Consiglio Grande e Generale. Martedì 27 ottobre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Martedì 27 ottobre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 26- 30

OTTOBRE

MARTEDI’
27 OTTOBRE- MATTINA

In mattinata prosegue il
dibattito sulla questione morale in comma Comunicazioni. Sono tra gli
ordini del giorno presentati da
Gian Matteo Zeppa di
Rete. Il primo richiede le dimissioni del segretario di Stato per gli
Affari esteri, Pasquale Valentini, il secondo quelle di Clelio
Galassi dalla presidenza Sums, azionista di Cassa di Risparmio della
Repubblica di San Marino. Infine, il terzo Ordine del giorno,
sottoscritto oltre che da Rete da Civico 10, Sinistra unita e dal
Consigliere indipendente Federico Pedini Amati, richiede lo
scioglimento del Consiglio Grande e Generale e nuove elezioni. Contro
i testi presentati dal movimento civico Rete si esprime il segretario
di Stato per il Turismo,
Teodoro Lonfernini
che richiede il loro ritiro o la non accettazione da parte della
Reggenza: “
Chiedo
che l’Odg di Rete non sia accettato da parte dell’Aula, delle
istituzioni, della Reggenza- motiva- perché è inaccettabile
rivolgersi al congresso di Stato come se fosse un gruppo criminale”.
E ancora: “Chiedo alla Reggenza di valutare adeguatamente la
terminologia- insiste il segretario di Stato- diversamente, a tutela
della mia dignità personale reputo di rivolgermi personalmente
all’autorità giudiziaria”. I lavori si interrompono con il lungo
intervento del consigliere
Marco
Gatti
,
Pdcs, e riprenderanno nel pomeriggio, come previsto dall’ordine del
giorno, dal comma 19, relativo alla seconda lettura dell’Assestamento
di bilancio. Il comma Comunicazioni riprenderà quindi solo una volta
concluso il comma 19.

Di
seguito un estratto degli interventi della mattina.

Comma
1. Comunicazioni

Alessandro Cardelli, Pdcs: “La
politica in passato non ha dato un buon esempio. Ho sentito tanti
interventi che hanno inneggiato a una svolta della politica. Io credo
che questo percorso sia stato intrapreso ma che sia tutt’altro che
finito. La politica ha bisogno di una rigenerazione sull’essere
politico e su quello che significa essere un politico. L’onestà è
una prerogativa e un dovere di un politico perché un politico deve
prima di tutto essere al servizio della comunità. E’ ovvio che la
Magistratura deve avere la nostra fiducia. Noi oggi stiamo imboccando
una nuova stagione politica che dovrà essere caratterizzata dalla
continuazione di un forte rinnovamento. E in questo la Dc ha fatto
fortemente la sua parte. La Dc sta dimostrando di voler voltare
pagina. Abbiamo tante persone giovani che in un prossimo futuro si
impegneranno attivamente nella Dc. Questo passaggio rappresenta
sicuramente una ferita per San Marino ma al contempo anche
un’occasione di rilancio. Una grossa ferita a livello di immagine per
il nostro Paese. In questi anni abbiamo fatto tanto per migliorare la
credibilità del nostro Paese e purtroppo certi fatti e personaggi
che tornano a galla non ci aiutano. Ribadisco la necessità della
politica di sfruttare questo momento come occasione di riflessione ma
anche di rilancio rispetto al recente passato”.
Gian Nicola
Berti, Ns
: “Quello che è successo la settimana scorsa è un
ulteriore passaggio del processo di moralizzazione del nostro Paese.
Ho ascoltato diversi inviti finalizzati alla conclusione anticipata
di questa legislatura. Ma mi chiedo perché? Al di là di quelle che
sono le contestazioni nei confronti di Gatti (riciclaggio e
associazione a delinquere) c’è qualcosa di estremamente più grave
ossia un attentato nei confronti dei poteri dello Stato.
Un’aggressione di politici che hanno imperversato per tanti anni in
questo Paese gestendo il potere. Politici che si sono trasformati
operando nell’ultimo decennio solo per arricchimento personale. Ne
eravamo consapevoli? Consapevoli è una parola forte. Forse ne
avevamo il sospetto vedendoli condurre un alto tenore di vita. Ora
abbiamo capito da dove provenivano quei soldi. Io già in passato
dissi a Rete “attenzione”. Perché Rete potrebbe essere lo
strumento in mano a questi soggetti per delegittimare le istituzioni.
Credo che dall’ordinanza Gatti nasca o si possa trarre la lettura di
quello che è il profilo criminale di questo cerchio magico e delle
capacità di questo cerchio magico di infiltrarsi nelle varie pieghe
della società sammarinese. Anche in questa legislatura sono stati
fatti passi importanti per combattere questi fenomeni. Noi puntiamo a
ridare questo paese ai sammarinesi e a farlo tornare ai principi di
libertà, indipendenza, democrazia e rispetto dei cittadini. Noi
siamo un movimento nato nel 2006. Eravamo convinti che un certo modo
di gestire il potere, accentrando tutto nelle mani dell’Esecutivo,
avrebbe svuotato la funzione legislativa e quella giudiziaria. E
questo non è positivo. Le attività criminali si contrastano con
provvedimenti di legge ma soprattutto con un Tribunale che lavora e
che viene dotato di strumenti per accertare i fatti. Questo non vuol
dire che io ritenga colpevoli tutti gli imputati. Attenzione però
perché il quadro che emerge ci fa capire che la politica ha passato
un bruttissimo momento. La scorsa legislatura, dopo quella che c’è
stata tra il 2006 e il 2008, ha iniziato a portare avanti
provvedimenti normativi molto importanti. Ed è stata una legislatura
che si è interrotta precocemente perché forse non c’era la stessa
unità di intenti. Interrompere una legislatura oggi sarebbe un corto
circuito istituzionale. Se non avessimo dato al Tribunale gli
strumenti per operare come si sarebbe arrivati a questo punto?
Piuttosto pensiamo a che provvedimenti adottare per adeguarci alle
normative Greco. Prescrizione? La giustizia è lenta ma inesorabile.
Il Segretario della Dc Gatti ha voluto rompere con il passato ed è
stato attaccato. Gabriele Gatti e Augusto Casali cominciarono a
flirtare già nel Consiglio del giugno 2012. L’obiettivo era quello
di fermare la commissione d’inchiesta su Fincapital. La scorsa
legislatura si è interrotta per questo. La conferma arriva da un
semplice provvedimento della magistratura. Che dice che quando
Roberti chiama, Gabriele Gatti risponde e poi contatta Augusto
Casali. Questo è il cerchio magico a cui è estranea completamente
questa maggioranza ma che ha profonde leve nell’opposizione. E’ così
o non è così? Io sono convinto sia così. Nella scorsa legislatura
uscivano fatti a comando. Io penso che il cerchio magico ci sia e che
abbia dentellati notevoli a 360 gradi nel Paese. L’opposizione
dovrebbe chiedersi: da che parte sto se sto contro questa
maggioranza? Lo chiedo a Rete, Civico 10 e Sinistra Unita. Forse non
tutto quello che appare è la verità. E’ la verità che viene fatta
apparire attraverso un altro potere che è il giornalismo. L’etica
del giornalismo è un grave problema a San Marino. Il Segretario
Belluzzi ha fatto una legge che è stata censurata dall’Alto
Commissario. Avrei chiesto a lui “come si fa a far raccontare la
verità?”. Perché io sui quotidiani sammarinesi non la vedo da
tanto tempo. Sui giornali sammarinesi leggo solo quello che vogliono
far passare certi personaggi politici. La politica deve smettere di
lanciare accuse gli uni nei confronti degli altri. Io spero che tutti
siano onesti. Volete interrompere questa legislatura? Io sono pronto
ma la motivazione non è l’arresto di Gatti. Che di politico non ha
nulla. Dovete ammetterlo. Le vicende giudiziarie non debbono
distrarci dai nostri doveri di rilanciare il nostro paese”.
Gian
Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni
: “Le
indagini stanno delineando un deterioramento del sistema politico e
del paese. Alla luce di questi fatti ieri abbiamo sentito interventi
tesi a strumentalizzare e a delegittimare le istituzioni, fino ad
arrivare a chiedere nuove elezioni. Ebbene ricordo a queste persone
che l’emersione di certi fenomeni è anche il frutto dell’opera di
trasformazione iniziata nella scorsa legislatura. Opera che è
proseguita in questa legislatura. Con l’approvazione di importanti
provvedimenti. Ne cito solo alcuni: quelli per recepire le direttive
del Greco, quelli per contrastare la corruzione, la legge 100 del
2013 che ha introdotto il reato di auto-riciclaggio ancora prima
dell’Italia. Così facendo abbiamo dato al Tribunale gli strumenti
necessari. Oggi la Magistratura sta svolgendo in piena autonomia un
lavoro importante e delicato. Il lavoro da fare è ancora tanto. Dal
2008 e ancora più in questa legislatura, anche se l’opera di
cambiamento non è stata totale, i fatti che hanno ostruito il
cambiamento non sono stati più in maggioranza. L’opera di
cambiamento va portata a compimento. Deve andare fino in fondo. Lo
sviluppo economico e sociale di San Marino deve poter contare sulla
trasparenza e sulla legalità. L’azione sinergica del Governo, delle
Forze dell’Ordine, del tribunale e di ogni singolo cittadino e la
strada più efficiente per contrastare azioni contrarie ai principi
di legalità. La fiducia nella Magistratura costituiscono un
requisito imprescindibile per portare avanti il lavoro di trasparenza
in questo Paese”.
Tony Margiotta, Su: “Questa mattina
leggo che Gabriele Gatti è stato sospeso dal suo partito. Io mi
aspettavo una espulsione visto quello che la documentazione ha reso
noto. Mi auguro che la Dc faccia un mea culpa come ha già espresso
qualche esponente della Dc ma soprattutto spero che si adoperi per
dare un messaggio chiaro: di trasparenza e cambiamento. Io faccio
fatica a interpretare certi cambiamenti nel panorama politico. Chiedo
a questa maggioranza di fare un passo indietro perché il Paese lo
richiede. Poi ci chiediamo come mai questa legislatura è stata
caratterizzata da fuoriuscite di consiglieri indipendenti? Io ricordo
che nel programma di Bene Comune vi era la risoluzione di tutti i
problemi entro 6 mesi. Cosa che evidentemente non è avvenuta. E
allora chiedo, visto l’insieme di tutto questo ragionamento, le
elezioni anticipate. Arriviamo alla Finanziaria e poi andiamo alle
elezioni per ridare nuovi stimoli e nuova energia a un governo che
sia più efficace. Non è accettabile, dopo tre anni, trovarsi in una
condizione statica. L’economia in questo Paese non è ripartita. E se
l’economia è ferma le aziende chiudono e non c’è sviluppo. Il Piano
di Sviluppo di cui ha parlato la maggioranza nel suo intervento è
solo un sogno. E’ necessaria una nuova credibilità della politica.
Questi fatti accaduti: dall’arresto di Gatti, Podeschi, Stolfi fino
alle dimissioni di Galassi e Giorgi hanno leso la credibilità del
Paese e la fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Un
danno che è sotto gli occhi di tutti. Non ce lo possiamo permettere.
In questi arresti vedo un messaggio chiaro anche nei confronti di chi
ci sta guardando. E’ importante che la politica si adoperi subito per
dare nuova forza agli interventi che il Paese ci chiede”.
Gian
Matteo Zeppa, Rete:

Do
lettura degli ordini del giorno. Il primo a nome di Rete,

Il
Consiglio Grande e Generale, alla luce delle informazione emerse
circa il disegno di delegittimazione del tribunale messo in atto,
secondo la magistratura, da Giuseppe Roberti, Gabriele Gatti e
Claudio Podeschi; constatato che una delle ipotesi avanzate dai
suddetti prevenuti era quella di fare in modo che qualche soggetto
istituzionale proponesse la realizzazione di una commissione di
inchiesta sul tribunale;
valutate le parole espresse dal
segretario di Stato Pasquale Valentini in Consiglio Grande e Generale
nella sessione di giugno 2015, quando propose di avviare una
commissione d’inchiesta sulla magistratura usando le seguenti parole:
‘Io sono preoccupato del quadro inquietante che si sta realizzando:
siamo all’inizio di un percorso giudiziario che non sappiamo né
come né quando finirà, né che dimensioni avrà. Con
interrogativi che personalmente rimangono inquietanti, perché ci
sono molte questioni che non mi tornano, capovolgimenti di ruoli che
fanno spavento, coloro che avviano le indagini che diventano
indagati, i vertici delle istituzioni che saltano, i vertici dei
principali partiti che saltano, accusati che diventano i principali
moralizzatori e accusatori. C’è uno scenario che credo non possa
non turbare e io mi permetto, siccome vedo che questo Consiglio sta
diventando molto sensibile alle commissioni d’inchiesta, mi permetto
di proporne una su questo. Perché ritengo che prima di dover
chiamare, quando sarà il momento, gli elettori a decidere da chi
vogliono essere governati e per cosa, forse sarà bene scoprire le
carte e dire a chi giova tutto questo, a chi ha giovato e chi è che
sta tirando… a chi stiamo servendo! Qual’è il progetto che stiamo
servendo. Perché ho l’impressione che non abbiamo il coraggio, a
viso aperto, di dire a chi stiamo servendo’.; Ravvisando in esse una
sensibile attinenza con le ipotesi di delegittimazione in corso
evidenziate dalla magistratura, e con l’obiettivo di fugare il minimo
sospetto che vi siano spalleggiamenti al gruppo criminale da parte di
membri del Congresso di Stato;
Impegna il Congresso di Stato
ad
avviare al suo interno verifiche sulle affermazioni del segretario
Valentini, anche -se considerato utile- coinvolgendo la magistratura,
con l’obiettivo di individuare un eventuale collegamento con il
disegno di delegittimazione messo in atto dai suddetti prevenuti, nel
qual caso il congresso di Stato dovrà provvedere a richiedere le
dimissioni irrevocabili al Segretario Valentini.

Il
secondo Ordine del giorno, sempre sottoscritto da Rete:

“Il Consiglio
Grande e Generale,

alla luce delle notizie di reato
emerse nell’ordinanza della magistratura che ha condotto all’arresto
di Gabriele Gatti; tenuto conto degli illeciti ascritti al Sig.
Clelio Galassi, in attesa che lo stesso possa darne motivazione di
fronte al giudice; preso atto con favore delle opportune dimissioni
presentate dal sig. Clelio Galassi dal ruolo di Ambasciatore della
Rep. di San Marino presso la Santa Sede; in previsione
dell’intervento legislativo attraverso il quale l’Ecc.ma Camera della
Rep. di San Marino si appresta a deliberare un ulteriore sostegno
finanziario volto alla patrimonializzazione della Cassa di Risparmio;
verificato che il sig. Clelio Galassi ricopre la carica di Presidente
della Società Unione Mutuo Soccorso (SUMS), la quale a sua volta è
azionista della Cassa di Risparmio con una quota di minoranza;

impegna il Congresso di Stato, nella sua qualità di socio di
Cassa di Risparmio, ad inoltrare alla SUMS una formale richiesta di
revoca dell’incarico di Presidente al sig. Clelio Galassi, come
requisito indispensabile affinché lo Stato di San Marino possa
procedere a qualsivoglia intervento in favore di Cassa di Risparmio.
Impegna altresì il Congresso di Stato a non dare attuazione ad
alcun intervento di sostegno alla Cassa di Risparmio fintantoché il
sig. Clelio Galassi non risulti rimosso da ogni incarico rivestito
all’interno di SUMS o di Cassa di Risparmio’.

Infine,
il terzo Ordine del giorno, sottoscritto da Rete, Civico 10, Sinistra
unita e dal consigliere indipendente Federico Pedini Amati. Il
Consiglio Grande e Generale, alla luce delle notizie di reato emerse
nell’ordinanza della magistratura che ha condotto all’arresto di
Gabriele Gatti; con l’obiettivo di tutelare il buon nome del
Consiglio Grande e Generale e delle stesse Istituzioni sammarinesi,
sulle quali incombe il sospetto di infiltrazioni di quelli che la
magistratura indica come “appartenenti” all’organizzazione
criminale. Constatando che la magistratura sammarinese definisce
attuale e certa la reiterazione degli illeciti quali riciclaggio e
associazione a delinquere, della fitta rete di conoscenze e amicizie
con soggetti investiti di cariche istituzionali pronti a intervenire,
se richiesti, in aiuto dei membri del gruppo criminale; Evidenziando
la dimensione sistemica che si evince dall’ordinanza di cattura, in
un quadro di corruzione diffusa che coinvolge “ogni istituzione e
ogni settore economico”, ove i legami politici e di partito sono
“soppiantati dall’affectio criminale”, ove i partiti, specie di
maggioranza, sono indicati come “crocevia della politica corrotta”;
Considerando necessario favorire la distensione tra la popolazione,
dimostrando ad essa che la politica è in grado di auto-rigenerarsi,
e spezzando ogni possibile legame o sospetto di legame tra le
istituzioni e siffatte logiche criminali e clientelari di gestione
della cosa pubblica; perseguendo l’obiettivo di relegare finalmente e
definitivamente al passato le derive corruttive descritte
nell’ordinanza;
ritiene necessario porre in essere tutte le
procedure istituzionali per giungere al proprio scioglimento nella
seduta immediatamente successiva all’approvazione di un legge di
bilancio che escluda ogni contenuto non direttamente connesso al
bilancio stesso, indicendo immediatamente nuove elezioni generali per
consentire alla cittadinanza di esprimersi per la scelta di una nuova
classe dirigente politica’.
Siamo
in un periodo irripetibile, brutto, tutto quello che è successo di
recente, partendo dagli arresti di Podeschi, Stolfi, le dimissioni
del segretario Felici fino ad arrivare all’arresto Gatti, non poteva
passare inosservato. La Reggenza nel suo discorso di insediamento ha
riconosciuto la necessità di salvaguardare le istituzioni e in
particolare il Consiglio Grande e Generale, questo è il punto nodale
e viene prima dell’arresto di Gatti. Gatti è stato spalleggiato,
questo è il problema, abbiamo dei consiglieri che con Gatti ci hanno
fatto gli affari e sono entrati in interesse politico con lui e uno
ha parlato anche ieri, il consigliere Mazza, che ieri lo ha
attaccato. Questa sarebbe la politica nuova. Abbiamo avuto una
lezione magistrale da parte del consigliere Berti. Ha detto che
bisognerebbe andare a fare le dichiarazioni o le denunce nei luoghi
adatti. Lei, come altri membri della commissione Esteri, saprà che
io la denuncia la feci, e fortunatamente ha portato al fatto che un
possibile fiancheggiatore del sistema non avesse la residenza. Poi
passa anche la farsa storica che noi non c’eravamo in Consiglio e non
sapevamo com’era difficile, ma nel 2006 lei ha fatto denuncia sul
voto di scambio insieme a Roberto Ciavatta, denuncia che non ebbe
risultati. E’ vero che c’era chi combatteva qui dentro, ma non passi
il messaggio che fuori eravamo ottusi e ci chiudevamo gli occhi con
le fette di mortadella, non era così.
Questa legislatura è
fallimentare nel merito sotto l’aspetto di lavoro, sviluppo, ma è
colpa del sistema che si è portata dietro da altre legislature ed è
quel sistema che oggi è sotto indagine dei giudici. Perché elevarsi
a dire ‘continuiamo’ in una sorta di eutanasia folle? Chi ha detto
che le elezioni fanno comodo ai movimenti civici, chi ha detto che io
voglio ricandidarmi?
Moretti è un rinviato a giudizio per
associazione a delinquere e riciclaggio. Questo Governo con la
delibera del 12 maggio 2015 ha dato allo studio Antao 260 mila euro
per il polo museale. Per andare alle urne. Il Congresso di Stato ha
dato 260 mila euro allo studio Antao che è del signor Moretti. Una
persona indagata. Ma allora di cosa stiamo parlando? Come potere dire
che il cerchio magico se lo inventavano i movimenti e i giornalisti?
So riconoscere che la legislatura precedente e quella attuale hanno
adottato provvedimenti positivi per fare lavorare la Magistratura. Ma
nel merito politico ritengo che il Governo abbia fallito. Il
Segretario Valentini dovrebbe fare mea culpa sulla nomina di Galassi.
A un anno di distanza dalla nomina di Galassi uscirono i primi
articoli sulle indagini a carico di quei conti correnti. E Valentini
non fece nulla. In questa sede il Segretario Valentini continuava a
difendere Galassi. Uno dei leader storici della Dc. Ci sono ombre su
alcuni consiglieri di maggioranza, dei dubbi vanno sollevati. So che
in passato non tutti erano uguali, ho conosciuto la politica grazie
ai video di Ap, ma era passato. Le elezioni sono necessarie per
arrivare alla fine di tutto questo, è necessario passare la parola
al popolo per una sorta di pacificazione nazionale. Forse saranno le
elezioni più pulite dal dopoguerra ad oggi, chi l’ha detto che ci
sarà il caos?”.


Teodoro
Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo:
“Svolgo
questo intervento con estrema carica emotiva alla luce delle
terminologie usate da alcuni consiglieri che sono corsi nell’errore
di metterli per iscritto. Chiedo che l’Odg di Rete non sia accettato
da parte dell’Aula, delle istituzioni, della Reggenza perché è
inaccettabile rivolgersi al congresso di Stato come se fosse un
gruppo criminale. Chiedo alla Reggenza di valutare adeguatamente la
terminologia, diversamente, a tutela della mia dignità personale
reputo di rivolgermi personalmente all’autorità giudiziaria.
Ho
ascoltato con attenzione gli interventi succeduti. Ho una
responsabilità istituzionale, sono rappresentante del Pdcs e lo sono
stato ai vertici, come presidente. E’ come se di fatto molti di voi
debbano continuare a trovare per loro soddisfazione i fantasmi del
passato senza riconoscere che è accaduto un altro periodo. Citiamo
in continuazione personaggi che oggi vivono percorsi giudiziari che
all’interno del Pdcs non incidevano più da tantissimo tempo. Cadete
nell’errore di dovere continuamente citare quei fantasmi del passato,
questo mi fa sorgere il dubbio che c’è qualcuno che, per continuare
ad emergere, ha bisogno di quell’aggancio. Non mi sento di difendere
la mia persona ma la dignità di un intero gruppo, fatto da persone
estremamente serie. Le persone contro cui oggi puntate il dito sono
persone serie, diversamente cadreste nell’errore di ricostruire una
sola parte storica. Io mi sono candidato e sono entrato in aula solo
nel 2008. Da allora il messaggio di rinnovamento era già sentito.
Nel 2010 mi sono sentito pronto di assumerei la presidenza del
Consiglio centrale del partito. Mi sono candidato contro l’avversione
totale di quelle persone che voi continuate a citare come fantasmi
del passato. Sono stato eletto presidente con due voti superiori
rispetto l’altro candidato. Dal 2006 il percorso di cambiamento con
atti normativi è stato voluto, non solo indotto dall’autorità
italiana. E’ stato voluto perché avevamo capito, al di là dei
fantasmi del passato, che o si voltava pagina o le circostanze
sarebbero state ancora peggiori. Bisogna riconoscere la fatica con
cui le persone sono state combattute.
Il vostro è un attacco allo
Stato, vi chiedo di cambiare o ritirare l’Odg.
Chiedo scusa, non
perché mi senta personalmente responsabile, ma perché è una
questione oggettiva istituzionale che deve essere concessa ai
cittadini, perché di fatto ci siamo tutti quanti fidati prima, e poi
successivamente non abbiamo avuto la forza di fermare certe azioni e
gesta personali di certi personaggi politici nell’evitare che
generassero un danno enorme al Paese e la perdita di opportunità
enormi. Invece che puntarci il dito continuamente, dovremmo
riconoscere però che non solo una parte del Paese ha svolto un
ruolo, ma anche la politica lo ha fatto. Senza, neanche il tribunale
avrebbe potuto operare. Riconosciamolo indipendentemente dalla
provenienza politica che abbiamo avuto tutti un ruolo in questo”.

Andrea
Zafferani, C10:

“Il sistema emergeva già dalle commissioni d’inchiesta, ma ora
anche dalle carte della magistratura è tutto in una limpidezza
totale. La magistratura avrà compito di perseguire condotte illecite
penali, ma in Aula dobbiamo analizzare il sistema di malaffare creato
in questo ultimo ventennio. Sarebbe solo da chiedere scura e ridare
la parola agli elettori. Con Su e Rete avevamo già chiesto le
elezioni un anno fa, con le dimissioni di Felici. Oggi viene privato
dalla libertà personale un protagonista indiscusso di quasi 30 anni
di governo di guida Dc. Ai cittadini bisogna ridare la parola, perché
alla luce di quello che sta emergendo hanno diritto di scegliere le
persone e i partiti che ritengono di rappresentare il nuovo corso.
Sarebbe un motivo più che sufficiente per andare al voto. Ma c’è un
altro motivo. Di fatto il Consiglio è delegittimato. Qualunque atto
che il governo metterà in essere da oggi in avanti, i cittadini
saranno autorizzati a pensare che ci sia del marcio dietro, degli
interessi da difendere o dei personaggi da tutelare. Primo esempio,
il polo Museale, è un progetto importante per le sue dimensioni ma
quando l’incarico del progetto viene dato allo Studio Antao, in cui è
coinvolto l’architetto Moretti, uno degli indagati, come si fa a non
pensare che non ci sia qualche interesse da difendere? Siamo in una
situazione ingovernabile se non si ritorna alle urne. Altro tema
ancora: alcuni egli attuali segretari di Stato sono stati
protagonisti dell’epoca del gattismo, alcuni ne sono stati
sostenitori, alcuni vertici Dc ne sono tuttora soci in affari, sempre
la Dc è stata protagonista della nomina di Galassi all’ambasciata in
Vaticano. Qui non si tratta di aver fatto uno o più errori politici,
qui si tratta di una classe politica democristiana, in parte presente
ancora oggi, cresciuta in quel mondo lì e in quel mondo lì ha preso
i voti. Parlate di rinnovamento, quando pochi anni fa avete imposto
al governo certi uomini e dopo tutta la fatica fatta dai partiti che
si sono spesi per il cambiamento e una commissione di inchiesta. Il
gattismo è nel Dna democristiano da almeno 30 anni. La situazione
richiederebbe un atto di discontinuità forte, in parte le
istituzioni sono occupate da persone che con quel passato sono
compromesse. Sono consapevole che nella maggioranza ci sono forze
sane, sono sicuro che ci sono forze che lottano per il cambiamento in
maggioranza e a loro chiedo di votare l’odg per ridare la parola ai
cittadini”.
Marco
Gatti, Pdcs:

“Sento parlare della Dc sommando cose che non esistono. La cosa più
stupida che ho sentito dire è che Mazza prima ha difeso Gatti, poi
ieri lo ha attaccato. Ma chi conosce Mazza, sa bene che non si era
candidato in passato proprio per la presenza di Gatti nel partito.
Poi quando si parla di gattismo si attacca me, quando non si conosce
minimamente il mio percorso politico. L’ho iniziato nel 2000, quando
già si parlava di questione morale, ma l’ho fatto perché secondo me
allora la classe politica non aveva una prospettiva futura per il
Paese. Ho iniziato la professione nel ’96, ero all’interno del
Collegio dei ragionieri e ragionavamo sui limiti del sistema di
allora e sulla necessità di cambiamento, di rimessa in discussione
dei capisaldi in un’ottica graduale. In quegli anni la classe
politica di allora ci derise fortemente, e allora capii che era
appiattita sul quotidiano. E da lì iniziai il mio percorso politico,
non facilitato, nell’era Gatti. Nel 2001 mi candidai infatti senza
entrare in Consiglio. Entrai però nel partito e trovai una
situazione di difficoltà, mancanza di dialogo. Allora non abbiamo
prestato attenzione alla concentrazione di potere nelle mani dei
pochi. Iniziò allora un dibattito forte all’interno del partito,
c’erano Maria Luisa, Marco Arzilli, insieme si voleva contrastare il
mancato confronto, l’accentramento del potere. Sembrava un percorso
senza uscita, alle elezioni del 2006 ci fu una rottura interna alla
Dc, molto sofferta, da parte di Maria Luisa e Marco. Io e altri amici
abbiamo preferito combattere dentro il partito. Da lì, la Dc è
andata all’opposizione ed è iniziata una riflessione interna, si è
andati al congresso con uno scontro con due visioni diverse di
conduzione di partito e di visione politica. Vince nel 2007 Pasquale
Valentini. Non da solo, ma insieme ad alcune persone e da lì è
iniziato un percorso combattuto. Nel 2008 con Ap cambiò il rapporto,
videro un approccio diverso. Siamo andati al governo e da lì è
ripresa la questione interna di potere. E’ lì vanno verificati i
passaggi che la Dc è stata capace di fare, di non soppiantarsi a
mere posizioni di governo. Ricordo a seguito del caso Finproject, il
governo doveva decidere se commissariare o no. La posizione di
Valentini e della Dc era quella di andare avanti. Da lì in poi si è
tentato di far cadere il governo perché non stava più a quel gioco.
Sono iniziati i commissariamenti perché non avevamo niente da
nascondere. Si è andati verso la legalità, dando strumenti al
tribunale e agli organismi di controllo. E ancora dobbiamo fare
tanto, la strada è continua. Noi oggi siamo solidali con questa
situazione? Sono i fatti che dicono il contrario, che dicono che la
Dc si è messa in discussione tutte le volte che è stato
necessario.
Alla domanda la politica ha fallito io rispondo ‘no’.
I partiti tradizionali, chi prima, chi dopo, e noi lo siamo stati tra
i primi, hanno avviato il rinnovamento. Noi lo abbiamo fatto nei
metodi e nelle persone. E il governo del 2008 ha portato avanti il
cambiamento perché la Dc aveva i numeri per poterlo fare. Alle
elezioni dobbiamo andare solo se non abbiamo fiducia tra di noi,
governo e maggioranza, allora dobbiamo andare alle elezioni”.

San Marino, 27
Ottobre 2015/01

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