Consiglio Grande e Generale, 26 giugno, seduta notturna. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, 26 giugno, seduta notturna. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 18-29 GIUGNO

VENERDI’ 26 GIUGNO- Notturno

Con l’approvazione, con voto palese, dell’Ordine del giorno sottoscritto dalle forze di maggioranza, dal consigliere indipendente Denise Bronzetti e da Upr-Ps, si conclude in seduta notturna il dibattito su Banca Centrale. In dichiarazione di voto annunciano astensione C10 e Su e contrarietà Rete. Il testo di Bene comune e Intesa per il Paese, in sintesi, traccia una road map per l’individuazione dei vertici di Banca centrale da concludersi entro ottobre. Il testo approvato infatti “impegna il governo ad attivare fin da subito modalità di individuazioni oggettive e trasparenti, anche ricorrendo alla selezione internazionale, per la formazione di una lista di candidati, al fine di confrontarsi con le forze politiche per gestire questa fase di passaggio in tempi rapidi e comunque di nominare i nuovi vertici non oltre il mese di ottobre del corrente anno”. In particolare, si richiede al governo di adoperarsi per individuare i candidati alla presidenza di Bcsm entro settembre. Inoltre, il testo affronta il tema del recupero crediti bancari, indicando di “superare il ruolo del commissario osservatore entro il mese di ottobre del corrente anno”, ruolo ricoperto ad oggi in qualità di consulente della segreteria di Stato per le Finanze da Antonio Gumina, ex capo della Vigilanza di Bcsm.

Respinto invece con 29 voti contrari, 11 favorevoli e tre astenuti l’Ordine del giorno sottoscritto da C10-Su, Rete e i consiglieri indipendenti di minoranza, Federico Pedini Amati e Luca Lazzari, volto a stigmatizzare i comportamenti di alcuni segretari di Stato nei confronti dei funzionari di Bcsm.   

Licenziato il comma 16 bis su Bcsm, l’Aula passa a concludere il dibattito sull’istanza d’Arengo n.8, in favore dell’assistenza antalgica al parto tramite anestesia epidurale, interrotto giovedì notte. L’istanza viene infine respinta con 18 voti a favore, 24 contrari e un astenuto. Accolto invece l’Odg presentato dalle forze di maggioranza, Upr-Ps con 30 voti a favore, 10 contrari e un astenuto. Il testo accolto dà mandato al governo di “individuare le esigenze organizzative necessarie per garantire il servizio e inoltre dà mandato al governo di verificare la possibilità di stabilire convenzioni con strutture limitrofe”.

La seduta si interrompe e i lavori proseguiranno lunedì 29 giugno, ultima giornata della sessione consiliare di giugno.

Di seguito un estratto degli interventi della seduta notturna.

Comma aggiuntivo 2. Dibattito sull’attuale situazione dei vertici di Banca Centrale ed eventuali deliberazioni conseguenti.

Luca Lazzari, Indipendente di minoranza:  “I sammarinesi hanno una vocazione congenita al contrabbando. Il loro però è sempre stato un contrabbando spassoso, arguto. Mai delinquenziale. Gli anni del differenziale fiscale, della monofase, sono stati – sì – anni di contrabbando, ma sono stati anni buoni, anni di crescita, di progresso, di conquiste sociali. Perché al contrabbando si accompagnava il senso dello Stato. Poi, nei primi anni Duemila, inizia la conversione dell’economia in senso finanziario; inizia la finanza di contrabbando; che è ben altra cosa dal commercio di contrabbando. Con la finanza, il senso dello Stato, e quindi il senso della misura, è stato messo da parte: l’inizio della fine. Tra i sammarinesi si è sparso il mal dell’affogato, il male di chi non è mai sazio. La finanza è stata la grande dispensa dell’abbuffata. In quella dispensa c’è passato di tutto. Com’era prevedibile, la comunità internazionale, passato che fosse il segno, è intervenuta. La ricca dispensa della finanza sammarinese era in pericolo. Il crollo del settore finanziario è stato il crollo dell’economia, è stato il crollo delle finanze pubbliche. Il governo ha dato fondo a tutte le riserve monetarie, ha impegna il fondo pensioni, ha mascherato i bilanci, ha tagliato la spesa socio-sanitaria, ha aumentato la pressione fiscale. Non è bastato. A settembre prossimo, scade la voluntary disclosure, una forma particolare di scudo fiscale. La preoccupazione è grande. Il governo ha urgenza di ottenere l’apertura di una linea di credito. Così, un paio di settimane fa, Valentini e Capicchioni, si recano a Roma col cappello in mano a chiedere – secondo le indiscrezioni – un miliardo di euro o giù di lì. Il sottosegretario del Mef, ai due col cappello in mano, risponde che per ottenere l’apertura della linea di credito, prima, devono revocare l’incarico agli alfaniani Giannini e Clarizia. Clarizia e Giannini: ce ne sarebbero molte da dire. Nessun rilancio del settore, nessun consolidamento patrimoniale degli istituti. Solo perdita di ricchezza e di posti di lavoro. Eppure erano retribuiti – e molto bene – per servire con fedeltà la Repubblica. E invece neanche quando si è saputo che l’autorità giudiziaria stava indagando sui loro misfatti il governo ha mosso un dito. Ulteriori e gravi dubbi sul rapporto vizioso tra governo e banca centrale li si trovano nel contratto stipulato tra l’ex segretario Felici e l’ex capo della vigilanza Antonio Gumina. Più lo Stato ci rimette, più il dottor Gumina ci guadagna. Alla faccia del conflitto di interessi. Qualcosa intanto però il dottor Gumina al magistrato l’ha detta. E questo, in parte, spiega anche l’insofferenza dello stesso segretario Valentini, che nel suo intervento, ha avuto il cattivissimo gusto di supporre l’istituzione di una commissione d’inchiesta proprio sull’operato della magistratura, che finalmente dimostra di avere il coraggio della propria autonomia. Le opportunità di ripresa, San Marino le avrebbe tutte lì, a pochi passi. San Marino ha le leva dell’autonomia. Perché allora San Marino non ce la fa? Il problema di fondo rimane la perpetrazione dello sviluppo occasionale”.

Francesca Michelotti, Su: “E’ gravissimo che il segretario Valentini abbia messo ombre sulle indagini e sulla magistratura, non lo può fare un segretario di Stato. Sono stanca di sentire  elucubrazioni cretine su quello che accade a San Marino e sulle regie occulte, il problema è che siamo piccoli e neanche tanto intelligenti. Dovremmo prendere consapevolezza dei nostri limiti. E’ importante valutare il ruolo di Bcsm con la nuova e vecchia politica perché con la vecchia, ormai lo sappiamo- ci sono processi e indagini, si parla di personaggi coe Stolfi e Podeschi, oggi si parla anche di Gatti- e si collocano azioni a doppia velocità esercitate da Bcsm. Con la nuova politica, Valentini costituisce un’anomalia, io non metto in dubbio la sua rettitudine, è un’anima candida perché ha cercato di interpretare, magari sbagliando, la ragione di Stato nella questione di sblocco del bonifico della finanziaria Infrastrutture, in favore di un ex ministro italiano di un governo che avrebbe potuto risolvere il nostro problema di black list. Mi sembra un argomento importante per parlare di ragione di Stato. La nomina di Clarizia fu raccomandata per le sue entrature nel governo italiano che non erano di carattere politico, ma di coniugio con un ministro italiano. La missione era rassicurare la normalizzazione dei rapporti con l’Italia, avvenuta come dice il segretario Mularoni, ma sul tavolo restano punti mancanti. L’ex segretario Felici nominò poi Gumina in un incarico ben pagato per la riscossione dei crediti, perché? C’è chi pensa che sia un atto di gratitudine invece ancora una volta si può parlare di ragione di Stato. Non sto dicendo che sia una pratica legittima, su quello si può ragionare. Poi c’è tutta questa gente che viene chiamata a parlare con i segretari di Stato. Non metto in dubbio la vostra onestà, ma la vostra capacità di creare pasticci tirando in ballo Banca centrale.  Si è chiesto ai vertici di Bcsm di farei consulenza in una relazione iniziale, pregiudicando anche il loro ruolo istituzionale. Questo è interpretare male le istituzioni. Io non metto in discussione l’onestà di nessuno, ma non si è capito che la dignità delle istituzioni non va utilizzata come un orticello privato. E’ una dimensione paesana di ciò che si pretende istituzione sovrana. E’ pressapochismo”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap: “Ho notato che alle volte parte dell’opposizione si rivolge a governo e maggioranza con il pronome personale ‘voi’. A volte è appropriato, a volte, quando ci si riferisce al passato, bisognerebbe essere più chiari. Mi riferisco a Zeppa. Certi riferimenti al passato vanno fatti certamente. Occorre prendere atto che qualcosa è successo a seguito delle dimissioni di Bcsm. Giudico del tutto inopportuni i riferimenti a complotti che non si è in grado di dimostrare e le critiche alla magistratura che va lasciata lavorare e rispettata. Se i membri di governo pretendono giustamente rispetto, devono anche loro dare rispetto ad altre istituzioni. Le dimissioni di Bcsm le reputo opportune, quando si è oggetto di indagini giudiziarie dobbiamo prendere atto che certe decisioni sono inevitabili. Occorre riconoscere comunque il lavoro svolto. Rispetto all’Odg del 2014 e gli obiettivi messi su carta, qualche dubbio sui risultati li ho e bisogna metterli in conto nel giudizio di Bcsm.  Sulla vigilanza: il primo atto del Conto Mazzini si deve a una segnalazione di Bcsm e all’atteggiamento della politica buona, perché il secondo atto è stato compiuto da alcuni membri del congresso di Stato. Bisogna dare atto che la vigilanza ha optato bene in quel frangente, ma non sono in grado di dire se ha omesso altre cose. La Vigilanza dato una contributo alla chiarezza fatta negli ultimi anni. Faccio però un appunto al comportamento del governo: nelle vicende delle dimissioni dei vertici di Bcsm ha peccato di reattività. Vorrei sostenere un governo che al momento opportuno sappia intervenire con decisione, non un governo che si lascia trascinare dagli eventi o che lasci che sia l’opposizione a dettare l’agenda. Abbiamo dovuto assistere a dirigenti che prima si autosospendevano, poi revocavano l’autosospensione, poi una volta resa nota l’indagine a loro loro carico si sono dimessi in due tempi. In tutti questi passaggi il governo non è stato sufficientemente autorevole. So benissimo che deve rispettare l’autonomia do Bcsm e non può dimissionare nessuno, ma se è autorevole ha modo di intervenire e far presente ciò che gradisce e ciò che non va nelle sedi opportune. E di produrre in caso le necessarie iniziative politiche e riferimenti di censura in Consiglio. Se devo fare una critica quindi la faccio, sperando che certi atteggiamenti eccessivamente timidi non accadano più . Le ultime nomine non sono state felici. Sono convinto che è finito il tempo che singoli esponenti di maggioranza e governo possano da soli prendere certe strade che portano a Roma e andare a interpellare soggetti che non sempre sono in linea con gli interessi del nostro Paese. Quando ci si affida a gruppi politici che poi cadono in disgrazia ci ritroviamo dirigenti delegittimati all’esterno. Questo lo ha dimostrato questa esperienza in particolare, ma anche altre”.

Nicola Selva, Upr: “Sembra che in via del Voltone sia impossibile terminare i mandati e la politica conta molto poco se non nella scelta delle persone sbagliate.

La gestione Clarizia -Giannini, cosa ci lascerà? Poco o nulla. Meglio pensare cosa ci ha portato via, soldi e tanti, cui non hanno corrisposto impegno e risultato. Dal rifiuto di risiedere in territorio, alle interviste con promesse mai realizzate e dichiarazioni al limite del paradosso alla magistratura. E’ stata fatta una scelta sbagliata nella dirigenza, con persone che non avevano esperienza specifica in autorità di vigilanza. Quella nomina ha portato poi ad un’azione di sindacato verso gli allora Capitani Reggenti.  Non mi pare normale poi che esponenti di maggioranza avessero libero accesso ai vertici Bcms, che si vedano via vai in via del Voltone e nelle segreterie di Stato per promuovere imprenditori. A ciò aggiungo il balletto di sospensioni e dimissioni e la grande confusione e caos che hanno caratterizzato questa gestione di Bcsm su cui è scesa la parola fine con un avviso di garanzia. Upr è sempre garantista, ma chi copre ruoli apicali in Vigilanza deve essere sopra ad ogni sospetto. In questo il governo è stato maldestro e poco avveduto. Occorre quindi fare presto e individuare in modo trasparente una figura competente.  Il governo non è esente dalla responsabilità se questi personaggi non hanno portato a termine i loro obiettivi. Li hanno solo protetti, ma la politica deve pretendere. Ultimo punto su Gumina, l’Upr chiede la revoca della delibera che lo ha incaricato come consulente. Si chiuda infine la fase di autoreferenzialità assoluta di questa istituzione, del governo e della maggioranza, auspico anche che ci sia l’onestà intellettuale da parte di chi ha responsabilità di governo e maggioranza per ammettere alcuni errori”.

Paride Andreoli, Ps: “Questo dibattito è stato chiesto anche dal nostro partito a seguito delle situazioni emerse nelle ultime settimane. Ho ascoltato il segretario Capicchioni che ha evitato certi tasti dolenti, cercando di smorzare gli animi e di dare alcune indicazioni e maggiore serenità al sistema bancario e finanziario sammarinese. Il Ps da tempo ha sollevato tutta una serie di considerazioni, cercando di dare contributi in merito non solo sul sistema bancario sammarinese ma anche su Banca centrale. Si è registrato un grande ritardo per portare avanti atti di responsabilità, atti dovuti anche a seguito di ciò che è accaduto.

Ora dobbiamo dare le maggior potenzialità e professionalità affinché Bcsm possa rappresentare a pieno titolo la banca primaria di San Marino. Chi ha sbagliato si dovrà pentire per sé stesso. Qui dentro lo sa chi ha fatto quella scelta ma non può ammettere di aver sbagliato. Banca centrale è il fulcro del nostro sistema bancario, dobbiamo essere in grado di dargli un direttore capace di portare qualcosa di innovativo sotto l’aspetto tecnico e dei rapporti con i suoi pari. Allora dobbiamo individuare delle figure. Nel nostro Odg con Upr non diamo la scadenza di luglio. Anche se sappiamo che dal 1° agosto Clarizia non siederà più su quella poltrona. Abbiamo indicato settembre perché creiamo ci debbano essere le condizioni temporali per indicare la migliore figura come presidente e direttore. Il Ps è aperto a individuare figure a livello internazionale che abbiano capacità del dialogo e di non nascondere la verità, anche se dura”.

Gerardo Giovagnoli, Ps: “Mi auguro in futuro si parli meno di Bcsm perché si sia trovata una sintesi sui vertici di questo organismo. E’ vero che rispetto ai risultati che si si attendevano, come centrale rischi e memorandum, qualche cosa non è stata raggiunta. Così come bisogna riconoscere l’utilità di Bcsm nella posizione di San Marino rispetto alla black list.Ma ora inizia un’altra storia, mi auguro che le nomine, diversamente da 5 anni fa, non siano divisive e credo ci siano le condizioni perché non lo siano, alla luce degli esiti degli incontri dei giorni scorsi.

Sulle nomine: un confronto in sede parlamentare può determinarle nel più breve tempo possibile, per avere a settembre-ottobre l’insediamento dei nuovi vertici in modo operativo. La road map: condivisione in Aula, scegliere i profili, fare in modo che la politica e Bcsm ragionino, ma non si parli più di ingerenza o sudditanza. La normalità delle cose ci sarà quando l’organo funzionerà e non avrà bisogno di dibattiti politici. Da questo dibattito si esca dando un impulso in avanti, sapendo che servirà rivedere lo Statuto, fare un ragionamento sui numeri e sulle caratteristiche della banca del futuro e sulle retribuzioni. I limiti sono tabù superabili attraverso soluzioni premiali nel momento in cui gli obiettivi vengono portati a casa. Termino con l’auspicio che passata la burrasca si possa riprendere il filo del ragionamento, senza forzare sulle nomine. Che si abbiano nomine condivisi dal Consiglio grande e generale, competenti, in grado di far fare quel salto di qualità alle banche sammarinesi per poter competere in un mondo che non è più quello di qualche anno fa”. Marco Gatti, Pdcs: “Si sono registrate posizioni politiche e valutazioni molto diverse. Quelle rispettose della validità dei percorsi di Bcsm e la maggior parte degli interventi sono stati in questo senso. Mi è dispiaciuto invece ascoltare alcuni interventi che hanno cambiato la realtà e lanciato accuse improprie e gettato fango sul nostro Paese, interpretando in modo disonesto gli interventi di altri colleghi consiglieri.

Per noi è importante lo sviluppo e la crescita del sistema bancario sammarinese. Capisco le critiche, ma mi sarebbe piaciuto sentire una distinzione dagli interventi rivolti a questa Banca centrale di cui, malgrado le pecche, non può essere contestata l’attività di vigilanza. Quello che sta facendo il Tribunale ora c’è perché c’è stata un’attività di sistema promossa dalla stessa politica. Quando si sono registrate resistenze ai commissariamenti ad opporsi è stata proprio la nuova politica. Vorrei poi chiarire che quando il segretario Valentini ha parlato di commissione di inchiesta non si riferiva al tribunale, ma si rivolgeva all’interno dell’Aula. Non trasportiamo il discorso fuori di qui. Anche questo è un modo di fare politica disonesto, cercando di creare contrasto tra chi fa politica e i magistrati.

Si dice che la politica riceve imprenditori e li porta a Banca centrale e così si intromette. Bisogna capire quali sono i confini leciti e illeciti. In un Paese piccolo come il nostro in cui il contatto con la classe politica con gli imprenditori è naturale, il dovere della politica credo sia quello di indirizzarli negli organismi che devono vigilare e valutare l’investimento. E’ una cosa lecita. Diverso se poi la politica interferisce nell’autorizzazione, allora sarebbe illecito. C’è un’attività della magistratura in corso e sarà lei a dire se ci sono state ingerenze. Presenterò l’Odg della maggioranza e mi auguro ci siano le condizioni per giungere ad un testo comune, così come mi auguro si possa lavorare poi insieme per individuare una figura che possa aiutare il sistema bancario, rafforzando l’attività di vigilanza fatta fino ad oggi e portando internazionalizzazione e sviluppo interno attraverso nicchie di mercato. Capisco non sia piaciuto nei giorni scorsi il fatto che abbia detto che la Dc si possa costituire parte civile in un procedimento in cui viene chiamata in causa, anche se indirettamente.  Dà fastidio a chi si racconta il castello che siamo tutti uguali, invece è un modo reale per tracciare   un solco con il passato. Do lettura dell’Odg: ‘Il Consiglio Grande e Generale, sentito il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio sulle vicende dei vertici di Banca Centrale e sul ruolo dell’Istituzione nello scenario internazionale in cui San Marino si sta collocando, preso atto delle dimissioni del Presidente di Banca Centrale, che avranno effetto dal primo agosto 2015; delle dimissioni, che hanno già effetto dal Il giugno 2015, del Direttore di Banca Centrale tenuto conto dell’ampio dibattito sviluppatosi sul tema, considerato che la Repubblica di San Marino, in particolare nell’ultimo quinquennio, ha aderito in maniera irreversibile agli standard internazionali in materia di trasparenza e cooperazione internazionale, adottando una politica di integrazione con i sistemi internazionali e le altre giurisdizioni, come testimoniano gli Accordi firmati e l’impegno profuso per l’implementazione degli stessi dalle Autorità competenti e dal sistema nel suo complesso; che il sistema bancario e finanziario, pur avendo subito un ridimensionamento ed avendo dovuto affrontare difficoltà legate all’implementazione delle nuove regole e alla riorganizzazione del modello aziendale, rappresenta un settore strategico nel paese per il sostegno e lo sviluppo delle attività economiche e degli investimenti pubblici e privati; che al sistema bancario e finanziario sia data l’opportunità di ampliare i mercati di riferimento e di individuare ambiti di specializzazione sia per la collocazione di prodotti e servizi, sia per l’attrazione di investitori da un bacino più ampio, nell’ambito del quadro di regole condivise dalla comunità internazionale; conferma come una delle priorità il ruolo fondamentale di Banca Centrale nelle sue funzioni di vigilanza e regolatore del sistema per garantire la stabilità del sistema bancario-finanziario sammarinese e riconosce i passi avanti fatti in tal senso in questi anni individua come aggiuntiva priorità da parte di Banca Centrale lo svolgimento della sua funzione di indirizzo con ampiezza di visione, con capacità di dialogo con tutti gli interlocutori, istituzionali e privati, interni ed esteri per guidare al meglio il processo di internazionalizzazione del sistema, adottando le iniziative di riorganizzazione, rafforzamento delle professionalità, utili al raggiungimento degli obiettivi; come necessari per la dirigenza di Banca Centrale profili adeguati al ruolo e agli obiettivi e che presentino quindi un profilo di primario livello, ed in particolare indica che i requisiti di profilo per la figura del Presidente debbano comprendere, oltre a quelli di legge, una rete di relazioni ed esperienze in ambito bancario e finanziario internazionale, per garantire al sistema un più diffuso accreditamento a livello internazionale, uno sviluppo equilibrato, solido, con le necessarie gradualità, nel nuovo contesto delle regole internazionali;che i requisiti di profilo per la figura del Direttore Generale debbono comprendere, oltre a quelli di legge, esperienze presso Autorità di Vigilanza e/o intermediari bancari e finanziari di primario livello internazionale, capacità di gestire situazioni complesse con approccio innovativo e strategico, conoscenze dei sistemi regolamentari del settore, per garantire al sistema l’esperienza, l’adeguatezza necessarie nelle implementazioni di nuovi regolamenti ed alla formazione indispensabile in un Paese, piccolo come il nostro, che sta profondamente mutando; la necessità di valutare, tra tutte le forze politiche, la congruità dei compensi per garantirsi le professionalità sopra individuate, imposti dalla Legge; considera la definizione dei nuovi vertici di Banca Centrale una priorità, data l’importanza dell’Istituzione e la necessità di continuare ad offrire nel più breve tempo possibile punti di riferimento interni ed esterni autorevoli; impegna il Governo ad attivare fin da subito, nel rispetto delle prerogative degli organismi di Banca Centrale e del Consiglio Grande e Generale, i meccanismi di selezione oggettivi e trasparenti, anche ricorrendo ad agenzie specializzate riconosciute, per la formazione di una lista di candidati rispondenti alle caratteristiche di profilo di cui sopra, al fine di confrontarsi con le forze politiche per gestire questa fase di passaggio in tempi rapidi e comunque di nominare i nuovi vertici non oltre il mese di ottobre del corrente anno. Per rispettare il termine suddetto si chiede al Governo di adoperarsi affinché sia individuato uno o più candidati alla Presidenza del Direttivo di Banca Centrale entro il mese di luglio del corrente anno. Al fine di accelerare il processo di selezione, ma anche di mantenere costante il dialogo tra Governo e Consiglio Grande e Generale, si concorda di organizzare momenti di confronto tramite la Conferenza dei Capigruppo Consiliari per tutto il periodo necessario. Impegna infine il Governo nella definizione di un nuovo assetto e potenziamento di Banca Centrale, a svolgere una funzione di indirizzo al fine di attuare le migliori e più proficue pratiche per il recupero dei crediti bancari in sofferenza, anche superando il ruolo del commissario osservatore’. Siamo disponibili a cercare punti di incontro con la minoranza”.

Repliche.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “L’argomento che stiamo trattando non riguarda un’attività che vende bruscolini. E’ un settore molto sensibile che andrebbe trattato in modo molto soft e la politica dovrebbe starne proprio fuori. Voglio chiarire e rispondere all’interrogativo di Ciavatta. Dal 23 ottobre 2014 il segretario alle Finanze è il sottoscritto e si prende la piena responsabilità degli atti di questa segreteria. L’atteggiamento definito invece ‘malavitoso’ dal consigliere Zeppa è invece un atteggiamento più che legittimo. Volutamente non ho fatto riferimento ai fatti accaduti. E’ legittimo, considerando che i fatti erano notori da tempo, sono state fatte interpellanze e mi era sembrata una cosa passata. Ma gli errori del passato devono servire quando si parla di futuro. Credete che senza l’azione della vigilanza di  Bcsm degli ultimi anni San Marino avrebbe raggiunto risultati come la white list, accordi sulle doppie imposizioni, riconoscimenti Ocse e Moneyval, la firma a Berlino? Credo proprio di no. Deve essere riconosciuto questo ruolo alla vigilanza di Bcsm che ha dato anche la possibilità ad un’altra istituzione di poter incidere su fatti malavitosi e illeciti di certi organismi. Se la magistratura si è mossa è perché la Vigilanza ha fatto le segnalazioni. Su altri aspetti definiti carenti: Memorandum con Italia. Se la controparte ritiene che l’altra parte non sia un soggetto trasparente e affidabile, molto difficilmente sottoscriverà un contratto. Non si può costringere la controparte a firmare quando non c’è convinzione. Mentre la Centrale rischi sta andando avanti, è ad un punto di non ritorno, sono stati fatti investimenti tecnologici e sono a un buon punto. Da marzo 2017 saranno in grado di scambiare i dati. Non si fa la centrale rischi in un giorno, ma si farà e si rispetteranno le scadenze. Qualcuno ha citato gli effetti della Voluntary. Le nostre banche e istituzioni la stanno incentivando. Gli effetti non corrispondono alle cifre che ho ascoltato. E’ chiaro che a settembre degli effetti ci saranno, ma siamo pronti ad affrontarli. Sicuramente dovremo intervenire sullo Statuto di Bcsm, sul progetto di Upr tutte le forze politiche si possono confrontare per renderlo più attuale, ma anche si dovrà intervenire sulla struttura e l’organizzazione di Bcsm”.

Mimma Zavoli, C10: “Presento un Odg che Ca, Rete e i consiglieri indipendenti Pedini Amati e Luca Lazzari sottopongono all’aAula. ‘Il Cgg, preso atto di quanto sta emergendo nell’ambito della magistratura per la trattativa relativa a licenze bancarie non più operative; valutato il comportamento non consono dal ruolo ricoperto da segretari di Stato ed ex segretari di Stato che si ponevano come procacciatori d’affari e il coinvolgimento inopportuno del personale di Bcsm, che hanno portato all’intervento dell’autorità giudiziaria attraverso delle perquisizioni (…) ritenuto inaccettabile che i segretari di Stato si facciano procacciatori d’affari e che facciano ingerenze sull’Autorità di vigilanza per compiere operazioni(…) analizzata la gravità delle iniziative messe in atto, (..)prede atto delle dimissioni presentate da presidente e direttore di Bcsm, stigmatizza gli atteggiamenti dei segretari di Stato Arzilli e Belluzzi, nonché quello assunto dal segretario Valentini, impegna il congresso di Stato a procedere alla tempestiva revoca dell’incarico ad Antonio Gumina alla segreteria per le Finanze, ritiene necessario ricercare per gli incarichi dirigenziali figure di alto profilo, fermo restando il rispetto dei limiti retributivi previsti dall’ultima legge di bilancio, prevedendo che parte della retribuzione sia misurata sulla base dei risultati raggiunti”.  Rispetto alle parole dei segretari Arzilli e Belluzzi, rispondo che io non voglio essere protagonista di niente e che nessuno vi vuole togliere la scena. Come cittadina ritengo inopportuno che un segretario di Stato faccia quello che avete fatto. Non sono queste le vostre prerogative”.

William Giardi, Upr: “Nel tentativo di rasserenare gli animi, commento l’Odg, in particolare quello della maggioranza. Convince poco ad Upr il voler sottolineare anche la possibilità di utilizzare un’agenzia di recruiting per la selezione di eventuali candidati. E’ estremamente poco elegante che un parlamento e uno Stato sovrano debbano utilizzare una società estera. E’ una forma  di debolezza, di incapacità di intessere relazioni che permettano la possibilità di individuare questi profili. Con il nostro Odg chiediamo almeno di tentare la ricerca di una figura sammarinese. Un Odg che poteva essere condiviso non trova in alcun modo appoggio di Upr per questo elemento”. Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Oggi come temevo si è detto di tutto e di più e anche questa volta invece di parlare del futuro abbiamo ricominciato con la solfa. Siamo l’unico Paese al mondo dove in tutte le sessioni consiliari attacchiamo Bcsm. Siamo in una fase in cui si deve sempre trovare a chi dare contro, anche chi aveva sostenuto certe nomine oggi deve dire di tutto e di più. Rispondo ad alcune affermazioni. Qualcuno ha detto che il governo non ha preso posizione, ma il governo fatica a prendere posizione se non sa nulla. Io leggo sui giornali le situazioni giudiziarie. Siccome sono membro del Ccr, e mi auguro che l’odg di maggioranza sia condiviso, vi dico poi le perplessità che ho sentito anche dalla maggioranza, sul bisogno di fare modifiche allo Statuto. Non abbiamo deciso se il mandato di presidente e direttore resterà tale e tutte queste cose il governo le deve sapere dal momento che avvia il reclutamento. Credo che maggioranza e Consiglio queste cose le devono chiarire. Poi luglio è domani, come facciamo a trovare figure di questo profilo? Anche io preferirei fare un bando internazionale piuttosto che rivolgermi alle agenzie, ma dobbiamo chiarire tutti gli aspetti. Come membro del Ccr non mi prendo l’impegno di andare a reclutare niente e nessuno se non vengono chiariti questi punti. Se è una questione di un inciso quella che pone Upr, non c’è problema. Il Consiglio si chiarisca e dia un mandato chiaro al governo. Io con un mandato così non mi impegno a cercare nessuno. Lo faranno i miei colleghi. Non entro nel merito dell’altro Odg presentato, mi è sembrato un grande excursus di vicende giudiziarie in piedi, la magistratura farà il suo corso. Se crediamo nel rispetto delle istituzioni non credo sia una grande cosa che vogliamo sostituirci alla magistratura”.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Dopo aver sentito l’Odg presentato da due coalizioni e da due consiglieri indipendenti devo fare i complimenti, è  un odg di grande contenuto che dà prospettiva al sistema. Zavoli dica fuori di qui che abbiamo mercanteggiato e fatto i nostri interessi e la vado a denunciare. Qui non ha mercanteggiato nessuno. La cosa è finita lì. Dove avrei mercanteggiato e fatto i miei interessi? E’ disonestà intellettuale. Con quell’ordine del giorno avete ancora dimostrato che questo Paese non ha futuro se si continua a ragionare così se le istituzioni, se queste non hanno fiducia e non possono svolgere il loro lavoro. Se continuiamo così, fuori di qui pensano che tanto San Marino non sarà un problema perché lo facciamo fuori noi stessi. Pensate che lo sviluppo dell’economia di San Marino fuori di qui siam ben visto? Non credo. Io non andrò a elemosinare di essere aiutato perché il Paese non vuole il cambiamento”.  

Andrea Zafferani, C10: “I politici sono sempre sotto esame, per gli errori in passato non è che non si possa parlare più. La mia collega Zavoli si è presa della corrotta a inizio legislatura, non c’è bisogno di fare la tragedia greca, capita che le si dà e le si prenda in Aula. L’analisi che noi facciamo è politica. Posso capire che la pensiamo diversamente, ma noi riteniamo inaccettabile che quanto arrivino gli investitori finanziari se ne occupino i segretari di Stato. Il tribunale non c’entra niente, è una questione inopportuna e  basta, non si parla di reati. Dal nostro punti di vista se arrivano investitori in materia bancaria e finanziaria se ne deve occupare in modo esclusivo Banca centrale. E’ stato superato il periodo buio in cui se ne occupava il congresso di Stato”.

Iro Belluzzi, segretario per il Lavoro: “Bisogna ripristinare la verità.La precedente legislatura ha lottato perché ci fosse separazione dai poteri dello Stato e sta funzionando. Il potere concessorio del governo è stato ridotto, gli investitori si riferiscono agli uffici competenti ma hanno bisogno di un contatto, quasi di un corteggiamento. Le dimensioni della nostra realtà sono un elemento di grande vantaggio per chi vuole fare impresa in Repubblica, ma non significa voler condizionare gli uffici. Riconfermo quanto avvenuto in segreteria. Ero stato contattato da un commercialista accompagnato da un imprenditore che poteva avere valenza per il Paese. Ho chiamato chi sa valutare quello che può essere un progetto serio. Questo è quello che deve fare la politica. Da domani sarò sempre impegnato a cercare e verificare con gli uffici competenti chi vuole fare impresa e portare ricchezza nel Paese, voglio dare lavoro, per me è un diritto fondamentale. Tutti i segretari sono ingaggiati per dare una speranza al Paese”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Sul commissario osservatore, in Aula qualcuno ha detto che non ha recuperato i crediti dubbi delle crisi bancarie. Credo siamo fuori rotta, il commissario ha l’incarico di vigilare che vengano fatte le azioni di recupero di questi crediti. La segreteria e il governo hanno necessirtà di avere una professionalità in questo campo a tutela dell’erario. E’ una professionalità necessaria, di qui l’incarico al commissario osservatore. A Lazzari, quando parla di contrabbando di Stato: credo che siamo fuori da ogni logica e concetto. Questo è disonesto per tutti i cittadini che sono onesti e vivono del proprio lavoro. Il contrabbando ha arricchito qualcuno, non tutto il Paese. Non accetto che i cittadini siano denigrati in quest’Aula”.

Dichiarazioni di voto.

Marco Podeschi, Upr: “Non parteciperò alla votazione degli Odg che hanno oggetto Banca centrale”.

Andrea Zafferani, C10: “Anche io mi asterrò su tutti gli Odg su Bcsm”.

William Giardi, Upr: “Dopo lunghe interlocuzione con le diverse forze, Upr e Ps ritirano il loro Odg su Banca centrale essendo praticamente integralmente recepito. Ritiriamo anche quello su Gumina perché uno degli aspetti più rilevanti era il superamento del ruolo del commissario Osservatore”.

Paride Andreoli, Ps: “I gruppi di Ps e Upr hanno presentato due Odg che ritiriamo. Su Odg in merito a Banca centrale abbiamo trovato un’intesa tra i rispettivi gruppi con maggioranza e ritiriamo l’Odg citato”.

Tony Margiotta, Su: “Parlerò a nome della coalzione Cittadinanza attiva. Sottolineo il metodo di confronto della maggioranza per stilare l’Odg presentato dal collega Marco Gatti. Ci trova concorde con il processo che si vuole attuare per la nomina dei vertici di Banca centrale, però dobbiamo sottolineare il fatto, ribadito nell’incontro, che non crediamo sia necessario valutare con forze politiche la congruità dei compensi per garantirsi la professionalità . In questo momento non è il caso e c’è già una legge che va a regolamentare questo argomento. Però valutiamo positivamente questo nuovo modo di confronto con le forze politiche e il nostro voto sarà di astensione”.

Marco Gatti, Pdcs: “Dal confronto avuto con le forze politiche sugli Odg della maggioranza e quelli di opposizione siamo riusciti a trovare una sintesi nell’ordine che leggerò e che è stato sottoscritto da maggioranza, da Upr e Ps.  ‘Il Consiglio Grande e Generale,(…) impegna il Governo ad attivare fin da subito, nel rispetto delle prerogative degli organismi di Banca Centrale e del Consiglio Grande e Generale, modalità di individuazioni oggettivi e trasparenti, anche ricorrendo a selezione internazionale, per la formazione di una lista di candidati rispondenti alle caratteristiche di profilo di cui sopra, al fine di confrontarsi con le forze politiche per gestire questa fase di passaggio in tempi rapidi e comunque di nominare i nuovi vertici non oltre il mese di ottobre del corrente anno.

Per rispettare il termine suddetto si chiede al Governo di adoperarsi affinché sia individuato uno o più candidati alla Presidenza del Direttivo di Banca Centrale entro il mese di settembre del corrente anno. Al fine di accelerare il processo di selezione, ma anche di mantenere costante il dialogo tra Governo e Consiglio Grande e Generale, si concorda di organizzare momenti di confronto tramite la Conferenza dei Capigruppo Consiliari per tutto il periodo necessario. Impegna infine il Governo nella definizione di un nuovo assetto e potenziamento di Banca Centrale, a svolgere una funzione di indirizzo al fine di attuare le migliori e più proficue pratiche per il recupero dei crediti bancari in sofferenza, anche superando il ruolo del commissario osservatore’ entro il mese di ottobre del corrente anno”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Intervengo per esprimere soddisfazione del Psd per la condivisione di una parte dell’opposizione su un Odg che esprime concetti che molti hanno espresso rispetto alla prospettiva di Banca centrale. E’ stata aggiunta, rispetto al dibattito incentrato su direttore e presidente, la parte finale rispetto al recupero dei crediti di imposta. Anche per il Psd non è una questione individuale sulla persona. L’importante è che ci sia un’operazione precisa della valutazione di questi crediti”.

Nicola Renzi, Ap: “Sottolineo il risultato importante per la condivisone futura di un percorso preciso finalizzato ad individuare i nuovi vertici di Bcsm e per regolamentare l’attività dell’istituto. Sul credito di imposta mi sembra che su questo Odg si facciano passi avanti verso la ricerca di migliori modalità perché siano recuperate tutte le somme possibili. Mi pare di capire che permanga l’Odg di Ca, Rete e dei consiglieri indipendenti Pedini e Lazzari e che sarà messo ai voti. In merito a questo vorrei essere molto chiaro. Mi è dispiaciuto vederlo per le modalità in cui è scritto, dove si fanno diventare dichiarazioni rilasciate all’autorità giudiziaria, e poi riportate dai giornali, un documento del Consiglio grande e generale. Non credo sia una cosa opportuna. La politica stessa così interferisce sulle valutazioni del tribunale. Non penso siano valutazioni politiche quelle di definire dei segretari procacciatori d’affari. E’ un attacco personale a dei segretari di Stato che stanno facendo il loro compito. Se fosse solo una diversità di visione politica, si deve chiarire. Qual’è l’iter che un imprenditore deve seguire quando viene a San Marino? Ho stimolato più volte i segretari a portare investitori a San Marino, è il loro dovere avere contatti con realtà economiche e poi indirizzarle dove opportuno, ovvero organismi di controllo delle attività. Se mettiamo in discussione questo andiamo incontro a paralisi e crisi istituzionale del sistema Paese”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Voteremo contrariamente l’Odg di maggioranza insieme a Intesa, potevamo prevedere fin dall’inizio del dibattito che sarebbe stato condiviso, resta la solita aleatorità degli Odg. Sul modello concessorio ci siamo espressi più volte, è uno dei problemi all’arrivo degli investitori, piuttosto si crei un metodo snello. Mi rammarico che solo il mio gruppo dichiari voto contrario, qui non si tratta di responsabilità, mi auguro che con l’unica parte che rimane dell’opposizione si possa arrivare ad un’alternativa al piattume che sembra contagiare tutti. Voteremo invece l’Odg che abbiamo sottoscrtitto”.

Comma 22. Istanza d’Arengo.

Istanza n. 8 Per l’istituzione presso l’Ospedale di Stato della pratica all’assistenza antalgica al parto tramite anestesia epidurale. Respinta con 24 voti contrari, 18 a favore e un astenuto. L’Odg di maggioranza, Ps-Upr è approvato con 30 voti a favore, 10 contrari e un astenuto. Il dibattito riprende dalle repliche:

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità, replica: “Non c’è pregiudiziale ideologica, religiosa, né di costi, c’è la responsabilità del governo di dare una risposta e un orientamento chiaro all’istanza. Il congresso ha ritenuto di dare un orientamento perché l’organizzazione del servizio richiederebbe riorganizzare i settori e l’azienda si è espressa in una direzione. Non sarebbe serio dare un orientamento positivo all’istanza da adempiere in sei mesi.Non è una contrarietà a prescindere. Il fatto che sia stato presentato un Odg credo sia un fatto positivo se l’Aula dà espressione favorevole all’impegno consiliare si apre un percorso di valutazione sereno. Mi piacerebbe dire sì, facciamolo, ma ci sono priorità nell’ambito della sanità e scadenze che suggeriscono un orientamento diverso. E l’odg apre ad un confronto che porterò avanti e il tema non si chiude con questa istanza. Cercheremo di accelerare un orientamento favorevole nelle sedi opportune, ma così come formulata, l’istanza non consente un orientamento favorevole. L’Odg è un passaggio più flessibile”.

Grazia Zafferani, Rete: “Il governo non ha nessuna intenzione di accettare questa istanza né adesso, né prima, né dopo. L’Odg è ridicolo, non c’è una data, resta una cosa campata per aria, capisco che in sei mesi non sia realizzabile, potevate mettere un anno, un anno e mezzo. Da parte vostra non c’è stato coraggio di dire no a mille e cento firmatari dell’istanza”.

Mario Lazzari Venturini, Ap: “Attualmente in Italia, il ricorso al parto in anestesia è il 10% perché sono meno del 20% gli ospedali che la consentono. Ho dato all’Aula delle informazioni e ho detto che sarebbe bene valutarne la sostenibilità, non ho fatto terrorismo. Penso che si possono creare nuovi servizi anche in momento come questi con tassa di scopo per finanziare servizi sanitari. E’ la mia posizione”.

San Marino, 26 Giugno 2015/03

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