Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di lunedì 21 giugno

Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana di lunedì 21 giugno

 

COMUNICATO STAMPA

 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE  15- 22 GIUGNO

 

– LUNEDI’ 21 GIUGNO- seduta del pomeriggio

 

            Il Consiglio Grande e Generale riparte oggi pomeriggio dalle istanze d’Arengo: tre quelle all’ordine del giorno esaminate, tutte e tre respinte. La numero 11, “per il riconoscimento nelle graduatorie del servizio di insegnamento svolto in Italia per docenti abilitati a San Marino nella materia relativa al proprio indirizzo di studio” è stata respinta con 29 voti contrari e un astenuto, zero favorevoli. L’istanza d’Arengo n. 18, “per la istituzione di un Servizio Civile Sammarinese rivolto agli studenti sammarinesi/residenti che frequentano la Scuola Secondaria superiore e il centro di Formazione Professionale” è stata respinta con 14 voti a favore, 31 contrari. Infine, respinta all’unanimità (24 contrari) l’istanza n. 6 “per il ripristino dell’indicazione del gruppo sanguigno sulla patente”.

           

            Segue l’esame e l’accoglimento all’unanimità di due progetti di legge di natura tecnica:

1) il Progetto di Legge “Recepimento ed adozione delle Linee Guida di Buona Pratica Clinica e di Buona Pratica di Laboratorio Clinico nella conduzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali nella Repubblica di San Marino”, presentato dalla Segreteria di Stato per la Sanità.  Il Segretario di Stato Roberto Ciavatta anticipa che a questo Pdl ne seguiranno altri due “per le buone pratiche in laboratorio e in manifattura, che riguardano linee internazionali recepite in tutti i paesi in cui la ricerca del farmaceutico è più avanzata”. L’ambizione, prosegue, è di “riuscire a portare entro l’anno l’intero pacchetto per poter dare la possibilità di insediamento a case farmaceutiche attratte dalla possibilità di snellire l’iter di approvazione”, anche grazie alla riduzione dei tempi per le ispezioni. Obiettivo quindi è “essere pienamente operativi all’inizio dell’anno prossimo- prosegue- sono già diversi gli investitori presentati, sia stranieri, sia interni con programmi di ampliamento e con la creazione di nuove società”. 2) “Aggiunta del Titolo X ‘Istituzione di un certificato complementare di protezione per i medicinali’ alla Legge 25 maggio 2005 n. 79 Testo Unico in tema di Proprietà Industriale” ,presentato dal Segretario di Stato all’Industria e all’innovazione, Fabio Righi. “Questo pdl non solo porta un adeguamento puro e semplice a normative europee- spiega il Segretario di Stato- Si è lavorato su dove potesse esserci competitività in uno Stato come il nostro”.

 

La seduta si conclude con l’esame e l’approvazione del Pdl presentato dal gruppo consiliare Libera Modifiche normative per il coordinamento della Legge 20 novembre 2018 n.147 “Regolamentazione delle Unioni Civili”: il progetto ottiene largo consenso con 31 voti a favore, 1 contrario e 1 astenuto. I lavori consiliari riprenderanno in seduta notturna.

 

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

 

 Comma 13. Progetto di Legge “Recepimento ed adozione delle Linee Guida di Buona Pratica Clinica e di Buona Pratica di Laboratorio Clinico nella conduzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali nella Repubblica di San Marino”, seconda lettura/ approvato all’unanimità (32 voti a favore)Giacomo Simoncini, Npr, dà lettura della Relazione unica (scaricabile integralmente al sito https://www.consigliograndeegenerale.sm/on-line/home/lavori-consiliari/dettagli-delle-convocazioni/scheda17172066.html)

Nella seduta dell’11 maggio u.s. la Commissione consiliare permanente IV ha esaminato in sede referente il Pdl “Recepimento e adozione delle Linee guida di buona pratica clinica e buona pratica di laboratorio clinico nella conduzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali nella Repubblica di San Marino”, dopo che il Consiglio Grande e Generale lo ha licenziato in prima lettura in data 27 aprile, assegnandolo alla suddetta commissione.

Il fine dell’iniziativa legislativa proposta è quello di rendere le sperimentazioni condotte nella Repubblica di San Marino conformi alle norme internazionalmente adottate di Buona pratica clinica, tutelando sia i soggetti che partecipano agli studi, sia la qualità e l’attendibilità dei dati relativi. Il compito di definire gli standard di buona pratica clinica è svolto dalla Conferenza internazionale per l’Armonizzazione dei requisiti tecnici per la reitrazione dei farmaci ad uso umano e definite nel testo originale con “ICH Harmonised guideline Integrated addendum to ICH E6 (R1): Guideline for good clinical practice E& (R2)”.

Sono molteplici i Paesi che adottano le GPC, tra cui gli Stati membri dell’Ue, Stati uniti, Canada, Nuova Zelanda, Giappone, Australia. Le linee guida di buona pratica clinica si pongono come obiettivo principale la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei pazienti che partecipano agli studi clinici e forniscono altresì assicurazioni circa la veridicità e l’accuratezza dei dati relativi agli studi clinici stessi. Infatti, le linee guida messe a punto specificano come devono essere condotti gli studi clinici, definiscono il ruolo e le responsabilità degli Sponsor, degli sperimentatori e dei monitor. Il recepimento delle Gcp da parte della Repubblica di San Marino consente l’accettazione, da parte di Ema, delle Autorità regolatorie dei Paesi dell’area Ich, o che comunque adottano le Gcp, dei risultati delle sperimentazioni ai fini delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei farmaci oggetto di sperimentazione. Grazie a queste linee guida è possible fornire uno standard unificato per facilitare la mutua accettazione dei dati clinici; questo di conseguenza è volto a tutela sia delle aziende farmaceutiche che intendano promuovere sperimentazioni nella Repubblica di San Marino, sia dei soggetti interessati. Il pdl prevede verifiche e controlli circa l’adesione alle GCP tramite ispettori GCP in possesso di specifici requisiti che saranno registrati in apposito elenco tenuto dall’Authority sanitaria. Per lo scopo sopracitato il pdl recepisce con la necessaria rielaborazione e adattamento alla Repubblica di San Marino i testi normativi del’Ue in tema di ispezioni. Inoltre, il Pdl prevede un gruppo di esperti di supporto al Cers per attività di formazione sulle Gcp. (..)

Passando ai lavori della Commissione è bene evidenziare che i commissari, rilevata la natura tecnica del pdl e altresì l’importanza del recepimento di queste norme internazionali, hanno espresso in sede di dibattito valutazioni positive.(…) Tutti gli articoli sono stati accolti con votazione palese all’unanimtà e il lavoro della Commissione IV^ relativo alla discussione in sede referente del Pdl si è concluso con il suo accoglimento all’unanimità (…)”.

Roberto Ciavatta, Sds Sanità

La relazione è stata molto esaustiva sul contenuto, rimarco il clima di collaborazione registrato in Commissione. Si tratta di un testo tecnico il cui allegato è la parte determinante, relativo a pratiche cliniche internazionali. A questo Pdl ne seguiranno altri due per le buone pratiche in laboratorio e in manifattura, che riguardano linee internazionali recepite in tutti i Paesi del nord America, Europa, Australia e Giappone…i paesi in cui la ricerca del farmaceutico è più avanzata. L’ambizione è riuscire a portare entro l’anno l’intero pacchetto per poter dare la possibilità di insediamento a case farmaceutiche attratte dalla possibilità di snellire l’iter di approvazione. Si potrà infatti garantire la riduzione dei tempi per le ispezioni che fino ad oggi non erano regolamentate. E essere così pienamente operativi all’inizio dell’anno prossimo. Sono già diversi gli investitori presentati, sia stranieri, sia interni con programmi di ampliamento e con la creazione di nuove società.

Gloria Arcangeloni, Rete

E’ una legge estremamente tecnica che ricevuto l’approvazione unanime e l’appoggio in commissione. Ringrazio i commissari e la Segreteria per la Sanità e i tecnici che ci hanno lavorato.

Spero entro breve anche arrivi il pdl sulle Good Agricultural Practice.

Vladimiro Selva, Libera

Il pdl della Segreteria per la Sanità ha il merito di portare una normativa non presente a San Marino. La politica ha fatto propria la proposta della Segreteria e nel tempo dovrà verificare che le proposte fuzionino e in caso intervenire, se necessario. L’iniziativa troverà il nostro supporto anche in questa fase di seconda lettura.

Giacomo Simoncini, Npr

Esprimo grande soddisfazione per la velocità dell’iter istituzionale con cui è stato portato questo pdl, e per come positivamente si siano svolti i lavori in commissione. E’ sicuramente un pdl molto tenico che va a recepire norme internazionali preparate da organismi per uniformare a livello internazionale le norme sulla sicurezza e sui risultati in ambito farmaceutico. Questo pdl insieme a quelli che seguiranno hanno valenza sanitaria e farmaceutica, si va a salvaguardare la protezione di tutti i soggetti che si andranno ad inserire in questo contesto economico e lavorativo. Senza questi regolamenti, organismi come Ema e Fda non approverebbero prodotti farmaceutici. Senza contare la valenza economica: per San Marino è l’occasione per incentivare l’insediamento di nuove aziende, nuovi investimenti e quindi posti di lavoro e gettito.

Miriam Farinelli, Rf Sicuramente questo pdl è un buon inizio per far parte di un discorso europeo più ampio che porterà beneficio al Paese.

Guerrino Zanotti, Libera

I principali obiettivi del pdl sono la tutela della sicurezza dei diritti e del benessere dei pazienti che partecipano agli studi clinici di sperimentazione di farmaci e cure mediche e riguardo anche l’attendibilità di quegli studi. Con questo pdl introduciamo uno strumento che allinea San Marino a standard internazionali e che tutela i pazienti. E’ una peculiarità del testo che va evidenziata.

Oscar Mina, Pdcs

Il testo definisce le modalità di svolgere attività in territorio garantendo sicurezza, affidabilità dei dati e delle sperimentazioni . Offre un’opportunità di sviluppo che può rivelarsi strategica sia per le aziende farmaceutiche in territorio, sia per quelle che potrebbero insediarsi.  Naturalmente c’è l’aspetto dei controlli da tenere in considerazione, con ispettori qualificati che necessitano di essere al momento reperiti all’esterno. Questo pdl è stato armonizzato con normative europee e connesso a norme della Repubblica italiana ed europee.

Gaetano Troina, Dml

Esprimo apprezzamento per il testo uscito dalla commissione che ha visto l’unanimità dei componenti e consente oggi alla Repubblica il recepimento di norme adottate internazionalmente relative a buone pratiche cliniche che tutelano sia i soggetti che partecipano agli studi, sia la qualità dei dati. E’ un pdl che indica una condivisione importante, sintomo della bontà e correttezza di una normativa di questo tipo ad oggi mancante. A nome della mia forza politica esprimo soddisfazione e auspico che questo testo e quelli in elaborazione sulle buone pratiche vedano l’entrata in vigore al più presto.

 

Comma 14. progetto di legge “Aggiunta del Titolo X ‘Istituzione di un certificato complementare di protezione per i medicinali’ alla Legge 25 maggio 2005 n. 79 Testo Unico in tema di Proprietà Industriale” (seconda lettura). /approvato all’unanimità (24 voti a favore)

Michela Pelliccioni, Dml dà lettura della relazione illustrativa

La Repubblica di San Marino, oltre a garantire il rilascio del brevetto, intende garantire una protezione sufficiente per lo sviluppo di medicinali non solo a beneficio della salute pubblica ma anche per incentivare la ricerca farmaceutica. In quest’ottica la presente proposta di legge crea un certificato protettivo complementare per i medicinali, che permette di armonizzare la disciplina sammarinese alla disciplina dell’Unione Europea, istituendo un nuovo titolo di protezione esclusivamente per i medicinali. Nel settore farmaceutico il periodo che intercorre fra il deposito di una domanda di brevetto per un nuovo medicinale e l’autorizzazione di immissione in commercio dello stesso, riduce la protezione effettiva conferita dal brevetto a una durata insufficiente ad ammortizzare gli investimenti effettuati nella ricerca. Per l’autorizzazione di immissione in commercio infatti sono necessari alcuni anni, durante i quali il medicinale, pur brevettato, non può essere posto in commercio, con conseguenti mancati introiti su ingenti investimenti. L’introduzione dei certificati complementari di protezione anche nella legislazione sammarinese crea per i titolari di brevetti su medicinali una protezione dell’invenzione del tutto identica a quella già esistente nella Unione Europea. Avere una legislazione su brevetti e Certificati complementari di protezione parificata alla legislazione europea costituisce un passo indispensabile per portare aziende e/o centri di ricerca farmaceutica a considerare la Repubblica di San Marino quale territorio interessante ai fini dì investimenti, dove si offrono condizioni di tutela parifìcate a quelle vigenti nell’Unione Europea. Il presente testo di legge recepisce il contenuto del Regolamento CEE n. 1768/92 sull’istituzione di un certificato protettivo complementare per i medicinali, e del successivo Regolamento (CE) n. 469/2009 del 6 maggio 2009 sul certificato complementare per i medicinali.

Il testo Unico in tema di Proprietà Industriale (Legge 25 maggio 2005 n. 79) prevede quale termine di durata massima del brevetto il termine di 20 anni (Art. 33, comma l). Con il presente progetto di legge si aggiunge un Titolo X al Testo Unico in tema di Proprietà Industriale, Legge 25 maggio 2005 n. 79, istituendo il certificato complementare di protezione, mediante il quale la durata della protezione brevettuale può essere prolungata al massimo per 5 anni. (…)

 Il certificato non deve essere rilasciato per una durata superiore a cinque anni. La durata complessiva della protezione conferita da un brevetto e dal certificato non può tuttavia superare i quindici anni per la prima autorizzazione di immissione in commercio al titolare. Con l’istituzione del certificato complementare di protezione l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi sarà deputato a riscuotere una tassa di domanda di certificato complementare di protezione al momento del deposito della domanda. La domanda sarà oggetto di pubblicazione. Allo scadere del 20° anno di durata del brevetto, si verranno a creare le condizioni per la riscossione della tassa annuale. L’ammontare della tassa di deposito della domanda e della tassa annuale sul certificato complementare di protezione verranno determinate con successivo decreto delegato. Fabio Righi, Segretario di Stato all’Industria Questo pdl non solo porta un adeguamento puro e semplice a normative europee. Si è lavorato su dove potesse esserci competitività in uno Stato come il nostro. Sottolineo l’apporto fondamentale dell’ufficio brevetti e dell’ufficio affari internazionali. Confermo l’opportunità per San Marino di chiudere l’iter di integrazione della norma che rappresenta un allineamento, ma anche il dare medesime opportunità di quello che si ha oltre confine, per far sì che gli investitori non siano portati a investire altrove. Il settore farmaceutico, ancor di più oggi, rappresentarà sempre più un volano e un settore di sviluppo economico. Abbiamo cercato di avere accortezza per aziende già presenti in territorio per chi ha brevetti in scadenza.

 

Comma 15. Progetto di legge “Modifiche normative per il coordinamento della Legge 20 novembre 2018 n.147 “Regolamentazione delle Unioni Civili” (presentato dal Gruppo Consiliare Partito Politico Libera) (II lettura)/ Approvato con 31 voti a favore, 1 contrario e 1 astenuto

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete, relatore di maggioranza

Il presente progetto di legge “Modifiche normative per il coordinamento della Legge 20 novembre 2018 n. 147 – Regolamentazione delle Unioni Civili -“, depositato il 7 febbraio 2020, dibattuto in prima lettura in Consiglio Grande e Generale il 2 giugno 2020 e assegnato in sede referente alla Commissione Consiliare Permanente Affari Costituzionali ed Istituzionali; Pubblica Amministrazione; Affari Interni, Protezione Civile, Rapporti con le Giunte di Castello; Giustizia; Istruzione, Cultura, Beni Culturali, Università e Ricerca Scientifica, è stato esaminato dalla stessa Commissione in data 10 maggio u.s..  Il progetto di legge nasce dalla volontà dei proponenti, il Gruppo Consiliare di Libera, di rendere meglio attuativa la Legge 20 novembre 2018 n. 147, ed i membri della Commissione Consiliare Permanente I hanno accolto con disponibilità questo spirito, tentando di collaborare al meglio per giungere alla definizione di un testo concordato e maggiormente in armonia con il sistema normativo sammarinese.

Nel corso del dibattito generale sono stati fomiti una serie di dati rilevanti da parte della Segreteria di Stato per gli Affari Interni, riguardanti il numero di unioni civili celebrate negli ultimi anni. A tal proposito si può significare che nel 2020 sono state contratte 30 unioni civili, 5 tra persone dello stesso sesso e 25 tra persone di sesso diverso, e nel 2021 (dato parziale) sono state contratte 9 unioni civili, I tra persone dello stesso sesso ed 8 tra persone di sesso diverso. Il numero di matrimoni civili è stato di 89 nel 2020 e di 15 (dato parziale) nel 2021. Tutto ciò a dimostrazione di come questo nuovo istituto venga utilizzato indistintamente sia da persone dello stesso sesso che da persone di sesso diverso e del fatto che, rapportando il dato delle unioni civili a quello dei matrimoni civili, il numero di quest’ultimi non sia diminuito negli ultimi anni a fronte dell”introduzione di questo nuovo istituto.

Il Governo ha proposto poi una serie di emendamenti di carattere prevalentemente tecnico volti, tra l’altro, a semplificare anche la parte del progetto di legge relativa alle modifiche al Codice penale, ritenendo fondamentale e necessario cercare di fornire la maggior copertura normativa possibile su di una materia così delicata, per evitare di lasciare escluse alcune fattispecie. Nel corso della discussione sono emerse anche posizioni divergenti ma questo non ha impedito ai vari Commissari, di ricercare e di raggiungere una sintesi finale tra le diverse proposte formulate quando si è giunti all’esame dell’articolato con i relativi emendamenti. Questo in particolare sull’art. I, riguardo al quale, inizialmente, erano stati presentati vari emendamenti.

Passando all’esame dell’articolato, il progetto di legge, come emendato in sede referente dalla Commissione Consiliare Permanente I, risulta composto da 7 articoli:

l’art. I prevede che ove nelle leggi, negli atti aventi forza legge, nei regolamenti, negli atti amministrativi e nei contratti collettivi ricorrano il termine “coniuge” o “coniugi” o termini equivalenti, essi debbano essere applicati anche in materia di unioni civili, prevedendo altresì un comma di coordinamento dove si specifica che tale estensione non si applica alla Legge sul diritto di famiglia (Legge 26 aprile 1986 n.49), se non quando questa applicazione sia prevista dal!a presente Legge;

l’art. 2 prevede l’equiparazione, in caso di morte di una parte contraente l’unione civile, per il contraente superstite, a quanto previsto per il coniuge in materia di successione legittima e testamentaria dal Titolo XIII della Legge 26 aprile 1986 n.49;

l’art. 3 modifica l’art. 149 del Codice penale, inserendo nella rubrica i termini “matrimonio” e “coniuge” ed aggiungendo i commi 8 bis e 8 ter, al fine di equiparare le unioni civili in materia penalistica, ovunque ricorrano i termini “matrimonio”, “scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio” e “coniuge”;

l’art. 4 stabilisce che le figure istituzionali idonee a svolgere le funzioni di celebrante ed assistenza alla celebrazione del matrimonio civile, secondo quanto previsto dall’ano 4 del Decreto Delegato 29 aprile 2015 n. 61, possano svolgere tali funzioni anche in sede di unione civile;

l’art. 5 prevede l’equiparazione delle unioni civili al matrimonio civile per ciò che concerne le sedi della celebrazione ed il fatto che agli stranieri non residenti, che decidono di contrarre un’unione civile a San Marino, si applichi la tassazione prevista dall’art. 5 del Decreto Delegato 29 aprile 2015 n. 61;

l’art 6 sostituisce il termine “annullamento” con il termine “scioglimento” all’art. 8, comma 2, della Legge 20 novembre 2018 n. 147;

l’art. 7 prevede l’entrata in vigore della Legge.

La Commissione Consiliare Permanente I, ben comprendendo la ratio e i motivi che hanno spinto i proponenti a presentare questo progetto di legge, ha cooperato dunque per giungere ad una condivisione dei correttivi proposti alla Legge originaria e, grazie anche al lavoro di coordinamento svolto dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni, ha approvato all’unanimità il testo emendato. A conclusione dei lavori, tuttavia, la volontà della Commissione è stata quella di redigere due relazioni, una di maggioranza ed una di opposizione, assegnando la prima al sottoscritto Consigliere Alberto Giordano Spagni Reffi e la seconda al Consigliere Marica Montemaggi.

Guerrino Zanotti, Libera dà lettura della relazione di minoranza in sostituzione del consigliere Marica Montemaggi.

“Il  presente progetto di legge presentato dal Gruppo Consiliare LIBERA è stato esaminato dalla Commissione Consiliare Permanente competente il giorno 10 maggio 2021 ed è stato approvato all’unanimità.

Con l’approvazione in sede referente di questo progetto di legge, si apporta una revisione della normativa approvata nel 2018, al fine di garantire piena efficacia ed effettività degli obblighi chiarendo che tutte le disposizioni contenute negli atti di legge, nei regolamenti, nei contratti collettivi, riferite ai “coniugi” possano riferirsi anche alle persone unite civilmente. La discussione ha visto contrapporsi visioni diverse rispetto l’articolo 1, che ridefinisce l’articolo 12 (norme di coordinamento), con la presentazione di due emendamenti differenti della maggioranza e poi ritirati. Contrapposizione sul complesso e divisivo tema degli affidi e delle adozioni che ha portato la maggioranza a ripresentare un nuovo emendamento che sostanzialmente non modifica l’articolo, così come era stato formulato dai proponenti della legge. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni, anche a seguito di confronti effettuati con l’Avvocatura dello Stato ha presentato emendamenti per una più corretta definizione degli articoli di pertinenza del codice penale e del codice di procedura penale, che hanno avuto l’approvazione di tutti i membri di Commissione senza modificare la proposta originaria. Rispetto al progetto di legge sono stati poi approvati all’unanimità anche altri due emendamenti presentati sempre dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni che aumentano le sedi in cui sarà possibile celebrare le unioni civili e che consentono anche alle figure istituzionali, quali i Segretari di Stato, e quindi non solo i pubblici ufficiali dell’ufficio di Stato Civile, la possibilità di celebrazione, così come previsto dal Decreto Delegato 29 aprile 2015 n. 61 e dal Regolamento 15 maggio 2015 n.7. Il clima e il dibattito costruttivo ha caratterizzato i lavori della commissione che ha approvato all’unanimità il progetto di legge presentato da LIBERA. E’ rilevante sottolineare che a breve distanza dall’approvazione della Legge n.147/2018 è stato fatto un ulteriore passo in avanti nel difficile e per nulla scontato percorso di riconoscimento dei diritti civili”. Per puntualizzare che siamo soddisfatti che si arrivi oggi alla finalizzazione della proposta di legge del gruppo Libera che va nella direzione di una società e di un modello sociale pienamente inclusivo e che miri a eliminare le differenze. Su questi temi Libera è sempre impegnata e non ci limitiamo a un ruolo di mera opposizione al governo, ma assumiamo anche quello di proposta, che si concretizza con proposte di legge che puntano a dare un’impronta inclusiva e solidale nella nostra società. In commissione il Pdl ha avuto sì modifiche, ma non hanno intaccato la proposta iniziale  che è stata resa maggiormente efficace. Di questo ringraziamo l’Aula consiliare che su questo tema- anche se il pdl era presentato da un partito di opposizione- ha avuto un dibatitto assolutamente costruttivo. Il nostro partito non si fermerà a questo pdl, abbiamo avviato il discorso sul tema dell’inserimento lavorativo per i disabili. Elena Tonnini, Sds Affari Interni Come Segreteria agli Interni abbiamo lavorato per coaudiuvare i lavori e per ottimizzare la proposta di Libera. Abbiamo sottoposto il pdl alla Commissione pari opportunità che per legge è chiamata ad esprimere parere consultivo su pdl relativi alle pari opportunità, la commissione si è espressa favorevolmente. Ci siamo poi attivati per richiedere un parere sul pdl con l’Avvocatura di Atato, il suo parere è stato condiviso con i promotori, aveva evidenziato criticità formali. L’intendimento dei presentatori poteva essere già raggiunto con l’articolo 1 e 2 con poche modifiche di richiamo al codice di procedura penale. Abbiamo ricercato la migliore forma giuridica possibile del testo, attraverso alcuni emendamenti sottoposti ai promotori che, una volta passati in commissione, sono stati condivisi. La volontà era di evitare un lavoro parziale, senza andare a riformare il codice penale. Si va poi a definire che chi celebra le unioni civili siano coloro che celebrano i matrimoni civili. Questo lavoro ha dimostrato come si è in grado di intervenire, confrontarsi anche in temi come quello delle unioni civili, pur da posizioni distanti, attraverso approfondimento è stato possibile addivenire a una sintesi. Il lavoro in Commissione ha funzionato bene e lo dimostra  l’unanimità raggiunta su tutte le modifiche. Passi il messaggio in cui l’estensione dei diritti non va a togliere niente a nessuno, ma arricchisce una comunità. Paola Gozi, Pdcs In un clima collaborativo e costruttivo si è giunti a un testo chiaro che rende la definizione di coniugi all’interno di regolamenti e atti collettivi. Non è stato un percorso facile, con divisioni su temi come l’affidamento, ma oggi la legge 147 è maggiormente completa. Importante è soffermarci sulla lettura dei dati presentati dalla Segreteri agli Interni, più precisamente sul numero delle unioni civili degli ultimi anni: 30 nel 220, 5 dello stesso sesso; nel 2021 ad oggi solo 9, di cui 1 tra persone dello stesso sesso. Il nuovo istituto viene preso in considerazione sia da persone dello stesso sesso sia di sesso diverso. Il riconoscimento dei diritti civili è uno strumento importante per persone poco tutelate, è impensabile che San Marino sia un paese di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. Pasquale Valentini, Pdcs Effettivamente è un merito che la Commissione sia riuscita a cercare di rispondere alle esigenze da cui nasceva la proposta di modifica della legge del 2018. La condivisione della necessità di normare unioni diverse da quella di un uomo e una donna è un’esigenza che abbiamo condiviso perché è una realtà che esiste e ha diritto di essere riconosciuta nel nostro ordinamento. Con questo spirito abbiamo cercato quello che andava a chiarire ulteriormente questo aspetto e non ad aumentare livelli di ambiguità. La legge del 2018 aveva risposto a questa necessità in maniera non corretta, mettendo sullo stesso piano situazioni diverse e per questo non l’abbiamo sostenuta. Questa preoccupzione rimane e temiamo che porterà a ulteriori interventi. Cosa fa scegliere a due persone di sesso diverso tra matrimonio o unione civile? Oggi l’unico elemento normativo distintivo è quello di una facilitazone allo sciogliemento ed è elemento che non gioca a favore. Ma questo pdl doveva servire ad evitare ambiti di applicazione non previsti dalla legge sull’unione civile e su questo siamo intervenuti. Daniela Giannoni, Rete La proposta è arrivata da Libera e in commissione c’è stato ascolto verso le perplessità di tutti i gruppi, ma si è avuto chiaro l’obiettivo e si è raggiunto. Ringrazio la Commissione per le modalità di lavoro collaborative. E’ stata la prova che i diritti civili non hanno bandiera e colore, ma obiettivi comuni e l’Aula può rispondere in modo efficiente per raggiungere l’equilibio di cui la norma aveva bisogno. Paolo Rondelli, Rete Si viene a sanare oggi una problematica che il gruppo proponente della legge di iniziativa popolare di cui facevo parte presentò a più riprese alle forze politiche e che poi portò alla legge finale sulle unioni civili del 2018, con una non funzionalità dell’articolo 12, come si è poi verificato dopo pochi mesi dall’entrata in vigore. Con l’allora Segratario di Stato agli Interni Zanotti si era avuto riscontro sulla necessità di migliorare la norma. A maggior ragione credo sia un buon lavoro di tutta l’aula aver dato risposta in tempi brevi a una problematica creata dall’Aula stessa, approvando un articolo.

Tutta la parte di grande lavoro su alcune sfumature legate alla sfera della violenza domestica ha poi alcuni aspetti che possono riguardare nuclei familiari in qualsiasi modo formati, anche non classicamente dal matrimonio. Le unioni civili riguardano molte coppie eterosessuali e la possibilità di violenza domestica non ha limiti in base alla forma giuridica della convivenza. Maria Luisa Berti, Npr Ho ancora qualche riserva, la legge del 2018 necessitava di interventi per renderla maggiormente applicabile e per dare garanzie migliori a chi contrae unione civile, ma mi sembra evidente la finalità di andare ad estendere tutte quelle che sono le discipline e diritti e doveri dell’ambito del matrimonio disciplinato dal diritto di famiglia anche sulle unioni civili, anche quando il fronte si può aprire su filiazione e adozione, e su questo ho molte, molte riserve. Ci sono profili che lasciano aperta questa strada e mi preoccupa. Gaetano Troina, Dml Il pdl tocca sensibilità diverse. Anche in questa sede mi sento di intervenire a titolo personale, ribadendo alcune preoccupazioni su alcuni articoli. Pur comprendendo la necessità di rendere integrato nell’ordinamento l’istituto dell’unione civile, non sono convinto che la tecnica adottata sia opportuna. Mi riferisco agli articoli che prdvedono la totale equivalenza tra unione civile e matrimonio. Avrei ritenuto più opportuno per ogni ambito disciplinare il trattamento equivalente in maniera esplicita. Verrò additato con arretrato per questo. L’unione civile è un istituto nato in tempi recenti per regolare le relazioni tra persone dello stesso sesso, le norme dell’unione matrimoniale sono frutto dell’elaborazione avuta nel tempo e in continua evoluzione. Non voglio sminure il tentativo di mediazione in Commissione, ma non ritengo corretto procedere in questo senso, vengono oggi a coesistere in un unico ordinamento due istituti diversi ma equiparati. Esprimo contrarietà verso questi articoli. Andrea Zafferani, Rf Quando in Aula agiamo come legislatori dovremo avere un approccio un po’ diverso da quello di basarsi sulle proprie opinioni personali. Sui temi eticamente sensibili in primis, il modo con cui stare assieme di due persone non dovrebbe essere materia in cui qui dentro qualcuno imponga le sue idee, ma bisognerebbe astrarsi. Maria Catia Savoretti, Rf Noi di Rf sosteniamo questo Pdl che tocca diverse sensibilità. E’ un pdl su cui in commisisone tutti hanno dato il loro contributo per arrivare a una formulazione sicuramente migliorativa per evitare poi delle incomprensioni nella sua applicabilità.

Matteo Ciacci, Libera E’ assolutamente importante il lavoro profuso in Commissione che ha portato tutte le forze a una sintesi su un progetto di legge portato da Libera. Dall’opposizione non bisogna smettere di lavorare per proporre una società sostenibile e che porti alla tutela dei diritti, nostri sono progetti che riguardano l’affermazione di diritti sociali e civili, senza limitare i diritti altrui. Con il pdl si vanno a sanare difficoltà esplicative emerse con la legge sulle unioni civili. Come Libera continueremo a proporre tutta una serie di interventi per far crescere i diritti che in questo paese non sono mai abbastanza. Alberto Giordani Spagni Reffi, Rete Le unioni civili sono uno strumento che serve a ogni cittadino, nel momento in cui uno strumento viene offerto a tutti, questo non può comportare alcuna remora se una coppia eterosessale può scegliere quale istituto utilizzare. E’ una scelta libera quale istituto preferire. Questa legge ha toccato aspetti tecnici del codice penale, e non possono non essere equiparati, così come non ci possono essere differenze sulle sedi in cui svolgere la cerimonia o su aspetti testamentari.  Noi possiamo cercare di rendere la legge migliore possibile, cosa che abbiamo fatto sull’input di Libera, lavorando im maniera collaborativa. Questo non può però farci pensare di essere arrivati. E sicuramente serviranno altri interventi nella materia dei diritti civili e sociali a San Marino che è rimasta sempre indietro, gustificando il tutto con il suo spirito conservatore. Francesco Mussoni, Pdcs Noi abbiamo fatto dei ragionamenti di sintesi con tutte le forze politiche in commissione e credo il Pdl sia una buona sintesi tra uguaglianza, progresso e riconoscimento dei diritti che il nostro ordinamento non riconosceva ed è un ottimo compromesso tra posizioni in origine molto diverse, tant’è che il pdl sarà sostenuto da tutte le forze politiche e anche dal nostro partito.

 

 

Repubblica di San Marino, 21 Giugno 2021/01

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