(…) Noi rivendichiamo invece la forza di quei Paesi che esercitano una politica di “neutralità attiva”, indicando alle parti come le ragioni di un conflitto dipendono dalla responsabilità di entrambi i contendenti e il lavoro da compiere è quello di scremare le ragioni fittizie da quelle reali. Nel caso in questione il diritto all’autodeterminazione del popolo ucraino e il diritto della Russia di contare su una fascia di protezione territoriale a fini della sua sicurezza, rappresentano le ragioni reali sulle quali va trovato un rapido accordo, utilizzando l’intelligenza e la diplomazia. (…) Ancor più pericolosa la discriminazione nei confronti dei cittadini russi, in tanti sono residenti nella Repubblica di San Marino, e intendiamo non solo difenderli ma far capire che le discriminazioni nei confronti dei popoli hanno portato nella storia le più atroci conseguenze. (…)
Articolo tratto da La Serenissima