Consiglio Grande e Generale. Venerdi’ 30 ottobre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Venerdi’ 30 ottobre 2015. Seduta del mattino. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 26-30

OTTOBRE

VENERDI’
30 OTTOBRE – Mattina

I
lavori consiliari riprendono dalla votazione degli ordini del giorno
presentati in Comma Comunicazioni. Non viene sottoposto al giudizio
dell’Aula, in quanto ritenuto
inammissibile, l’Odg
presentato dai gruppi consiliari di Civico 10, movimento civico RETE,
Sinistra unita e dal consigliere indipendente Federico Pedini Amati
volto a richiedere lo scioglimento del Consiglio Grande e
Generale.

Unanime
è invece il consenso per i due ordini del giorno presentati ieri da
Valeria Ciavatta, Ap, in tema di giustizia.

L’Aula approva così all’unanimità l’Odg sottoscritto dai membri
della Commissione consiliare Affari di Giustizia che impegna il
impegna il Congresso di Stato a portare nella seduta consiliare di
dicembre la ratifica della Convenzione penale sulla corruzione e a
presentare un progetto di legge contenente disposizioni per
contrastare e punire la corruzione in ambito privato. Sì unanime
anche al secondo Odg che ribadisce il sostegno alla Magistratura e
“nel biasimare- recita il testo- ogni tentativo di denigrare
l’integrità e professionalità dei giudici impegnati in processi e
di esercitare una pressione indebita sul sereno e libero esercizio
della funzione giudiziaria, invita il Governo ad attivare, le
iniziative ad azioni utili a tutelare il buon andamento della
giustizia e il libero esercizio dei pubblici poteri- e a promuovere
il rispetto delle istituzioni”.
Sono invece
respinti
entrambi gli ordini del giorno presentati da Rete:

a larga maggioranza,
con
40 voti contrari, 10 favorevoli, 2 astenuti

il Consiglio grande e generale respinge così la proposta di “avviare
verifiche sulle affermazioni del segretario di Stato Valentini per
individuare eventuali collegamenti con il disegno di
delegittimazione” contro i magistrati. Stessa sorte per l’Odg che
avrebbe impegnato il governo a non avviare il sostegno a Cassa di
Risparmio prima della rimozione, da parte della fondazione Sums, del
proprio attuale presidente, Clelio Galassi. Al secondo testo di Rete
hanno votato

contro in 31, 12 i voti a favore, un astensione.
I
lavori proseguono con una serie di nomine e sostituzioni: in
Commissione consiliare per gli Affari di Giustizia entra Roberto
Venturini, Pdcs, quale sostituto di S. E. Lorella Stefanelli; Flavio
Casetti e Riccardo Casadei sono i nuovi componenti del Comitato
amministratore di Fondiss. La nomina di Tiziano Canini in Commissione
per la Conservazione dei monumenti viene accolta e così anche quella
di Annalisa Andreani nel Cda dell’Ente Poste. Augusto Michelotti, Su,
è nominato in seno alla delegazione consiliare della Repubblica di
San Marino presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e
Luca Santolini, C10, in seno alla alla delegazione sammarinese presso
l’Assemblea parlamentare dell’Osce.
L’Aula passa poi ad affrontare
il
comma
10,

Ratifica Decreti delegati e decreti legge. Con la ratifica del
decreto n.
154,

il Consiglio grande e generale mette quindi l’ultima parola a favore
della cessazione e messa in liquidazione dell’Azienda Autonoma per
la gestione della Centrale del Latte, che passa in gestione della
Cooperativa degli allevatori sammarinesi.
I lavori della mattina
si interrompono al dibattito aperto sul secondo decreto da
ratificare, il
n.
155
,
volto a introdurre interventi su “norme fiscali, di commercio, di
credito agevolato, di urbanistica”, finalizzati alla realizzazione
del progetto imprenditoriale “polo della moda”. Il dibattito
proseguirà nella seduta del pomeriggio.

Di
seguito un estratto degli interventi della mattina.

Ordini
del giorno

1)
Ordine del giorno sottoscritto dai componenti della Commissione
consiliare Affari di Giustizia,er il contrasto ed il sanzionamento
dei reati di corruzione in ambito privato/approvato all’unanimità

Valeria
Ciavatta, Ap: “
Vorrei comunicare che prima di depositare
questo Odg, proposto dalla Commissione Affari Giustizia, ho cercato
di verificare se c’era consenso generalizzato fra i gruppi
consiliari, e così mi pare. L’Odg cerca di dare una risposta
immediata alle novità rilevate dall’ultimo provvedimento
giudiziario riferito alla questione morale, che ha messo in luce una
determinata rete di rapporti, anche nel settore privato. Viene
segnalata la necessità di recepire nel nostro ordinamento i principi
contenuti nella convenzione firmata nel 1999, che San Marino ha
sottoscritto ma mai portato alla ratifica del Consiglio Grande e
Generale. Attualmente manca la parte relativa al settore privato,
sulla corruzione attiva e passiva. Ratificando la convenzione, ci
impegniamo ad adeguare l’ordinamento alle indicazioni previste.
Abbiamo messo una data stretta per dare un’indicazione di tipo
politico. Il segretario di Stato con delega alla Giustizia mi ha
chiesto di spostare il termine, i tempi sono stretti per un Pdl entro
la prossima sessione consiliare. Se i consiglieri sono d’accordo
cambieremmo la data da novembre a dicembre.

Milena
Gasperoni, Psd: “
Concordo con la modifica proposta. Il Psd
voterà a favore”.

Approvato
all’unanimità

2)
Ordine del Giorno presentato da tutti i Gruppi Consiliari e
Consiglieri Indipendenti per il sostegno all’attività della
magistratura/ Approvato all’unanimità

Valeria
Ciavatta, Ap
: “Come si vede dalle firme, è stato sottoscritto
da tutti i gruppi consiliari e i consiglieri indipendenti. E’ una
delle conclusioni possibili del Consiglio Grande e Generale in
riferimento al contenuto degli interventi svolti nel comma
Comunicazioni. E’ stato espresso appoggio e sostegno al lavoro
della magistratura, che è sotto i riflettori in questo momento. Dà
segno di un cambiamento di rotta del tribunale rispetto ad anni
addietro, quando nonostante le segnalazioni di certe cose in ambito
pubblico, c’erano state archiviazioni discusse. Alla luce
dell’ultimo provvedimento, sono in atto da tempo tentativi di
esercitare pressioni indebite sul libero esercizio della funzione
giudiziaria, con minacce di azioni giudiziarie per atti che devono
ancora essere valutati dal tribunale. E’ un Odg lungo, volevamo
mettere in luce tutte le sfaccettature prese in considerazione,
condannando l’attività di dossieraggio rilevata all’interno di
alcuni procedimenti penali, anche a carico di avversari scomodi,
politici e non. Se per il futuro crediamo che certi comportamenti non
debbano essere posti in atto, ciò significa che non lo deve fare
nessuno. Certi modus operandi devono cessare. Il ricatto reciproco
sulle questioni politiche o le questioni che il Consiglio e il
Congresso devono adottare, deve cessare. A livello etico e politico
istituzionale l’Odg condanna questi comportamenti. E’ un monito
per le cose da fare e il modo di operare”.

Federico
Pedini Amati, indipendente: “
Confermo il mio voto favorevole. I
dossieraggi stanno continuando. Pochi giorni fa ho informato la
magistratura della continua esistenza della metodologia del
dossieraggio contro le persone, in maniera assolutamente impropria.
Oltre a questo non potevo fare. Condanno ancora di più questa
metodologia, infame per chi ne è oggetto. Invito tutti a informare
la magistratura laddove queste cose continuano a esserci da parte di
personaggi oscuri”.

Milena
Gasperoni, Psd:
“Condividiamo l’Odg. E’ un modo per fare
convergere l’attenzione su un’attività che può essere
estremamente pericolosa. Invitiamo il governo a ricercare le modalità
per trovare gli anticorpi rispetto a questa pratica”.

Alessandro
Mancini, Ps
: “Voteremo favorevolmente. Purtroppo Pedini Amati
ha dovuto manifestare in quest’Aula che lui stesso è stato vittima
di attività di dossieraggio. Esprimo solidarietà. Ho provato sulla
pelle cosa significa essere sottoposto a queste azioni. Il mio
partito ha subito una scissione dolorosa sull’onda di questo tipo
di attività speculativa”.

Manuel
Ciavatta, Pdcs
: “Pieno sostegno all’operato del tribunale.
Questo percorso è iniziato da 3 anni, vogliamo continuarlo perché
una magistratura che opera bene è una garanzia per la nostra
Repubblica”. 

Marco
Podeschi, Upr
: “La magistratura va sostenuta sempre, non solo
in queste occasioni. Sono membro della Commissione Affari Giustizia,
spero che la relazione sullo Stato della Giustizia per l’anno 2014
approdi presto in Consiglio Grande e Generale entro il mese di
novembre. Nell’ultimo anno in termini di mole il tribunale è stato
interessato da un’attività senza precedenti”.

Ivan
Foschi, Su
: “Ricordo il buon lavoro della Commissione Affari
Giustizia da diversi anni. Assicurare l’indipendenza della
magistratura significa non dare sponde a chi vuole difendersi da un
processo, delegittimando il sistema giudiziario e l’ordinamento
sammarinese, magari a colpi di dossieraggio e di testimonianze
parziali. Sinistra Unita non ha mai pellegrinato dietro a certi
personaggi indagati, anche se si guadagnavano titoli sui giornali per
le notizie in possesso. Ciò significa non farsi strumentalizzare da
chi vuole alzare polveroni e mandare a carte 48 quello che si sta
facendo”.

Andrea
Zafferani, C10:
“Il richiamo che il Consiglio ha deciso di fare
con questo Odg è opportuno. E’ importante discutere la relazione
sullo Stato della Giustizia sull’anno scorso, così avremo la
possibilità di analizzare le questioni sollevate in tempi brevi e
dare le risposte necessarie in tempi brevi. In passato le relazioni
sono state molto spesso discusse in Aula con grande ritardo. Ora non
ce lo possiamo permettere”.

Elena
Tonnini, Rete:
“Voteremo a favore”.

Approvato
all’unanimità

3)
Ordine del giorno

di Rete per
impegnare
il Congresso di Stato ad avviare verifiche sulle affermazioni del
Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini.
Respinto con 40 voti contrari, 10 favorevoli, 2 astenuti

Elena
Tonnini, Rete
: “Leggo la modific,a dopo la decisione
dell’Ufficio di Segreteria dell’impegno dato con l’Odg. Leggo
la parte modificata. ‘Impegno il Congresso ad avviare verifiche
sulle affermazioni di Valentini per individuare eventuali
collegamenti con il disegno di delegittimazione’
. Al di là delle
strumentalizzazioni, vorrei sottolineare che lo scopo è rassicurare
il Consiglio per fugare dubbi su questo tipo sulle parole pronunciate
nel giungo del 2015”.

Marco
Gatti, Pdcs
: “Chi ha presentato l’Odg non conosce Pasquale
Valentini e la sua azione, che lo ha portato a essere bersaglio di un
tentativo di delegittimazione a più livelli. Valentini aveva detto
che si sarebbe dimesso se certi commissariamenti non sarebbero andati
avanti. Finproject, Credito Sammarinese, Banca Commerciale. Le sue
posizioni erano nette e pubbliche. Qui si tenta di associarlo a un
disegno che invece sicuramente è di altro tipo, e si va contro chi
ha difeso gli organismi istituzionali e la magistratura nel portare
avanti un ruolo di rottura col passato facendo emergere le attività
criminali e criminose presenti nel Paese. Si sta tentando, mi auguro
inconsapevolmente, di portare avanti una politica della
delegittimazione contro la quale abbiamo appena approvato un Odg”.

Andrea
Zafferani, C10
: “Meglio non ricordare la vicenda del bonifico
di Banca Commerciale. C’è differenza fra l’aspetto politico e
penale. Certe dichiarazioni, al di là che possano essere
interpretate come cadute di stile o altro, un segretario di Stato
agli Esteri non le dovrebbe fare. Quelle dichiarazioni io le ho
interpretate come una necessità di fare una commissione d’inchiesta
sulla magistratura, anche se il segretario di Stato ha poi smentito.
La presa di posizione fu in ogni caso molto infelice. In altri Paesi
la gente si dimette per dichiarazioni fuori posto. Questo sarebbe uno
di quei casi. Io non so se è stato male interpretato o no. Voteremo
a favore dell’Odg”.

Ivan
Foschi, Su
: “La richiesta di Rete è fondata, anche se io non
l’avrei formulata in questi toni. Non credo che Valentini volesse
spalleggiare il gruppo criminale. Il Segretario è stato ingenuo. Più
ponderazione sarebbe stata opportuna. Il Segretario ha sposato le
tesi difensive di personaggi che hanno avuto problemi nei rapporti
con la giustizia. Le difese di Giannini di Banca Centrale e Gentili
alla Gendarmeria ne sono un esempio. Valentini è scivolato su una
buccia di banana, tratto in errore da certi personaggi. Escludo la
malafede del Segretario. E’ stato solo avventato, e ha messo in
discussione l’autorevolezza e la stima che deve essere riservata
alla magistratura”.

Vladimiro
Selva, Psd
: “Intervengo a nome del Psd riconoscendo una stima
profonda per Pasquale Valentini, una figura che non ha mai aderito a
determinate logiche. Questo Odg è ingeneroso nei confronti di questa
persona. Voteremo contro l’Odg. Delle sbavature possono capitare a
chiunque nell’espressione di determinati concetti, non facciamone
un caso politico”.

Marco
Podeschi, Upr
: “Il problema non viene da quanto detto, ma da
chi l’ha detto. Cioè il segretario di Stato agli Affari Esteri. Un
membro del Congresso di Stato, il referente della Gendarmeria. Non
siamo macchine, siamo persone e possiamo sbagliare. In un dibattito
complicato si può eccedere nelle valutazioni, ma queste cose le ha
dette il Segretario agli Esteri. Non metto in dubbio la buonafede del
Segretario. Ma alla luce di quanto accaduto oggi, qualche pensiero, e
comprendo i colleghi di Rete, lo si può avere”.

Valeria
Ciavatta, Ap
: “Chiedo al gruppo proponente di ritirare l’Odg.
E’ un’iniziativa sproporzionata rispetto all’atto rispetto al
quale si chiede di formulare una critica. Siamo rimasti sorpresi
dalle dichiarazioni di Valentini. Ma l’Odg assimila il suo
comportamento a chi è indicato nell’ordinanza della magistratura.
Le dichiarazioni del Segretario agli Esteri sono infelici, può
succedere. Sono stata testimone di quanto detto su Finproject da
Marco Gatti, allora il governo si spaccò, metà congressisti
volevano la revoca del commissariamento, l’altra metà, guidata
dallo stesso Valentini, no. Questo Odg è una grossa forzatura”.

Simone
Celli, Ps
: “Ci sono due livelli di ragionamento. Il primo è
non condivisibile. Collegare le parole del Segretario con le vicende
degli ultimi giorni, ovvero l’opera di delegittimmazione della
magistratura, è a dir poco forzato. L’iniziativa è sproporzionata
e non calibrata. Detto questo, il Ps disse che la presa di posizione
del Segretario fu politicamente piuttosto discutibile. Quelle parole,
dette da un consigliere, avrebbero avuto un certo tipo di impatto.
Dette da chi ha la delega più importante del Paese dovrebbero farci
riflettere maggiormente, politicamente sono più discutibili e meno
condivisibili. Ma resta un’iniziativa sproporzionata. Voteremo contro
l’Odg”.

Federico
Pedini Amati, indipendente
: “C’è una registrazione
telefonica fra Gatti, Podeschi e Roberti, che tira in ballo Augusto
Casali come se avesse dovuto ordire un complotto verso la
magistratura. Non riguardano lui. Quella però è una teoria del
complotto. Questa, che è espressa da Valentini, non lo è. Qui c’è
una differenza, due pesi e due misure. Non credo alla teoria del
complotto perpetrata da Augusto Casali. Lui non rientra nelle
nefandezze. Voterò favorevolmente”.

Respinto.
Votazione: 10 favorevoli, 40 contrari, 2 astenuti

4)
Ordine del giorno di Rete per impegnare il Congresso di Stato a
non dare attuazione ad alcun intervento di sostegno a Cassa di
Risparmio fino a quando il Signor Clelio Galassi non risulti rimosso
da ogni incarico all’interno di SUMS o Cassa di Risparmio stessa./

Respinto. Votazione: 12
favorevoli 31 contrari 1 astenuto

Elena
Tonnini, Rete: “
A noi pare essenziale, nel momento in cui lo
Stato interviene così pesantemente, cioè con 40 milioni di euro per
ripatrimonializzare di Cassa di Risparmio, che gli organi siano
liberi da qualsiasi tipo di ombra. Ci pare opportuno che Galassi
venga allontanato dalla presidenza di Sums, che è co-proprietaria di
Cassa di Risparmio. Ci pare il caso di pretendere che nessun
intervento statale avvenga in favore di Carisp finché i ruoli di
Galassi non verranno dichiarati caduti”. 

Marco
Podeschi, Upr
: “Mi asterrò perché sono socio della Sums”.

Paride
Andreoli, Ps
: “Anche io essendo socio Sums non parteciperò al
voto”.

Andrea
Zafferani, C10
: “Voteremo a favore”.

Federico
Pedini Amati, indipendente:
“Sono socio Sums, mi asterrò”.

Augusto
Michelotti, Su
: “Ci asterremo anche io e mia sorella in quanto
soci”.

Gian
Nicola Berti, Ns: “
Se qualcuno è socio Sums avrebbe il dovere
di andare all’interno della Sums a chiarire le cose. Pongo un
problema, è ora di risolverlo. Si gioca su un supposto conflitto di
interesse che non esiste. Il conflitto d’interessi va definito in
senso astratto. Faccio un appello: è opportuno che anche la
Reggenza, che è super partes, possa dare indicazioni su quella che è
l’interpretazione del regolamento sul conflitto d’interessi. Io
non mi sono permesso, nemmeno quando i dipendenti pubblici votavano
il loro contratto di lavoro, di parlarne. Loro hanno il dovere di
votare. Qui ci stiamo prendendo per i fondelli. La Reggenza faccia
capire a chi non vuole capire cos’è un conflitto d’interessi”.

Ivan
Foschi, Su
: “Voteremo a favore, riteniamo che da quanto emerso
si imponga che ai vertici della Sums ci siano figure non attaccabili,
senza pendenze in corso o situazioni da chiarire. Anche io penso
occorra definire meglio gli ambiti in cui c’è conflitto
d’interessi”.
Respinto. Votazione: 12 favorevoli 31
contrari 1 astenuto

Comma
10. Ratifica decreti delegati e decreto legge

Decreto
n. 154
. Cessazione
dell’attività e messa in liquidazione dell’Azienda Autonoma per
la gestione della Centrale del Latte e concessione in uso
dell’immobile dell’Ecc.ma Camera e del complesso dei beni
aziendali costituenti la Centrale del Latte della Repubblica di San
Marino.
Ratificato.

Antonella
Mularoni, segretario di Stato per il Territorio
:
“Presento gli emendamenti. Nell’atto convenzionale stipulato la
scorsa settimana, era previsto che il contratto di passaggio di
gestione dallo Stato alla Cooperativa degli allevatori sammarinesi
fosse siglato entro ieri. Per favorire il discorso aperto con i
sindacati sul ricollocamento dei dipendenti, abbiamo deciso di
spostare la data dal 31 ottobre al 18 novembre. Nel frattempo avremo
la possibilità di perfezionare l’accordo. La convenzione stipulata
rispecchia le condizione del bando. I produttori sono impegnati ad
assumere 7 degli attuali impiegati della Centrale, dei quali uno
l’anno prossimo andrà in pensione.
Chi non verrà assunto dalla
nuova gestione, a parte il dirigente della Centrale che resterà
all’interno della Pa, potrà accedere alla mobilità. Riteniamo che
l’accordo raggiunto sia onorevole per tutti. Nel decreto indichiamo
giugno prossimo come termine per completare le procedure di
liquidazione”.
Marco
Podeschi, Upr:

“Questa vicenda dimostra che come Stato non siamo stati in grado,
in termini gestionali, di far crescere un’attività che in ogni zona
italiana è in crescita. L’aspetto positivo è che questa cosa cade a
chiusura dell’Expo’ e per fortuna la Centrale resta di proprietà di
soggetti sammarinesi che operano nel settore e si completa la filiera
di produzione e trasformazione del latte nella Repubblica di San
Marino. C’è voluto del tempo, Upr è stata la prima forza politica a
porre il problema della Centrale e speriamo si attivino tutti gli
interventi strutturali necessari all’immobile . Spero che giugno 2016
sia una tempistica adeguata per completare l’aspetto burocratico di
cessione e liquidazione, ma forse è il caso di spostare più in là
la data, per non dovere tornare a posticiparla. E ancora, mi auguro
si possa avere una produzione di latte biologico di nicchia a San
Marino, come approvato da una recente istanza d’Arengo”.
Marino
Riccardi, Psd:

“Mi fa piacere che la Centrale sia andata in capo a soggetti
sammarinesi e che la filiera si sia accorciata. Anche io suggerisco
al segretario di Stato di posticipare la data di liquidazione di
qualche mese. Il problema dipendenti:mi auguro si trovi una soluzione
per i dipendenti in mobilità, dal momento che da gennaio dovrebbe
partire un altro caseificio da parte di un imprenditore che in un
primo momento era interessato all’acquisto della centrale. Mi
rallegro con coloro che hanno acquisito la centrale, sono operatori e
cittadini sammarinesi e sapranno al meglio dimostrare la loro
capacità e garantire alla cittadinanza un prodotto di qualità”.

Augusto
Michelotti, Su
:
“Sinistra unita si è sempre battuta per non svendere questo
gioiello. Mi rimane un piccolo dubbio. Abbiamo sempre sostenuto di
dover mantenere l’edificio esistente e di strutturarlo. Se ci saranno
costi per la ristrutturazione, sulle spalle di chi saranno?”.
Mimma
Zavoli, C10:

“E’ un passaggio che può definirsi storico visto che sulla
Centrale si sono svolte una serie di situazioni che non lasciavano
presagire nulla di buono. La conclusione è stata positiva. Chiedo al
segretario i numeri dei dipendenti. Rimarranno alla nuova gestione 7
dipendenti, attualmente quanti sono? E quali possono essere le
possibilità di reimpiego di chi non farà parte dell’organico?
“.
Paride
Andreoli, Ps
:
“E’ una conclusione trova parere favorevole del Ps. I punti
centrali sono la concessione dei 30 anni in capo agli allevatori
sammarinesi e la zona bianca che decadrà il 1 novembre 2019, aprendo
nuove opportunità”.
Roberto
Ciavatta, C10
:
“Chi non sarà reimpiegato, potrà essere assunto dal nuovo
stabilimento Valform. Resta un rammarico, perché la prima proposta
degli allevatori e Osla prevedeva la riassunzione di tutto il
personale. I costi connessi all’occupazione sono infatti da
considerare. Non è ininfluente sapere quale sarà il numero degli
occupati, si dice 7, ma non abbiamo modo di vedere la convenzione.
Non pensiamo ci siano speculazioni, ma vorremmo completezza di
informazioni a seguito di un anno di trattative che hanno portato a
una soluzione importante. Dire che la zona bianca scomparirà tra due
anni significa che il costo del latte sammarinese non potrà costare
più di quello del circondario e questo mi preoccupa. Lo Stato deve
pretendere una produzione di qualità”. Antonella
Mularoni, segretario di Stato
,
replica: “Alla data odierna i dipendenti centrale sono 15, di cui 5
impiegati 9 operai e un dirigente. che è l’unico con contratto
pubblico e per cui di lui se ne dovrà occupare lo Stato. Gli altri
14 hanno un contratto privatistico, uno andrà in pensione l’anno
prossimo. Sette di questi verranno assunti dalla cooperativa. Ci
auguriamo la contrattazione andrà nel migliore dei modi perché non
si può costringere il lavoratore a restare. Dall’altra abbiamo
spinto perché le persone siano riassunte dalla nuova gestione. Nella
primissima proposta di Osla si diceva che tutti dovevano passare nel
regime di mobilità e questo non escludeva poi la loro
disoccupazione. Noi, per una buona parte, preferivamo il passaggio
diretto. Per i sei che rimarranno in carico alla collettività
abbiamo progetti in piedi per il loro ricollocamento, nel nuovo
caseificio o nell’agroalimentare, vedremo, sono comunque in regime di
mobilità e non siamo con l’acqua alla gola. Nostro auspicio è che
gli allevatori possano produrre prodotti biologici e fare cose che la
gestione pubblica non è riuscita a produrre. Rispetto alla
struttura, come governo l’unico impegno preso è che, se un domani la
cooperativa vorrà aggiungere dei ‘corpi’ non prettamente legati alla
produzione del latte, potrà chiedere alla parte pubblica un
contributo perché la struttura resterà in capo allo Stato”.

Decreto
n. 155
– Adeguamenti normativi per l’attuazione del
progetto di cui all’articolo 1, comma 1, della Legge 7 agosto 2015
n.137.
Dibattito aperto.

Gian
Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze:

“In sostanza, nel decreto vengono previsti interventi sulle norme
vigenti in materia fiscale, di commercio, di credito agevolato, di
urbanistica, finalizzati esclusivamente alla realizzazione del
progetto imprenditoriale del polo della moda che si prevede di fare a
Rovereta, a fronte di impegni presi dai promotori ed esplicitati
nell’Accordo e che è stato oggetto di discussione ed approvazione in
Consiglio Grande e Generale . Il governo lo ritiene un progetto
importante per la nostra economia. E come governo ci siamo adoperati
per trovare le condizioni della sua realizzazione che porterà grandi
benefici alla nostra economia in termini di introiti, sia come
monofase che come Igr. Noi abbiamo bisogno che il progetto si
realizzi perché si prevede l’assunzione di almeno 200 e più
dipendenti. Da solo riesce a dare una risposta importante alla nostra
economia e alla crisi in atto. La realizzazione del progetto,
inoltre, con la sua edificazione, darà subito importanti risposte al
comparto edile che oggi è in difficoltà estrema”.
Mimma
Zavoli, C10
:
“Ci ritroviamo ancora a discutere della brillante operazione
portata a casa dal governo, con grave danno per il Paese intero,
perché le certezze sono poche rispetto questo investimento. Ci
troviamo di nuovo a confrontarsi sul perfezionamento di un intento
che temiamo non avrà i risultati sperati. Sono previsti interventi
su un’area che, se le cose non dovessero andare a buon fine, saranno
comunque edificabili”.
Elena
Tonnini, Rete:

“Sul progetto che sottende il decreto ci siamo più volte espressi.
Nella relazione al decreto, mentre prima si parlava di progetto sul
lusso, si parla di un generico centro commerciale, realtà già
presenti nella nostro tessuto commerciale. Così si rischia la
concorrenza e di mettere in crisi attività che trattano gli stessi
articoli e di spostare il baricentro del nostro turismo ai confini.
Emerge poi un forte impegno dello Stato in questo progetto, si
concedono benefici in deroga alle leggi, sgravi e incentivi fiscali
senza un minimo di tutela per lo Stato. Questo poi sol per la prima
fase del progetto, perché la seconda fase resta di fatto un mistero.
Rispetto alle deroghe di questo tipo, riteniamo si debba esprimere
l’avvocatura di Stato e si debbano avere riferimenti degli uffici
competenti. A brevissimo dovremmo avere il definitivo parere del
Collegio dei Garanti sull’ammissibilità del quesito referendario
sulla variante di Prg relativa al polo del lusso, credo che siano
tutte valutazioni da farsi alla luce di questo decreto”.

San
Marino 30/10/2015/ 01

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