Crisi di governo pilotata?

Crisi di governo pilotata?

Siamo in vista di una crisi pilotata?

Le analisi e le valutazioni del Direttivo dei Popolari sull’attuale situazione politica

In prossimità della lunga tornata consiliare di settembre e dei prossimi appuntamenti politici, il Direttivo dei Popolari è tornato a riunirsi martedì sera per il necessario approfondimento sulla situazione generale.

Il primo dato controverso è stato proprio sulla durata della convocazione consiliare: 7 giornate, di cui cinque la settimana prossima e due entro fine mese. Neanche per la finanziaria sono previsti tempi così lunghi. Poiché l’ordine del giorno dei lavori ha escluso alcuni provvedimenti di legge di primaria importanza (vedi quello sul giusto processo), questi elementi hanno lasciato spazio ad una serie di valutazioni.
Primo, che il governo è talmente litigioso al suo interno da non riuscire a trovare l’accordo neppure sui punti del suo programma. Secondo, il suo modo di agire è la perfetta continuazione, in linea temporale e di metodo, soprattutto riguardo alla tecnica del temporeggiamento, del famigerato governo straordinario. Terzo, ha perso la fiducia di quanti avevano concesso aperture di credito sul rinnovamento della politica.

Risultato complessivo: un governo in continua fibrillazione e in disaccordo su tutto, che cerca solo mediazioni al ribasso a discapito dell’interesse generale. Un governo impegnato solo nella ricerca del potenziamento numerico per garantirsi un po’ d’ossigeno, piuttosto che nella qualità dell’agire politico.

In questa cornice, è possibile che la maratona consiliare di settembre sia il preludio per una crisi pilotata e conseguente rimpasto.
Sull’altro fronte si registra invece il buon clima che si respira all’interno del Gruppo di Coordinamento, dove i quattro partiti che lo compongono lavorano in maniera paritaria alla composizione del programma e dei sui contenuti. In merito ai quali, ha suggerito il Direttivo dei Popolari, si dovrà puntare essenzialmente su progetti e proposte innovative, improntate al buon senso, ma in grado di far uscire il nostro Paese dalle secche e dall’immagine negativa che lo circonda. Il tempo delle vacche grasse è finito, e oggi solo le idee nuove possono avere prospettiva di futuro.

E’ per questo motivo che i gruppi di lavoro si sono messi immediatamente all’opera, affinché entro i primi giorni di ottobre, così come è stato previsto, i Popolari siano in grado di portare sul tavolo del Gruppo di Coordinamento un pacchetto di proposte completo e articolato.

San Marino 12 settembre 2007

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