Consiglio, report seduta pomeridiana 17 marzo 2021

Consiglio, report seduta pomeridiana 17 marzo 2021

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 17-24 MARZO 

– MERCOLEDÌ 17 MARZO – Seduta del pomeriggio

L’Aula nel pomeriggio si concentra sull’esame delle istanze d’Arengo. Dopo una serie di dimissioni e nomine, il Consiglio grande e generale ratifica l’accordo di sede per il nuovo ufficio studi Pam tra la Repubblica di San Marino e l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Quindi i lavori affrontano il comma 9 delle istanze d’Arengo: durante la seduta del pomeriggio vengono approvate quattro istanze sulle sei esaminate.

Respinta la numero 3 “perché la proprietà del terreno su cui sono previste edificazioni resti dell’Ecc.ma Camera, che ne potrà disporre per le necessità della comunità anche requisendo a titolo gratuito le strutture costruite”. Approvate invece due istanze dei cittadini in tema di viabilità:

la n. 17 “per l’installazione di un’insegna stradale al centro delle carreggiate della superstrada, all’altezza dell’Hotel il Monte, che riporti l’indicazione e la direzione dell’ingresso del Castello di Serravalle” la n. 14 “per l’installazione di semafori a chiamata, o autovelox, o limitatori di velocità in via Seconda Gualdaria (Acquaviva)”.

Si apre un lungo dibattito su due istanze, approvate e sostenute da tutti i gruppi consiliari,  volte a contrastare disparità nel mondo del lavoro e a sostenere l’occupazione femminile: la n.4 “per l’attuazione di misure utili ad incrementare l’occupazione femminile “ e l’Istanza d’Arengo n.7”per l’applicazione del principio di non discriminazione di genere nelle offerte di lavoro”. Nel suo riferimento all’istanza n.4, il Segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, nel dare l’orientamento del governo positivo all’istanza, conferma come con la pandemia si sia aggravata la condizione lavorativa femminile anche a San Marino. A dicembre il calo dell’occupazione relativa alla parte femminile è stata pari al -3,4%, di lunga maggiore rispetto  al -0,3% della parte maschile”, spiega Lonfernini. “E con riferimento ai soli residenti- prosegue- la situazione è ancora più grave, a dicembre 2020 i lavoratori uomini sono saliti dell’1,6%, mentre le lavoratrici donne sono calate del 2%”. Per il Segretario Lonfernini è in definitiva “corretta e appoggiabile la teoria di alleggerire il carico che grava sulle donne, relativo all’assistenza dei figli e dei genitori anziani, implementando servizi collaterali alla famiglia e favorendo una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, cercando metodi e sistemi che possono permettere di conciliare l’esatta integrazione tra lavoro e famiglia”. Nel dibattito consiliare sull’istanza,  Maria Cristina Albertini del Pdcs conferma come la crisi sanitaria e le conseguenti difficoltà economiche stiano rallentando l’occupazione femminile, allargando ancora di più il divario rispetto al tasso di quella maschile. “Tali dinamiche- osserva- rendono necessari interventi a tutela del lavoro femminile, incentivando strategie e individuando soluzioni affinché il ruolo della lavoratrice si possa conciliare con tutte le altre funzioni in cui è coinvolta, come la cura della famiglia e l’assistenza dei genitori anziani, per sostenere quindi la conciliazione dei temi lavoro- famiglia”.Guerrino Zanotti di Libera ricorda come il proprio gruppo si sia impegnato nella produzione di proposte normative che vanno nella stessa direzione dell’istanza. “E’ necessario introdurre regole che mettano sullo stesso piano uomo e donna nell’approccio al mondo del lavoro- spiega- quindi parità di diritti anche nella suddivisione dei carichi per il sostegno dei figli e della genitorialità, parità nell’accesso alle  professioni”. 

Daniela Giannoni, Rete, sollecita una “soluzione urgente” al problema posto dall’istanza: “I dati riportati dal Segretario ci dicono che con la pandemia si è ancora di più allargata la forbice della disparità nel mondo del lavoro tra uomini e donne e questo succede anche in Italia dove, secondo gli ultimi dati Istat il 90% di chi ha perso lavoro a dicembre è donna”. Di qui, “è necessario  che la Segreteria vada a sostenere il reintegro delle donne nel mondo del lavoro- esorta-  non solo  riguardo al lavoro dipendente ma anche per l’imprendtoria”.

Andrea Zafferani, Rf, ricorda le proposte sul tema avanzate dal suo gruppo in sede di esame del bilancio, proposte tutte respinte da governo e maggioranza, puntualizza. “Riteniamo sia importante investire risorse per una maggiore capacità dei servizi pubblici di rispondere alle esigenze familiari”.  Così, “una parte importante dell’indebitamento del Paese deve essere destinata a più efficaci politiche familiari- manda a dire- per aumentare il tasso di partecipazione femminile al mercato lavoro”.

Anche Alice Mina, Pdcs, ritiene quindi“necessario promuovere l’accesso di un maggior numero di donne a ruoli apicali e investire nelle donne come parte della strategia di ripresa dove loro stesse- assicura- dovranno essere al centro delle decisioni e dei progetti che andremo a delinare”.

Infine Matteo Ciacci, Libera, ribadisce che l’ultimo anno sia costato molto di più alle lavoratrici: dei 200 posti di lavoro persi nel 2020 quasi la totalità infatti sono di donne. E sottolinea come i settori più colpiti- turismo e servizi alla persona- impieghino per lo più occupazione femminile. “Risorse come il fondo servizi sociali devono essere incrementati”, sottolinea quindi proprio per “investire sulle politiche che favoriscano il lavoro delle donne”. E ricorda infine i pdl di Libera sull’aspettativa post partum da suddividere tra entrambi i genitori e sull’introduzione del congedo di paternità. 

Infine l’Aula discute sull’Istanza d’Arengo n.5  “per la tutela del diritto alla salute riproduttiva e la depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza”, rispetto cui il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta ricorda come sullo stesso tema ci sia un referendum su cui sarà chiamata ad esprimersi la cittadinanza e diversi pdl già avviati al’iter legislativo. L’istanza su cui i consiglieri si esprimono al di là degli schieramenti di maggioranza e opposizione, viene infine respinta e i lavori consiliari si interrompono. Riprenderanno domani pomeriggio.

 

San Marino News Agency 

 

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