Davide Graziosi, direttore di La Tribuna Sammarinese, ha intervistato l’ing. Marino Grandoni in merito alla crisi che ha investito la Repubblica di San Marino derivante e dalla crisi generale e da quella particolare conseguente ai cattivi rapporti italo-sammarinesi.
Titolo: L’imprenditore Marino Grandoni a 360° su crisi
economica, infiltrazioni malavitose e rapporti con l’Italia / “Crisi, effetto
domino sul Titano: tutti i settori in profonda recessione”
In questi
ultimi mesi si parla insistentemente di infiltrazioni mafiose nel nostro Paese.
In particolare uno dei settori che appare essere più esposto a questi rischi sembra
quello immobiliare. Qual è la sua opinione in proposito?
Già in passato, in
altre occasioni, ho dichiarato che la malavita tenta di inserirsi ovunque vi
siano risorse. Non si può escludere a priori la possibilità che anche a San
Marino ci siano infiltrazioni mafiose nel settore immobiliare o in altri
settori dell’economia. Va detto che le modifiche introdotte nelle sistema
normativo e di controllo degli ultimi anni dovrebbero essere in grado di
contrastare il fenomeno malavitoso. Tuttavia occorre essere molto chiari quando
si parla di questi fatti: per combattere la mafia serve la trasparenza
assoluta. Il nostro Paese non può permettersi di essere “bollato” a livello
internazionale come un Paese che accoglie i capitali di origine mafiosa perché ciò
equivale ad una condizione di isolamento totale. Per quanto mi riguarda auspico
tutti i controlli necessari all’assoluta trasparenza delle mie attività oltre
che dalle autorità sammarinesi, anche da organismi di altri Paesi o da
strutture internazionali. La mafia è un fenomeno globale e serve un approccio
internazionale.