San Marino. Ex ambasciatore Phua voleva una sala scommesse on-line sul Titano. L’informazione

San Marino. Ex ambasciatore Phua voleva una sala scommesse on-line sul Titano. L’informazione

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: L’ex ambasciatore in Montenegro voleva una sala scommesse on-line sul Titano / Nell’abergone che doveva sorgere a San Giovanni ci voleva una gaming room e una spa / Ci furono incontri anche con la Giochi del Titano / Poi non se ne fece nulla perché il business  milionario delle puntate era conditio sine qua non

Nell’ambito delle indagini sulla tangentopoli sammarinese-conto Mazzini, è emerso che i tre settori principali di interesse delle lobbies politico-affaristiche erano quello bancario-finanziario, quello immobiliare alberghiero, quello delle telecomunicazioni e quello dei giochi.

Proprio in quest’ultimo ambito, dall’interrogatorio dell’avvocato milanese Giovanni Lega, sono emersi diversi incontri e trattative per la nascita del famoso albergone con annesso casinò. A descrivere come ci si mosse nell’ambito dei giochi della sorte, è stato proprio il legale che cura gli interessi in Italia di Paul Phua, il pokerista miliardario malese, ex-ambasciatore non residente di San Marino in Montenegro. E’ emerso anche come l’ex ambasciatore mirasse a creare pure a San Marino una sala per le scommesse on-line. Un’attività che si muove al limite della legalità, “in particolare per la diversità delle normative di vari stati”. Attività che nel 2015 ha fruttato alla “galassia Phua” un trilione di dollari e che ha visto il pokerista malese tenuto d’occhio anche dalla polizia australiana mentre si trovava a Melbourne in occasione degli open di tennis, proprio per il timore di scommesse illegali. (…)

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