Consiglio Grande e Generale. 19 gennaio 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. 19 gennaio 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-23 GENNAIO 2015

LUNEDI’ 19 GENNAIO-
mattina

La conferma del comandante della
Gendarmeria, Alessandro Gentili, la prevenzione del terrorismo
internazionale, Centrale del latte, Smac e SmRtv sono i temi
principali affrontati in mattinata nel comma Comunicazioni. In
apertura dei lavori, i
l segretario di Stato Antonella
Mularoni
anticipa quindi che nel prossimo Consiglio grande
e generale sarà affrontato il dibattito interno agli organismi
direttivi dell’emittente. Quindi
Simone Celli, Ps,
lancia un invito all’Aula per elaborare un ordine del giorno
condiviso di denuncia degli attentati terroristici avvenuti a Parigi,
che “possa riaffermare la centralità dei valori fondamentali:
libertà e democrazia”. Quindi lo stesso Celli lamenta il mancato
riferimento al Consiglio della conferma del comandante Gentili.
Luca
Santolini, C10
, annuncia la richiesta di una convocazione
straordinaria della commissione Affari Esteri per affrontare con i
diretti protagonisti della “frizione tra i vertici di SmRtv”,
invitato in audizione il presidente del Cda Luca Marcucci e il
direttore generale dell’emittente Carlo Romeo.

Gian Matteo Zeppa, Rete, torna sulla nomina di
Gentili: “Oggi abbiamo una riconferma quinquennale di una persona
che non ha raggiunto gli obiettivi”, lamenta ricordando la mancata
riorganizzazione dei corpi di Polizia. “Il problema non è la
conferma di Gentili, ma il metodo del governo”, punta il dito
Marco
Podeschi, Upr,
che
“svuota il ruolo dell’Aula”. Lo stesso consigliere critica le
procedure con cui lo Stato affida la gestione della centrale del
Latte a un imprenditore piemontese, definendole “opache e
incomprensibili”.

Toni
Margiotta, Su,

presenta un ordine del giorno di Cittadinanza attiva per proporre
l’istituzione di una commissione Amministrativa “finalizzata
all’accertamento delle regioni e delle responsabilità che hanno
consentito il raggiungimento di importi tanto rilevanti” di utenze
non pagate da parte di aziende. Inoltre chiede che il dibattito e il
voto dell’ordine del giorno volto a fermare l’iter di vendita della
Centrale del latte sia anticipato.

Luigi
Mazza, Pdcs

interviene per accogliere la proposta lanciata dal consigliere Celli
per elaborare un Odg di condanna dei recenti atti terroristici
avvenuti in Francia. Quindi tocca il tema della riorganizzazione
delle forze di polizia: “Condivido la necessità- manda a dire- che
si venga in Commissione e in Aula a ragionare sugli ultimi
adempimenti sulla legge sul dipartimento di polizia”. Rispetto alle
polemiche sul comandante della Gendarmeria, Mazza ne chiarisce
l’oggetto: “Si prende atto del superamento del periodo di prova,
non è una riconferma per 5 anni”. Anche le novità fiscali
introdotte dal 1° gennaio entrano nel dibattito consiliare:
Nicola
Selva, Upr
,
prende le parti degli operatori commerciali alle prese con difficoltà
operative.“Ora servono soluzioni che permettano di usare la Smac
come strumento di sviluppo e anche come accertamento- esorta- ma con
un sistema che va rivisto”. Sulla Smac Replica
Gerardo
Giovagnoli, Psd:

“Nel momento iniziale ci possono essere difficoltà che in parte
sono state affrontate”, assicura. “Ci si sta abituando a
utilizzare la Smac- prosegue- salvo alcuni picchi di problematicità,
la questione funziona ed è apprezzata. Non c’è volontà di
cambiare la natura dello strumento”. 
Interviene quindi
il
segretario di Stato Pasquale Valentini

per replicare sulla conferma di Gentili e sull’attività
anti-terrorismo in Repubblica. Lo stesso ripercorre i passi compiuti
per arrivare a definire il superamento del periodo di prova del capo
della Gendarmeria. Quindi risponde al consigliere Zeppa sulla mancata
riorganizzazione dei corpi di polizia:“Non ritengo- replica- si
possano trasferire sul comandante decisioni che prima spettano
all’organo legislativo e governativo”. Il segretario di Stato
assicura poi che, malgrado la non partecipazione alla manifestazione
di Parigi, i dovuti passi istituzionali a seguito degli attentati
sono stati compiuti. Quindi riferisce sull’attività di prevenzione
anti-terrorismo a San Marino di cui si occupa l’Interpol: rispetto
all’associazione islamica di Gualdicciolo “non ci sono fenomeni
particolari da segnalare- spiega- ma l’attenzione c’è”.
Elena
Tonnini, Rete
,
torna sulla Centrale del latte: “Si è fatta una manifestazione di
interesse fittizia per dare la parvenza di trasparenza-
lamenta-perché di fatto era già stato tutto deciso”. Infine,

Ivan Foschi, Su

e
Mimma
Zavoli, C10
,
sottolineano i fallimenti della maggioranza.”Questa coalizione non
ce la fa”, manda a dire Zavoli, mentre Foschi invita “a non far
perdere ulteriore tempo al Paese” e a procedere a nuove elezioni.

Di seguito una sintesi degli interventi
della mattinata.

Comma Comunicazioni.

Antonella Mularoni, segretario di Stato al Territorio:
“Nella prossima sessione consiliare parleremo di quanto sta
accadendo in San Marino Rtv. Il Consiglio d’Amministrazione
dell’emittente televisiva ha deciso di convocare un’assemblea per
discutere insieme ai soci di quanto accade all’interno
dell’emittente. Presumo che l’assemblea verrà convocata entro metà
febbraio. Noi attendiamo risposte alle affermazioni del presidente
Marcucci espresse in una lettera. E’ stato convocato un Cda in cui il
presidente è rimasto sostanzialmente isolato in merito a quelle
affermazioni. Anche il collegio sindacale ha presenziato all’ultimo
Cda non sollevando obiezioni”.
Simone Celli, Ps: “E’
doveroso ricordare quanto accaduto a Parigi. L’attentato alla
redazione di Charlie Hebdo aveva lo scopo di aggredire i capisaldi su
cui si basa la nostra civiltà, ovvero la libertà e la democrazia.
Da quest’Aula credo si debba levare un messaggio molto forte e
determinato. Penso ad un ordine del giorno per stigmatizzare questi
atti di barbara violenza. Un dispositivo che possa riaffermare la
centralità dei valori fondamentali: libertà e democrazia. Altre due
questioni: la conferma del comandante della Gendarmeria e la Centrale
del latte. La delibera di conferma del comandante Alessandro Gentili
adottata dal congresso di Stato risale al primo dicembre 2014, mentre
la pubblicazione è dei primi giorni dell’anno: un primo aspetto su
cui riflettere dato che parliamo tanto di trasparenza. Se il governo
riteneva che per il comandante della Gendarmeria non ci fossero
questioni ostative, perché nel Consiglio di dicembre non ha
informato i consiglieri nel comma Comunicazioni? Sulla Centrale del
latte vorrei evitare di scendere a un dibattito squisitamente
ideologico. La gestione politica è stata superficiale e
approssimativa. Il sospetto è che si sia seguita la pratica di
premiare gli amici degli amici”.
Luca Santolini, C10: “La
vicenda di Rtv è molto strana. Mi riferisco al contrasto interno ai
vertici della tv di Stato. C’è bisogno di capire qualcosa di più su
ciò che ha portato il presidente Marcucci a rilasciare certe
dichiarazioni, poi smentite dall’intero Cda. Noi chiederemo la
convocazione straordinaria della commissione Affari Esteri per
parlare sia con il presidente Marcucci che con il direttore Romeo.
Vogliamo capire cosa abbia portato a una frizione così forte tra i
vertici. Per quanto riguarda la conferma del generale Gentili mi
accodo alle dichiarazioni del collega Celli. Mi sembra anche
superfluo dover sottolineare certi aspetti ma purtroppo in questo
Paese non c’è niente di così scontato. Serve un dibattito con tutte
le forze presenti in Consiglio. Sulla Centrale del latte non ci sono,
da parte del mio gruppo, posizioni ideologiche. Stiamo cercando di
ricostruire le motivazioni che hanno portato all’approvazione di
questo bando”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Nonostante la
volontà di dare un segnale all’esterno di una politica che sappia
essere trasparente, continua a passare la vecchia metodologia, ovvero
portiamo a termine il nostro compito senza guardare né la forma né
la sostanza. Le decisioni restano nelle mani di poche persone. Vista
la data della delibera sulla riconferma del generale Gentili credo
che si poteva fare una comunicazione nel Comma comunicazioni della
scorsa seduta consiliare. Ieri mi sono guardato le interviste sul
sito di Rtv del generale Gentili: sia lui sia, il segretario
Valentini parlavano di una riorganizzazione dei corpi di Polizia. Ad
oggi questo non è avvenuto. E ad oggi abbiamo una riconferma
quinquennale di una persona che non ha raggiunto gli obiettivi. Non è
stato fatto nulla. E c’è forte tensione tra due organi più
importanti dello Stato: quello legato alla Giustizia e quello legato
alla Polizia. Una tensione fortissima che è emersa anche in
commissione Antimafia tra due delle strutture apicali di San Marino:
c’è qualcosa che non funziona. Ci viene data notizia che le
pattuglie della Gendarmeria non hanno segnale radio in certe zone di
confine e dunque ci troviamo i nostri gendarmi che fanno servizio sul
territorio senza la possibilità di parlare con la centrale. Manca
una figura apicale che venga a San Marino per riorganizzare i Corpi
di Polizia dando la possibilità agli agenti di evolversi. Ad oggi
sia in commissione Esteri che in Consiglio grande e generale non è
stata portata alcuna riforma dei corpi di Polizia. E’stata portata
solo una bozza di riforma completamente smontata dal congresso
militare. Le forti tensioni tra il generale Gentili e la Magistratura
sono palpabili: chi è in commissione Giustizia o Antimafia lo sa. E’
una tensione evidente. Allora credo che si sarebbe dovuti andare a
sviscerare le motivazioni di queste criticità e non confermare in
toto l’operatività di una persona che ha disatteso gli obiettivi
prefissati. Io sono molto preoccupato per coloro che devono
monitorare il territorio sammarinese perché c’è forte dicotomia tra
l’aspetto normativo recepito e la struttura organizzativa”.
Marco
Podeschi, Upr:

“Il problema non è la nomina e conferma di Gentili, ma il metodo e
modo di ragionamento del governo. Upr ha chiesto la posizione del
congresso sulla nomina di direttore e vicedirettore Aif per
l’ennesima volta. Le nomine sono scadute dal novembre 2013, oggi
ancora non si capisce perché il governo non procede alla loro
indicazione. Come consiglieri e movimenti non possiamo che prendere
posizioni pubbliche, ci appelliamo alla Reggenza. In un momento così
delicato le istituzioni dovrebbero dare un segnale e non si capisce
perché il governo non dia seguito a un disposto di legge. Altro
argomento: sarebbe ipocrita dire che la Centrale del latte funziona
bene, ma vogliamo stigmatizzare l’operato del congresso di Stato. Non
capiamo perché il governo non ha dato seguito all’articolo della
Finanziaria 2014 con un piano di dismissione sulle proprietà dello
Stato non strategiche. Il Cda della Centrale è scaduto da 5 anni, è
inutile continuare a dire che la Centrale deve essere venduta. Ci
sono impatti gestionali sull’Azienda di questo. Non capisco poi
perché lo Stato affidi la gestione di un utente con procedure
opache. Gli imprenditori non possono venire qui ‘per amicizie’. Siamo
nell’ineluttabilità della gestione della centrale a questo
imprenditore, qui si darà in gestione marchio e monopolio della zona
bianca. E si fa fatica a capirlo. Terzo argomento è la conferma del
comandante Gentili. Mi permetto di dire che è sufficiente leggere il
documento pubblicato sul sito Consiglio grande e generale. Il 10
dicembre 2014 si è tenuta la Commissione consiliare competente e non
capisco perché la conferma di Gentili sia datata 1 dicembre e
nessuno ci ha detto in comma comunicazione che il comandante era
stato confermato. Non accetto questo modo di procedere. In quella
sede doveva esserci comunicata la conferma. Volete svuotare il ruolo
di quest’Aula, il governo decide e se ne frega delle leggi. Ecco
perché il problema non è la conferma di Gentili, ma il buon senso.

Poi rilevo che i nostri rappresentanti di governo non hanno
trovato coraggio, tempo e voglia di andare a Parigini nella
manifestazione contro il terrorismo”
Toni
Margiotta, Su
:
“Manifesto la mia solidarietà a tutta la popolazione francese.
Esprimo la stessa perplessità sollevata dal collega che mi ha
preceduto. Alla manifestazione di Parigi San Marino non c’era e non è
stato reso noto che marciasse insieme agli altri capi di Stato. Io
dico che poteva essere presente anche chi rappresenta San Marino in
Francia e abbiamo dei diplomatici. Figure come queste devono essere
il volto di San Marino in questi momenti. Mi auguro il segretario di
Stato possa dare una risposta a questa mancanza. Presento quindi un
Odg su un argomento portato in interrogazione nel novembre scorso, in
cui come Cittadinanza attiva chiedevamo riferimenti su alcune realtà
del nostro territorio che non hanno adempiuto alle spese di utenza e
monofase. In una sorta di classifica ci sono alcune aziende ancora
operanti che hanno debiti con Stato pari a centinaia di migliaia di
euro. La prima ha un debito di 834 mila euro, queste situazioni
devono essere risanate, malgrado le difficoltà economiche. Do
lettura: “Dai
dati forniti dall’Azienda dei servizi pubblici, a seguito di
un’interrogazione presentata il 29 settembre scorso dai consiglieri
di Ca, si apprende che l’importo aggregato degli ultimi trent’anni di
tutte le morosità delle utenze per la fornitura di luce, acqua e gas
a imprese e famiglie ammonta a 3.887.948 euro (…). Alla luce di
queste considerazioni, il Consiglio grande e generale impegna il
governo a disporre una commissione Amministrativa finalizzata
all’accertamento delle regioni e delle responsabilità che hanno
consentito il raggiungimento di importi tanto rilevanti; a far luce
sulle eventuali lacune, inefficienze forzature e inadeguatezza delle
procedure, dei regolamenti e delle leggi che disciplinano le modalità
di riscossione delle utenze e le contromisure da intraprendere in
caso di gravi e gravissime morosità
”.

Sulla Centrale del latte, chiediamo che di anticipare dibattito
e voto dell’Odg che chiede di sospendere e discutere anticipatamente
della sua vendita. E’ agli utimi commi previsti in questa sessione,
la nostra paura è che non si arrivi a discuterlo in questa sessione,
ma quando si sarà già fuori dai termini. Chiediamo quindi la sua
anticipazione”
Luigi
Mazza, Pdcs
:
“Alcuni dei temi evidenziati in comma Comunicazione pongono dei
rilievi. Parto con i fatti di Parigi. Mi allego alla solidarietà
espressa da chi mi ha preceduto a nome del mio gruppo, e siamo
d’accordo alla proposta di elaborare un ordine del giorno da
condividere nel corso dei lavori che riaffermi i valori della
libertà. Sulla stampa non locale, su Panorama, in questi giorni sono
stati posti in evidenza grandi elementi di dubbio e credo debba
essere una data risposta forte, non ci si può permettere di
associare San Marino a fatti che assolutamente non la coinvolgono,
come il finanziamento al terrorismo internazionale.
Quindi la
riorganizzazione delle forze di polizia: è un tema importante in un
momento come questo e condivido la necessità che si venga in
Commissione e in Aula a ragionare sugli ultimi adempimenti sulla
legge sul dipartimento di polizia. Su questi temi non ci può essere
opacità, ma è necessario affrontare tutti gli interventi nella
commissione preposta, affinché elementi di dubbio che coinvolgono
Bcsm, Tribunale forze dell’ordine siano superate prima possibile.
Dobbiamo avere la massima garanzia che fatti come quelli richiamati,
come lo spaccio di stupefacenti, non coinvolgano persone che devono
garantire l’ordine pubblico. Non voglio entrare nello specifico nella
delibera che prende atto del superamento del periodo di prova per
Gentili, ma ho sentito che lo abbiamo riconfermato per 5 anni. In
verità ha superato il periodo di prova. Non andiamo a confondere le
questioni, non è un semplice tecnicismo. Il problema principale è
ora dare forza alla riorganizzazione e avere i tre corpi in grado di
affrontare nuove sfide.
Sulla Centrale del latte ci sono
problematiche che vanno oltre la mera problematica della tutela del
prodotto locale. Siamo di fronte a un bivio: quella struttura non può
andare avanti, troviamo chi voglia investire per non farla chiudere?
Abbandoniamo il settore o cerchiamo soluzioni? Ora, trovato un
operatore con conoscenza del mercato, siamo alla fase due: mettere a
tavola anche i nostri operatori e distributori affinché questo
diventi un progetto Paese. Al tavolo ci devono essere tutti per
guardare nella stessa direzione. Sviluppiamo quindi il prodotto
locale e non escludo rapporti con le realtà limitrofi. Se vogliamo
un prodotto locale dobbiamo tener conto che deve essere un
progetto-paese”.
Nicola
Selva, Upr:

“Non voglio ripetermi su quanto detto dai colleghi di opposizione
in questo comma. Non si può fare politica a colpi di delibere del
congresso o della maggioranza. E’ un metodo usato un tempo dalla
politica che negli ultimi anni abbiamo contestato.
Questione
Smac: sono andato a discutere con gli esercenti che hanno messo in
funzione il sistema e i problemi esistono e sono reali.
Effettivamente si allungano i tempi e si creano alcune difficoltà
per le varie transazione, specialmente se si paga con carte di
credito e bancomat. Se poi avvengono errori, le procedure si
intoppano e i tempi di pagamento diventano enormi, Sono problemi
spiccioli e pratici ma determinanti. Nelle verifiche mi ha reso
inquieto che alcuni clienti non sammarinesi diventavano sospettosi di
fronte alle operazioni sul Pos con loro carte di credito. Ciò può
diventare un deterrente per venire a fare spesa a San Marino. C’è un
po’ di confusione al momento per esercenti e clienti, si sta
tracciando non solo l’aspetto fiscale dell’esercente, ma si sta
tracciando anche quello che fa un cittadino e non solo sammarinese.
Siamo sicuri che i sammarinesi poi non vadano fuori per non far
vedere cosa acquistano? Sono problematiche da valutare. Poi questi
dati chi li vede? Non può esaurirsi nella polemica ‘loro non
vogliono pagare le tasse’, nello scontro sindacato-operatori. Nella
trattativa della riforma tributaria si è sancito in modo troppo
frettoloso l’introduzione della Smac card come strumento fiscale e in
quel momento lì andavano visti tutti questi aspetti che erano
prevedibili. Ora servono soluzioni che permettano di usare la Smac
come strumento di sviluppo e anche come accertamento, ma con un
sistema che va rivisto”.
Gerardo Giovagnoli,
Psd
: “Sulla Smac card ho colto una vena polemica rispetto a
mancanze che ci sono nel sistema. Il governo non ha nessun interesse
rispetto a un suo non funzionamento. Nel momento iniziale ci possono
essere difficoltà che in parte sono state affrontate. Per esempio,
sotto una certa cifra non occorre utilizzare la Smac. Si è inoltre
esteso l’utilizzo ad alcune attività dello Stato. Ci si sta
abituando a utilizzare la Smac, è positivo. Salvo alcuni picchi di
problematicità, la questione funziona ed è apprezzata. Non c’è
volontà di cambiare la natura dello strumento. 
Il capogruppo del
Pdcs Luigi Mazza ha fatto bene a estendere il ragionamento sui corpi
di polizia e le istituzioni perché ci sarebbero contraddizioni fra
di esse. E’ bene che il segretario di Stato competente ci illustri
se le modalità per la riconferma del comandante della Gendarmeria
siano state rispettate, non vogliamo problematiche in questo senso.
Dovrebbe illustrare all’Aula il processo seguito. 
Il consigliere
Simone Celli ha citato i fatti tragici di Parigi, che sono negativi.
Ricordiamoci che i fattori che ci uniscono, in Europa, sono più di
quelli che ci dividono. Serve una riflessione sul perché decine e
decine di giovani si pongono come obiettivo quello di sovvertire il
nostro ordine attraverso la violenza. E’ un dato preoccupante. E’
da proporre un odg condiviso da tutta l’Aula con il cordoglio verso
le vittime e il Paese in cui vivevano”.
Pasquale Valentini,
segretario di Stato agli Affari Esteri
: “E’ stato riferito
che ci sono state problematiche riguardanti la mia competenza sul
terrorismo e sulla delibera con la quale si stabilisce che il
comandante della Gendarmeria ha superato l’anno di prova. Su
quest’ultima, ho sentito le reazioni seguite all’emergere della
notizia. Ecco il percorso della segreteria e del governo. Allo
scadere dell’anno ci siamo posti il problema del come procedere. In
un primo momento avevo, sulla scia di quanto contenuto del contratto,
pensato a una delibera del Congresso e una presa d’atto del
Consiglio. Ma c’era una incongruenza fra quanto previsto nel
contratto e la legge, perché nel contratto c’è una clausola che
nella legge non c’è. La legge dice che trascorso il periodo di
prova l’ufficiale è soggetto a conferma quinquennale, ma non si
dice chi prende atto del periodo di prova. Abbiamo verificato chi
precedentemente l’aveva fatto. Nelle 2 nomine precedenti era il
Congresso di Stato. Mi è stato suggerito di correggere la prima
delibera presentata in Congresso, nella quale c’era la presa d’atto
del Consiglio, togliendola. La delibera è stata poi pubblicata. 
Si
è parlato di problematiche, ma non credo che sia questa la sede in
cui entrare nel merito. Nelle Commissioni Esteri il consigliere
Matteo Zeppa mi chiede perché non abbiamo dato seguito a un Odg che
dava mandato per riformare il dipartimento di polizia per poi passare
al riordino dei corpi e dei regolamenti. Finora, purtroppo, non
abbiamo trovato le condizioni per farlo. Non ritengo si possano
trasferire sul comandante della Gendarmeria decisioni che prima
spettano all’organo legislativo e governativo. Non si possono
riformare leggi e regolamenti passando per i comandanti, che da parte
loro hanno comunque espresso la necessità di rivedere le funzioni
dei corpi. 
Riguardo al terrorismo, siamo stati oggetto di un
brutto articolo di Panorama. Ho chiesto informalmente all’avvocatura
dello Stato di verificare se ci sono elementi per far sentire la
nostra voce come Stato. L’ufficio Interpol ha compito di prevenire
fenomeni di terrorismo. Ricordo che non abbiamo partecipato alla
manifestazione di Parigi fisicamente, ma dopo gli attentati la
segreteria agli Esteri e la Reggenza hanno inviato dei messaggi alla
presidenza della Repubblica Francese e al ministero degli Esteri
circa la condanna di quanto successo. Esiste in territorio
un’associazione islamica che si è costituita nel 2012 ed è
iscritta nel registro delle associazioni, con ha sede al centro
Gualdo di Gualdicciolo. Lì si radunano persone provenienti anche da
fuori territorio. Il centro è nell’attenzione dei nostri organi di
vigilanza. Al momento mi dicono che non ci sono fenomeni particolari
da segnalare, ma l’attenzione c’è. Dobbiamo discutere con le
forze di polizia le adeguate misure di vigilanza per far sì che non
ci siano luoghi fomentatori e San Marino non sia un luogo dove si
istiga il terrorismo”.
Ivan Foschi, Su: “Ap ha
manifestato forte perplessità e insoddisfazione sull’azione di
Governo. Questo la dice lunga sulle prospettive di questa
legislatura. Io credo si dovrebbe prendere atto della fine di una
maggioranza. Visto che il Paese è già da tempo in emergenza credo
non si debba perdere altro tempo. C’è una maggioranza logora e
consumata che mostra tutti i limiti messi in luce durante le ultime
elezioni dalle altre forze politiche. Limiti che sono stati tenuti
sotto il tappeto. Primo tema è quello della questione morale: è
emersa perché ci sono state indagini della Magistratura che hanno
messo il dito su nervo ancora scoperto. Parlare di voto di scambio,
corruzione e tangenti non è più cosa da ‘nemici del paese’, ma sono
atti che fanno parte di un’indagine giudiziaria. Sulla centrale del
latte dico solo che il bando è una foglia di fico: non ci sono reali
intenzioni di rimettere in discussione la trattativa. Ecco perché
abbiamo presentato un nostro ordine del giorno. Sul comandante della
Gendarmeria invece non è stato valutato il raggiungimento o meno
degli obiettivi preventivati. Non si può certo dire che quest’anno
siano stati risolti una serie di problemi. Anzi. Il riordino dei
Corpi non è stato fatto. Tornando ai problemi della maggioranza
l’invito è quello di non far perdere ulteriore tempo al paese con
teatrini prolungati. Le elezioni porteranno a rallentamenti
circoscritti ma permetteranno al paese di ripartire con una nuova
maggioranza”.
Elena Tonnini, Rete: “Mentre fuori di qui
c’è tendenza ad aprirsi e collaborare, in quest’Aula c’è tendenza
opposta, ovvero erigere veri e propri muri. L’importante è essere
percepiti trasparenti agli occhi dell’Italia e degli organismi
internazionali per accedere con meno domande a fette golose di quel
mercato finanziario che ci attira. Sulla Centrale del latte si è
fatta una manifestazione di interesse fittizia per dare la parvenza
di trasparenza, perché di fatto era già stato tutto deciso. Spesso
e volentieri la gestione e la trasparenza aiuterebbero molto ad
evitare polemiche. Mi sarebbe piaciuto sentire dal Segretario di
Stato Arzilli qualche parola sulla situazione dell’aeroporto”.
Mimma
Zavoli, C10:
“Vorrei ricordare in quest’Aula la scomparsa di
Marina Michelotti. Assistiamo con crescente inquietudine
all’incomunicabilità tra rappresentanti della maggioranza e tra
maggioranza e governo. La coalizione che ha vinto le elezioni ponga
rimedio a questa situazione. Questa coalizione non ce la fa. Non
riesce a costruire una casa nuova e comune a tutti. Non avete
risposto a emergenza economica e occupazionale e non avete aggredito
adeguatamente gli sprechi. Membri di maggioranza e segretari di Stato
sono stati coinvolti in vicende giudiziarie. Avete promesso una
sterzata dell’economia, ma non c’è stata alcuna sterzata ed ora
rischiamo di schiantarci contro un muro. Avete rinnovato l’incarico
al comandante della Gendarmeria senza neppure rivolgervi a
quest’Aula. Il comandante Gentili aveva una sorta di obiettivo da
raggiungere, ovvero il riordino dei Corpi di Polizia. Non abbiamo
visto nulla. Avete rinnovato quel contratto ed è una grande pecca
dal punto di vista istituzionale. E’ stato fatto poco di concreto in
tutti questi mesi”.

San Marino, 19 Gennaio 2015/01

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