazione del Consiglio di quanto chiesto dal Ps di eliminare le omesse”.

L’Aula
esamina poi gli altri ue articoli che completano il quadro del Transitorio
fiscale: il primo è l’
Articolo 17,
“Transitorio fiscale per le controversie in mano alla commissione per gli
Accertamenti”, in cui sono respinti i tre emendamenti, quelli soppressivi presentati
da Rete e Ca, quello modificativo dell’Upr.  Di seguito il dibattito:
Roberto Ciavatta, Rete: “Entriamo nel vivo degli articoli
più diseducativi e contraddittori del transitorio fiscale. Alcuni consiglieri
di maggioranza dicono che il sistema degli accertamenti attuale non funziona.
Mi chiedo chi ha governato negli ultimi 20 anni? Gli stessi che propongono il
transitorio. Il punto non è valutare quanto prendiamo con questo provvedimento?
Il punto è che atteggiamento ha uno Stato nei confronti di chi evade e che
atteggiamento ha nei confronti di chi non lo fa?”. Andrea Zafferani, C10: “Proponiamo abrogazione dell’articolo. La
maggioranza ha ammesso che il precedente sistema serviva a evitare
accertamenti. E anche la Magistratura ha detto che sull’evasione fiscale i
controlli previsti erano pochi o nulli. Approccio totalmente diseducativo. E’
un regalo per gli evasori”. Marco
Podeschi, Upr:
“Chiediamo di modificare la percentuale di aliquota dal 60
al 70% che viene richiesta a chi aderisce al transitorio. Se poi Gatti dice che
l’Ufficio Tributario non funziona mi chiedo: di chi è la colpa? Chi c’era al
Governo in questi anni?” Massimo Cenci,
Ns: “
Non è vero che fino ad oggi gli accertamenti non sono stati fatti. Gli
accertamenti c’erano eccome. In questo articolo non stiamo parlando di
contribuenti evasori ma di contribuenti con una controversia in corso. Io penso
che a questo transitorio aderiranno non solo i contribuenti in fallo”. Segretario di Stato alle Finanze Claudio
Felici:
“Abbiamo ragionato sulla percentuale del 65% piuttosto che del 70%,
ma abbiamo considerato che si tratterebbe di iniquità nei confronti di quei
contribuenti che hanno usufruito del precedente transitorio che si basava sull’aliquota
attuale. Zafferani parla di provvedimento immorale ma mi chiedo come mai nel
2010 firmò il medesimo atto?”.

 

Quindi l’esame dell’ Articolo
18
, “Transitorio fiscale per le controversie tributarie in mano alla
giunta di Stima e all’autorità giudiziaria”, in cui vengono respinti gli
emendamenti soppressivi di Rete e Cittadinanza attiva
. Di seguito il dibattito
sull’articolo.
Roberto Ciavatta, Rete: “Inutile ribadire
l’inopportunità di questi articoli. Un paese non può sbagliare in questa
maniera”. Gian Matteo Zeppa, Rete: “Questi articoli sono fatti con dolo.
I tre articoli si sorreggono uno con l’altro perché se uno ha avuto gli
accertamenti dell’Autorità giudiziaria o della giunta di stima basta pagare una
cifra per sanare la posizione. Tutto è taciuto”. Tony Margiotta, Su: “Sono
totalmente in disaccordo. In questo caso diamo la possibilità di sanare la
propria posizione anche a chi ha una controversia aperta”. Segretario di
Stato alle Finanze Claudio Felici
: “Il contribuente che porta
l’amministrazione davanti al Tribunale è più convinto di aver ragione. Lo
dimostrano i dati sulle controversie che denotano come l’amministrazione
incassi molto più di quanto richiesto al contribuente. La ragione vera del
provvedimento è questa. Non si possono dire cose false”.

All’emendamento del governo,
A
rt. 18 bis “Disposizioni per
l’ufficio Tributario”;
interviene Mimma Zavoli, C10, per
chiedere “se è stata fatta una stima rispetto al costo di risorse, formazione,
strumenti e software necessari per potenziare l’ufficio tributario” altrimenti
“messa così- aggiunge- è aleatorio”. Marco Podeschi, Upr, osserva come
l’articolo non definisca l’ammontare dell’introito del transitorio fiscale da
destinare all’ufficio tributario: “Se si stimano 4 milioni di euro di introiti
dal provvedimento, qual’è la percentuale per il potenziamento dell’ufficio?”. Elena
Tonnini
, Rete, si chiede se“senza il condono sarebbe possibile dotare
l’ufficio delle risorse necessarie?”. Matteo Zeppa, Rete: “Prosegue il
dolo perpetuato attraverso gli articoli precedenti” Marino Riccardi, Psd:
“Non significa che fino ad oggi l’ufficio tributario non abbia avuto
personale competente, ma che cambia il sistema di accertamento, è giusto che si
dia  impulso e funzionalità all’ufficio
per prepararlo”. Andrea Zafferani, C10: “Chiedo cosa significhi parte e
periodicamente”. Nicola Renzi, Ap:“La vaghezza può essere criticabile ma
non mi va che sia distorto un ragionamento positivo, mi aspettavo una
convergenza”. Claudio Felici, segreterio di Stato per le Finanze:
“Rispetto alla definizione della ‘parte’, ci sono già le cifre da qui a fine
anno nei capitoli indicati nell’assestamento. Abbiamo bisogno di accelerare un
percorso di accertamento e vogliamo avere possibilità concrete di realizzarlo
da subito. Non ho problemi a sostituire periodicamente con semestralmente”.
L’emendamento del governo è approvato.

All’Articolo 19, “Definizione
e applicazione del conto Fiscale”, Upr propone un emendamento per definire una
data di attivazione individuata nel 1° gennaio 2015, ma viene respinto.  

Alleanza Popolare, per
voce del capogruppo Mario Venturini, presenta l’emendamento  Articolo 19 bis: “Interveniamo
sulla legge di confisca di beni- spiega- l’emendamento tratta di una
fattispecie non prevista da legge del 2013, ovvero, quando il procedimento viene
archiviato si prevede che prosegua il sequestro dei beni se ci sono indizi
sulla responsabilità, quando si tratta di debiti verso lo Stato”. La proposta
viene accolta con favore anche da Ps e Upr. 
L’emendamento viene quindi approvato a maggioranza, registrando 10 voti
contrari e 4 astenuti.

 Respinti infine gli emendamenti Upr
abrogativi degli articoli 20, 21, 22 , motivati dal non essere inerenti
all’assestamento di Bilancio (relativi alla modifica di decreti che riguardano
la protezione legale di ispettori, direzione e personale di Banca centrale).
Approvati poi due emendamenti presentati dai consiglieri Marco Gatti, Pdcs,
Gian Nicola Berti, Ns, e Andrea Belluzzi, Psd, agli articoli 20 e 22.

I consiglieri di Rete e C10 puntano
poi il dito contro l’emendamento 23 Ter del governo, in cui si disciplina l’ammissione
agli esami di ammissione  per il Centro
di formazione professionale, giudicandolo “fuori tema” dall’assestamento di
Bilancio e ritenendo più opportuna la redazione di una legge ad hoc. Ma
l’emendamento viene appprovato.

Viene ritirato invece, dopo uno
scambio polemico tra i consiglieri di minoranza e l’ufficio di segreteria in
cui viene messa in dubbia la regolarità del passaggio, l’emendamento presentato
dal consigliere Maria Luisa Berti, Ns per dare un “corretto
coordinamento all’emendamento 14 bis”, e dare “un trattamento equo a tutti i
contribuenti”.

La seduta viene
sospesa e riprenderà in notturna con le dichiarazioni di voto.

San Marino, 17 Settembre /02

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