Consiglio Grande e Generale (25-26 settembre), pomeriggio – seconda parte

Consiglio Grande e Generale (25-26 settembre), pomeriggio – seconda parte

 

                                         CONSIGLIO GRANDE E
GENERALE 25- 26 SETTEMBRE

MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE – seconda
parte

 

Terminato il dibattito sullo sciopero generale di
ieri, si è chiuso il comma comunicazioni per passare alla lettura, da parte del
segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, della relazione al progetto
di legge sulla variazione di Bilancio 2013. Si è quindi aperto il dibattito sul
progetto in prima lettura che proseguirà domani mattina.

 Di seguito la
sintesi della seconda parte della seduta consiliare odierna.

 

Comunicazioni

Maria Luisa
Berti, Ns
:
“Lo sciopero di ieri mi ha aperto tante riflessioni. La gente con la
manifestazione ha chiesto un cambio di metodo. Un’assunzione di responsabilità
da parte di tutti, e non è quello che fanno i consiglieri che aizzano la
piazza. Noi ci stiamo riempiendo di parole quando fuori la realtà è ben diversa
e ci chiede di fare. Io non mi ritrovo in questo Consiglio Grande e Generale e
in questa forma di istigazione della massa. Come consigliere penso che sia
giunto il tempo del fare. Non mi ha dato fastidio ricevere le uova ma mi ha
dato fastidio sentirmi dare della “ladra”. Queste aggressioni verbali sono
irrispettose e segno di inciviltà. Credo sia molto grave usare termini di
questo tipo. C’è disponibilità nell’uscire insieme da questa situazione di
crisi. Quello che ieri la cittadinanza ci ha chiesto è stato proprio questo:
lavorare insieme per uscire dalla crisi. E il mio pensiero va a quei lavoratori
che non si sono potuti permettere di perdere una giornata di lavoro per
manifestare sul Pianello”.

Paride
Andreoli, Ps: “
Quando
il segretario Felici dice che chi è di sinistra ha il dovere di dire la verità,
io mi sento di aggiungere che dovrebbe dire tutta la verità. La maggioranza
vuole ammutolire l’opposizione, ma noi continuiamo a parlare perché
rappresentiamo il 49% della popolazione. Vi dovete vergognare. Mi sono stancato
di venire qui dentro a sentire gli sproloqui. Io credo che la politica debba
prima di tutto avere l’umiltà di ascoltare tutti e non venire in Aula a dire
che l’opposizione fa perdere il tempo. Io non vedo provvedimenti che mirano al
rilancio di questo paese. Vorrei essere contraddetto dal governo. Noi dobbiamo
preoccuparci e non solo per i nostri figli e i giovani senza lavoro, ma anche
per i 50enni che hanno perso l’occupazione. Pertanto io credo che noi dobbiamo
preoccuparci per la disoccupazione, per il nostro sistema bancario e
finanziario, per le nostre aziende. Siamo preoccupati perché all’orizzonte non
vediamo un governo che possa rappresentare a pieno titolo la popolazione e non
gli interessi del proprio partito di appartenenza. Quelli che siedono nei
banchi del governo non hanno alcuna idea di come uscire dalla crisi. Non siete
in grado di dare risposte ai 5 mila manifestanti che sono preoccupati per la
mancanza dello stipendio”.

Stefano
Macina, Psd:

“Con interventi di questo tipo si dimostra che non abbiamo capito quello che i
cittadini vogliono da noi. Con la manifestazione di ieri i cittadini hanno
chiesto alla classe politica sia di rimodellare la riforma fiscale, sia di
occuparsi dei loro problemi. Ci chiedono di assumere dei provvedimenti, di fare
leggi nell’ambito delle sedute del Consiglio Grande e Generale. Io avrei capito
da parte dell’opposizione un sollecito alla maggioranza rispetto ai ritardi
nella Legge per lo Sviluppo e non altro genere di interventi che invece ho
sentito. Un esempio? Sono due sedute consiliari che non riusciamo a portare due
progetti di legge in prima lettura perché ci mettiamo 4 giorni a discutere di
istanze d’Arengo e Comunicazioni. Eppure si tratterebbe di progetti di legge
che aiuterebbero il sistema economico sammarinese. Non è un atteggiamento di
buon senso rispetto a quello che dovremmo fare”.

Paolo
Crescentini, Ps:

“Se i provvedimenti di legge che permettono il rilancio dell’economia vengono
messi in coda all’ordine del giorno, è colpa dell’opposizione? Credo di no. Se
la maggioranza ha davvero a cuore lo sviluppo del paese ci dica perché in
Consiglio ha portato un provvedimento di legge vergognoso sulla professione
medica. Non si permetta di fare la morale. Dov’era ieri il segretario Felici?
Nessuno l’ha visto in Consiglio Grande e Generale con la folla fuori a
manifestare. La maggioranza non ha né la voglia, né il coraggio di assumersi le
proprie responsabilità. Il segretario Felici ha detto che un parlamentare di
sinistra deve dire tutta la verità ma è anche vero che un segretario di
sinistra deve stare dalla parte dei lavoratori. Ma se è questa la riforma
tributaria mi sembra che dalla parte dei lavoratori ci stia ben poco. Se
veramente la politica vuole cambiare e vuole dimostrarlo alla gente, inizi a
farlo ben sapendo che tutto il Consiglio deve essere coinvolto nei
procedimenti: oggi abbiamo un congresso di Stato padre padrone delle istituzioni
che non si confronta né con la maggioranza, né con l’opposizione”.

 

Progetto di
legge “Modifica alla Legge 21 dicembre 2012 n.150 e Variazione al Bilancio di
Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per
l’esercizio finanziario 2013”.

Claudio Felici,
segretario di Stato per le Finanze legge la relazione al pdl:

“Il progetto di
legge contiene le disposizioni relative all’emissione dei titoli pubblici;
all’intervento di rafforzamento della Cassa di Risparmio della Repubblica di
San Marino: alla riduzione della spesa per l’eliminazione della seconda tranche
dell’imposta straordinaria sugli immobili e all’adeguamento dei capitoli in
entrata e in uscita, in funzione alle esigenze strettamente riferite alla
gestione dell’esercizio in corso.

            L’emissione di titoli pubblici, da
emettere entro il 31 dicembre 2013, sino ad un valore nominale di 105 mln,
rappresenta la prima emissione per il nostro Stato e sarà definita nelle sue
caratteristiche specifiche da apposito decreto delegato quale regolamento di
emissione. Il decreto dovrà prevedere le seguenti caratteristiche minime:
tipologia del titolo del debito; zero coupon; durata non superiore a 10 anni;
possibilità da parte dello Stato di rimborsare anticipatamente in tutto o in parte
il debito a una certa data mediante l’esercizio di una o più opzioni di tipo
call; tasso di remunerazione non superiore a quello corrisposto da titoli
aventi medesime caratteristiche emessi da Stati aventi un rating sovrano
analogo alla Repubblica di San Marino: sottoscrizione riservata a soggetti
autorizzati sammarinesi, aziende o enti pubblici, fondi previdenziali di
diritto sammarinese, fondo servizi sociali.

            Il pdl prevede inoltre l’intervento
di rafforzamento patrimoniale della Cassa di Risparmio della Repubblica di San
Marino che avverrà mediante sottoscrizione di azioni di nuova emissione
conseguenti all’aumento del capitale sociale deliberato dall’istituto, sino a
un valore di un milione e il versamento di apposito Fondo in conto futuro
aumento di capitale di Crrsm di 84 mln. Il Fondo sarà convertito in capitale
sociale. L’intervento dello Stato su Crrsm, richiesto anche dal Fmi, nel corso
dell’ultima missione, rappresenta un’operazione di salvaguardia dell’equilibrio
del sistema finanziario e dell’economia del Paese, trattandosi della principale
banca storica.

L’intervento
prevede la individuazione di una nuova governance, alla cui designazione
parteciperà anche l’Ecc.ma Camera, e l’attuazione di un piano pluriennale di
recepimento, approvato da Bcsm.

Si tratta del
secondo intervento da parte dello Stato sul rafforzamento patrimoniale della
Cassa, il primo risale al 2012 e riguarda il finanziamento alla Fondazione San
Marino Sums della Cassa di 60 mln di euro.

            La presente variazione di bilancio
ha inoltre l’obiettivo di recuperare risorse finanziarie per evitare
l’emanazione della seconda tranche dell’imposta straordinaria sugli immobili
per un importo pari a 10 mln di euro.

            E’ stato poi disposto il blocco
delle risorse finanziarie dell’esercizio in corso, escluse le risorse destinate
alle spese obbligatorie e funzionali all’attività dei servizi ed uffici
dell’amministrazione, al fine di reperire risorse per contenere la spesa.

In questa prima
fase di revisione della spesa pubblica concorrono oltre allo Stato, l’Aaslp,
l’Università, l’Iss, mentre l’Aass concorre con una maggiore entrata per avanzo
di gestione di 1,5 mln di euro.

            Le principali variazioni delle
previsioni di entrata dell’esercizio 2013, riviste in relazione all’andamento
degli incassi dell’esercizio in corso, riguardano: imposte di registro, – 1 mln
di euro; tassa su patenti di commercio e industria – 500 mila euro; imposte
sulle merci importate – 15 mln di euro, la minore entrata è compensata da
minore uscita “Rimborsi dell’imposta sulle importazioni”, pertanto non
influisce sul differenziale netto previsto in 59 mln di euro; imposta speciale
sui prodotti petroliferi + 2,5 mln di euro; proventi dazi doganali – 600 mila
euro; tabacchi – 1.100.000 euro di avanzo 
Aass, + 1.050.000 euro; sottoscrizione emissioni titoli del debito
pubblico + 85 mln di euro relativo all’emissione di titoli del debito pubblico
nella forma tecnica di zero coupon, per un ammontare nominale di 105 mln di
euro. Il totale delle variazioni positive in entrata, incluse le partite di
giro, ammontano a 109.819.129,39 euro; il totale delle variazioni negative,
incluse le partite di giro, ammontano a 29.155.480, 00 euro.

            Le principali variazioni in uscita
per l’esercizio 2013 riguardano le diminuzioni sui capitoli in seguito al
blocco di disponibilità delle somme, in applicazione della delibera
congressuale del 6 agosto 2013 n.4. Le principali maggiori spese di natura
obbligatoria e strettamente funzionali dell’amministrazione riguardano: 2,5 mln
di euro “Rimborso imposte ufficio tributario”, “provviste di cancelleria” 759
mila euro, 1 mln di euro per aumento capitale alla società Areadria Spa; 400
mila euro per il fondo speciale sull’occupazione; 225 mila per oneri diritto
allo studio.

            Le principali variazioni in
diminuzione riguardano 1 mln di euro quale saldo delle variazioni sugli oneri
per stipendi al personale dello Stato; 100 mila euro per fitti passivi; 350
mila per fondo dotazione manodopera Aaspl; 1,1 mln di euro per l’acquisto
tabacchi; 950 mila per interessi passivi su finanziamenti, anticipazioni e
scoperti; 15 mln per ridimensionamento volumi dei rimborsi dell’imposta sulle
merci importate; 114 mila per oneri all’Aaspl; 223 mila per promozione
turistica; 500 mila per fondo dotazione assistenza sanitaria; 150 mila euro per
contributo Università; 650 mila per fondo Aaslp interventi straordinari; 350
mila per acquisto beni immobili; 700 mila euro per contributo in conto
interessi per credito agevolato a sostegno attività economiche; 2 mln per
contributo a carico dello Stato sugli interessi per edilizia sovvenzionata; 240
mila per spese per formazione professionale aziende.

            Le variazioni positive in uscita
complessivamente ammontano a 111.053.621, 00 euro; mentre quelle negative
ammontano a 30.389.971,61 euro.

L’accensione del
mutuo a pareggio di bilancio previsto per il 2013 passa da 31.423.485,01 euro a
36.214.312,40 euro.

            Considerando inoltre i blocchi di
disponibilità in conto residui definiti dal congresso di Stato in complessivi
2.201.971,21 euro che saranno formalizzati in sede di bilancio consuntivo 2013,
il disavanzo dell’esercizio 2013 subirà in sede di chiusura di bilancui una
possibile ulteriore riduzione.” 

Marco Podeschi, Upr: “Sorpreso del
fatto che in questo assestamento di bilancio trovo molto norme che sono poco
inerenti all’assestamento di bilancio. Un esempio? L’articolo 16:
canalizzazione di operazioni di pagamento, ovvero la maggioranza chiede di
emendare la legge 71 del 2013, ovvero la legge di sviluppo. Ribadisco dunque le
perplessità dovute al fatto che sono state inserite nell’assestamento delle
norme che c’entrano poco con l’argomento oggetto della discussione. L’altro
aspetto riguarda l’avvio di un percorso di indebitamento: disporre, con un
articolo di 5 commi, l’emissione di titoli del debito pubblico per milioni di
euro mi sembra poco chiaro. E inoltre in cosa consiste il piano quadriennale
della Cassa di Risparmio approvato dalla Banca Centrale? Sarebbe logico poter
vedere come si muoverà l’istituto perché ragionare solo di nomine all’interno
del cda mi sembra riduttivo per un tema così importante”.

Simone
Celli, Ps
:
“Ci sono alcune questioni che non ci convincono in particolare sull’affare
Cassa di Risparmio. Il Consiglio non conosce il Piano fantomatico pluriennale
di recepimento e io credo che se dobbiamo autorizzare la ricapitalizzazione
dobbiamo essere messi nelle condizioni di conoscere il contenuto del Piano, che
in base alla relazione del governo, ha come obiettivo quello di recuperare le
perdite. Intervento di 85 milioni di euro a favore di Cassa di Risparmio. Il
Governo espone lo Stato nei confronti di Cassa di Risparmio: perché non prende
in considerazione l’ipotesi di nazionalizzare la banca? Mi chiedo poi se il
governo abbia una road map su quali possano essere gli interlocutori nella
vendita di titoli di debito pubblico. Nelle spalle delle future generazioni si
va inoltre a imporre una cifra molto consistente: si mette una grossa ipoteca
sulle spalle dei giovani. Se fosse un’operazione rivolta a un grande Piano infrastrutturale
oppure a un Piano per lo sviluppo sarebbe diverso, ma così ci lascia forti
dubbi”.

Pier
Marino Mularoni, Upr:
“Il carattere principale di questo assestamento è la
ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio e, in particolare, l’emissione di
titoli di debito pubblico. Una emissione particolare che darà allo Stato un
ricavo inferiore al valore nominale del titolo dovuto alla differenza tra
valore nominale e costi che l’operazione comporta a livello di interessi. Chi
delibera questo intervento, finanziato con i soldi dei cittadini, deve sapere
quali sono le prospettive. Deve conoscere il Piano: non possiamo accettare di
votare a occhi chiusi”.

Roberto
Ciavatta, Rete
:
“In merito alla Cassa di Risparmio quello che mi sento di dire è che nel
momento in cui ci sono perdite così sostanziose, credo si debbano fare alcune
considerazioni: si persegua l’attività gestionale di chi ha maturato tale
perdita e inoltre si allontanino gli attuali amministratori dell’istituto di
credito. Stiamo spendendo centinaia di milioni di euro per salvataggi di banche
senza avere definito una strategia precisa. Chiedo al governo lumi sull’azione
dell’esecutivo per tutelare il sistema economico-finanziario sammarinese”.

 

Andrea
Zafferani, C10: “
Su
Cassa di risparmio vorrei chiedere se i 105 mln saranno sottoscritti non
tutti dalla Cassa, ma anche possibilmente da altri enti. Fmi aveva chiesto
un’operazione bidirezionale, mi interessa sapere quante uscite sono previste da
altri enti, per ragionare in termini di remunerazione. Vorrei sapere poi quanta
liquidità ha a disposizione Crrsm, 85 mln non è una cifra minima. Altra
domanda: gli 84 mln destinati al fondo non sono capitale sociale, ma patrimonio
di vigilanza per la Cassa. Ho bisogno di capire in che termini e tempi si
possono trasformare in capitale sociale, quindi di conoscere i contenuti del
piano pluriennale di investimento. Altrimenti mi chiedo come quel fondo sarà
remunerato. Se diventa capitale sociale lo Stato ha una partecipazione che un
domani può rivendere. Altro tema è la governance di Crrsm, non è possibile la
nomini solo il governo, dovrebbe farsi carico di questo il Consiglio. Credo ci
sia infine un aspetto etico nel limitare la remunerazione di manager e cda,
alla luce di questo intervento di sostegno.

Invece, più in
generale sulla legge, sottolineo che dal punto di vista del bilancio, sul
fronte della gestione di spesa, siamo di fronte a tagli insignificanti. Sono
interventi spot, tagli qua e là, niente di strutturato. Credo poi che il taglio
di 500 mila euro per Iss non sia sostenibile, alla luce dei tagli già avuti. I
numeri cambiano poi, mi sono perso, i tagli sono 10 mln, quando dovevano essere
di 20 mln. Ultima postilla sull’intervento per l’aeroporto di Rimini,
aspetterei di sapere cosa vogliamo fare”.

Luigi Mazza,
Pdcs: “
Questo
assestamento offre due argomenti principali, Cassa di risparmio e assestamento
in termini di entrate e uscite. Sul primo mi sarei aspettato un rilievo chiaro:
che non stiamo più parlando in termini del ‘se si salverà la Cassa, come si
concluderà vicenda Delta, il quando terminerà il commissariamento di Delta
etc.’, per la prima volta abbiamo certezze.

Stiamo
ragionando in termini vicini alla realtà. La banca ha riottenuto la sua
normalità di azione e ha di fronte a se un intervento per rientrare nel
percorso di ratio indicato da Bcsm.

Oggi mancano 80
mln di euro per il quoziente di vigilanza. La Cassa riuscirà poi da sola, con
le sue gambe, a farcela nell’arco dei prossimi 4 anni. Lo Stato si pone
semplicemente come garante.  Chiedere qui
il Ppr non ha senso.

Non stiamo
facendo tagli qua e là ma tagli richiesti per evitare la patrimoniale. In
alcuni settori potevano essere più strutturati, su quelli interverremo sul
bilancio 2014. Con questo assestamento iniziamo concretamente un risparmio e
quello di 10 mln di euro ci eviterà la patrimoniale”.

Ivan Foschi, Su: “Non trovo
fuori luogo che l’Aula possa visionare, a fronte della capitalizzaione, il
piano concordato con Cassa. Forse c’è poca fiducia del Consiglio grande e
generla, c’è poco rispetto, si chiede solo di venire messi a conoscenza nel
dettaglio del piano. Non è la prima volta che discutiamo qui di interventi per
la Cassa che dovrebbero essere risolutivi e poi non lo sono. Le variazioni non
riguardano solo Crrsm, ci sono una serie di previsioni non rispettate e vanno
valutate dall’Aula, perché ci sono scostamenti preoccupanti, alcuni indicati
nella relazione, ad esempio, il milione in meno entrate su imposte di registro.
Ci sono una serie di voci che testimoniano un’ulteriore contrazione della
nostra economia. Non solo non si è riusciti a contenere la crisi, ma è ancora
peggio di quella prevista. E’ difficile essere ottimisti sulle prospettive del
Paese e sulle misure proposte”.

 

San Marino, 25
Settembre 2013/2:

 

 

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