Coronavirus, San Marino consegna più di 8mila dosi di vaccino Pzifer all’Italia

Coronavirus, San Marino consegna più di 8mila dosi di vaccino Pzifer all’Italia

Nello spirito di mutua collaborazione sanitaria, San Marino ha consegnato questa mattina all’Italia 8.190 dosi di vaccino Comirnaty (Pfizer/BioNTech) risultate eccedenti. 

Lo comunicano in una nota congiunta la segreteria di Stato per la Sanità e l’Istituto per la sicurezza sociale.

Superata la soglia del 70% delle immunizzazioni della popolazione sammarinese contro il virus Sars-CoV-2, la segreteria di Stato per la Sanità e l’Istituto per la sicurezza sociale, valutate le scorte e la programmazione in corso della Campagna Vaccinale, hanno concordato, di concerto con il ministero della Salute italiano, la cessione di una parte dei vaccini ricevuti nell’ambito del protocollo di Mutua collaborazione sottoscritto l’11 gennaio scorso – si legge nel comunicato. L’accordo di cessione è stato raggiunto nelle scorse settimane tra il ministro italiano Roberto Speranza e il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta“.

Le dosi di Pfizer/BioNTech, con relativo certificato di rispetto delle prescrizioni tecniche di conservazione e documentazione sul tracciamento della catena del freddo, “sono partite questa mattina dal Centro Farmaceutico dell’Iss, con destinazione i punti di Imola, Bologna e Modena della Struttura di Supporto Commissariale per l’Emergenza Covid-19 dell’Emilia Romagna“.

Ciavatta dichiara: “San Marino continua, con questo accordo, a fare il suo dovere per favorire la massima collaborazione in ambito sanitario. Nonostante i gravi ritardi iniziali nelle consegne del vaccino Pfizer, che hanno costretto il nostro Paese a rivolgersi ai mercati, nella fase successiva vi è stata una fornitura puntuale che ha consentito alla Repubblica di San Marino di proseguire e incrementare il suo Piano Vaccinale, aiutando in maniera decisiva a completare la vaccinazione della nostra popolazione nel più breve tempo possibile. Ora, appena è stato possibile, abbiamo sentito il dovere di cedere le dosi in esubero, nello spirito di mutua collaborazione sanitaria che spero potrà continuare a contraddistinguere i due Paesi anche nell’immediato futuro, specialmente per quanto riguarda i necessari accordi per le libertà da riconoscere reciprocamente ai soggetti vaccinati dei due Paesi”.

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