Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: La tangente delle Tlc, Murray e i denari versati per comprare un albergo che non era in vendita

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: La tangente delle Tlc, Murray e i denari versati per comprare un albergo che non era in vendita

L’Informazione di San Marino

Dall’interrogatorio di Silva all’audizione di Andrea Della Balda chiamato a deporre come testimone sul caso delle telecomunicazioni

La tangente delle Tlc, Murray e i denari versati per comprare un albergo che non era in vendita

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Nell’interrogatorio del 28 aprile 2014 di Pietro Silva, amministratore della fondazione per la Promozione economica e finanziaria riconducibile a Claudio Podeschi e tra i rinviati a giudizio nel processo sulla tangentopoli sammarinese-Conto Mazzini, emergono tra gli altri due passaggi di denaro cospicui sui quali si è concentrata l’attenzione degli inquirenti: i tre milioni versati dal facoltoso uomo d’affari armeno, Armen Sarkissian, e gli altri tre versati dal magnate delle Tlc, Simon MurraySecondo i magistrati in quest’ultimo caso si tratta di una tangente pagata da Simon Murray per il progetto nel settore delle Tlc.

Secondo i magistrati in
quest’ultimo caso si tratta di
una tangente pagata da Simon
Murray per il progetto nel settore
delle Tlc. Soldi che poi verranno
distribuiti tra i vari esponenti
politici, dopo essere stati
veicolari attraverso i conti della
Polider Consultories Associades
Ltd e della Fondazione per
la Programmazione Economica
e finanziaria di Podeschi, con
la piccola parte, rispetto ai soldi
arrivati agli altri, dei 200mila
euro arrivati agli esponenti
degli allora Democratici

Dicono i magistrati che con la scusa del mercato libero e della compagnia sammarinese, si creò una operazione pilotata con la designazione di San Marino Telecom come migliore offerente dietro la quale c’era Simon Murray che Giuseppe Roberti aveva presentato ad Andrea Della Balda.

Questi,
dunque, incontrò Pietro Silva
e Simon Murray proprio per
“intercessione” di Roberti. E’
interessante vedere come, nel
suo interrogatorio in qualità di
testimone, Andrea Della Balda
ricostruisce i passaggi di quel
periodo.

Si presenta Roberti
“Tra il mese di maggio e il
giugno 2005 mi si presentò in
ufficio il Prof. Roberti, persona
che prima non conoscevo né
di persona né di fama”, dice
Andrea Della Balda – chiamato
anche tra i testimoni del
processo che si aprirà il 19
ottobre prossimo – al Commissario
della Legge Alberto
Buriani nell’interrogatorio del26 giugno 2014. Roberti “disse
di essere un uomo d’affari e
mi disse che potevo rivolgermi
a lui per ricercare investitori
interessati al mio progetto. Ricordo
che Roberti disse di aver
ricoperto ruoli istituzionali in
Italia grazie all’On. Cristofori
e all’On. Cossiga. Non so come
Roberti avesse saputo del mio
progetto. Non so neppure come
Roberti sia arrivato a me. Ricordo
tuttavia che lui espresse
apprezzamenti per l’attività
che avevamo già svolto e che
offrì di metterci in contatto con
i gruppi di investitori che lui
conosceva”.

L’incontro a “La Piazza”
Di questo primo incontro parla
anche Pietro Silva, e nella sua
testimonianza Andrea Della
Balda ne definisce i contorni.
“Lo stesso Roberti organizzò un
incontro che si tenne qualche
giorno dopo presso “La Piazza”
di Rovereta. Mi presentai e
lì incontrai per la prima volta
tale Pietro Silva, che non avevo
mai visto prima, e Simon Murray
che conobbi in quell’occasione.
Simon Murray già in
quel primo incontro mi apparve
per come poi l’ho conosciuto,
ossia una persona di grande
eleganza, preparato e capace di
realizzare i progetti. Per parte
mia esposi in modo analitico il
mio progetto e l’esigenza per
me particolarmente sensibile
di dotarmi di una struttura sammarinese (…) Fin dal primo
incontro prospettammo una
partecipazione di Murray
all’80% e mia del 20%. Questo
primo incontro venne suggellato
con una stretta di mano”.

Una stretta di mano
da 500mila euro

Quella stretta di mano a “La
Piazza”, valse poi 500mila euro
a favore del progetto.
“A riconoscimento dell’attività
pregressa da me svolta – dice
lo stesso Della Balda – Murray
si impegnò a corrispondermi
un compenso di 500.000 euro.
A distanza di qualche giorno
tramite Pietro Silva mi venne
presentato tale Daniel De Magalhaes
il quale doveva provvedere
alla stesura degli accordi
parasociali e in generale alla
individuazione delle misure
che potessero salvaguardare
la mia posizione nonostante
la partecipazione minoritaria
con appositi accordi con gli
altri azionisti (…) L’incontro
avvenne presso lo studio
dell’Avv. Giuseppe Nicolini che
ricevette l’incarico di organizzare
la due diligence. Pietro
Silva in entrambi gli incontri
ebbe un ruolo marginale tanto
che io all’inizio pensai che
fosse l’interprete di Murray. Se
non sbaglio era presente anche
all’incontro con Nicolini. Murray
ha confermato sino ad oggi
la sua struttura imprenditoriale
e la sua entratura nel settoredelle telecomunicazioni”.

Arriva “Pluto”
I magistrati chiedono a Della
Balda del libretto denominato
Pluto, quello attraverso il quale,
cioè, ricevette i 500mila euro.
“Il libretto “Pluto” mi venne
consegnato da Pietro Silva in
esecuzione dell’accordo intervenuto
con Murray il quale,
come ho già detto, si era obbligato
a corrispondermi 500.000
euro quale compenso per l’attività
e per il progetto elaborato.
Tenuto conto che ho ricevuto
il libretto nella prima metà di
luglio 2005, faccio notare che
all’epoca un libretto al portatore
corrispondeva a mezzo
di pagamento. Per me non era
anomalo che la consegna del
libretto avvenisse a mezzo di
Silva che io avevo considerato
una persona vicina a Murray.
Non mi ero certo reso conto che
dietro a Silva ci fossero politici.
Non ho mai avuto contatti di alcun
tipo con Claudio Podeschi,
che non ho mai frequentato. Né
potevo immaginare che ci fosse
lui dietro a Silva”.

A monte del libretto
Nell’interogatorio i magistrati
fanno domande anche su quello
che si celava dietro il passaggio
di mano in mano dei libretti e,
in particolare, di quel libretto.
“Tutto quello che adesso
apprendo essere a monte del
libretto “Pluto” – risponde
Andrea Della Balda – io non loconoscevo e non mi capacito
delle ragioni per le quali il mio
compenso mi sia stato corrisposto
con fondi che, secondo
quanto mi viene detto, erano
transitati tramite la Fondazione
gestita da Pietro Silva”.
Allora i magistrati chiedono se
altre volte ha ricevuto pagamenti
in quella forma.
“A memoria è l’unico caso
quello di “Pluto” di pagamento
che ho ricevuto tramite un
libretto al portatore. Capisco ex
post l’anomalia del pagamento
tramite un libretto a me consegnato
da Silva alimentato con
soldi girati da Murray a favore
di una società che poi li ha
riversati ad una fondazione. Ma
all’epoca io non avevo capito
nulla, né Murray me ne aveva
mai parlato. Se lo avesse fatto
gli avrei detto che non avevamo
bisogno di pagare questa
gente”.
Su che cosa fece Della Balda di
quei 500mila euro, il testimone
parla di spese personali o
necessarie per l’avvio di Smt e
aggiunge: “In ogni caso escludo
sin d’ora nel modo più assoluto
di aver consegnato danaro a
politici”.

Persone scorrette e la caparra
per l’albergo non in vendita
I soldi ai politici, però, per altre
vie ci arrivarono e le modalità
di come politici e affaristi si
rapportarono con Murray, fece
salire nel magnate delle tlc,
secondo quanto afferma Della
Balda nella sua testimonianza,
qualche perplessità.
“Rammento – dice – che durante
un incontro con Murray questi
espresse perplessità sulla
correttezza delle persone che
avevano partecipato ai vari
incontri preliminari dei quali
ho parlato. Mi disse che aveva
versato 350.000 euro a titolo
di caparra per l’acquisto di un
albergo, il Panoramic di via
del Voltone. Murray temeva
di essere stato raggirato
Conoscendo io il proprietario
dell’albergo feci verifiche e
scoprii che l’albergo non era
in vendita e che il proprietario
non aveva affatto dato mandato
di vendere”.

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