Agenzia Dire
Governo. Psd a Pdcs: ‘Vogliamo andare avanti’
Cristina Rossi
Le ammonizioni di via delle Scalette non sono passate inosservate in via
Rovellino. All’indomani del monito dei vertici del Pdcs a chiarire le propri
intenzioni sul futuro della legislatura, il Partito dei socialisti e democratici
da un lato intende mandare messaggi rassicuranti al suo primo alleato.
Dall’altra si sente con la coscienza pulita e per questo non intende mollare di
un centimetro il proprio progetto di ricostruzione dell’area riformista. Il
segretario dei Socialisti e democratici, Marina Lazzarini, interpellata da Dire,
anticipa cosi’ che la “questione” sollevata dagli alleati sara’ sottoposta alla
prossima direzione del partito, in agenda per mercoledi’ prossimo, 11 novembre,
e sara’ poi comunicato alla maggioranza l’esito del consiglio direttivo. La
numero uno di via Rovellino stempera poi gli animi: quella del Pdcs nei
confronti del suo partito “non e’ una tirata d’orecchie- puntualizza- ne
parliamo continuamente, e’ piuttosto una richiesta di chiarimento”. A riguardo
il Psd si sente con la coscienza a posto: “Non abbiamo mai nascosto niente sugli
sviluppi dell’area riformista- manda a dire- abbiamo sempre fatto tutto alla
luce del sole”. E la ricerca di partner con una certa vicinanza politica non
preclude il proseguimento della legislatura: “Con questa maggioranza vogliamo
andare avanti- conferma infatti Lazzarini- e sono sicura che dalla direzione di
mercoledi’ uscira’ una deliberazione in questo senso”.
Ma qualche richiesta da avanzare agli alleati
arriva anche dal Psd: “Certo e’ che ogni governo si misura sulle cose che fa-
ammonisce- non si puo’ solo promettere, e’ necessario fare”. Sul fronte
riformista, fa ben sperare l’apertura dei giorni scorsi di Sinistra unita che
“ha raccolto la mano tesa prima da noi- sottolinea Lazzarini- da tempo portiamo
avanti l’intezione di unire l’area riformista e constrastare la sua
frammentazione, siamo contenti della loro risposta”.
Piu’ moderato e’ il commento del segretario sul
veto messo da Su alla coalizione con il Pdcs: “Di questo e’ necessario parlarne-
spiega- per le alleanze sono necessarie convergenze su progetti e contenuti,
senza escludere a priori nessuno”. Ma cio’ non significa non avere le idee
chiare: “L’accordo deve esserci sulle cose da fare- ribadisce infine- inutile
diversamente dire ‘vogliamo stare con loro’ se poi quello che si vuole portare
avanti non coincide”.