Andrea Rossini – Corriere Romagna: Pasticcere nascondeva in casa arsenale della malavita / Armi d’assalto per un commando ancora sconosciuto / Mitra e fucili clandestini, ma l’uomo si era specializzato nel ricavare anche dalle pistole da “soft air”dei revolver micidiali / La polizia analizza il materiale sequestrato: si attendono sviluppi. Oggi l’interrogatorio, ma l’accusato sceglierà il silenzio
RIMINI. Da quattro mesi aveva trovato lavoro a Riccione, come pasticciere e il suo desiderio era cancellare completamente gli effetti di una vecchia condanna, tornando a essere “incensurato”. Ma c’è da scommettere che la domanda di riabilitazione non arriverà mai al Tribunale di sorveglianza di Palermo. Francesco Paolo Bova, 53 anni, originario di Palermo, è finito nuovamente in manette con l’accusa di detenzione di armi. La sua abitazione, una villetta bifamiliare lungo via Muccioli, a Coriano, custodiva infatti un intero arsenale a disposizione della malavita.
Una mitragliatrice, un fucile a canne mozze, undici pistole, munizioni di vario tipo e persino giubbotti antiproiettili, parrucche e passamontagna per travestirsi durante le rapine. (…)