Consiglio Grande e Generale. 18 luglio 2014. Seduta del mattino. Agenzia dire

Consiglio Grande e Generale. 18 luglio 2014. Seduta del mattino. Agenzia dire

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 14-22 LUGLIO

VENERDI’ 18 LUGLIO –
mattina

I lavori consiliari riprendono,
come da accordi, con la messa al voto dell’ordine del giorno sulla
questione israelo-palestinese, sottoscritto da tutti i gruppi
consiliari e dai consiglieri indipendenti, che viene approvato
all’unanimità. Il testo sottolinea il sostegno alle iniziative già
intraprese dalla segreteria di Stato per gli Affari esteri, impegna
il governo ad attivare i canali diplomatici per chiedere il cessate
il fuoco e incarica la segreteria Istituzionale di trasmettere la
lettera firmata da tutti i consiglieri ai presidenti degli organi
legislativi di Israele e della Palestina.

Si passa quindi all’esame
dell’articolato del progetto di legge in seconda lettura
“Legge
di riforma in materia di Aviazione civile”
.

Si apre un confronto all’articolo 7
“Direttore generale” su cui sono presentati emendamenti da Rete e
Civico 10 relativi ai requisiti richiesti al dirigente dell’Autorità
per l’aviazione civile e la navigazione marittima.

Roberto Ciavatta (Rete):
“Laddove si stabilisce che il direttore generale deve avere una
‘buona conoscenza della lingua inglese’ si lascia spazio alla
discrezionalità. Noi specifichiamo il grado di preparazione:
chiediamo il livello C1. Al comma 2 si stabilisce che il d.g. viene
nominato dal Congresso di Stato mentre noi chiediamo il bando
pubblico per la scelta di tale figura”.

Franco Santi (Civico 10):
“Introduciamo una durata per quanto riguarda la formazione
acquisita: la richiediamo quinquennale. E’ un articolo centrale
perché definisce la figura del direttore generale attribuendogli una
serie di poteri molto ampi. Riteniamo dunque che le modalità
d’accesso a questo ruolo debbano essere scritte bene”.

Marco Podeschi (Upr): “Apprezzo
l’introduzione del ‘punto M’, ovvero che annualmente viene
presentata una relazione dell’attività svolta dal direttore
generale. Al comma 2 si prevede però che il direttore generale
dipende direttamente al segretario di Stato e non credo sia proprio
elegante”. Mimma Zavoli (Civico 10): “Noi vogliamo
interfacciarci con il mondo esterno. Poi per una figura di questa
importanza che, tra l’altro, è nuova nell’ordinamento
sammarinese chiediamo solo una buona conoscenza della lingua inglese,
quando invece dovrebbe essere ottima. Manca solo nome e cognome a
questa figura prevista all’articolo 7”.

Tony Margiotta (Sinistra Unita):
“L’articolo è strategico per definire il ruolo del direttore
generale. Identificare in un unico ruolo le responsabilità previste
da questo articolo è una criticità della legge. Creare un deus ex
machina che tutto può non è assolutamente condivisibile. Pieno
appoggio ai due emendamenti”.

Gian Matteo Zeppa (Rete):
“Scrivere ‘buona conoscenza’ della lingua inglese è assolutamente
opinabile e lascia spazio a diverse interpretazioni. Richiedere il
livello C1 invece è molto più chiaro. Lasciamo poi perdere il
discorso di delegare al Congresso di Stato la possibilità di
scegliere una figura che secondo me andrebbe selezionata per bando
pubblico”.

Nicola Renzi (Ap): “Chiederei
che riuscissimo a fare, proprio sulla tematica delle certificazioni
linguistiche, una riflessione a tutto tondo. Altrimenti il rischio è
che nelle leggi andiamo a mettere requisiti altisonanti e poi non
troviamo figure che possano andare a ricoprire tali ruoli
nell’immediato. Stabiliamo insieme a quali parametri vogliamo
arrivare e poi stabiliamo che cosa fare nel periodo transitorio”.

Marco Arzilli, Segretario di Stato
all’Industria:
“La scelta è dettata dalle esigenze di avere
una struttura con determinate caratteristiche. Noi ci siamo riferiti
alla legge di riferimento che parla di ‘lingua inglese adeguata al
lavoro svolto’ e allo stesso tempo credo che la necessità di questo
ufficio non preveda solo la conoscenza di una lingua inglese di
carattere generale, ma di tipo tecnico. Al direttore generale sono
assegnate molte funzioni, ma questa è la volontà della legge. Molte
funzioni ma altrettante responsabilità dato che risponderà in prima
persona del proprio operato”.

Gli emendamenti sono respinti e
l’articolo 7 viene approvato.

All’articolo 10, “Dotazione di
personale”, sulla figura del Responsabile Tecnico, sono stati
presentati vari emendamenti dalla minoranza su cui si apre un
confronto. Il segretario di Stato per l’Industria,
Marco
Arzilli, propone di inserire nel testo l’indicazione del

livello ottavo, invece che nono, per la figura del
Responsabile Tecnico, “senza andare a toccare la qualifica che è
necessaria sia che esso sia laureato che diplomato”. La proposta di
modifica viene accolta e gli emendamenti ritirati. I lavori si
interrompono all’articolo 49.

La seduta del pomeriggio si aprirà
con le nomine dell’Università che erano state rinviate nei giorni
scorsi, per poi proseguire con l’esame della Riforma dell’Aviazione
civile.

Di seguito il testo dell’
Ordine del giorno sulla questione israelo-palestinese
approvato all’unanimità:
“Il Consiglio grande e
generale, considerando il grave deterioramento dei rapporti fra
Israele e Stato Palestinese, preso atto della rapida evoluzione del
conflitto in corso nella Striscia di Gaza, valutate le gravi
conseguenze per la popolazione e del crescente numero di vittime
civili, ribadendo l’assoluta contrarietà della Repubblica di San
Marino a qualunque forma di violenza;

sostiene l’iniziativa già
intrapresa dalla segreteria di Stato per gli Affari esteri nei
confronti delle Autorità israeliana e palestinese; impegna
ulteriormente il governo ad attivare i propri canali diplomatici al
fine di chiedere l’immediato cessate il fuoco e la ripresa del
dialogo e del confronto fra le parti;

da mandato alla segreteria
Istituzionale di trasmettere la lettera firmata da tutti i membri del
Consiglio grande e generale ai Presidenti degli Organi legislativi
israeliano e palestinese”.

San Marino, 18 luglio/01

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