Consiglio Grande e Generale. Martedì 27 ottobre 2015. Seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Martedì 27 ottobre 2015. Seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 26- 30

OTTOBRE

MARTEDI’
27 OTTOBRE- POMERIGGIO

La seduta pomeridiana si apre,
c
ome
previsto dall’ordine del giorno, dal
comma
19,

relativo alla seconda lettura dell’Assestamento di bilancio 2015. Il
segretario di Stato per le Finanze,
Gian
Carlo Capicchioni
,
è il primo ad intervenire nel dibattito cui risultano 54 iscritti.
Nel suo intervento sottolinea i contenuti principali del
provvedimento, in primis, la riduzione della stima di disavanzo da
oltre 13 milioni di euro a circa 7 milioni di euro. Non solo: “Il
risultato di previsione dell’assestamento- torna a ribadire in Aula-
pensiamo di ridurlo in sede di consuntivo, forse persino annullarlo”.
Ma è la questione della patrimonializzazione di Cassa di Risparmio
ad essere toccata in tutti gli interventi successivi da parte dei
consiglieri di maggioranza e minoranza. In particolare,
Valeria
Ciavatta
,
per Alleanza popolare, annuncia di avere predisposto una
comunicazione formale al congresso di Stato e ai sindaci di Governo
per ribadire il ruolo di azionista dello Stato e il diritto di
acquisire informazioni da parte dei vertici aziendali
dell’istituto.“Per noi questo chiarimento tecnico che è stato dato
dal Coordinamento della vigilanza non è solo questione di natura
tecnica- puntualizza- è un elemento di natura politica
istituzionale”. E ancora: “Chiediamo di esercitare questo ruolo e
di esercitare questo diritto- continua- e che a questo corrisponda un
dovere di risposta agli organi che, a seconda dei casi, potrebbe
essere la Commissione consiliare permanente o la conferenza dei
Gruppi”.
Andrea
Zafferani,

C10, anticipa la proposta- emendamento sui crediti di imposta
concessi agli istituti di credito che si sono fatti carico dei debiti
di altre banche. “Questo credito di imposta è prepotentemente
cresciuto in questi mesi- fa sapere- faremo una proposta per cui
tutti i fondi a cui sono stati trasferiti i debiti delle banche
salvate siano oggetto di verifiche da parte di esperti”.
Dall’opposizione, così come dalla maggioranza, attenzione viene
posta anche sulla situazione dei fondi pensione.
Milena
Gasperoni
,
Psd, è l’ultimo consigliere ad intervenire prima della chiusura
della seduta pomeridiana e auspica “correttivi per favorire la
ripresa economica e per favorire l’insediamento nuove imprese”
perché “solo attraverso la creazione di posti di lavoro, non solo
daremo risposte ai cittadini in termini occupazionali, ma anche nuovo
gettito ai fondi pensione”.
Il dibattito proseguirà in seduta
notturna.

Di
seguito un estratto degli interventi della seduta pomeridiana.

Comma
19. Progetto di legge “Modifiche alla Legge 23 dicembre 2014
n.219 e Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti
del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2015”

Giancarlo Capicchioni, segretario
di Stato alle Finanze
: “L’assestamento di bilancio arriva con
un risultato positivo rispetto alle previsioni. Abbiamo previsto una
stima di disavanzo di oltre 13 milioni di euro ed arriviamo a circa 7
milioni di euro di disavanzo. Il risultato dell’assestamento positivo
arriva dopo un altro risultato positivo. Il bilancio consuntivo 2014
che andremo ad approvare nei prossimi mesi. Un risultato positivo di
quasi 4 milioni di euro. I conti pubblici cominciano ad avere una
posizione stabile intorno a quello che erano gli obiettivi del
Governo che puntava al pareggio di bilancio. Il risultato di
previsione dell’assestamento pensiamo di ridurlo in sede di
consuntivo. Forse persino annullarlo. Andando così in linea con le
aspettative del Governo. La clausola di salvaguardia ha dato
risultati positivi per circa 6 milioni di euro. Risultato vanificato
da un elemento negativo, ossia l’aumento del Fondo previdenziale dei
lavoratori dipendenti. In questo ambito dobbiamo lavorare per
apportare dei correttivi. Questo progetto è caratterizzato da un
elemento importante, ossia il rafforzamento della Cassa di Risparmio
e l’intervento sul settore bancario. La Cassa ha bisogno di essere
rafforzata nel suo patrimonio e di essere portata nei limiti imposti
dalla legge. Si prevede un rafforzamento di 40 milioni di euro
attraverso l’emissione di un prestito obbligazionario ibrido di 10
anni. Questo prestito verrebbe sottoscritto dallo Stato che a sua
volta emetterebbe altri titoli di Stato. A inizio anno 2016
l’operazione verrebbe ripetuta per 30 milioni di euro. Questa
operazione dovrebbe portare Cassa di Risparmio fuori dalle
problematiche relative al patrimonio di vigilanza. Siamo convinti
della bontà di questo intervento di legge che ha una duplice
funzione: supportare un istituto sistemico per il nostro paese e
consentire allo Stato di reperire risorse da investire a beneficio
dell’economia locale. Il progetto di legge in seconda lettura non si
discosta dalla prima”.
Massimo
Andrea Ugolini, Pdcs:
E’
un assestamento in controtendenza rispetto agli anni precedenti in
cui veniva ampliato il disavanzo, con questo si chiude il bilancio
con l’equilibrio dei conti dello Stato, puntando al pareggio per il
2015. E’ chiaro che si deve continuare a lavorare sulla
razionalizzazione della spesa pubblica, sono d’accordo che non si può
continuare a parlare di pre-pensionamenti, di conseguenza occorre
continuare in quel processo di analisi e razionalizzazione. Il Paese
non può viaggiare su due binari diversi, anche all’interno della PA
va verificato cosa può essere attuato. Oggi si prevede un intervento
di patrimonializzazione di Cassa di risparmio, di 40 mln di euro, per
dare sostegno all’istituto sammarinese e altri 30 mln saranno
destinati ad investimenti infrastrutturali per l’ammodernamento del
Paese. Il mio rammarico è che siamo ancora solo a stanziare le somme
per partire. Sarebbe poi utile destinare parte della somma al polo
museale di Tadao Ando”.
Paride
Andreoli, Ps
:
“Quello di quest’anno non è un semplice assestamento, all’interno
sono stati inseriti degli articoli quali quello relativo a Cassa di
risparmio che assumono un tono non solo tecnico ma anche politico. Da
un preventivo di 14 mln di disavanzo passiamo a 7 mln, sotto
l’aspetto tecnico e numerico per lo meno c’è il dato di fatto
positivo della riduzione di disavanzo. Vorrei che anche il bilancio
previsionale 2016 rappresentasse aspetti programmatici e non solo
tecnici. Su Cassa di risparmio: questo bilancio prevede titoli
pubblici per 102 mln di euro di cui 40 mln vanno in favore alla
patrimonializzazione di Crrsm, 30 mln di euro per i progetti di
sviluppo, 32 mln sono indirizzati a ripianare i debiti del congresso
di Stato aperti con alcuni istituti di crediti. Un intervento nei
confronti Cassa è doveroso, lo Stato fa parte a pieno titolo del Cda
e deve cercare di governare al meglio gli obiettivi dell’istituto.
Tra pochi giorni scade il termine per l’individuazione del presidente
di Banca centrale. Come gruppo socialista rinnoviamo l’invito a
ricoprire immediatamente prima il presidente, poi il direttore. Non
possiamo perdere tempo e dobbiamo cercare figure di elevato grado
professionale”.

Roger
Zavoli, Upr:
“Se
da una parte abbiamo una riduzione del disavanzo, il pareggio è
ancora lontano, il tutto è legato poi alle riduzione delle entrate.
La riduzione del debito passa poi anche attraverso una riforma
fiscale che non è andata a vantaggio dei cittadini. I suoi risultati
non sono quelli sperati e se non si interverrà si avranno
conseguenze ancora più distorte. Di positivo c’è comunque il
bilancio dell’Aass che è in crescita, segno di scelte passate che
stanno dando frutti, in futuro bisogna continuare ad investire su
questo ente, aumentando la sua autonomia. Ci preoccupa il fondo
pensioni, con il trasferimento di oltre 6 mln di euro sul fondo
dipendenti. Il nucleo centrale poi del progetto di legge è
l’immissione del prestito obbligazionario di 102 mln di euro. E’ la
seconda volta in due anni che il Paese emette obbligazioni a sostegno
del sistema finanziario e oggi anche per le infrastrutture. Si
ricorre al debito pubblico e aumenterà la massa di debito che sarà
di 200 mln di euro. Quaranta mln di euro sono destinati al
rafforzamento Cassa di risparmio. Il problema non è fare debito, ma
capire con quali forme si pensa di ripagare debiti e interessi, quali
passi sono da compiere verso lo sviluppo”.

Marco
Gatti, Pdcs:

“In questo bilancio sono stati introdotti alcuni articoli che hanno
un impatto politico. Ci troviamo di fronte a un bilancio che sta
migliorando e che sta tentando progressivamente di raggiungere il
pareggio a fine anno, come è stato per il consuntivo dell’anno
precedente. Oggi, con meno risorse, abbiamo necessità di fare
investimenti, di qui il bisogno di reperire risorse finanziarie.
Capitolo Cassa di risparmio. Si ha un prestito ibrido, non una mera
sottoscrizione di azioni. Non è necessario che sia lo Stato a fare
la sottoscrizione, ma la segreteria per le Finanze ha posto in essere
un’operazione con Cassa più strutturata che prevede un vantaggio,
oltre ai 40 mln che servono a Cassa, lo Stato dice che gli servono 30
mln di euro per infrastrutture. Ciò porta a tasso di interesse più
vantaggioso per lo Stato. Come Stato abbiamo il dovere di vigilare su
Cassa e verificare se gli organi di gestione siano o non siano capaci
di traghettare Cassa fuori dalle difficoltà”.

Enrico
Carattoni, Psd
:
“Finalmente si dà parziale risposta a tutte le riforme fatte in
questa legislatura e a quelle precedenti che hanno consentito che il
regime dello Stato potesse essere in pareggio e potesse dare la
possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità. Senza
speranza di avere un equilibrio dei conti, sarebbe infatti stato
difficile pensare agli investimenti. Da oggi non abbiamo più alibi
per ritenere che questi progetti non possano andare avanti”.

Stefano
Canti, Pdcs
:
“Il
Provvedimento di Assestamento al Bilancio lo definirei come un
provvedimento “coraggioso” perché oltre ad effettuare la sua
principale funzione di aggiustamento delle previsioni nel corso della
gestione, si pone anche come strumento di manovra con l’accensione
del debito pubblico di 102 milioni di euro. L’accensione del debito
pubblico non è finalizzato alla spesa corrente bensì, finalizzato
al reperimento di risorse per sviluppare l’economia del nostro
Paese.

Il Pareggio di Bilancio consente all’intero Paese di ritornare tra
quelli economicamente più vantaggiosi ed appetibili per nuovi
imprenditori sani che vedono la Repubblica di San Marino come una
nuova opportunità ed allo stesso tempo, consente allo stesso Paese
di fare investimenti. Investimenti che oggi purtroppo possiamo fare
esclusivamente con la formula del debito

pubblico.
L’emissione di titoli è prevista per un importo complessivo di 102
milioni di euro. Come noto, 40 milioni occorrono per il rafforzamento
del Patrimonio di Vigilanza di Cassa di Risparmio; 32 milioni per
l’accensione di un mutuo a copertura del disavanzo di bilancio del
2013 e 30 milioni sono destinati al finanziamento del programma
pluriennale degli Investimenti. Questo provvedimento debba essere
visto come un intervento finalizzato allo sviluppo del Paese poiché,
30 milioni di euro,vsono finalizzati alla costruzione di opere
infrastrutturali per il rilancio del comparto turistico e commerciale
del Paese
”.

Valeria Ciavatta, Ap:
“Riconosco il grande sforzo compiuto dall’amministrazione e dal
Congresso di Stato nei vari settori per ciò che concerne i risparmi.
Abbiamo ottenuto risultati molto favorevoli rispetto alle
aspettative. La clausola di salvaguardia, per evitare di spendere
tutti gli stanziamenti a inizio del periodo di bilancio e invece
distribuirli nel corso dell’anno, ha funzionato. La clausola in
alcuni casi ha complicato l’operatività ordinaria, tuttavia è stato
uno strumento di natura politica che ha funzionato. Noi siamo
consapevoli che anche per il prossimo anno serviranno degli
accorgimenti mentre dobbiamo riconoscere che non siamo riusciti a
fare una ristrutturazione della spesa perché purtroppo è molto più
semplice, per chi deve prendere decisioni ad alto livello, proporre
tagli lineari piuttosto che fare discriminazioni in base a differenti
esigenze presenti nel settore della spesa pubblica. Alcuni interventi
settoriali di spending review sono stati attuati. Certo avremmo
voluto che alcuni settori fossero colpiti in modo più penetrante ma
tutto sommato un risultato è stato ottenuto. Il dibattito in prima
lettura dentro la maggioranza è iniziato da più di 8 mesi perché
l’impegno dello Stato a favore degli istituti bancari, in questo caso
si parla di Cassa di Risparmio, è molto corposo. Quaranta milioni di
euro sono tante risorse, considerando l’entità del bilancio dello
Stato. Questo impegno economico ha trovato nella formulazione
dell’articolo che lo prevede delle soluzioni di carattere tecnico
sulle quali non sindachiamo. Specifico però che lo Stato, in qualità
di azionista, deve garantire sia l’interesse dello Stato che
l’interesse di Cassa di Risparmio. Ecco perché dobbiamo fare ricorso
al ruolo che lo Stato ha come azionista. Perché gli azionisti hanno
diritto di acquisire informazione riferendosi ai vertici aziendali
della Cassa di Risparmio. Per noi questo chiarimento tecnico che è
stato dato dal Coordinamento della vigilanza non è solo questione di
natura tecnica. E’ un elemento di natura politica istituzionale
perché se c’è un diritto, dall’altra parte c’è un dovere.
Attraverso l’esercizio di questo diritto-dovere ci sono anche i
giusti contrappesi. Noi abbiamo predisposto una comunicazione formale
al congresso di Stato e ai sindaci di Governo. Chiediamo di
esercitare questo ruolo e di esercitare questo diritto e che a questo
corrisponda un dovere di risposta agli organi che, a seconda dei
casi, potrebbe essere la Commissione consiliare permanente o la
conferenza dei Gruppi. In modo da chiarire tutta una serie di
questioni che poi ricadono nell’indicazione che lo stesso Fmi ha dato
e che la stessa vigilanza ha detto di condividere circa le due
questioni di fondo: governance e partecipazione proporzionale alle
forme di finanziamento”.
Tony Margiotta, Su: “L’emissione
di titoli di debito pubblico per 102 milioni di euro rappresenta la
soluzione tampone a un problema gravissimo come la ricapitalizzazione
di Cassa di Risparmio. Siamo consapevoli di dover intervenire, ma
ancora una volta lo Stato e il Governo non entra in maniera decisa
nella governance. Io non entro nel merito di quello che è stato
detto nella commissione Finanze, però credo che un dato politico è
uscito e noi come politici di questo Paese dobbiamo intervenire dando
mandato al Governo di fare pressione verso l’assemblea degli
azionisti per prendere posizione sul piano di rilancio di Cassa di
Risparmio. Non possiamo più accettare di finanziare la nostra banca
senza intervenire in maniera concreta all’interno della stanza dei
bottoni”. Marco Arzilli, segretario di Stato all’Industria:
Non è stato facile raggiungere gli obiettivi. Il risultato è
positivo e per nulla scontato. Siamo già proiettati per il bilancio
2016. Di fronte all’esigenza di un bilancio in ordine e di un
risultato positivo c’è anche l’esigenza che un Paese continui ad
andare avanti. Abbiamo risparmiato molto di più di quello che
abbiamo sbloccato: con questa azione siamo venuti incontro alle
esigenze di risparmiare dove era possibile risparmiare e di investire
sullo sviluppo. Sullo sviluppo parto dalla Cassa. Il Governo è
intervenuto a sostegno di questa importante istituzione del Paese. Lo
Stato per garantire la sostenibilità dell’istituto ha garantito
questo prestito. Sicuramente per lo Stato questo è un momento di
passaggio per rafforzare Cassa di Risparmio ed arrivare così ad
avere una sua autonomia. Questo atteggiamento di responsabilità è
collocato all’interno del nostro sistema paese. La Cassa ha delle
potenzialità e queste vanno rafforzate: questo fa l’assestamento di
bilancio. Il consigliere Ciavatta ha detto che in passato quando
c’erano le risorse queste cose non sono state fatte, ed è vero. Ma
oggi abbiamo bisogno di farle. Un Paese che siede sui problemi senza
guardare avanti è un paese senza prospettive. Non possiamo dire:
fermiamo tutto perché non abbiamo prospettive. Noi oggi abbiamo
presentato una serie di punti: dalla ripatrimonializzazione della
Cassa alle idee chiare sulle quali si basa il documento sullo
sviluppo che prevede investimenti in turismo, istruzione. Il nostro
sistema economico viene da periodi difficili, ma inizia a dare
segnali che lasciano intravedere una fase di crescita. La nostra non
è più un’economia basata su edilizia e sistema bancario. Accanto al
manifatturiero emergono turismo e commercio. I risultati
ricapitolando sono i conti in ordine, azione di sviluppo economico e
salvaguardia del sistema economico. Su questo si basa l’assestamento
di bilancio. Fondamentale per rendere un Paese attrattivo non sono
solo i conti a posto, ma c’è anche la fiducia e la stabilità di chi
governa il paese. Portare il bilancio a pareggio non è stato facile.
Ora però serve continuità”.
Vladimiro
Selva, Psd:

“Il consuntivo 2014 si è chiuso con un utile 4 mln di euro, il
risultato dell’assestamento 2015 ci conferma la tenuta del sistema.
Si riduce infatti il disavanzo da 15 a 7 mln di euro. Tagli e tassi
certamente deprimono l’economia perché si riduce la capacità di
spesa di aziende e cittadini. Ma il dato positivo è il bilancio che
inizia ad essere consolidato e si può iniziare a pensare agli
investimenti. Con l’articolo sulla patrimonializzazione di Cassa per
sostenerla e farle raggiungere i parametri richiesti da Banca
centrale, lo Stato aumenta il suo impegno in un istituto di credito
di diritto privato. Tutti i sistemi di controllo e verifica sul
profilo del management devono quindi essere riconsiderati,
abbandonando al 100% logiche da prima Repubblica, logiche di
spartizione”.
Pasquale
Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri
:
“Questo elemento del dimezzamento bilancio 2015, unito al pareggio
2014, ci consente di immaginare che anche il 2015 possa chiudere con
pareggio, e di anticipare l’obiettivo fissato per la stabilità del
sistema economico. Obiettivo fondamentale anche per il bilancio 2016
è il pareggio. Il consolidamento dell’ipotesi di pareggio esige un
ulteriore lavoro di affinamento su spesa e entrate. Occorrerà essere
capaci di individuare le cose irrinunciabili e quelli che sono
interventi dilazionati nel tempo. Le emissioni di titoli del debito
pubblico sono uno strumento già utilizzato, lo scopo è reperire
risorse per finanziare interventi già deliberati per infrastrutture
ed opere pubbliche. E’ un’operazione che si fa con un margine di
sicurezza. All’interno di questa operazione c’è il rafforzamento del
patrimonio della Cassa di risparmio. Siamo abbastanza vicini a quello
che dovrebbe essere oggi il termine del rafforzamento patrimoniale,
per giungere all’11% dell’indice di vigilanza. L’operazione utilizza
la disponibilità di liquidità che Cassa si ritrova ad avere e ha
tutti i crismi per consentire contemporaneamente al bilancio il
finanziamento per le sue esigenze e di trovare in forma ibrida il
completamento del percorso patrimoniale della Cassa.
Gli
interventi non si possono fare se non legati ad un’opera revisione
rapporti tra Fondazione e Cassa, sono aspetti di cui non possiamo
dimenticarci, finiremmo di minare tutto il percorso intrapreso dallo
Stato che era indispensabile”.
Andrea
Zafferani, C10:

“Non sono soddisfatto delle politiche che il governo ha usato per
ottenere questi risultati. La prima è quella dei prepensionamenti
che hanno spostato i costi sul fondo pensioni. Il programma economico
indica che è molto calata la spesa per gli investimenti, non la
spesa a debito, ma che quella che si fa a bilancio. Quindi i tagli
lineari fatti sugli stanziamenti sulle spese non obbligatorie. E’
positivo tagliare spese improduttive in alcuni casi, in altri si
tagliano però stanziamenti utili, come quelli per lo sviluppo delle
energie rinnovabile, per la Smac. Poi le entrate straordinarie hanno
dato risultati positivi, ma non replicabili. Il capitolo delle
emissioni obbligazionarie: a noi va bene purché questi titoli non
siano commercializzati all’estero. Il tema del credito di imposta
concesso in questi anni a banche intervenute per farsi carico dei
debiti di altre banche che stavano per chiudere: lo Stato si è fatto
carico dello sbilancio debiti/crediti per un tempo indeterminato.
Questo credito di imposta è prepotentemente cresciuto in questi
mesi. Si parla di importi molto significativi, si affrontano problemi
senza una politica che limiti gli esborsi. Faremo una proposta per
cui tutti i fondi a cui sono stati trasferiti i debiti delle banche
salvate siano oggetto di verifiche da parte di esperti.
Quindi il
tema Cassa di risparmio: l’intervento è necessario, seppur fatto in
un contesto di obiettiva carenza di dati. Non siamo infatti
soddisfatti dalla seduta segreta con Banca centrale. In ogni caso è
un intervento da legare a due temi sollevati insieme a Su e Upr, la
riforma della governance della Cassa, e il tema dell’assetto
proprietario. Dopo tutti gli interventi fatti, lo Stato non può
essere socio di minoranza”.
Guerrino
Zanotti, Psd:

“I risultati sono stati ottenuti grazie a interventi di riduzione e
razionalizzazione della spesa corrente. Altre misure adottate sono
quella della clausola di salvaguardia che forse colpisce in modo
orizzontale senza una valutazione degli ambiti specifici. La
variazione di bilancio è imperniata sull’impegno dello Stato nei
confronti del sistema bancario e in particolare rispetto l’intervento
su Cassa di Risparmio. E’ una scelta con cui lo Stato continua
l’impegno preso, è considerevole, dal valore di 40 mln di euro. A
fronte di questo impegno ci deve essere garanzia dello Stato perché
possa e debba adottare tutte le tutele che l’operazione richiede.
Ovvero quelle di poter avere pieno controllo della governance di
Cassa. Abbiamo fatto un buon esercizio di messa in sicurezza dei
conti, ma dobbiamo fare maggiori sforzi per promuovere il sistema
sammarinese per un suo successivo sviluppo”
Gian
Matteo Zeppa, Rete:

“Sul fare tagli ed economia, mi riallaccio alla disumanità di un
segretario di Stato e dei suoi colleghi ha portato a toccare la
malattia e le indennità. Sembra che ci sia stato un accordo con il
sindacato per rivedere quella normativa anticostituzionale, mi
aspettavo un richiamo negli emendamenti del governo, quindi per tutto
il 2015 continueremo ad assoggettare una certa categoria di persone
ad una norma anticostituzionale. Ma si deve salvare cassa di
Risparmio. Nell’assestamento ci sono particolari settori, come la
riqualificazione energetica degli edifici, cui sono stati tolti
stanziamenti. E’ un problema di sistema. Poi le funzioni della Pa
sono esternalizzate, è un errore madornale, la Pa va ottimizzata con
i giusti aggiustamenti. Avete fatto una riforma di cui vi siete
vantati, ma ancora in assestamento portate emendamenti
problematici”.
Andrea
Belluzzi, Psd:

“Sulla spending review molto ancora si può fare, soprattutto sugli
appalti, i regolamenti di trasparenza sono in via di approvazione.
Però si può fare ancora molto sugli approcci, si possono evitare le
filiere. Dobbiamo dimostrare ai cittadini che abbiamo fatto ogni
possibile contenimento sulla spesa e ogni possibile
razionalizzazione. Cassa di risparmio: condivido che ci esponiamo ad
una spesa importante e la presenza e il controllo dello Stato è
doverosa nella gestione dell’istituto”.
Ivan
Foschi, Su:

“Nel provvedimento ci sono misure azzardate, estemporanee per
intervenire sul bilancio, come trasferire diverse decide di persone
al fondo pensioni. In passato si è ricorsi all’una tantum per le
aziende, poi al condono fiscale. La maggioranza si è sempre
rifiutata di portare la tassazione sugli immobili non utilizzati che
sarebbe invece stato un intervento strutturato in grado di sbloccare
il mercato immobiliare. Non avete avuto la volontà di mettere in
campo questo strumento”.
Mimma
Zavoli, C10:

“Cassa di risparmio è diventata per questo Paese una voragine, per
più volte il governo si appresta ad intervenire per la sua solidità
e la questione fa sorgere preoccupazioni. E’ l’ora che quest’Aula si
accolli quello che è di sua pertinenza, ci sono asset dirigenziali
che restano saldamente al loro posto. Ci sono emendamenti su cui
chiedo chiarimento, per esempio 30 bis, proponete che il congresso di
Stato sia autorizzato ad adeguare norme tecniche della legge di
progettazione strutturale e vi predisponete a un decreto delegato.
Chiedo perché viene inserita questa tipologia in un articolato sul
bilancio che non c’entra nulla”.
Milena
Gasperoni, Psd:

“Desta particolare preoccupazione lo squilibrio dei fondi pensione,
direttamente connessi allo stato di grave crisi economica che stiamo
vivendo. Più che parlare di correttivi alle pensioni, auspico
correttivi per favorire la ripresa economica e per favorire
l’insediamento nuove imprese. Solo attraverso la creazione di posti
di lavoro non solo daremo risposte ai cittadini in termini
occupazionali, ma anche nuovo gettito ai fondi pensione, per
escludere così correttivi ai fondi stessi. Diversamente, non si può
andare più di tanto avanti. La politica si interroghi quindi sui
correttivi necessari per cercare di rendere questo Paese attrattivo
nei confronti dell’imprenditoria sana. L’articolo 16 ha eliminato il
tetto dei 300 mila euro per gli stipendi. Credo sia doveroso porsi il
problema del tetto degli stipendi, non solo per vertici Bcsm, ma in
tutti i settori, in particolare dove arrivano finanziamenti
consistenti da parte dello Stato. Chiedo ci sia la volontà di
calmierare gli stipendi nella Pa, il settore pubblico allargato e gli
enti dove lo Stato interviene pesantemente”.
Marco
Podeschi, Upr:

“Upr ha presentato una serie di emendamenti perché alcune cose non
vanno. Per esempio si usa l’escamotage della legge per dare mandato
al congresso di fare un decreto in materia di lavoro. Segretario
Capicchioni, ci sono cose che non funzionano. Questo è il bilancio
che lei ha ereditato, i risparmi in maniera strutturale non ci sono
stati. Si è cercato di sforbiciare con tagli improvvisati e ci sono
situazioni di difficoltà, mancano entrate nel bilancio dello Stato
che permettono a San Marino di avere livelli di servizi e welfare
come in passato. Le banche in passato hanno portato sostegno, oggi
hanno bisogno dell’intervento dello Stato e quando produrranno utili
non pagheranno. I maggiori contributori del bilancio non danno più
nulla e non lo daranno in prospettiva. Non mi piace, manca
progettualità politica. Cassa di risparmio: non si fa un intervento
del genere senza avere una riga scritta, ad oggi i consiglieri hanno
avuto in tutto sei righe per un intervento da 40 mln di euro”.

San
Marino, 27 ottobre 2015

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