Consiglio Grande e Generale, 16 dicembre, prima parte. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, 16 dicembre, prima parte. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-22 DICEMBRE   

MARTEDI’ 16 DICEMBRE- Prima parte dei lavori

I lavori consiliari ripartono dal comma 5, dedicato alla seconda lettura del bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015, con le  repliche. La prima ad intervenire è Elena Tonnini di Rete che torna a puntare il dito contro quella che definisce la politica del debito: “Si dice che il bilancio sia sostenibile- lamenta- ma credo che parlare di sostenibilità, aprendo linee di credito con le banche, sia un ossimoro”. Roberto Ciavatta, Rete, prosegue nella bocciatura del provvedimento: “Questa è e continua essere una finanziaria mancante di coraggio- attacca- derivata dalla volontà di non fare scelte impopolare in un momento in cui si potrebbe anche andare alle elezioni”.  Marco Podeschi, Upr, osserva che alla luce del dibattito e dei “distinguo” fatti dai consiglieri, “questa Finanziaria è figlia della verifica di maggioranza”.  “Interventi strutturali capaci, non solo di tenere in equilibrio i conti”, li sollecita Denise Bronzetti, Indipendente di maggioranza. Luca Lazzari, Indipendente di minoranza, evidenzia invece la portata del debito pubblico che “dal 2009 ad oggi è stato di 75 milioni di euro l’anno”. Marino Riccardi, Psd, giudica insufficienti i 30 milioni di euro di investimento in tre anni ed esorta a “fare un ulteriore sforzo per avere più risorse, anche aumentando il debito”. Perché “se lo Stato non traina l’economia manda a dire- non si creano le condizioni che spingano anche altri ad investire”. Replica immediatamente Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Sono la prima ad essere consapevole che 30 milioni in tre anni non é una grossa cifra, ma intanto partiamo”. Il segretario sottolinea quindi che lo sforzo viene fatto perché “governo e maggioranza si rendono conto che dobbiamo dare un segnale forte di ripresa e di sviluppo”. Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità, richiama tutti alle responsabilità del momento: “Governo, maggioranza e opposizione devono pensare a mettere in sicurezza il nostro paese- manda a dire- sarebbe un dramma andare alle elezioni anticipate per San Marino”. Di qui l’apertura alla minoranza: “Dobbiamo avere la capacità di accogliere gli emendamenti costruttivi dell’opposizione- prosegue- perché siamo in un momento in cui occorre trovare una sintesi che va oltre la maggioranza”. Per Andrea Zafferani, C10, il bilancio manca di concretezza e resta un libro dei sogni; il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, rivendica quanto fatto sul fronte della spending review e sprona a continuare: “Andiamo avanti su questa linea”.Chiude le repliche il segretario per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni: “Oggi c’è una verifica politica in atto- manda a dire alla maggioranza- e da questa legge di bilancio dovrebbe venire fuori un’azione programmatica e politica per far sì che questo governo si proietti in avanti e prosegua la sua azione. Credo che questi aspetti si ritrovino nel bilancio”.  

Concluse le repliche, l’Aula passa ad esaminare il Progetto di legge “Rendiconto generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l’Esercizio Finanziario 2013”,  approvato con 31 voti a favore e 23 contrari. Si inizia quindi l’esame dei 54 articoli del Bilancio previsionale 2015.

Di seguito una sintesi degli interventi della prima parte dei lavori consiliari odierni.

Comma 5, Bilancio di previsione 2015 e riferimento del congresso di Stato su progetti di sviluppo e investimenti pubblici

Repliche

Elena Tonnini, Rete: “Mi aspettavo un approfondimento da parte di tutti i segretari di Stato al bilancio. I rilievi e le tirate d’orecchio della Commissione di controllo della finanza pubblica giustamente sono stati fatti rilevare nel corso del dibattito, ma non sono stati presi in esame rilievi di altri organismi controllo, come il collegio sindacale dell’Iss che nella sua relazione parla di una situazione che sta fuggendo di mano, sia riguardo ai fondi previdenziali, sia sulla libera professione. Su cui sono segnalate diverse distorsioni. Ritenevo quindi che il segretario Mussoni intervenisse perché non si può soprassedere a queste segnalazioni.

Si dice poi che il bilancio sia sostenibile, ma credo che parlare di sostenibilità, aprendo linee di credito con le banche, sia un ossimoro. Si indebita il Paese pur di non procedere a modifiche di un sistema malato che nel clientelismo trova i maggiori ambiti di spreco. Faccio un appello: finché il debito si può evitare, ogni governo con buon senso deve evitarlo”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Per qualcuno sono strane le opposizioni che si sono battute l’anno scorso contro la tassazione dell’1,5% ai dipendenti pubblici e quest’anno chiedono di reinserirla, ma non è così consigliere Beccari. Abbiamo sempre sostenuto che a noi pareva un’accanimento il taglio del 5% sui precari, come poi lo stesso Collegio dei Garanti ha riconosciuto. Ribadiamo anche quest’anno che si deve tagliare, ma senza andare ad intaccare gli stipendi, di qui a non mettere nulla per ridurre la spesa pubblica ce ne passa. Questa è e continua essere una finanziaria mancante di coraggio, derivata dalla volontà di non fare scelte impopolare in un momento in cui si potrebbe anche andare alle elezioni. Quindi meglio che le scelte impopolari le faccia l’opposizione. Noi presentiamo 18 pagine di emendamenti che fanno un taglio drastico, anche sulla politica, ma un taglio c’è. E non significa andare a prelevare sui dipendenti. Si è detto che l’opposizione non si confronta, ma spesso non ha modo di confrontarsi perché non ha emendamenti che non ha avuto fino a ieri”.

Marco Podeschi, Upr: “E’ la terza finanziaria in questa legislatura, noi con Upr in tre anni avremo presentato 100-150 emendamenti e forse ne avranno accolto qualcuno. Noi ci approcciamo con spirito costruttivo anche questa volta alla legge di bilancio. Su questi argomenti non si può fare distinzione tra maggioranza e opposizione, sono curioso di vedere come andranno le 32 proposte di emendamento in questa Finanziaria. Siamo curiosi di vedere l’esito della proposta su commercio e ordine pubblico. Questa Finanziaria è figlia della verifica di maggioranza. Vedendo anche i distinguo fatti nel dibattito, mi pare che il progetto di legge sia figlio del momento politico che sta vivendo la maggioranza che ha responsabilità di governo”.

Denise Bronzetti, Indipendente:  “Quello che ci porta e ha portato a considerare e a lavorare sull’impianto condiviso rispetto alla legge di bilancio deve vedere, dal mio punto di vista, interventi strutturali capaci, non solo di tenere in equilibrio i conti. I risparmi non devono essere fatti in tempi di magra, andavano fatti tanto tempo prima, arriviamo un po’ lunghi. Auspico anche un rapporto di collaborazione con l’opposizione per dare un intervento strutturale al bilancio. Si impone coraggio su questa legge a 360 gradi, è noto a tutti che qui dentro ci troviamo a parlare di sviluppo e ben vengano i 30 milioni accantonati”.

Luca Lazzari, Indipendente: “Il debito ammonta a 200 milioni di liquidità negli ultimi anni, ma si è fatto anche extra debito per la Cassa di risparmio, per la Strada di Fondovalle per 186 milioni, dal 2009 il debito è stato di 75 milioni di euro l’anno.  Intendo esprimere la mia  contrarietà rispetto alla formula del piano di investimento indicata. Occorre infatti un investimento che tenga conto delle esigenze complessive della popolazione.  Il finanziamento a fondo perduto per le banchette di Amati, Roberti etc, si è giocata una guerra sporca fatta pagare alla collettività. Lo Stato si trova pagarne costo sotto forma di mancato finanziamento, oltre il danno quindi la beffa”.

Marino Riccardi, Psd: “Doveva essere raggiunto l’obiettivo di riavvicinamento tra pubblico e privato, invece registro un ulteriore allontanamento rispetto quanto fatto nell’ultima legislatura. Il taglio dell’1,5% degli stipendi era un inizio per accorciare la forbice tra pubblico e privato, quest’anno tra l’altro i posti persi nelle aziende private sono aumentati e mi aspettavo che l’1,5% fosse aumentato, invece è stato tolto definitivamente e mi rammarica. Ho sempre insistito sul fatto che abbiamo un Paese a due velocità, una parte di persone che non ha minimamente sentito gli effetti della crisi e chi invece non riesce ad andare avanti. Mi auguro scelte precise che se non saranno fatte con il bilancio, mi auguro siano fatte nel corso dell’anno. Sui frustoli: non sono contrario, ma non può essere fatta la vendita trasformando in frustoli quelli che non lo erano. Per risollevare il mercato immobiliare in crisi, avevo lanciato una proposta in prima lettura non recepita poi negli emendamenti di dare la possibilità ai non sammarinesi di acquistare una casa per le vacanze, senza alcun diritto di residenza. I 30 milioni di euro in tre anni sono insufficienti, bisogna fare un ulteriore sforzo per avere più risorse, anche aumentando il debito, se lo Stato non traina l’economia, non si creano le condizioni che spingano anche altri ad investire, serve un’iniezione di fiducia e lo Stato deve essere il primo”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Sono la prima ad essere consapevole che 30 milioni in tre anni non é una grossa cifra, ma meglio di niente. Intanto partiamo, ci permetterà di vedere al meglio come gestire la fase progettuale. Il primo anno 10 mln di euro potranno essere sufficienti e se per i prossimi anni si potranno prevedere ulteriori risorse sarei anche più contenta. Ma lo sforzo viene fatto perché governo e maggioranza si rendono conto che dobbiamo dare un segnale forte di ripresa e di sviluppo. Il settore immobiliare vorremmo riutilizzarlo per rendere il Paese più bello e fruibile per tutti, cittadini e turisti. Al consigliere Pedini Amati che aveva sollevato la questione dei frustoli e si è preoccupato sul rispetto dell’esito referendario  rispondo che va da sé che la loro vendita necessita di un passaggio in Consiglio e servono i due terzi della maggioranza e anche l’opposizione sarà coinvolta nella vendita dei frustoli. E’ nel nostro interesse che voi siate coinvolti, altrimenti i due terzi del Consiglio grande e generale non li avremmo mai, non andiamo a stravolgere le procedure previste per legge”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “La Finanziaria è una legge che presa in sé ci porta alla conclusione di un percorso durato più anni di difficoltà del sistema Paese e delle nostre finanze. Lo dice la Commissione per il controllo della finanza pubblica. Sento parlare di elezioni anticipate, ma noi dobbiamo avere un obiettivo chiaro. Sia il Governo, che la maggioranza che l’opposizione devono pensare a mettere in sicurezza il nostro paese. Dobbiamo avere la capacità di affrontare le difficoltà che viviamo. Sarebbe un dramma andare alle elezioni anticipate per San Marino. Dobbiamo avere la capacità di accogliere gli emendamenti costruttivi dell’opposizione perché siamo in un momento in cui occorre trovare una sintesi che va oltre la maggioranza. Per il futuro: la spending review deve continuare mantenendo i servizi. Dobbiamo avere il coraggio di una svolta di impostazione sulla P.A. attraverso una maggiore autonomia agli enti. Il problema dell’Iss non è di gestione, ma per generare risparmio il tema centrale è quello dell’autonomia della gestione di personale. I fondi pensione: sono sicuri e in sicurezza. Dire che non sono in equilibrio è sbagliato. Abbiamo dovuto attuare correttivi in virtù dei prepensionamenti”.

Andrea Zafferani, C10: “Speriamo che si torni dare voce al corpo elettorale. Se così non sarà, la maggioranza cessi questa verifica e inizi a lavorare per il Paese. In questa Finanziaria ci sono pochi provvedimenti concreti. Inviterei maggioranza e governo a dire cosa intende fare da qui al 2017 e con quali risorse intendono farlo. Altrimenti ci troviamo dinanzi al solito “libro dei sogni”. Bisogna mettersi nell’ottica di realizzare quello che si dice”.

Giancarlo Venturini, segretario di Stato agli Affari interni: “Il percorso di contenimento della spesa è iniziato già dallo scorso anno anche in seguito alla relazione sulla spending review. Sono stati posti in essere diversi interventi che hanno portato a buoni risultati sul fronte del contenimento della spesa sul settore pubblico. I dati ci danno atto di un lavoro fatto. Questo non significa che non dobbiamo continuare su questo percorso. Andiamo avanti su questa linea”.

Giancarlo Capicchioni, segretario di Stato al Bilancio: “Oggi c’è una verifica politica in atto. E da questa legge di bilancio dovrebbe venire fuori un’azione programmatica e politica per far sì che questo governo si proietti in avanti e prosegua la sua azione. Credo che questi aspetti si ritrovino nel bilancio. Penso al Piano di Sviluppo. Qualcuno dice che è poco. Forse poteva essere di più. Ma è inutile annunciare investimenti e cifre che non è possibile realizzare. Questo è un bilancio con i piedi per terra ecco perché l’ho definita una legge sostenibile e realistica. Non è vero che il debito è galoppante. Si sta andando nella direzione giusta. Con il Piano di Sviluppo rimettiamo in moto l’economia”.

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