Consiglio Grande e Generale, il saluto alla prima seduta dei Capitani Reggenti Berti e Ugolini

Consiglio Grande e Generale, il saluto alla prima seduta dei Capitani Reggenti Berti e Ugolini

Reggenza della Repubblica

 

Indirizzo di saluto degli Ecc.Mi Capitani Reggenti Gian Nicola Berti e Massimo Andrea Ugolini in occasione della prima seduta del Consiglio Grande e Generale del Semestre 1° aprile – 1° ottobre 2016 

Signori Consiglieri,
Signori Segretari di Stato,
in questa prima seduta consiliare del nostro semestre, seguendo una prassi consolidata di cortesia istituzionale, desideriamo rivolgere a Voi tutti il nostro più cordiale saluto.
Un breve messaggio, il nostro, per formulare l’auspicio che questa Aula possa essere sede di un confronto leale e costruttivo e, pur nel rispetto della dialettica parlamentare, improntato al massimo impegno di tutti nell’interesse generale del Paese.
Un alto senso di responsabilità per il presente e per il futuro deve ispirare l’operato di chi è stato chiamato a questo alto incarico per operare nell’esclusivo interesse dello Stato, al servizio di questo nostro patrimonio comune che deve essere al centro di ogni attività politica e istituzionale. 

In particolare, di fronte alla costanza di atteggiamenti esterni che vorrebbero mettere a repentaglio elementi della nostra sovranità, riteniamo quanto mai doveroso rinnovare il nostro appello a ricercare la più ampia unità parlamentare per difendere il nostro Paese.
Quella libertà e quelle prerogative sovrane che i nostri avi hanno saputo conservare nel tempo, continuano ad esigere attenzione e vigilanza costanti e soprattutto l’impegno comune nel rispondere con prontezza, fermezza ed efficacia ad ogni interferenza esterna.
I Sammarinesi nella loro storia hanno tratto forza e coraggio nella consapevolezza di condividere un comune destino, coltivando a questo fine un ordinamento giuridico- istituzionale che è riuscito nei secoli ad assicurare alla nostra comunità indipendenza, libertà e una convivenza pacifica e democratica. 

Dall’insegnamento che ciascun Sammarinese può trarre dalla nostra storia, è proprio l’ordinamento giuridico istituzionale– non il territorio e nemmeno la popolazione – l’elemento statuale fondante la sovranità della Repubblica. Spetta ad ognuno di noi la precisa responsabilità e il dovere morale e civile di dedicare ogni cura per contribuire, nel susseguirsi delle generazioni e nel mutare dei tempi, a preservarlo.
A questa Aula desideriamo formulare l’invito a riflettere sulla produzione normativa nel nostro Paese e a valutare la necessità di potenziare e rendere veramente efficace l’attività della Sezione Studi Legislativi, per affinare la qualità della normazione e garantire l’armonizzazione del quadro legislativo. 

Al riguardo sarebbe altresì opportuno che nell’ambito dell’iter legislativo fosse introdotta – quale passaggio obbligatorio – una verifica tecnico-giuridica, da parte del suddetto ufficio, dei progetti di legge, da chiunque presentati, prima della loro approvazione finale da parte del Consiglio Grande e Generale. Ciò anche a supporto dell’iniziativa legislativa esercitata dai singoli Consiglieri e dai Gruppi Consiliari.
E’ inoltre dovere del Legislatore garantire ai cittadini una facile accessibilità alle norme, con la redazione di testi unici e l’abrogazione di norme inutili o mai applicate. 

A questo proposito auspichiamo altresì che la norma introdotta con l’articolo 82 della Legge n. 189/2015 sia pienamente attuata e vengano, dunque, quanto prima elaborati i testi coordinati, aventi valore ricognitivo, delle norme vigenti disciplinanti le stesse materie. Non dimentichiamoci che una più facile fruizione dei testi normativi in vigore costituisce una delle condizioni indispensabili affinché se ne possa poi pretendere il rispetto da parte del cittadino. La semplificazione dell’apparato normativo consente altresì di evitare il caos legislativo che rischia di essere terreno fertile per la corruzione degli apparati statali.
Adoperarsi per migliorare la qualità del sistema normativo significa impegnarsi non solo per conseguire un importante obiettivo di civiltà giuridica, ma anche agire su un fattore in grado di favorire il livello di competitività del sistema e promuovere la crescita economica.

L’autonomia e l’indipendenza di ogni Stato, anche se di esigue dimensioni come San Marino, necessita anche di condizioni di autosufficienza, da
perseguire e – ove possibile – raggiungere in tutti i settori vitali per ogni comunità, da quello energetico a quello finanziario e idrico, sviluppando, tra l’altro, interessanti prospettive di crescita economica e di lavoro.
Il nostro saluto va inoltre alla Magistratura che prosegue, con l’autonomia che le compete, il percorso di accertamento delle responsabilità in merito a fatti che, per l’ampiezza e gravità, hanno giustamente scosso la nostra comunità. 

Al tempo stesso, riteniamo opportuno che, nell’interesse generale del Paese, la classe politica, nel suo insieme e senza eccezioni, torni a coltivare il terreno che le è proprio: quello della politica, esercitando le funzioni che le sono proprie, negli ambiti e con gli strumenti di cui dispone, senza strumentalizzazioni e perseguendo il necessario e corretto equilibrio tra i poteri dello Stato.
Gli Organi essenziali dell’ordinamento istituzionale – legislativo, esecutivo e giudiziario – sono tenuti ad operare nel rispetto delle reciproche autonomie – senza ostacolarsi né intralciarsi – ma piuttosto quali parti distinte dello stesso unicum chiamate, nel proprio ambito, ad operare per l’affermazione della legalità, la realizzazione dello Stato di diritto ed il rispetto della nostra Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese. 

La Reggenza ritiene che, a tal fine, sia estremamente importante, accanto al lavoro portato avanti sul piano normativo e giudiziario, rafforzare anche l’impegno sinergico di tutte le componenti – istituzionali, politiche, sociali e culturali – per diffondere la cultura della legalità intesa come consapevolezza che essa rappresenta la miglior garanzia per consolidare la democrazia e promuovere il benessere di tutta la comunità.
La politica ha il dovere di mostrare la capacità di affrontare questo singolare momento storico, conseguendo quegli obiettivi di crescita e di sviluppo che i Sammarinesi da tempo attendono per riuscire, finalmente, a guardare con fiducioso ottimismo al futuro. 

Esortiamo pertanto il Consiglio Grande e Generale e il Congresso di Stato ad avere maggior coraggio nelle decisioni e nelle scelte di sviluppo, a mostrare capacità di leggere e analizzare con prontezza situazioni spesso in rapido divenire, a relazionarsi con gli altri Stati forti della nostra secolare indipendenza, per riuscire ad
approntare con tempestività eventuali azioni correttive o integrative, necessarie per imprimere un’accelerazione al rilancio economico e sociale.
La ripresa che anche nel nostro Paese stiamo registrando è, infatti, ancora troppo contenuta per rispondere alla domanda di occupazione di tanti nostri concittadini, di coloro che il lavoro lo hanno perso come di coloro che cercano ancora il loro primo impiego. 

E’ necessario dar vita e consolidare un modello di sviluppo in grado di assicurare le risorse necessarie a sostenere, nel tempo, quello stato sociale che ha garantito un’alta qualità dei servizi: istruzione, sanità e sicurezza sociale. Un welfare giustamente caro ai Sammarinesi che confidano nella tenuta di un sistema pensionistico in grado di garantire un’adeguata protezione e tutela anche alle giovani generazioni. Ai nostri giovani, perché non perdano l’entusiasmo, il desiderio di impegnarsi e di mettersi in gioco e non disperdano il loro talento, dobbiamo anche saper prefigurare prospettive future, di studio e di lavoro.
La percezione del momento storico che stiamo vivendo ci porta a ritenere che oggi, stiamo pagando l’incongruenza di scelte politiche infelici del passato. 

Questa riflessione e la recente esperienza ci insegnano che scelte ponderate e consapevoli, quand’anche dolorose, forse non porteranno risultati e consensi elettorali immediati, ma grazie al sacrificio di tutti, unitamente ad un doveroso e riaffermato senso dello Stato porranno le basi per un domani di rinnovato e duraturo benessere.
Al termine di questo messaggio di saluto, ringraziamo i nostri predecessori, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, per averci agevolato nel compito di assumere al meglio questo alto mandato.
Confidiamo altresì nel prezioso contributo e nel competente sostegno dell’Ufficio di Segreteria e dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, per il miglior svolgimento dei lavori consiliari.
Con questo spirito, certi di trovare la massima disponibilità e collaborazione, a Voi tutti formuliamo l’augurio di un buon lavoro. 

San Marino, 26 aprile 2016

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