Cose da fare a San Marino senza aspettare l’Italia. Erik Casali (Nps)

Cose da fare a San Marino senza aspettare l’Italia. Erik Casali (Nps)

Da La Tribuna Sammarinese, Erik Casali Vicesegretario di  Nuovo Partito Socialista

Le cose da fare senza aspettare l’Italia:

Ad oggi, poche notizie di quanto San Marino può e deve fare, vada come vada la firma con l’Italia, che da sola, senza l’uscita dalla black-list servirà a poco!
Spero di essere smentito e farei volentieri ammenda in caso contrario ma oggi 23 aprile, non c’è sentore di cosa stiamo facendo per rigenerare il sistema economico sammarinese, cadute le mentite spoglie di un economia reale. In un paese dove fa più paura dover pagare le tasse che il pericolo delle mafie e della criminalità, occorre dare iniezioni di fiducia con dosi da cavallo! In ordine sparso alcune domande che sorgono spontanee nella gente comune, nei sammarinesi e in chi crede in questo paese:
Perché non abbiamo ancora ripristinato orari normali nella PA? che oltre a non essere in linea col mondo che lavora, generano lavoro nero e quindi “rubano” posti di lavoro ora più che mai necessari.
Quando si metterà mano ai distacchi eterni nel sindacato verso la PA, così che molti torneranno a lavorare veramente?
Perché non si è ancora allargato l’Ospedale favorendo magari la chirurgia estetica, appannaggio di clienti spesso facoltosi, possibili clienti delle nostre ormai  vuote Banche?
Perché non si è ancora sottoscritto accordo con Rimini e Montefeltro per allargare offerta turistica?
Come mai non si sono fatte aree di accoglienza ai nostri confini, tipiche dei paesi a vocazione turistico-commerciale?  Quanto ci vuole ad asfaltare un poco di pista dell’avio-superfice  a Torraccia? Dove magari far atterrare gli arabi interessati ad investire? Cosa si aspetta a posare la prima pietra del mega-albergo? Quando si ridiscute la convenzione dei parcheggi, dove parcheggiare  costa più del pranzo in uno dei nostri ottimi ristoranti? E subito dopo quando si rivedono gli accessi alle mense, vietandoli a chi non è in una fascia di reddito per la quale dovrebbe pranzare sempre nei ristoranti di cui parlavo prima?
Quando ci facciamo dare dall’eterno Giorgi dell’Anis l’elenco delle aziende che avrebbe dovuto portare a San Marino e di cui non vi è traccia? Perché non ci siamo ancora ripresi le Dogane? Basterebbe comunicarlo in Europa e lavorare sodo impiegando parte degli esuberi della PA.
Quando iniziano i lavori nel Centro Storico per IL recupero del Cinema Turismo e delle Logge dei Balestrieri? E quando decideremo di suggerire a  1 o 2 Castelli di prepararsi a diventare cittadelle universitarie implementando i servizi necessari agli studenti? Cosa ci vuole e cosa manca a rendere operativi progetti che hanno più consensi che detrattori? Non si penserà mica di approvare una riforma fiscale in un paese abituato a non pagare quasi nulla da una vita, senza far vedere fonti di nuovi guadagni, nuovo lavoro, nuove ricchezze? Perché tardare ancora nel dare una prospettiva futura di quel benessere a cui tanti sammarinesi sono abituati, mettendo a rischio non solo la politica, ma un intero sistema?  Di certo non è l’Italia che ci impedirà di realizzare quanto sopra, piuttosto una certa indolenza di un sistema paese che abituato a rosolarsi al sole, pare voler attendere un qualcosa che non accade, oppure i soliti poteri forti che sono padroni di mezzo paese, e che aspettano di comperare l’altra metà con un pugno di denari?
Sperando di essere smentito con buone notizie,
Erik Casali, vice segretario nuovo Partito Socialista

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