Consiglio Grande e Generale di San Marino, seduta della mattina di mercoledì 18 settembre

Consiglio Grande e Generale di San Marino, seduta della mattina di mercoledì 18 settembre

La seduta di mercoledì riprende l’esame della legge di variazione al bilancio

In mattinata – si legge nel report di Askanews -, i lavori del Consiglio Grande e Generale ripartono dal comma 23: “Progetto di legge Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024 e modifiche alla Legge 22 dicembre 2023 n.194” in seconda lettura

“Forse viviamo in due universi paralleli” esordisce Sara Conti (RF) rivolgendosi a Congresso e maggioranza. “La situazione economico finanziaria a noi non sembra così idilliaca. In questi anni siete stati capaci di pensare ad un progetto di sviluppo in qualsiasi settore?”. Sulla riorganizzazione dei Dipartimenti: “Sinceramente questo emendamento dà tanto l’impressione che sia l’ennesima modalità che abbiamo visto tante volte di sistemare gli amici e gli amici degli amici”.

Il dibattito prosegue con l’intervento di Massimo Andrea Ugolini (PDCS): “Ci eravamo presi l’impegno di mantenere un assestamento tecnico, altrimenti diventerebbe una finanziaria a tutti gli effetti. Rispetto alla richiesta di non andare ad inserire deleghe, questo impegno è stato mantenuto”. Ricorda che “il fallimento della politica è quando si arriva ai tagli lineari. Da buoni amministratori, è importante capire come mettere a sistema servizi che possono dare una maggiore fruibilità e al tempo stesso evidenziare dei risparmi”. Sul nuovo assetto dei Dipartimenti, l’obiettivo è “dare una continuità all’amministrazione e alle Segreterie anche nell’ottica del percorso di associazione con l’Ue”.

Spazio alle repliche. A cominciare dal Segretario di Stato Marco Gatti: “Nel 2023 abbiamo assestato la spesa corrente a 641 milioni, oggi la assestiamo a 627. Mi sembra che il Governo uno sforzo per il contenimento della spesa lo abbia fatto. E’ un bilancio che va lavorato con attenzione, ma non credo che siamo sulla strada sbagliata”. “Oggi – aggiunge – il Paese è apprezzato, e questo vuol dire che il bilancio ha un suo equilibrio e l’economia sta andando bene”.

Matteo Zeppa (Rete) ribadisce la propria richiesta sul credito agevolato: “se ci sono problematiche sollevate dagli uffici, il Segretario dovrebbe informarsi e rispondere perché da 12 milioni della prima lettura si è passati a 22 milioni”.

“Non ci sono risposte esaustive in tantissimi ambiti – incalza Antonella Mularoni (RF) -. Abbiamo chiesto: riusciamo a sapere sull’Alluminio Sammarinese quanto ci deve mettere lo Stato? Facciamo sempre tutto al buio”.

“Auspico – dice il Segretario di Stato Matteo Ciacci – che si possa trovare una sintesi con l’opposizione su alcuni emendamenti che riguardano ad esempio l’emergenza casa, la gestione del debito, il welfare”.

Per Giovanni Zonzini (Rete) è sbagliato “raccontare che l’economia va a gonfie vele, quando alle porte c’è una recessione di dimensioni europee”. Emanuele Santi (Rete) rileva “un aumento di 7 milioni di costi vivi dell’ordinaria gestione: consulenze, spese per eventi, etc”.

Infine le conclusioni del Segretario Gatti: “Ci risultano siano state presentate 6 domande per gli investimenti. Dall’ufficio attività economiche è stato chiesto di portare il fondo a 22 milioni. Sui Dipartimenti: chi evidenziò la necessità di avere un Dipartimento nella passata legislatura fu proprio l’ex Segretario di Stato all’ISS. Il ragionamento è stato quello di scindere il ruolo della Segreteria di gestione di alto livello rispetto agli uffici che sono sotto. Questo provvedimento che portiamo va in questa direzione alla luce delle complessità che le Segreterie devono affrontare in maniera maggiore. E’ vero che ci sono 7 milioni in più di costi, ma c’è stato un aumento del costo della vita, il rinnovo del contratto, etc. Naturalmente dobbiamo cercare di contenerli”.

++ Alle 10.48 la seduta viene sospesa per consentire alle forze politiche di svolgere delle considerazioni sugli emendamenti presentati. I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle 15 ++

Di seguito una sintesi degli interventi

Comma 23 – Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2024 e modifiche alla Legge 22 dicembre 2023 n.194” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio) (II lettura)

Sara Conti (RF): Ascoltando ieri pomeriggio i Segretari di Stato e i consiglieri di maggioranza, è emersa una situazione economico – finanziaria a tratti anche positiva. Quello che vorrei sostenere è che una visione del genere è parziale rispetto alla realtà. Forse viviamo in due universi paralleli. La situazione economico finanziaria a noi non sembra così idilliaca. In questi anni siete stati capaci di pensare ad un progetto di sviluppo in qualsiasi settore? Il progetto di sviluppo è il grande assente della precedente legislatura e di questa. Non è questa una modalità responsabile di affrontare la situazione. Sull’aumento dei Dipartimenti da otto a undici. Noi non siamo contrari tout court a rendere più solido ed efficiente il lavoro dei Dipartimenti e delle Segreterie. Però sinceramente questo emendamento dà tanto l’impressione che sia l’ennesima modalità che abbiamo visto tante volte di sistemare gli amici e gli amici degli amici. C’è dietro una visione, un lavoro di analisi? Io voglio pensare che una valutazione a monte ci sarà stata, ma a noi sembra che l’accordo di associazione resti totalmente sottovalutato, tant’è che non se ne parla proprio.

Massimo Andrea Ugolini (PDCS): Dobbiamo metterci d’accordo su cosa va in un assestamento. Ci eravamo presi l’impegno di mantenere un assestamento tecnico, altrimenti diventerebbe una finanziaria a tutti gli effetti. L’assestamento fotografa l’andamento finanziario in iter d’anno. Rispetto alla richiesta di non andare ad inserire deleghe, questo impegno è stato mantenuto. E’ stato toccato il tema della crisi d’azienda. Da un certo punto di vista, alcuni interventi per andare a mitigare alcuni aspetti che possono favorire un salvataggio di impresa, salvando posti di lavoro e aziende anche storiche, credo che siano qualcosa di utile e necessario. Naturalmente è opportuna una legge a tutto tondo che riguarda la crisi di impresa. Bisogna ragionare sugli aspetti delle entrate, per attrarre anche in futuro nuovi investimenti. Capire se c’è stata una situazione temporanea per la riduzione della monofase. Dobbiamo capire come investire, come intervenire per la riduzione della spesa pubblica. Razionalizzare al meglio il nostro apparato pubblico. Il fallimento della politica è quando si arriva ai tagli lineari. Da buoni amministratori, è importante capire come mettere a sistema servizi che possono dare una maggiore fruibilità e al tempo stesso evidenziare dei risparmi. Ci sono dei Dipartimenti che hanno delle risorse umane e delle persone all’interno in numero importante, altri sono più risicati. Credo ci possa essere l’impegno da parte del Governo a fare anche degli incontri preventivi per capire come ribilanciare l’assetto nei Dipartimenti. Sono persone che devono dare una continuità all’amministrazione e alle Segreterie anche nell’ottica del percorso di associazione con l’Ue.

Segretario di Stato Marco Gatti – replica: Rispetto alla previsione fatta nel mese di dicembre, l’economia non rimane ferma, il Paese si muove e questo comporta che c’è necessità di assestare il bilancio. Le politiche generali del bilancio non vengono toccate. E’ stata fatta una critica sulle uscite. Devo dire che sono contento, perché nel 2023 abbiamo assestato la spesa corrente a 641 milioni, oggi la assestiamo a 627. Mi sembra che il Governo uno sforzo per il contenimento della spesa lo ha fatto, poi i miracoli difficilmente si riescono a fare. E’ un bilancio che va lavorato con attenzione, ma non credo che siamo sulla strada sbagliata. Sulla gestione del debito: stiamo cercando di contenerlo e diminuirlo, tenendo un livello di liquidità importante, siamo intorno ai 140 milioni. Il nostro bilancio di previsione vuole puntare sulla crescita. Abbiamo fatto due collocazioni sul mercato e nessuna delle due ha avuto problematiche. Oggi il Paese è apprezzato, e questo vuol dire che il bilancio ha un suo equilibrio e l’economia sta andando bene. Ho guardato gli emendamenti dell’opposizione. Sono tutti emendamenti che aumentano i costi e diminuiscono le entrate. Ci siamo impegnati a contenere molto gli emendamenti facendoli molto mirati e focalizzati su debito e settore finanziario.

Matteo Zeppa (Rete), replica: A proposito di demagogia, lei Segretario non dà risposte. Sul credito agevolato: se ci sono problematiche sollevate dagli uffici, il Segretario dovrebbe informarsi e rispondere perché da 12 milioni della prima lettura si è passati a 22 milioni. Sui Dipartimenti: è un problema politico vostro come maggioranza, di chi dovete mettere nei Dipartimenti, mi pare di capire che qualcuno non vada bene. Volete dirci i costi?

Antonella Mularoni (RF), replica: Ribadiamo le nostre preoccupazioni. Abbiamo presentato emendamenti che vogliono dare sollievo alle famiglie. Lei dice che i nostri emendamenti aumentano le spese: anche i vostri lo fanno. Non ci sono risposte esaustive in tantissimi ambiti. Abbiamo chiesto: riusciamo a sapere sull’Alluminio Sammarinese quanto ci deve mettere lo Stato? Facciamo sempre tutto al buio.

Emanuele Santi (Rete), replica: Finalmente il Segretario Gatti ammette che il bilancio dello Stato perde 37 milioni di euro. Ora il dato è assodato: siamo in perdita. Altro dato: dalla maggioranza qualche voce critica si è sollevata. C’è un aumento di 7 milioni di costi vivi dell’ordinaria gestione dei Dipartimenti: consulenze, spese per eventi, etc. Quando eravamo in maggioranza, avevamo chiesto ad ogni Segretario di Stato di ridurre del 10% la spesa. Sette milioni di euro in più di costi non vanno bene. Va invertita questa tendenza.

Segretario di Stato Matteo Ciacci, replica: Stride un po’ sentire chi faceva parte della maggioranza della precedente legislatura essere così accalorata dopo che grandi spinte non ci sono state. Parlano i dati. Auspico si possa trovare una sintesi con l’opposizione su alcuni emendamenti che riguardano ad esempio l’emergenza casa, la gestione del debito, il welfare. Ci sarà la disponibilità di maggioranza e Governo.

Sara Conti (RF), replica: Se RF propone emendamenti che prevedono dei costi per lo Stato, questi rientrano in una strategia di sviluppo per il Paese. Ad esempio affinché le imprese investano in welfare aziendale. Comportano spese ma con l’idea che questi interventi possano portare ad un rientro.

Giovanni Zonzini (Rete): La maggioranza appare sfilacciata, nel comma comunicazioni c’è stato uno scontro sulla sanità da parte dei due principali partiti di Governo. Raccontare che l’economia va a gonfie vele, quando alle porte c’è una recessione di dimensioni europee che per effetto domino potrebbe portare rallentamenti anche a San Marino. Quei 3 milioni sulla monofase, derivano da una diminuzione delle importazioni. Questo è molto significativo.

Segretario di Stato Marco Gatti, conclusioni: Ci risultano siano state presentate 6 domande per gli investimenti. Dall’ufficio attività economiche è stato chiesto di portare il fondo a 22 milioni. Questo è l’investimento che faranno, lo Stato interverrà in quota capitale. Sui Dipartimenti: chi evidenziò la necessità di avere un Dipartimento nella passata legislatura fu proprio l’ex Segretario di Stato all’ISS. Il ragionamento è stato quello di scindere il ruolo della Segreteria di gestione di alto livello rispetto agli uffici che sono sotto. Questo provvedimento che portiamo va in questa direzione alla luce delle complessità che le Segreterie devono affrontare in maniera maggiore. Per quanto riguarda l’Alluminio, ancora non ha fatto nessuna domanda, quindi non possiamo quantificare la richiesta. Abbiamo cercato di introdurre degli strumenti in attesa di predisporre un progetto più esteso sulla crisi di impresa. E’ vero che ci sono 7 milioni in più di costi, ma c’è stato un aumento del costo della vita, il rinnovo del contratto, etc. Naturalmente dobbiamo cercare di contenerli.

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