L’informazione di San Marino
Ecco a chi sono andati gli oltre 13
milioni della fondazione di Claudio Podeschi
Oltre sei milioni sono andati complessivamente a politici,
imprenditori e bancari. Di questi la fetta più grossa da 2,8 milioni finì a
Podeschi
Antonio Fabbri
Nella nuova ordinanza che ha
ri-arrestato Claudio Podeschi
e Biljana Baruca, c’è una
ricostruzione precisa di
provenienza e destinazione
degli oltre 13 milioni di euro
passati per la fondazione per
la promozione e lo sviluppo
dell’economia, riconducibile
a Podeschi e amministrata
da Pietro Silva. Per questo
sono accusati di riciclaggio
in concorso, appunto Silva
e Podeschi, oltre a Giuseppe
Roberti e Gilberto Canuti
di Bcs, dove si muovevano
i libretti al portatore della
famiglia Mazzini e sui quali
sono stati veicolati i denari
transitati sulla Fondazione
riconducibile a Podeschi.
Questo era già emerso in
particolare per quanto riguarda
le tangenti di Murray, per le
Tlc, e i denari di Sarkissian,
circa tre milioni ciascuno.
Più altri passaggi di danaro.
Adesso questi passaggi di
soldi, dei quali si era parlato
per singoli casi, vengono fissati
nel dettaglio e in maniera
schematica con gli importi e le
destinazioni ai politici.
Emerge cosi che alla Fondazione
per la promozione economica e finanziaria sammarinese le somme accreditate
tramite bonifici per un totale di 11.400.000 euro. I versamenti di danaro
contante sono stati 1.400.000 euro e assegni per 939.000 euro. Poi la
ricostruzione delle destinazioni, per circa 10 milioni di euro prelevati in
contanti e tramite bonifici per circa 2.200.000 euro. Una parte fu versata sui
libretti al portatore e in parte su rapporti bancari e beni immobili. Una parte
delle somme, per complessivi 6.076.009,81 euro, ha preso la destinazione di
politici, prestanome e imprenditori. La fetta più grossa di questo “tesoretto”,
2.831.400 euro, è finita a Claudio
Podeschi. A Moris
Faetanini, ritenuto prestanome di Stolfi,
sono andati 900.000 euro; Penta
Immobiliare 536.000 euro; Pietro
Silva 473.700 euro, Gian
Luca Bruscoli 415.000 euro; Giuseppe
Roberti 503.577,09 euro; Gian
Marco Marcucci 330.229,18 euro; Mirella
Frisoni – come noto per conto di Stefano
Macina e Claudio Felici – 200.203,53 euro; Giovanni
Lonfernini 123.000 euro; Esclusive Rent s.r.l. 106.900 euro; Fiorenzo
Stolfi 100.000 euro; Gilberto Canuti 50.000 euro; Pier
Marino Menicucci 42.000 euro.
Tutti fatti spalmati nel tempo
ma che in maniera continuata
gli inquirenti contestano al
gruppo fino al 23 giugno
2014, data della carcerazione
preventiva di Podeschi.