CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-22 DICEMBRE
LUNEDI’ 22 DICEMBRE – Seconda parte
Nell’ultimo giorno della sessione consiliare di Dicembre, termina in serata l’esame del Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015 che viene approvato con 30 voti a favore, 18 contrari.
La seduta procede nelle sue ultime battute con l’approvazione dell’Odg di maggioranza sui progetti di sviluppo del Paese, mentre viene respinto l’Odg di Unione per la Repubblica per richiedere la revoca dell’incarico di Antonio Gumina quale ‘commissario osservatore’ e l’immediata nomina del direttore dell’Aif.
Infine, l’Aula approva all’unanimità un Odg sottoscritto da tutti i gruppi consiliari per esprimere condanna rispetto all’attacco terroristico avvenuto in Pakistan che ha portato all’uccisione di 144 civili, di cui 131 bambini, e per impegnare i propri rappresentanti presso gli organismi internazionali a sostenere iniziative in merito.
Nella seconda parte del pomeriggio, i lavori sul bilancio sono proseguiti con l’emendamento proposto da Cittadinanza Attiva e Federico Pedini Amati, Ps, aggiuntivo dell’articolo 52 bis “Della Trasparenza”: la proposta chiedeva nella versione originale che i beneficiari effettivi, di banche e finanziarie siano pubblicati sul sito ufficiale di Banca centrale. La maggioranza, per voce di Luca Beccari, Pdcs, propone un emendamento concordato che, benché si limiti a concedere la conoscenza dei beneficiari effettivi degli istituti ai consiglieri, viene accolto con favore dai proponenti di Su, C10 e dal consigliere Pedini Amati, per cui rappresenta comunque un passo in avanti verso la trasparenza.
Quindi l’emendamento articolo 52 bis concordato viene approvato.
Respinti i successivi due emendamenti di Cittadinanza attiva sul settore bancario: il “52 ter” affinché l’autorizzazione ad esercitare le licenze bancarie sospese sia soggetta a nulla-osta del Congresso di Stato “previo parere favorevole del Consiglio Grande e Generale”, il “52 quater”, per introdurre la separazione bancaria.
Infine, l’emendamento di Cittadinanza attiva, “53 duovicies- lavoro minimo di cittadinanza” viene ritirato, in quanto è approvato un emendamento concordato con la maggioranza volto a tutelare chi ha perso il lavoro, terminato gli ammortizzatori e raggiunto un’età che rende difficile il ricollocamento nel mondo del lavoro (57 anni d’età e 35 di contributi). In dettaglio, viene offerto l’accesso al trattamento pensionistico anticipato, fino ad un massimo di 500 euro mensili, da restituire poi con l’accesso alla pensione in misura non superiore al 10% del contributo mensile.
Prima di chiudere la seduta, l’Aula ratifica una serie di convenzioni internazionali tra cui l’Accordo mediante Scambio di Note tra San Marino e Italia sulla corretta interpretazione dell’art.43 della Convenzione di amicizia e buon vicinato del 1939 in materia di marchi e brevetti.
Di seguito un estratto del dibattito della seconda parte dei lavori odierni.
Comma 5. Legge di bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015.
Dibattito sull’Emendamento Articolo 52 bis “Della Trasparenza” di Cittadinanza attiva e Federico Pedini Amati. Approvato emendamento concordato con maggioranza.
Federico Pedini Amati, Ps: “La sostanza dell’emendamento è legato alla trasparenza che noi auspichiamo ci possa essere anche in ambito bancario e finanziario, alla luce dei fatti accaduti recentemente. Non vogliamo mettere in crisi il sistema, ma riteniamo sia diventato imprescindibile riconoscere i beneficiari effettivi di queste imprese. Ad oggi le società anonime non esistono più a San Marino e non si capisce perché questo settore debba essere l’unico a restare non trasparente fino in fondo. Sappiamo che c’è una proposta della maggioranza, chiediamo se ci può essere un momento di confronto per modificare il nostro emendamento”.
Luca Beccari, Pdcs: “Su questo punto ci siano informalmente confrontati con i proponenti per vedere se si riusciva a trovare una formulazione che poteva coniugare esigenze diverse. Abbiamo sempre sostenuto che la trasparenza è un valore da rafforzare, in particolare nel sistema economico. D’altra parte si è sempre detto che anche la riservatezza è un valore, che non equivale all’opacità nei confronti degli organismi di controllo, ma che garantisce informazioni sensibili su investimenti e attività economiche, in modo che non siano di dominio pubblico. La formulazione dei proponenti per questo non era accettabile. Avevamo condiviso la previsione di un obbligo di dichiarare, all’accesso di benefici economici, quali crediti agevolati e defiscalizzazioni, il beneficiario economico, d’altra parte non eravamo d’accordo della pubblicità tramite web di informazioni sui titolari effettivi delle banche perché è evidente che vi possono essere ragioni per nulla relative alla componente fiscale o regolamentare per cui un soggetto decide di rimanere nella riservatezza. Condividendo in parte che è vero che nel Paese sono state prese decisioni importanti su questo settore e che l’Aula è stata chiamata a scelte determinati, anche di salvataggio, i componenti dell’Aula devono essere messi in condizione di avere tutte le informazioni necessarie, anche quelle sul titolare effettivo in questi casi. Quindi prevediamo una versione in cui si concede la conoscenza del titolare effettivo ai consiglieri, previa riservatezza richiesta. Abbiamo predisposto un testo”.
Luca Santolini, C10: “La modifica proposta contiene sostanzialmente la richiesta fatta da Cittadinanza attiva, con le modifiche non cambia la sostanza del comma 4. Invece per i commi 1,2,3 sugli effettivi beneficiari degli istituti bancari e finanziari, la riformulazione proposta dal governo non recepisce il senso della richiesta fatta da Ca, ma contiene un altro principio importante. Noi rimaniamo convinti della bontà di una battaglia politica che conduciamo da 2 anni sulla trasparenza di questo settore cui sono stati riversati enormi quantitativi di soldi pubblici. Le spiegazioni sulla necessità di riservatezza non ci convincono. La proposta della maggioranza sul comma aggiuntivo è comunque un primo passo avanti e contiene un principio importante che è quello della conoscibilità dei beneficiari per chi deve decidere sui contributi pubblici. Noi proseguiremo la nostra battaglia ma siamo disponibili ad accogliere la modifica perché la riteniamo un primo passo importante con effetti positivi sulla consapevolezza del Consiglio su questa materia”.
Ivan Foschi, Su: “Condivido le considerazioni di Santolini. Abbiamo proposto l’emendamento perché crediamo davvero che andare verso la trasparenza sia un valore per tutto il nostro sistema che ci qualificherà maggiormente. La proposta fatta non corrisponde ai nostri intenti ma introduce un criterio di controllo e consapevolezza maggiore e valorizza il ruolo del consigliere quando è chiamato sulla concessione di aiuti e può fare emergere potenziali conflitti di interesse, è un aspetto importante”.
Dichiarazioni di voto:
Andrea Zafferani, C10: “Il bilancio resta, nonostante oggi si sia registrato un clima migliore in Aula, una legge fondamentalmente sbagliata. I prima battuta per le ‘non-scelte’ che contiene. Questo bilancio non fa revisione della spesa, sarebbe invece primo punto su cui agire. Contemporaneamente c’è debito, i cittadini ne devono essere consapevoli e devono criticare questa scelta di fare debito per finanziare la liquidità dello Stato. L’errore più grande che un Paese piccolo come il nostro può fare. Un debito di 30 mln di euro per finanziare la liquidità dello Stato è irresponsabile e ne pagheranno le spese i cittadini che verranno. Una scelta assolutamente irresponsabile e che ci porta ad essere totalmente contrari alla legge di Bilancio. Gli investimenti pluriennali ancora non ben definiti sono finanziati anch’essi con il debito e con la vendita del patrimonio scelta. Altra scelta che contestiamo e che contrasteremo in futuro. Sono scelte che si prendono con maggioranza ancora in verifica, temo che ci sarà la vendita dei terreni sulla destinazione dei ricavi staremo a vedere. Speriamo diventi un’abitudine il ragionamento sugli emendamenti, nonostante questo,tre importanti scelte prese con il Bilancio sono fondamentalmente sbagliate. Ciliegina sulla torta l’emendamento sulla malattia, l’unico vero taglio fatto, una vera ‘porcata’ di cui la maggioranza se ne prende totalmente la responsabilità. Il nostro voto sarà totalmente contrario”.
Fabio Berardi, Pdcs-Ns: “Per la lista che rappresento dichiaro una posizione assolutamente a favore di un bilancio di grande sostenibilità e grande responsabilità. Non è vero che non si è tenuto conto di questioni relative alla revisione della spesa. Siamo arrivati ad un valore prudenziale, al di sotto dei 14 mln di euro di deficit, e riteniamo in consuntivo di puntare a un pareggio. E questo sarà l’elemento che più delle parole metterà a tacere tutte le preoccupazioni. Rispetto agli anni precedenti, ritengo che approviamo qualcosa di molto simile a quanto presentato in prima lettura, questo grazie al confronto in via preventiva tra maggioranza e minoranza, un confronto che è continuato in Aula, malgrado l’uscita del movimento Rete. Si sono infatti trovati punti di condivisione su posizioni difficili come l’ultimo caso, poi sulla Smac card, su opere e sviluppo. L’Aula ha trovato una mediazione costruttiva per valutare, in modo congiunto, di andare ad alienare beni che non servono più. Sulle partecipazioni bancarie si è concordato che ogni membro del Consiglio possa venire a conoscenza degli effettivi intestatari di quote societarie di banche e finanziarie. La progressiva riorganizzazione degli enti ha permesso poi di ridurre sensibilmente i trasferimenti dello Stato sugli stessi enti. Do un giudizio positivo, condiviso dalle linee di maggioranza. Malgrado momenti di tensione come la manifestazione in piazza delle categorie economiche, siamo convinti il dialogo con esse possa continuare. Si vedranno i limiti e le difficoltà nei prossimi mesi nell’applicazione dello strumento Smac per porre poi i dovuti correttivi. Non ci sono interventi straordinari ma linee di sviluppo: tutto ciò fa pensare che il Paese sta avanzando verso la normalità ed equità e verso nuove prospettive di sviluppo e benessere”.
William Giardi, Upr: “Mi auguro il contrario dell’auspicio di Fabio Berardi, sarebbe preoccupante se in futuro la modalità di affrontare le prossime leggi dovrebbe essere questa. La legge di bilancio era stata presentata come luogo di confronto e l’opposizione ha accettato l’invito della maggioranza che ben presto si è manifestato come un teatrino, con incontri imbarazzanti che hanno anticipato il dibattito in Consiglio. Così come da legge semplice si è risolta in legge omnibus, in cui è difficile trovare sua coerenza interna. Upr con Ps ha presentato numerosi emendamenti, non accettati, ma in cui noi crediamo, tra cui tutele ai finanziamenti allo sport, valorizzazione del capitale umano sammarinese. A Upr questa finanziaria non piace e non darà il suo voto favorevole”.
Stefano Macina, Psd: “Dal dibattito si è compreso che chi aveva targato questo bilancio come legge elettorale si è dovuto ricredere. Perché oltre ad attuare quel confronto con l’opposizione, sottolineato da Berardi, questo bilancio compie scelte importanti e ci permette di chiudere la discussione con l’approvazione di un testo che prevede un passivo al di sotto dei 14 mln di euro. E con gli interventi delineati nel dibattito si può pensare a un risultato migliore anche in fase di assestamento. Significa che le scelte compiute e i provvedimenti introdotti hanno prodotto risultati importanti. Ma la legge prevede una progettazione di interventi che lo Stato deve fare. Qualcuno ha detto che è legge omnibus, per l’articolo sulle api e sulle armi, giusto per quelli appunto. Questa legge è tutt’altro. Ci sono investimenti pubblici, lo Stato decide di investire, è un’inversione di tendenza rispetto situazioni di stretta emergenza del passato. Su alcuni aspetti si sono trovate convergenze che, anche se non hanno fatto cambiare l’idea complessiva, sono convergenze importanti. E non mi sembrano aspetti da sottovalutare. Da parte nostra il voto sarà favorevole alla legge di bilancio che è uno strumento importante per continuare il percorso di risanamento del Paese”.
Francesca Michelotti, Su: “Non c’è stata e non ci sarà la lotta agli sprechi in questo Bilancio dove manca il controllo della spesa. E’ preoccupante, in questo momento serviva una diversa mobilitazione sul fronte del contenimento della spesa e una maggiore determinazione sul suo controllo da parte dei segretari di Stato. Sul piano degli investimenti, il bilancio si è aperto sulla prospettiva oscura dell’indebitamento pubblico. Ci fa vedere il futuro in una sorta di nebbia. Speriamo l’indebitamento vada negli investimenti e non per finanziarie la spesa corrente. Quindi il collegio sindacale dell’Iss nella sua relazione al bilancio afferma di non essere in grado di esprimere un giudizio. E mi chiedo se possiamo liquidare questa questione in silenzio. Non mi sembra che il segretario di Stato Mussoni abbia preso iniziative verso questa manifestazione di sfiducia. Manca poi nel bilancio una proposta per risolvere il problema della disoccupazione. Sembra un’abdicazione. Non servono sussidi, servono interventi efficaci. In positivo c’è la piccola apertura sulla conoscenza degli assetti proprietari delle banche, è una breccia per arrivare a costruire in futuro la grande trasparenza di cui il Paese ha bisogno. E’ stato approvato l’emendamento sul tetto degli stipendi, è un emendamento che contribuirà molto più di tutte le vostre politiche a tentare di ristabilire una pace sociale, quindi l’ultimo, l’accesso anticipato alla pensione. In negativo: le fasce deboli da questo bilancio ne escono ancora più deboli, non è risolto il problema dell’equità. L’indennità di malattia è stata una proposta inaccettabile. Avete ritirato il taglio dell’1,5% degli stipendi dei dipendenti pubblici e avete proposto per fare cassa la riduzione delle indennità di malattie, è davvero inaccettabile. Questo lo dovete spiegare. Voteremo contro questo provvedimento”.
Paride Andreoli, Ps: “Sembra per partito preso che chi è in maggioranza debba sottolineare l’importanza del Bilancio e il sostegno al governo. Anche se desidero ricordare che molti e diversi consiglieri di maggioranza nei loro interventi sono stati anche critici nei confronti delle scelte inserite nell’articolato. Dopo sette giorni di dibattito noi non siamo tra chi è entusiasta dell’articolato, possiamo capire la volontà del governo e la determinazione dei consiglieri di maggioranza che hanno voluto dare un pungolo e un contributo determinante anche attraverso la presentazione di una serie di emendamenti purtroppo non accolti. Oggi questo bilancio ha 14 mln di disavanzo, abbiamo cercato di fare la nostra parte, proponendo un risparmio da 1 mln e 300 mila euro per l’Aass e con un emendamento che consente alla Giochi del Titano di ampliare la propria attività e prevedo che la vendita dei frustoli porterà a un entrata maggiore di quella stimata, così come la tassazione fiscale. Ma è un bilancio insufficiente non tanto per il disavanzo che in ottobre siamo certi sarò di molto inferiore. Ma perché i 10 mln l’anno per investimenti non bastano. La nostra economia ha una necessità di forte rilancio. Su questo credo che il governo ha mancato in qualcosa, è l’impressione del Ps e della coalizione Intesa per il Paese. Sull’Odg sul piano di sviluppo che è diventato “Sviluppo San Marino”, noi riteniamo che ci debba essere più tempo per un confronto”.
Nicola Renzi, Ap: “Abbiamo assistito a una settimana intensa di dibattito in cui la finanziaria prima è stata definita elettorale, poi si è trasformata in legge criminale. Non si capisce se i tagli siano stati troppi o pochi. A volte le cose sono trasformate e viene data la visione che più fa comodo. E’ successo che si sia rimasti inchiodati più giorni a discutere di politica e politichese, cose da rinviare ad altri momenti, come alla revisione del regolamento consiliare, pur di fare credere che interventi minimali sui gettoni avrebbero trasformato completamente l’andamento del bilancio. Su altri punti invece si è riusciti realmente a trovare un confronto fattivo. Ci sono giunte proposte che hanno persino migliorato il testo. L’obiettivo resta il pareggio di bilancio e riteniamo di poterci arrivare a fine 2015.E’ una finanziaria che rappresenta un punto di svolta rispetto quelle che ci hanno preceduto, perché non contiene patrimoniali, tagli lineari, una tantum. Si è criticato di aver tolto l’1,5% del taglio lineare, era comprensibile lasciarlo, in quanto già metabolizzato dai dipendenti. Ci saremmo potuti confrontare anche su questo, perché non avete avuto coraggio di presentarlo voi in Aula? Abbiamo concordato l’emendamento sulla Smac e previsto maggior investimenti, approvato un emendamento sulla trasparenza e da ultimo uno che riguarda una forma di ammortizzatore sociale-prepensionamento, abbiamo poi aumentato la tassazione sui beni di lusso”.
Riferimento sui progetti di sviluppo del Paese/ L’Odg dei gruppi di maggioranza viene approvato a con voto palese
Stefano Canti legge l’Odg della maggioranza: “Il Consiglio grande e generale alla luce del dibattito svoltosi in sede consiliare sul riferimento del congresso di Stato su progetti di sviluppo e investimenti pubblici e dai contributi emersi (…) Considerato che il piano di opere infrastrutturali determina un percorso strategico che conduce a una rinnovata Repubblica di San Marino in termini di a) realizzazione di opere infrastrutturali che facilitino l’accesso alla Repubblica e ottimizzino la funzionalità degli uffici e dei servizi; b) l’elevazione a standard di alta qualità del modello turistico; c) la riqualificazione e rivalutazione del patrimonio pubblico in generale; (…) Impegna il governo a 1)promuovere un’informazione trasparente e costante verso i cittadini sulle opere individuate e sulle modalità previste per la loro attuazione; 2) promuovere un confronto approfondito con tutte le forze politiche, associazioni di categoria, parti sociali su interventi del piano progettuale; 3) Dare immediato seguito al piano progettuale, secondo le priorità e le tempistiche individuate”.
Francesca Michelotti, Su: “ A nome di Su, non riteniamo ci siano le condizioni per l’approvazione dell’ordine del giorno della maggioranza. Serve una riflessione più approfondita. Stabiliamo al limite delle modalità per proseguire i lavori. Se non può avvenire, ci rifiutiamo in maniera assoluta di votarlo”.
Marco Podeschi, Upr: “Intervengo a nome di Upr e Ps, non voteremo l’Odg di maggioranza, non ci sono elementi che abbiamo proposto, è inappropriato il riferimento iniziale”.
Andrea Zafferani, C10: “E’ in atto un tentativo di far passare questa Finanziaria come provvedimento condiviso, qui lo avverto nel preambolo. Vi invito a togliere il riferimento alla condivisione delle forze di minoranza. Non c’è nessunissima condivisione a scelte fondamentali della Finanziaria. Non parteciperemo a questa votazione, prendetevi le vostre responsabilità”.
Matteo Fiorini, Ap: “Intervengo a nome di tutta la maggioranza. Abbiamo portato oggi questo Odg, insieme alla legge di bilancio, perchè da tempo diciamo qui dentro che è necessario un investimento per la ripresa. Riteniamo di avere un progetto ambizioso e lo abbiamo messo con il bilancio per dare un senso di futuro, dopo fasi in cui il Paese ha affrontato anni difficili. E’ giusto salutare così una legge di bilancio in cui trova spazio anche lo sviluppo. Il metodo era di disposizione al dialogo, l’Odg andrà modificato togliendo la parte che cita i contributi dell’opposizione, ma resta l’impegno per un confronto. In Aula resta importante confrontarsi poi di fronte a investimenti rilevanti dall’estero”.