Antonio Fabbri – L’informazione: Maltrattamento sugli anziani, ascoltate altre testimonianze

Antonio Fabbri – L’informazione: Maltrattamento sugli anziani, ascoltate altre testimonianze

L’informazione di San Marino

Maltrattamento sugli anziani, ascoltate altre testimonianze 

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Nuova udienza per il processo a carico di Felicia Bidica, 29enne di origini rumene ma residente a Faetano, accusata di maltrattamenti nei confronti di anziani assistiti, in qualità di Operatrice socio sanitaria (Oss), presso la casa di riposo. 

Le accuse sono pesanti e parlano di insulti, percosse e ingiurie, atti umilianti e vessatori nei confronti degli ospiti non autosufficienti che si trovava ad assistere. Accuse che vengono rigettate dalla difesa della donna, sostenuta dall’avvocato Rossano Fabbri. Nell’udienza di ieri, dove per conto dell’Iss è costituita parte civile anche l’Avvocatura dello Stato, sono stati ascoltati alcuni testimoni.

Una corsista Oss che ha
raccontato di un episodio
nel quale la Bidica
applicando una sorta
di fascia elastica per
assicurare l’anziana alla
sedia a rotelle, ha strisciato
al viso il paziente.
Caso nel quale, comunque,
la testimone non
ha saputo con certezza
individuare se si fosse
trattato di un incidente o
di una azione volontaria.

“Quello che mi ha stupito
è che Diana – così
la Bidica è chiamata sul
lavoro – non si sia scusata,
ma potrebbe non
aver notato, essendo alle
sue spalle, il disappunto
dell’anziana”, ha detto.
Erano state più dettagliate
e circostanziate,
invece, le testimonianze
della precedente udienza,
dove diverse allieve
Oss avevano confermato
gli atti per i quali l’imputata
è a giudizio.
In sette hanno scritto e
firmato delle dichiarazioni
che descrivevano
i maltrattamenti.

Delle
segnalazioni, ieri, hanno
riferito sia la direttrice
della casa di riposo,
Cinzia Cesarini, sia
la dottoressa Stefania
Stefanelli, che era la
coordinatrice del corso.


Si è discusso anche
del fatto che la principale
testimone che ha
sollevato il caso, potesse
avere dei motivi di
rancore verso la Bidica,
avendo ottenuto una
valutazione negativa nel
corso e attribuendo a lei
  questo voto. Questa, almeno,
la linea difensiva.
Quella cioè, di legare la
denuncia nei confronti
della Bifica ad un votaccio
espresso, secondo la
corsista, dall’imputata.
Resta il fatto che a ricostruire
comportamenti
anomali furono in sette.
Oggi le conclusioni e
dovrebbe arrivare la
sentenza del Giudice
Gilberto Felici.

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