Conferenza stampa a Roma del governo di San Marino, Agenzia Dire

Conferenza stampa a Roma del governo di San Marino, Agenzia Dire

“PIÙ DI UN TERZO DELLA RACCOLTA DELLE NOSTRE BANCHE”

(DIRE) Roma, 15 giu. – Con lo scudo fiscale del governo italiano
“sono fuoriusciti da San Marino 5 miliardi di euro”. Lo annuncia
il segretario di Stato per le Finanze del Titano, Pasquale
Valentini, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi
all’hotel Nazionale, proprio di fronte a Montecitorio. I 5
miliardi hanno avuto “un peso importante” sul sistema creditizio
sammarinese, continua Valentini, rappresentano “piu’ di un terzo
della raccolta delle nostre banche e sappiamo bene che quei soldi
non rientreranno”.
Nonostante cio’ “il sistema bancario di San Marino tanto
vituperato ha retto, questo vuol dire che poggia su capitali
solidi e ha delle risorse importanti”. Comunque il sistema si
dovra’ riassestare “puntando sulla capacita’ di offrire servizi
di eccellenza”. Il segretario di Stato alle Finanze spiega
inoltre che “un piccola fetta” di quei capitali e’ “uscita fuori
anche dall’Italia”.
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SEGRETARIO ESTERI: MAI OPPOSTO SEGRETO BANCARIO SU MATERIE PENALI

(DIRE) Roma, 15 giu. – In tema di rogatorie internazionali da San
Marino c’e’ “sempre stata la massima collaborazione. Non abbiamo
nulla da nascondere. Il nostro giudice inquirente e’ stato a
Perugia e c’e’ la massima collaborazione”. Lo afferma il
Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni,
parlando dell’inchiesta sugli appalti vinti da Diego Anemone, nel
corso di una conferenza stampa tenuta all’hotel Nazionale in
piazza Montecitorio da tre membri dell’esecutivo sammarinese:
oltre al segretario agli Esteri, quelli alle Finanze e
all’Industria, Pasquale Valentini e Marco Arzilli.
Mularoni aggiunge inoltre che “il segreto bancario in caso di
reato non si e’ mai potuto porre, neanche ieri. La collaborazione
di San Marino in materia penale e’ sempre stata assicurata”.
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MULARONI: TREMONTI NON CI PARLA, SENTIREMO ORGANI INTERNAZIONALI

(DIRE) Roma, 15 giu. – Con le norme del decreto incentivi che
entreranno in vigore dal 1^ luglio il governo italiano “vuole
creare una sorta di embargo commerciale” nei confronti di San
Marino. E’ l’attacco del segretario di Stato per gli Affari
esteri della Repubblica del Titano, Antonella Mularoni,
intervenuta in una conferenza stampa a Roma insieme al segretario
per le Finanze, Pasquale Valentini, il segretario all’Industria,
Marco Arzilli e il segretario al Turismo Fabio Berardi.
Arzilli sostiene che con il dl incentivi tutte le aziende
italiane che operano con San Marino saranno costrette “ad un
listing mensile” su tutti i beni materiali in entrata e in
uscita. Questo comportera’ “difficolta’ per le imprese di poter
lavorare in un clima sereno e di fiducia. Saranno sottoposte ad
una lente di ingrandimento speciale che potra’ comportare pesanti
sanzioni anche in presenza di semplici errori”. Insomma, dice
Arzilli, anche aziende “irreprensibili” sono oggi “preoccupate”
di lavorare con il Titano.
Mularoni parla di “problema psicologico” causato dal ministro
dell’Economia Giulio Tremonti che ha detto che chi “operera’ con
i paesi della black list” del fisco italiano “avra’ la Guardia di
Finanza in casa”.
San Marino rivendica di essere stata
capace negli ultimi mesi di “varare normative interne in grado di
garantire la trasparenza del proprio sistema economico e di
sottoscrivere numerose intese bilaterali sullo scambio di
informazioni su modello Ocse, meritando l’apprezzamento dei vari
organismi internazionali”. Ma e’ il rapporto bilaterale con
l’Italia che “desta forti preoccupazioni. Secondo Mularoni il
governo Berlusconi si e’ “irrigidito sulla firma del protocollo
di modifica dell’accordo contro le doppie imposizioni” che e’
fermo da oltre un anno. Da parte italiana “persiste un
imbarazzante silenzio sulla nostra richiesta di un incontro
chiarificatore”. Insomma, aggiunge il segretario per gli Affari
esteri, “non ci si parla e l’Italia adotta provvedimenti
unilaterali”. La responsabilita’, dice, e’ di “un battage
mediatico”, di “un atteggiamento incomprensibile del governo
italiano di far credere alla comunita’ internazionale che San
Marino non vuole collaborare e non vuole cambiare mentre, invece,
noi abbiamo cominciato da tempo una svolta storica ed epocale
verso la trasparenza”.
Che fare? “Nei nostri 1700 anni di storia- scherza Mularoni-
non abbiamo mai fatto guerra a nessuno e non la dichiareremo
all’Italia, ma ci faremo sentire presso le organizzazioni
internazionali”.
Infine una battuta sui Mondiali da parte di Arzilli: “Ieri
grande tifo a San Marino per la nazionale, i negozianti avevano
la maglia azzurra adddosso: e’ un peccato buttare all’aria la
nostra amicizia, pero’ i sammarinesi cominciano a essere
insofferenti di questa situazione”.

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