Consiglio Grande e Generale. Mercoledì 17 settembre 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Mercoledì 17 settembre 2014. Seduta del mattino. Agenzia Dire

 

COMUNICATO
STAMPA
 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 11-19 SETTEMBRE 

MERCOLEDI’ 17 SETTEMBRE – Mattina 

            I lavori consiliari riprendono in
mattinata dall’esame dell’articolato dell’Assestamento di Bilancio, dall’Articolo 10 “Parco scientifico e tecnologico”
.

            Cittadinanza
attiva
presenta un emendamento abrogativo dell’intero articolo (che alla
fine del dibattito viene respinto), lo spiega Andrea Zafferani, C10:
“Chiediamo di abrogare l’articolo per due ragioni, primo il Pst è ancora una
chimera, secondo l’articolo stanzia una cifra per finalità non definite, ossia consulenze
e un piano di comunicazione e promozione eventi, finalità che fanno sorgere
dubbi su un utilizzo non adeguato di risorse pubbliche. Insisto con la richiesta di fare una discussione seria in Consiglio
grande e generale, su cosa sarà e con quali soldi si farà il Pst”.

Andrea
Belluzzi,
Psd, interviene
per dirsi concorde a “un monitoraggio sui percorsi iniziati e per valutare
criticamente e mettere a fuoco cosa ha funzionato”, ma sottolinea l’importanza
di investire su progetti che “vanno commisurati alla capacità del Paese”. Massimo
Cenci
, Ns, difende il Pst: “Non mi stupisce l’intervento di Zafferani, ma
qui stiamo parlando dell’incubatore di impresa, c’è già stato bando di
concorso, che ha portato a 24 richieste, di queste sei società nuove stanno
entrando con potenziali nuovi posti di lavoro e introiti per lo Stato”.

Marco
Podeschi,
Upr, approva
iniziative che portano imprese sul territorio, “ma- osserva- questo Pst,
nonostante gli sforzi profusi in questi anni, rimane ancora un oggetto un po’
misterioso a San Marino”. Rossano Fabbri, Ps, mette sotto la lente le
consulenze previste dallo stanziamento e Mimma Zavoli, C10, si chiede,
“dato che già 225 mila euro sono stati conferiti al Polo Navacchio per servizi
che includono consulenze e comunicazione, perché inserire questa voce ulteriore
per cose che dovrebbe fare già qualcun altro?”.Matteo Zeppa, Rete, sottolinea
la valenza del Pst, “se opportunamente sviluppato”, ma “il problema- osserva- è
la mancanza di informazione, ad oggi non sappiamo nulla dello sviluppo enorme
che potrebbe avere”. Infine, Roberto Ciavatta, Rete, suggerisce
piuttosto di ricorrere alle risorse presenti nell’Università per compiere un piano
di comunicazione. Il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli replica  chiarendo che “questo articolo non è nuovo
finanziamento o nuova consulenza, ma una rettifica di quanto previsto in
finanziaria per l’Incubatore di impresa”. Si prevede infatti una riduzione della
voce a bilancio di 5 mila euro che verranno trasferiti all’azienda di
Produzione. “E’ una questione puramente tecnica- prosegue il segretario di
Stato- la comunicazione è la parte fondamentale, fino ad oggi abbiamo fatto un
tour nel territorio per informare le imprese locali, l’ultima tappa è stata
fatta nel Montefeltro, a breve la faremo a San Marino”. Inoltre, il segretario
assicura che non appena ci sarà possibilità, come già anticipato in Commissione
Finanze, si farà un confronto con i responsabili dell’associazione Parchi
tecnologici. A Zafferani il segretario ricorda infine che “abrogare l’articolo
significa chiudere l’incubatore di impresa”.

Claudio
Felici,
segretario di Stato
per le Finanze osserva poi che “Proporre nella legge di assestamento l’abrogazione
di articoli di Bilancio approvati a dicembre, la dice lunga fra quello che è
propaganda e interesse del Paese”. L’emendamento di Ca viene respinto.

            Si passa all’Articolo 11,
Trasformazione dell’Ente poste in Spa”, in cui viene approvato un emendamento
di Upr, respinti invece quelli di Rete e Cittadinanza attiva.

Elena Tonnini interviene per spiegare l’emendamento di
Rete: “Chiediamo spiegazioni più precise, rispetto la volontà di inserire nel
capitale sociale beni immobili e mobili, quindi chiediamo se siano stati
identificati nel loro valore perché inserirli non è un metodo appropriato”.

Marco Podeschi
 spiega l’emendamento aggiuntivo proposto: “Non
ci è piaciuta tutta l’operazione, e anche qui le cose sono nebulose, chiediamo
quindi che sul conferimento in beni conferiti a Ente poste ci sia una relazione
dettagliata in Consiglio e che questi beni immobili non siano dati in garanzia
per avere finanziamenti”.

Ivan Foschi, Su e Andrea Zafferani, C10 spiegano l’emendamento di Cittadinanza
attiva:“Non vogliamo si rischi un Ifp surrettizio, pare che qui si voglia
aggirare l’ostacolo. Noi voteremo l’emendamento di Rete anche se più drastico, è
comunque garantista, noi in alternativa chiediamo ci si limiti a conferimenti
in denaro e non a beni immobili. Diversamente, sospendete questo articolo e
rimandiamo la questione alla prossima legge di bilancio”. Luigi Mazza,
Pdcs interviene per ribadire la validità della  costituzione in Spa dell’Ente poste e
chiarisce: “Qualora avvenisse un conferimento non vi è sostanziale alienazione
a terzi, dato che è la Spa al 100% proprietà dello Stato, i beni quindi sono
soggetti a disposizione di legge come proprietà dello Stato, troveremo la forma
di inserire nell’articolato questa specificazione”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze replica:“Abbiamo
già chiarito che la procedura della trasformazione in Spa è corretta, resto poi
perplesso di fronte alla richiesta di Rete che prima chiede di abrogare, poi
vuole spiegazioni. A Podeschi dico che lo Statuto è già pronto, ma prima di
adottare il relativo decreto vogliamo incontrare i dipendenti per un confronto.
Continuare come ha fatto Zafferani a dire che andiamo verso una privatizzazione
è fare strumentalizzazione, non è un soggetto giuridico privato”.

Podeschi, Upr annuncia
quindi che  c’è stato un accordo con la maggioranza
di modificare il proprio emendamento, allungando i termini a 120 giorni anziché
90 per la comunicazione da fare in Consiglio. In questo modo l’emendamento dell’Upr
viene approvato.

            Articolo 12,
Distretto culturale”. Si ritirano gli emendamenti di Rete e Ca, dopo la
proposta del governo di destinare lo stanziamento anche a borse di studio.

            Emendamento
Articolo 12 bis,
“modifica
art. 76, Promozione turismo rurale”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio chiarisce lo scopo
dell’emendamento del governo: “Attualmente è possibile intervenire con
interventi a fondo perduto, si vuole prevedere anche interventi con interessi”.

            All’Articolo
13
, “Sviluppo del sistema di
Telecomunicazioni”
, sono respinti gli emendamenti di C10 e Rete. Andrea
Zafferani
, C10, propone una modifica all’articolo: “E’ necessario destinare
risorse a progetti di analisi, progettazione e eventuali attività di
implementazione e non a generiche consulenze. Nel settore delle
telecomunicazioni è necessario agire con azioni precise piuttosto che parlare
di consulenze generiche”
. Anche Elena Tonnini, Rete, presenta un
emendamento sostitutivo dell’articolo
: “Crediamo che il settore sia
strategico e il governo dovrebbe attuare gli impegni presi in passato
prevedendo l’istituzione dell’Autorità garante per le telecomunicazioni con
specifiche competenze nelle telecomunicazioni che non siano soggette a
conflitti di interesse con operatori del settore, entro febbraio
2015”. Replica il Segretario
di Stato al Territorio Antonella Mularoni: “Il Governo e la maggioranza
hanno fatto una scelta precisa, essere pronti con la fibra ottica il prima
possibile. Prima di mettere i tubi per le telecomunicazioni dobbiamo quindi conoscere
quali tipi di servizi vogliamo fornire ai cittadini. Siamo nella fase di
predisposizione dello studio di fattibilità, l’idea è di partire con i lavori
dai primi mesi del 2015. Stiamo valutando le consulenze professionali che
potranno servirci per questo progetto: non vogliamo consulenze di società che
hanno rapporti con altre aziende di telecomunicazioni concorrenti. Le
consulenze servono”.

Gli emendamenti di Civico 10 e di Rete sono respinti.

            Articolo
14
, “Cooperazione economica internazionale”,
sono respinti due emendamenti totalmente abrogativi di Rete e Cittadinanza
attiva.

Elena Tonnini, Rete, spiega l’emendamento Rete: “Riteniamo
sia il caso di abrogare questo articolo che instaura la delega della delega e
offre la possibilità di aggiungere 20 mila euro per consulenze e trasferte,
contrariamente a quanto richiesto dalla spending review”.

Andrea
Zafferani
, C10 chiarisce
l’emendamento di Ca: “Anche il nostro è abrogativo per le ragioni espresse da
Tonnini. Non è poi ben chiara questa delega, qual’è il programma della
segreteria alla Cooperazione economica internazionale e come si intreccia e
supera un’attività tipica della segreteria Affari Esteri e di quella
all’Industria. Poi quali consulenze e quali trasferte?”.

Risponde Luigi
Mazza
, Pdcs: “Da oltre un anno stiamo ragionando sulla complessità di un
rilancio economico del Paese, lo sviluppo attraversa più segreterie, dalla
sanità alle infrastrutture, è evidente poi che il ruolo svolto nella precedente
legislatura porta a un coinvolgimento ulteriore del segretario Mularoni. Nel
momento che in corso di un esercizio si definisce una delega nuova, è naturale
che si stabilisca una voce nuova di bilancio”.

Matteo Zeppa, Rete chiarisce che l’opposizione non
intende fare polemica gratuita “ma- osserva- se arriva un emendamento del
genere forse dovreste fare dei corsi di comunicazione”.

Interviene anche Nicola
Renzi,
Ap: “Questa delega non è in concorrenza ad altre deleghe, ma ha una
funzione di coordinamento”. L’ultimo intervento è di Antonella Mularoni,
segretario di Stato per il Territorio: “La delega ala cooperazione economica
internazionale fu chiarita al momento del conferimento, di fatto è stata
introdotta una delega nuova. Altre sono state passate al collega Lonfernini, e
per quelle le risorse economiche erano disponibili ed è stato necessario un semplice
trasferimento per decreto, al contrario questa delega non esisteva a dicembre
dello scorso anno. L’importo è esiguo e il mio contributo serve a dare una mano
nel settore degli investimenti esteri, attività ritenuta strategica oggi, visto
che siamo a posto con gli standard internazionali. Ricordo che abbiamo
istituito un intergruppo all’interno del governo per esaminare progetti di
soggetti esteri e nella mia attività rientra anche questo. Chiunque può vedere
la grande oculatezza di gestione nel mio precedente incarico alla segreteria
agli Esteri. E vi rassicuro che per quest’anno consulenze non sono previste. La
dizione è stata inserita per far rientrare tutto. E ricordo che finora non ho
effettuato trasferte, le farò solo se le riterrò utili e sarà comunque accorta
come sempre”.

            Viene
quindi presentato dal governo l’Emendamento Articolo 14 bis, “Variazione
imposta di registro”.
Marco Podeschi, Upr chiede quale impatto possa
avere la diminuzione prevista del 2,5% fino al 2015: “Incentiva davvero il
mercato immobiliare? Perché altrimenti qui siamo solo dinanzi a una diminuzione
immediata delle entrate statali”. Risponde Luigi Mazza, Pdcs:
“L’intervento di Podeschi pone una serie di domande interessate solo in piccola
parte da questo emendamento. Sappiamo che non risolve i problemi di un settore
in difficoltà che richiede nuovi rilanci”. Gian Matteo Zeppa, Rete chiede
all’esecutivo dai e proiezioni che motivino l’inserimento in assestamento di
bilancio di un mancato introito dello Stato”. Risponde il segretario di Stato
alle Finanze,Claudio Felici: “Nella variazione allo schema di bilancio
abbiamo stimato una diminuzione degli introiti di circa 200 mila euro.
L’effetto del provvedimento che, quelli che Rete ha chiamato “yes man” hanno
già votato è stato un aumento delle compravendite: da
225 a 334. Recuperiamo il
mancato introito grazie al maggior numero di operazioni”. L’emendamento-articolo
del governo è approvato.

            Votato
l’articolo 15, “Contratto di finanziamento”, inizia l’esame dell’Articolo
16
, “Transitorio fiscale per gli anni 2011-2012-
2013” con
la presentazione degli emendamenti di Cittadinanza Attiva, Rete, Upr e Partito
socialista.

Andrea Zafferani ,Civico 10, presenta un
emendamento soppressivo dell’articolo:“L’emendamento è interamente soppressivo
perché crediamo che, al di là delle belle parole del Segretario, ci troviamo
dinanzi a un condono e a un regalo agli evasori. Il governo parla di equità e
poi una persona fisica con 250 euro regolarizza la propria posizione a
prescindere da quanto potenzialmente ha evaso o non dichiarato. Chi ha redditi
di impresa paga a scaglioni e la chiude con 6 mila euro. Terza chicca: l’omessa
dichiarazione per cifre potenzialmente infinite con 4 mila euro sistema la
situazione se sono redditi diversi da quelli di impresa oppure con 8 mila se ha
redditi d’impresa. Tutto ciò a prescindere dall’omessa dichiarazione. Mi chiedo
poi come si possa fare con l’auto-riciclaggio?”.

Alessandro Mancini, presenta l’emendamento del Ps:
“Vogliamo sopprimere la parte relativa alle omesse dichiarazioni”. Elena
Tonnini
presenta due emendamenti di Rete: “Ritiriamo l’emendamento
aggiuntivo e teniamo solo quello modificativo dell’articolo 16. Non è improprio
definire il transitorio come un condono. Abbiamo eliminato tutti gli scaglioni
e abbiamo assegnato ‘all’ufficio Tributario il compito di definire percentuali
di pagamento che aumentano con l’aumento dell’ammontare dei ricavi lordi’.
Insomma più si è guadagnato più si paga”. Marco Podeschi  presenta l’emendamento di Upr: “Interveniamo
su tutti i commi dell’articolo. Sui famosi scaglioni previsti al comma 2 ci
siamo permessi di aumentare il secondo scaglione a 1.000 euro, il terzo a 2.000
euro, il quarto a 5.000 euro, il quinto a 10.000 euro, il sesto a 50.000 euro,
il settimo a 75.000 euro e l’ottavo a 100.000 euro. L’altro aspetto che abbiamo
inserito è al comma 6: si parla di omessa dichiarazione dei redditi e perciò
abbiamo portato la soglia per regolarizzarsi a 8 mila euro per le persone
fisiche e a 16 mila euro per le persone fisiche titolari d’impresa”.

L’esame dell’articolato riprenderà nel pomeriggio. 

San Marino, 17
Settembre /01

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