San Marino, Consiglio Grande e Generale. Intervento di Luca Lazzari, consigliere indipendente, sulla base della ordinanza ‘arresto Stolfi‘. Parla di politici che utilizzano le erogazioni statali date a fondo perduto (e senza effettivo controllo) alle banche (credito imposta) per coprire i loro ammanchi privati presso le stesse.
Proseguono i commissari della legge: Eppure emerge dalle stesse relazioni
ispettive una connessione tra il mancato recupero dei crediti e una gestione non
oculata del credito. L’erogazione di leasing senza che il “cliente” politico
pagasse alcunché ne costituisce un esempio significativo. È paradossale che
vengano avallate operazioni con la mediazione di chi è corresponsabile
dell’enorme esposizione per ripianare la quale lo Stato ha concesso
finanziamenti a fondo perduto. Ci stanno dicendo che banche e politici si sono
fregati i soldi dei depositanti e che lo Stato anziché intraprendere delle
azioni legali ha disposto lo stanziamento di finanziamenti a fondo perduto. A
marzo di quest’anno denunciai personalmente in aula la possibilità che alcuni
politici avessero beneficiato in maniera illegittima della riduzione di un
proprio debito verso degli istituti in liquidazione, denuncia che è rimasta
inascoltata. Prosegue l’ordinanza: In tal modo la collettività, non solo ha
subito la sottrazione di risorse per effetto della corruzione, ma si trova a
pagarne anche il costo due volte sotto forma di finanziamento e sotto forma di
mancato esercizio delle azioni di responsabilità, nonostante la palese
violazione delle regole da parte di chi è stato succube, se non complice, della
mala gestito. Oltre il danno la beffa e la contro beffa dal momento che ai
corresponsabili del dissesto si permette di guadagnare ulteriormente attraverso
le provvigioni illecite, le partecipazioni occulte e l’utilizzo della banca a
scopo di riciclaggio.
Leggi l’intervento di Luca Lazzari nell’ultima seduta consiliare (appunti di lavoro). Al testo effettivo non è possibile accedere perché il parlamento sammarinese non compila gli atti ed ai cittadini è impedito accedere perfino ai file audio delle sedute.