Consiglio Grande e Generale, 23 febbraio, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, 23 febbraio, seduta pomeridiana. Agenzia Dire

L’esame del decreto delegato n. 226, sugli appalti per le forniture di servizi alla Pa e agli Enti pubblici, occupa l’intera seduta pomeridiana odierna e solo in chiusura dei lavori viene ratificato con 25 voti a favore, 15 contrari e 3 astenuti.

La sessione consiliare, dopo la pausa del week end, riprende oggi quindi dal comma 8 dedicato alla ratifica dei Decreti Delegati. I lavori ripartono da dove si erano interrotti, ovvero dall’esame dell’articolato del n. 226 – Norme di attuazione della Legge 27 marzo 2002 n. 49 “Legge sul contratto di fornitura o somministrazione della Pubblica Amministrazione e degli Enti Pubblici”. In Aula il confronto sul testo si concentra sugli emendamenti proposti da Cittadinanza attiva e da movimento civico Rete, molti dei quali trovano accoglimento.

Il primo ad essere approvato è quello di  Cittadinanza attiva “articolo 9 bis- Documentazione ai fini di iscrizione nel registro dei fornitori”. All’articolo 12 “Sistemi di scelta” viene approvato l’emendamento, sempre proposto da Civico 10 e Sinistra, che prevede che “di norma la Stazione Appaltante utilizza quale forma di gara il bando pubblico qualora però le caratteristiche o le tipologie dei beni e servizi non consentano il bando pubblico , la Stazione Appaltante mediante documentazione dettagliata illustra le motivazioni che hanno portato a scegliere un’altra forma di gara”. All’Articolo 13 “Criteri di Aggiudicazione”Civico 10 e Sinistra Unita presentano un emendamento modificativo dell’articolo 13, comma 3, lettera d. Dopo un confronto con il Governo sul testo iniziale, nella parte relativa all’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, viene specificato che tra gli elementi variabili che la determinano vi sono: la composizione dell’organico aziendale, con particolare riferimento alla presenza di lavoratori a tempo indeterminato, di lavoratori assunti tra gli iscritti alle liste al Lavoro e di soggetti invalidi e portatori di deficit. L’emendamento di Ca, così concordato con il governo, è approvato. All’articolo 19 “Associazioni temporanee d’impresa” viene approvato l’emendamento di Rete concordato con il governo per favorire l’accesso al bando alle Ati.

Cittadinanza attiva propone l’emendamento “Articolo 29 bis -Direttore dell’esecuzione”,
per introdurre la figura del direttore d’esecuzione. Il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, ritiene la proposta accoglibile. L’emendamento viene quindi concordato e approvato. Accolto poi l’emendamento di Rete all’articolo 31, comma 3, “Ritardo nell’esecuzione del contratto”, per specificare che, in caso di ritardi nell’avvio di esecuzione,  per colpa della Stazione Appaltante, l’impresa appaltatrice può chiedere di recedere dal contratto e ha diritto al rimborso di tutte le spese effettivamente sostenute ‘solo se debitamente documentate’”. Idem per gli emendamenti di Rete all’articolo 32 “Esecuzione” e 33 “Penali”, così come l’abrogativo all’articolo 34 di Cittadinanza attiva.

Segue poi l’accoglimento di una serie di emendamenti presentati da Cittadinanza attiva,  introducono nuovi 16 articoli da 34 bis a 34 septies decies. Il segretario di Stato Venturini spiega che possono essere inseriti nel decreto, in quanto presentati uguali al testo precedente. Inoltre nel corso dei confronti con le forze politiche, ricorda, non sono emerse obiezioni a riguardo. Gli emendamenti riguardano aspetti tecnici: dal divieto di modifica del contratto introdotti dall’impresa esecutiva, alla definizione dei casi in cui la stazione appaltante può invece richiedere modifiche, fino a tutti gli aspetti legati alla verifica di conformità.

Conclusa la ratifica dei decreti delegati all’ordine del giorno, in seduta notturna  il Consiglio Grande e Generale affronterà il progetto di legge in seconda lettura “Disposizioni in materia di Edilizia Sovvenzionata”.

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