Si è chiuso, con la sessione pomeridiana, il Consiglio grande e generale, con un giorno in anticipo. L’Aula ha affrontato decreti e istanze d’Arengo, tra cui quella in favore di una gestione pubblica dell’asilo-nido di Falciano, approvata con 26 voti a favore e tre astenuti. Da ultimo, il capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza ha posto in votazione l’ordine del giorno che impegna la prossima legislatura a un confronto sui temi proposti da Csu-Anis all’interno del contratto del settore industria, approvato a maggioranza.
Di seguito il riassunto degli interventi della seduta.
Ratifica decreti delegati e decreti legge
La Reggenza interviene per ricordare che in Ufficio di presidenza è stato previsto che saranno sottoposti a ratifica tutti i decreti per cui non verrà chiesto lo scorporo. Dei 24 decreti delegati e legge, sono scorporati per richiesta del Ps e del Pdcs, il decreto 14 maggio 2012 n. 53, Disciplina del trattamento retributivo dei Dirigenti e dei Direttori di Dipartimento, e per richiesta del Pdcs i decreti delegati n.63,67,94,106 e i decreti legge 107 e 111. Il resto dei decreti viene approvato a maggioranza.
Istanza d’Arengo:
Istanza d’Arengo n.31 – “Cittadini sammarinesi per l’installazione di dissuasori che impediscano il parcheggio di autovetture sui marciapiedi nel tratto stradale che collega l’edifico scolastico di Faetano al centro del Paese (via C. Villani, Strada della Croce)”. RESPINTA con 23 voti contrari e 21 a favore.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “L’ufficio competente ha giò predisposto progetto senso unico della strada della croce in direzione monte-valle e sono stati previsti nuovi marciapiede a bordo strada e nuovi posti auto, l’assetto definitivo dlela strada risolverà problema sollevato dei cittadini. Suk parewre organi competenti e giunta di castello, si propone di non accogliere l’istanza.
Pier Marino Mularoni, Upr: “Questa istanza tende ad ottenere dei paletti dissuasivi al parcheggio delle auto sul marciapiede. Certamente ritengo utile il controllo della Gendarmeria, ma dal mio punto di vista ci può stare questa possibilità. E’ vero quello che dice la giunta di Castello. e che in strada della croce si è già intervenuto, ma in via Chiara Villani non è successo ed è la via che porta alle scuole, succede quindi ci siano auto parcheggiate sul marciapiede. Installazione di alcuni paletti solop neò tratto più vicino alla scuola sarebbe opportuno e non troppo restrittivo per nessuno. Il voto dell’Upr sarà favorevole a questa istanza”.
Iro Belluzzi, Psd: “Se andiamo a considerare quanto scritto dai genitori e dal corpo docente di Faestano autori dell’istanza, si capisce quanto importante sia mettere in sicurezza quel tratto di percorso che porta alla scuola. Ritengo l’istanza vada accolta, dando merito al segretario compentente di avere operato per riordino viabilità e per tutti i lavori legati alla costruzione dei marciapiedi”.
Filippo Tamagnini, Pdcs: “I dissuasori di sosta hanno riguardo l’usa delle nostre strada delle necessità di continui interventi di manutenzione. C’è sopratutto per i castelli più alti la necessità di pulire le strade soprattutto nei periodi invernali. Sull’intervento in questione, su strada della croce deve solo essere messo in cantiere l’intervento che porterà a parcheggio e nuovi marciapiedi, completando anello pedonale. Parcheggiare suo marciapiedi è gesto incivile, soprattutto perchè il centro di faetano è attrezzato di parcheggi, ma vanno utilizzate. Serve solo più cultura e saggezza degli automobilisti e se occorre controllo maggiore degli organi di pulizia”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Quando è stata presentata l’istanza, non erano stati fatti gli interventi attuali. Obiettivo della sicurezza dei pedoni è obiettivo di tutti e le prerogative di fondo dell’istanza sono già state accolte”.
Pier Marino Mularoni, Upr: “Non ci sto sul giudizio di non rispetto da parte di coloro che frequentano quell’area e devono utilizzare le strutture esistenti, perchè a Faetano non ci sono parcheggi. C’è un’utenza elevata dovuta a sede centrale della Banca di San Marino che occupa oltre 50 persone e c’è un problema reale di parcheggio, non si può etichettare le persone di mancanza di rispetto”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Il problema dei parcheggi non si risolve con i paletti sui marciapiedi, ma di cui il progetto che, insieme alla disponibilità di bilancio su cui stiamo cercando di reperire risorse e con variazine Prg, si deve completare la terza fase, con la realizzazione del parcheggio multipiano interrato da 45-50 posti”.
Istanza d’Arengo n.10 -Cittadini sammarinesi affinché per la nuova struttura asilo-nido di Falciano – acquistata e rinnovata con finanziamento pubblico – sia prevista una gestione pubblica. APPROVATA con 26 voti a favore e 3 astenuti.
Pasquale Valentini, segretario di Stato con delega all’Istruzione: “Lo Stato tempo addietro aveva a disposizione una struttura, quella di Falciano dedicata alla scuola infanzia, che aveva bisogno di un intervento di manutenzione e adattamento e si è pensato di non far decadere la struttura e di predisporla al nido. Quando la struttura era pronta, il governo ha valutato, che la sostenibiltà della proposta, di dare attuazione immediata e di allargare la disponibilità dei nidi per altri 45 posti, fosse il modo più veloce e sostenibile di dare risposte. Anche a fronte dell’esperienza molto positiva dell’integrazione di strutture a gestione pubblica e privata. Questa integrazione ha perfettamente funzionato e dato disponibilità di allargare di 70 posti la disponibilità degli asili, con un aggravio per lo Stato molto contenuto. Si è giudicato quindi che per la struttura di Falciano si poteva affidare la gestione a privati già impegnati in territorio attraverso un bando. Questa era l’ipotesi che non è mai stata verificata fino in fondo e mai é arrivata a compimento. Non c’era nessuno progetto di privatizzazione degli asili statali, c’era solo la valutazione di un’opportunità. Non c’era intenzione di privatizzare altre strutture esistenti, ma la valutazione su una struttura che doveva nascere, se poteva o meno essere portata avanti con un intervento compatibile con le problematiche di bilancio che lo Stato si trova a dover attraversare. Il tutto senza mettere in discussione la funzione pubblica e la necessaria autorizzazione dell’Authority pubblica. I cittadini invece hanno pensato che quella struttura sia bene che venga gestita dallo Stato. Non faccio mie le motivazioni dell’istanza, non c’è distinzione qualitativa tra gestione pubblica e privata. Il tema è se questa struttura a disposizione a Falciano deve essere messa a gestione statale o privata. Credo che sarebbe sbagliato interrompere il percorso di integrazione che è stato fatto e che mette il nostro Paese alla pari di altri Paese e che giudico positivo. Lo Stato deve garantire uguali livelli di qualità e uguali condizioni di accesso attraverso forme di convenzionamento e infatti dà già tutti gli strumenti necessari. Altri compiti prevalicano le sue funzioni. E’ sbagliato fare di questa questione una battaglia ideologica, ma se al primo posto c’è l’avere a disposibzione questi servizi o altro. Oggi l’istanza viene in Consiglio che si esprimerà e al prossimo governo spetta il compito di decidere se proseguire o meno il percorso intrapreso”.
Giuseppe Maria Morganti, Psd: “Il tendenziale accoglimento, e la massima apertura al Consiglio, senza che il governo intervenga con uno specifico orientamento, è un approccio che apre una prospettiva importante a questo dibattito perchè dà risposta a 3.500 cittadini, che non è un fattore irrilevante. Dall’altro mette in chiaro la funzione delle strutture per l’infanzia ed educative. In molti Paesi hanno una gestione mista pubblico e privata, ma ci riferiamo sempre a grandi Paesi dove le opportunità culturali sono tante. In un piccolo Paese invece le opportunità non sono molte e quindi ci si potrebbe trovare spesso di fronte a un’offerta formativa unica. Ritengo che, sebbene la legge preveda un futuro complesso di pubblico e privato del settore, non significa che questo debba avere una posizione, non prevalente rispetto alla posizione pubblica”.
Paolo Crescentini, Ps: “Il governo ha cercato di ammorbidire la sua posizione oggi, non prendendo decisione e lasciando il Consiglio libero di scegliere. L’invito che rivolgo al Consiglio è di accogliere questa istanza, fondata su motivazioni valide, la nostra perplessità era quella che il governo volesse andare in una direzione che non condividiamo di privatizzare settori che devono essere pubblici. Istruzione, sanità di base, previdenza e fonti di energia non possono essere dati in mano a privati. Il Ps rifiuta posizioni di carattere ideologico, ribadiamo il pieno convincimento sul principio che il pubblico continui a gestirìe il pubblico”.
Francesca Michelotti, Su: “L’educazione primaria è fattore di assoluto sviluppo ma non c’è coscienza politica a riguardo.Anche se animato dalle buone intenzioni, il privato deve rispondere infatti a una logica di mercato e deve fare profitto economico, altrimenti chiude. Questo è un elemento fortissimo che separa il servizio pubblico da quello privato che è piuttosto un’attività economica. La redditività del servizio pubblico invece non si misura solo con il bilancio, ma la vedi a ricaduta nel sostegno che dai alle famiglie e allo sviluppo socioecomico e culturale del Paese, al sistema democratico. Siamo assolutamente favorevoli all’istanza”.
Roberto Giorgetti, Ap: “Noi di Ap vogliamo lasciare a parte le decisioni ideologiche. Sull’asilo di Falciano il governo ha avviato un percorso per dare la possibilità di gestire una struttura che resta pubblica ai privati, era da valutare se era via percorribile”.
Marino Riccardi, Psd: ” Mi auguro questa istanza trovi l’accoglimento perché trovo opportuno che per quello stabile ci sia gestione pubblica, è un controsenso dare struttura privata, dove ci sono asili pubblici che pagano l’affitto. Ci sono altri settori dove lo Stato può risparmiare, bisogna guardare altrove dove tagliare le spese. Ci sarà nostro impegno per la prossima legislatura in questa direzione”.
Alessandro Mancini, Ps: “Voglio sottolineare l’importanza di questa istanza e il pieno appoggio del Ps. E spero che l’imbarazzo del riferimento del governo sia da auspicio per il suo accoglimento”.
Alessandro Rossi, Su: “Non credo esistano così tanti bolschevichi e statalisti a Falciano, ma che l’ampio sostegno di questa istanza derivi dalla sensazione di una sorta di scippo della possibilità di decidere e di scippo delle risorse pubbliche”.
Claudio Felici, Psd: “Il sistema misto degli asili nido in questo Paese si è già consolidato da tempo, e quindi, ripartire in maniera ideologica, ci è sembrata un’iniziativa velleitaria. Quella struttura a Falciano è stata frutto di una battaglia dei residenti per un’iniziativa pubblica in favore della collettività. E l’istanza lo ribadisce. Non vogliamo diventi un episodio propagandistico ma una presa di coscienza politica. E i criteri di rigore della spesa deve coinvolgere anche servizi di prima infanzia, ma bisogna fare in modo che questo servizio non debba essere scollegato da principi di efficienza e qualità. Voteremo a favore dell’istanza, può essere un segnale importante”.
Andrea Zafferani, Ap: “Non è vero che non si era presa una decisione, come ho sentito, purtroppo era stata presa con un odg, ed era quella di privatizzare, purtroppo, seppure con un bando. L’istanza rappresenta un semplice problema, perchè dobbiamo privatizzare una cosa per cui lo Stato ha investito tanti soldi, senza che il non farlo comporti spese eccessive? Mi sono permesso di suggerire, nel dibattito di gennaio, di creare piuttosto una società privata a partecipazione pubblica che gestisca con criteri privatistici e non dovrebbe avere profitto, nè pagare canone annuo di affitto. Questa soluzione consentirebbe comunque di ridurre il contributo pubblico che lo Stato versa ai bambini. Non sono contrario agli asili privati, sono contrario in questo caso”.
Angela Venturini, Mod.: “Il progetto di gestione privata dell’asilo di Falciano è arrivato sul fronte politico con un orientamento e, lo sottolineo, niente di più. Poi invece si è arrivati in Consiglio grande e generale con un ordine del giorno che doveva avviare il completamento di questa idea, ma è successo che la maggioranza non c’era.
Ciò significa che c’erano problemi politici e in alcuni partiti non era stata fatta chiarezza. E’ nato così un grosso movimento di sensibilizzazione che ha portato all’istanza sottoscritta da 2.500 firme, anche se si dice che siano 3.500. Un numero consistente che non può non avere peso. Ci troviamo in questa situazione oggi, di votare un’istanza in un clima pre elettorale. Queste istanze devono essere considerate, ma non è questo il momento di prendere decisioni vincolanti e quindi mi asterrò dal voto. Certe responsbilità devono essere prese dalle lingue biforcute che ci hanno messo in questa direzione”
Maria Luisa Berti, Ns: “Le famiglie chiedono ulteriori strutture e noi non abbiamo preclusioni verso quelle private. Certo quelle pubbliche garantiscono livelli di qualità, per cui lo Stato deve intervenire per garantire lo stesso livello in quelle private. Il consigliere deve recepire le istanze della cittadinanza e se oltre tre mila cittadini inoltrano una richiesta al Consiglio la politica non può fare finta di niente. La Lista della libertà dà ampia disponibilità all’accoglimento dell’istanza”.
Pier Marino Mularoni, Upr: “Perché tante firme? E non solo di giovani mamme? Evidentemente quando le scelte sono calate dall’alto la gente fa sentire la sua voce. Noi abbiamo una posizione selettiva sulle privatizzazioni. Non siamo contrari se sono utili per dare una risposta ai cittadini. Su Falciano sono state investite risorse pubbliche e la risposta deve rimanere pubblica. Ciò non significa essere contrari agli asili privati che già sono attivi in Repubblica. L’Upr è favorevole all’istanza”.
Vanessa Muratori, Su: “Si tratta di un disimpegno dello Stato. Il governo voleva dare a privati una struttura pubblica e poi voleva farlo per tutte le altre strutture della scuola. La popolazione è molto attenta, sono state raccolte migliaia di firma perché è assurdo dare a privati la struttura migliore, ristrutturata con risorse pubbliche. Condividiamo l’istanza, gli asili pubblici sono un patrimonio della collettività e non intendiamo regalarli a nessuno”.
Denise Bronzetti, Psd: “Il governo ammetta che è stata fatta una cavolata e che occorre tornare indietro. Il problema non sono i privati. Su questa struttura è intervenuto lo Stato e due governi hanno garantito che sarebbe rimasta pubblica. Meno male che si sono formati comitati contrari all’operazione scellerata di privatizzazione. Non è poi detto che gli standard qualitativi siano gli stessi tra pubblico e privato. Confermo il voto favorevole all’istanza e lancio un monito affinché queste situazioni nel futuro siano maggiormente ponderate”.
Luigi Mazza, Pdcs: “L’istanza pone domande che vanno oltre il tema specifico. E’ possibile che solo il percorso pubblico sia valido e che il privato porti con sé deregulation? Le strutture private accreditate hanno dato delle risposte alla cittadinanza, non possiamo dire che solo il pubblico può garantire certi servizi. L’asilo nido deve essere solo pubblico? Non sono d’accordo. E anche nel sistema scolastico vale la stessa questione”.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Parliamo di cose approvate a larga maggioranza, come la legge sulla prima infanzia. In nessun Paese la scuola è sotto monopolio. La strada migliore è una sinergia guidata tra pubblico e privato. E’ un problema di costi e di qualità. In Danimarca si preferisce sostenere l’assistenza domiciliare alle mamme piuttosto che i nidi; in Svezia per garantire maggiore efficienza la gestione delle scuole è in mano ad associazioni di genitori e insegnanti. La direzione statale dei servizi alla prima infanzia ha promosso la sinergia con il privato. La struttura di Falciano deve rimanere pubblica perché è nata così? Si può discutere. Ma non si può affermare che il monopolio dell’istruzione deve essere statale”.
Francesca Michelotti, Su: “Segretario Valentini, adesso si mette a sindacare su chi firma le istanze d’arengo, è l’unico strumento amato e praticato dai cittadini e ci mettiamo a disquisire su chi firma? Poi, chi le deve fare le battaglie in questo Paese? Non ha senso che prevalga l’orgoglio professionale? Ne vediamo noi qui dentro interferenze grosse qui dentro, e ci scandalizziamo? Poi si parla come se l’ideologia fosse l’offesa più grossa”.
Paolo Crescentini, Ps: “Sono mesi che il mio gruppo consiliare ha preso questa posizione, non certo lo ha fatto oggi per l’istanza firmata da 3.500 persone. Lo abbiamo sottolineato già nel Consiglio di febbraio che il pubblico deve restare pubblico e il privato resti privato. Dalle parole del segretario è emersa la nostra preoccupazione, che non si è affrontato in passato il dibattito sulla scuola che avevamo richiesto, perchè volontà del governo era di aprire al privato. Il comunicato stampa della Compagnia delle opere ha creato dissidi anche in maggioranza perchè questa associazione vorrebbe radicarsi nel settore scolastico”.
Istanza d’Arengo n.7 – Cittadini sammarinesi affinché sia costituito, ai fini elettorali, il collegio estero con l’attribuzione di due seggi in Consiglio Grande e Generale
RESPINTA con voto palese.
Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Abbiamo sempre qualificato questa istanza come un’istanza del collegio estero. In realtà non si limita a una diversa rappresentanza tra residente in territorio e non, introduce proposte diverse. C’è il collegio estero che dà luogo a due seggi; c’è il voto a distanza, già preso in considerazione; la possibilità di votare con le regole dei residenti per chi vive in Repubblica da un anno prima della tornata elettorale. Per il primo tema non ci sono le condizioni politiche per affrontarlo, anche se era presente nel programma elettorale. Non abbandoniamo l’argomento ma non è questo il momento per impegnare il Consiglio. Le proposte dell’istanza sono blindate e potrebbero non essere congruenti. Sul voto a distanza ho molti dubbi, non c’è garanzia di segretezza”
Alberto Selva, Ap: “Dibattito interessante. Il programma del Patto prevedeva l’introduzione dei collegi esteri: è un tema valido per la prossima coalizione. Tenderei a privilegiare la sostanza dell’istanza, che a me piace, e anche se siamo a fine legislatura esprimo voto favorevole affinché sia argomento della prossima maggioranza”.
Claudio Felici, Psd: “Siamo a fine legislatura, è sconsigliabile prendere decisioni sulle norme elettorali. Non siamo mai stati convinti dei collegi esteri e alcune scelte del passato sono da
ritenersi migliori. Voteremo no”.
Luigi Mazza, Pdcs: “Non sono contrario a una proposta del collegio estero. Ora i cittadini non residenti votano solo partiti e non le preferenze. Ma non è materia da istanza d’Arengo”.
Istanza d’Arengo n.29 – Cittadini sammarinesi per la predisposizione di un nuovo modello di accertamento tributario tramite il cosiddetto “redditometro”. RESPINTA con voto palese.
Pasquale Valentini, segretario di Stato per le Finanze: “Avevamo costruito una riforma fiscale che regolamentava quanto chiesto dall’istanza in un contesto in cui tutta la materia veniva aggiornata. Pensare di partire con un intervento come questo, credo sia estremamente negativo. Senza molte discussoni, l’istanza va respinta e va avviato prima possibile, appena ci saranno le condizioni con una nuova maggioranza, il percorso per dare al Paese una riforma tributaria completa”.
Andrea Zafferani, Ap: “Sono favorevole a questa istanza, è strumento da calibrare utile rivolto all’evasione fiscale, anche se non l’unico”.
Nicola Selva, Upr: “Per noi dell’Upr l’aspetto fiscale è ambito fondamentale per giustizia ed equità sociale, per tanto, il redditometro, strumento che si pone l’obiettivo di trovare evasori fiscali con verifiche incrociate, è necessario anche nella nostra Repubblica. La segreteria proposta deve tenedere verso l’equità e va introdotto sistema di accertamento che va a riempire questa esigenza”.
Federico Bartoletti, Pdcs: “Il segretario di Stato ha già dato risposta chiarendo che all’interno dela riforma tributaria ci sono strumenti che vanno in questa direzione, tra cui anche le indagini finanziarie. Quindi nello spirito la riforma tributaria ha dato risposta, almeno nella ratio all’istanza. A nome del Pdcs-A&l diamo parere negativo all’istanza”.
Come ultimo atto, il capogruppo Pdcs, Luigi Mazza ha messo ai voti l’ordine del giorno che impegna la prossima legislatura a un confronto sui temi proposti da Csu-Anis all’interno del contratto: riduzione festività, rappresentatività, credito agevolato, non imponibilità del 50% delle ore di lavoro obbligatorie, tetto pensionistico in base al monte ore, stabilizzazione dei frontalieri. L’odg è stato approvato con voto palese a maggioranza.